C’era grande attesa per il dato sull’occupazione americana, pubblicato oggi pomeriggio alle ore 14,30. Il report occupazionale negli Stati Uniti ha evidenziato una crescita del numero delle nuove buste paga nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione invariato nel mese di giugno. I non-farm payrolls sono aumentati di 80.000 unità, ma gli analisti finanziari si aspettavano in media un aumento dei posti di lavoro intorno alle 100.000 unità. Il tasso di disoccupazione, invece, non ha mostrato sorprese e si è attestato all’8,2% come il mese precedente.
Allarme FMI: crescita mondiale rallenta
Il Fondo Monetario Internazionale lancia l’ennesimo allarme sulla crescita dell’economia e questa volta le stime che va’ a ritoccare sono di livello mondiale. Secondo Lagarde “Le previsioni della crescita globale saranno leggermente inferiori a quanto abbiamo anticipato tre mesi fa” mentre tra dieci giorni saranno pubblicati i numeri (che sostituiranno il 3,5% di Aprile scorso).
Finmeccanica attiva in Siria secondo Wikileaks
Prima che esplodesse la rivolta in Siria nel marzo 2011, il regime di Bashar Assad aveva aggiornato i suoi mezzi elettronici per intercettare le telecomunicazioni. I principali fornitori di Damasco sono da sempre i russi – che sostengono storicamente la dittatura di Assad – e gli iraniani, grandi alleati insieme agli Hezbollah libanesi. Nella lista di fornitori del regime ci sono, però, anche alcuni paesi occidentali come la Germania, la Francia e l’Italia. Wikileaks ha pubblicato sul sito di Assange migliaia di e-mail relative alla Siria.
Volkswagen acquista il 100% di Porsche
Il gruppo Volkswagen ha annunciato di aver acquistato il 100% del capitale di Porsche, attraverso un esborso pari a 4,46 miliardi di euro. L’operazione sarà completata entro il primo agosto prossimo. Il colosso di Wolfsburg metterà così le mani sull’intero capitale della casa automobilistica di Stocccarda anche da un punto di vista finanziario, dopo averla già integrata in precedenza sotto il profilo industriale. Volkswagen chiude la partita dopo ben 7 anni, ovvero dal primo tentativo di scalata avvenuto appunto nel 2005.
Cina taglia i tassi per rilanciare l’economia
Ieri è stata la giornata delle banche centrali. Prima è stata la volta della Bank of England, che ha mantenuto i tassi fermi allo 0,5% (ma ha aumentato il piano di quantitative easing di 50 miliardi di pound), poi la BCE ha tagliato i tassi allo 0,75% e infine anche la Cina si è inserita nel novero delle central banks che hanno tagliato il costo del denaro. In realtà, la People’s Bank of China (PBOC) ha annunciato la riduzione dei tassi di interesse un’ora prima della pubblicazione dei tassi da parte dell’Eurotower.
Banchieri internazionali più pagati al mondo
Greed is good diceva Gordon Gekko, spregiudicato e potente speculatore, nel film Wall Street di Oliver Stone (1987). L’avidità è buona. Sono passati venticinque anni da allora e l’immagine di una finanza avida e senza scrupoli è diventata ancora più nitida. Da allora gli scandali e i crack dei mercati si sono avvicendati con una frequenza impressionante. Il sistema finanziario è stato sull’orlo di sbriciolarsi nel 2008, mentre oggi la crisi dell’euro minaccia di mettere in ginocchio l’economia dell’intero pianeta.
BoE congela i mercati, bank rate a 0.5%
Le Piazze Europee aprono le contrattazioni ancora dentro il range segnalato nei giorni precedenti, frenati durante la mattinata dalle tensioni relative alle decisioni della Bank of England. Pochi minuti fa’ i mercati hanno appreso che la BoE intende lasciare invariato il bank rate a 0.5% aumentando il programma QE a 375 milioni di sterline, ma ancora una volta la risposta degli investitori è “piatta” ed il mercati restano “al palo”.
BCE taglia i tassi a luglio 2012
La Banca Centrale Europea ha deciso di tagliare il costo del denaro nella zona euro di un quarto di punto percentuale, portando il livello dei tassi di interesse allo 0,75% dall’1%. Il livello attuale dei tassi è il nuovo minimo storico nella zona euro. Gli analisti finanziari si aspettavano un taglio del genere. La BCE ha anche azzerato il tasso overnight sui depositi bancari. Dopo l’annuncio dei tassi di interesse le borse europee si muovono contrastate, ma con una prevalenza di segni più. Forti vendite sull’euro, in risalita anche gli spread sovrani.
Unicredit darà più poteri ai country manager
A Piazza Cordusio prosegue il processo di riorganizzazione del business, in atto ormai dal 2010 quando Unicredit decise di eliminare le sette banche storiche di settore e di trasferirne le competenze alle divisioni interne in un progetto di decentramento territoriale. Unicredit – che cambierà pelle dal 2013 – vuole dire addio alle divisioni e dare maggiori poteri ai country manager, che disporranno di tutte le leve necessarie per rendere sempre più efficiente e trasparente la gestione della banca.
Come viene manipolato l’Euribor
I mercati finanziari sono stati scossi da qualche giorno da un nuovo scandalo legato alla “finanza malata”, ovvero comportamenti opportunistici di manager e banchieri volti a lucrare denaro senza tener conto delle possibili conseguenze negative per l’economia reale, ovvero a discapito di famiglie, risparmiatori, imprese e governi. La manipolazione dei tassi interbancari è venuta a galla oggi, ma viene praticata ormai da anni. In base al dossier in mano all’americana CFTC (Commodity Futures Trading Commission), il tasso più manipolato è stato soprattutto l’Euribor. Si tratta del tasso interbancario di riferimento per l’area euro.
Come la speculazione attacca famiglie, governi e aziende
Il recente scandalo del Libor, ovvero la manipolazione dei tassi interbancari alla City da parte delle grandi banche, è un altro tassello che va ad aggiungersi al grande mosaico della finanza malata che indirettamente provoca gravi danni economici a investitori, famiglie, governi e aziende. La finanza del XXI secolo è avvolta nell’opacità ed è diventata il vero burattinaio del mondo. Le grandi banche, soprattutto quelle anglosassoni, dominano i mercati e generano effetti spesso indesiderati all’economia reale. I prodotti maggiormente sotto accusa sono spesso over-the counter, ovvero non regolamentati.
Borse negative, focus sullo spread
Dopo la formazione di una doppia finestra di prezzo sull’indice Italiano il mercato è salito da 13750 punti fino a sfiorare 14500, dove ora è stato disegnato un doppio massimo compreso tra lunedì scorso e questa mattina. Il livello di resistenza ha una forte valenza nel medio termine e l’eventuale recupero in close weekly ribalterebbe definitivamente la situazione facendo virare Piazza Affari in positivo per il recupero immediato dei 16000 punti ancora distanti.
Primo bond Snam Rete Gas
Oggi, quasi certamente a mercati chiusi, Snam Rete Gas annuncerà il lancio del suo primo bond dopo lo scorporo Eni-Snam. L’emissione obbligazionaria sarà riservata esclusivamente agli investitori istituzionali. Le banche che si occuperanno del collocamento sono già al lavoro per raccogliere gli ordini, che secondo Reuters ammonterebbero già a 2,5 miliardi di euro. L’ammontare definitivo ancora non è noto, ma alla fine dovrebbe con tutta probabilità attestarsi poco sopra il miliardo di euro. La scadenza del bond sarà di 4 anni, mentre l’ammontare minimo da sottoscrivere sarà pari a 100.000 euro.
Grecia deve uscire dall’euro secondo presidente IFO tedesco
Hans-Werner Sinn, professore di Economia e Finanza Pubblica all’Università di Monaco di Baviera e presidente dell’istituto IFO, ha dichiarato che “l’uscita della Grecia dall’euro è sempre più vicina”. Secondo il professore tedesco, però, l’eventuale Grexit “non è un disastro per la zona euro e non certo per i greci”. In uno studio pubblicato su WirtschaftsWoche lo scorso 26 maggio, Sinn fa notare che in Germania si sta diffondendo sempre più un sentimento di insofferenza verso i paesi “cicala” dell’Europa periferica, in primis verso la Grecia.