Ponzellini ancora ai domiciliari

 L’ex presidente di Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini, è stato arrestato lo scorso 29 maggio all’interno dei provvedimenti sorti da un’inchiesta basata su una serie di finanziamenti sospetti, e di un giro di presunte tangenti da 5,7 milioni di euro. Le richieste dei legali di Ponzellini, che miravano a ottenere la libertà del proprio assistito, sono state respinte dal Tribunale del Riesame di Milano, che hanno bocciato la proposta, confermando i domiciliari.

La richiesta di libertà era stata precedentemente presentata dai legali del banchiere, attualmente difeso dagli avvocati Marco Zanotti e Antonio Franchini. Il collegio avrebbe invece accolto così l’istanza dei pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici, che avevano chiesto la conferma della misura cautelare poiché sussistevano ancora le esigenze relative.

Concordato preventivo Arena

 Il consiglio di amministrazione di Arena, la nota società alimentare italiana, ha approvato il concordato preventivo. La proposta di ricorrere a tale soluzione, secondo quanto affermato dai vertici dell’azienda, “mira ad assicurare la continuità della gestione aziendale” mediante il riavvio dell’attività commerciale e la migliore tutela dei creditori sociali.

Di qui, la scelta di dar seguito al ricorso alla procedura di concordato preventivo. Secondo gli stessi amministratori, “se completato con successo, il concordato in continuità consentirà di gestire il debito e preserverà l’avviamento societario, tutelando tutti gli stakeholders nell’ottica di massimizzazione del ritorno economico dei creditori rispetto all’alternativa della liquidazione o del fallimento”.

Super ricchi 2011 in crescita dello 0,8%

 Secondo quanto emerge dall’indagine sulla ricchezza individuale nel 2011 realizzata da Cap Gemini, il numero dei “Paperoni” è aumentato appena dello 0,8% a livello globale. Il numero di milionari è aumentato a quota 11 milioni di unità, ma la ricchezza totale è scesa a 42.000 miliardi di dollari dai 42.700 miliardi dell’anno precedente. L’indagine sugli high net worth individuals, cioè peersone con almeno un milione di dollari di patrimonio, è stata condotta da Cap Gemini in collaborazione con Royal Bank of Scotland. In linea generale, la crisi dei debiti sovrani europei e il rallentamento economico ha impattato negativamente sui grandi patrimoni individuali.

Rischio derivati sull’Europa

 Il recente studio di R&S Mediobanca ha messo in luce nuovi potenziali rischi per l’Europa. Non solo il debito sovrano ma anche il rischio derivati. In realtà, paradossalmente è proprio la nuova Basilea 3 ad aver incoraggiato una maggiore assunzione di rischi all’interno dei portfolios delle banche continentali: il 97% dei prodotti ha mera natura speculativa. Lo studio di R&S Mediobanca è stato condotto su un campione di 20 tra le maggiori banche europee, che da sole hanno attivi in bilancio pari a più di due anni di pil dell’intera Europa.

Per Arkimedica due modifiche delle partecipazioni azionarie

 La giornata di ieri è stata ricca di comunicati importanti per quel che concerne Arkimedica: in effetti, la prima novità che bisogna sottolineare riguarda il deposito presso il registro delle imprese delle modifiche relative al capitale sociale dell’azienda di Gattatico, le quali non sono altro che la conseguenza dell’omologazione del concordato preventivo dello scorso 31 maggio. Ebbene, come ha prontamente comunicato la Consob (Commissione Nazionale di Società e di Borsa), il Banco Popolare ha provveduto a ridimensionare la propria quota di partecipazione nel capitale della società emiliana, visto che tale valore è passato dal 3,316% ad addirittura lo 0,161%, quindi un disimpegno piuttosto importante ed evidente.

L’ExtraMot accoglie oggi quattro bond a tasso fisso

 A partire da oggi, il segmento ExtraMot di Borsa Italiana sarà interessato dall’importante avvio delle negoziazioni di alcuni titoli obbligazionari a tasso fisso: di cosa si tratta esattamente? Anzitutto, bisogna subito sottolineare che i prodotti in questione sono quattro, con altrettante società emittenti. Nello specifico, queste ultime sono Man Se, società tedesca attiva nella produzione di automezzi pesanti, Peugeot, Rci Banque e Volkswagen International Finance, vale a dire il braccio finanziario della celebre compagnia automobilistica di Wolfsburg.

Dubai rifinanzia debito dopo rischio-default

 Tre anni fa Dubai – il più famoso stato appartenente agli Emirati Arabi Uniti – rischiava addirittura il default quando esplose improvvisamente il problema del debito. Ora la situazione sembra essere tornata nella normalità, a seguito della notizia dell’accordo raggiunto dalle tre entità a controllo statale per rifinanziare il debito in scadenza. Le obbligazioni che stavano per scadere erano da tempo sotto stretta osservazione dei mercati, che temevano un ritorno della crisi per il ricco emirato arabo.

Strategie Alitalia 2012 – 2013

 L’amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, ha lanciato l’obiettivo per il prossimo biennio: riportare la compagnia in utile dopo una ventina di anni di perdite. Un obiettivo ambizioso, anche perché l’azienda chiuderà l’attuale esercizio con risultati peggiori del precedenti. Anche nel 2012, infatti, il bilancio cesserà con una perdita, più grave del 2011, costituendo tuttavia la chiave di rilancio per il prossimo 2013.

Il presidente del consiglio di amministrazione, Roberto Colaninno, afferma in proposito che la compagnia di bandiera è pronta ad avviare una nuova era, caratterizzata anche dalla guerra alle compagnie low cost. Una Alitalia “contro tutto e tutti”, ha dichiarato il presidente Colaninno, che “è tornata ad essere una grande compagnia che non ha nulla da invidiare a Lufthansa, Air France o Singapore Airlines”.

Barilla mette in vendita Lieken

 Barilla ha scelto di mettere in vendita la consociata tedesca Lieken Ag, iniziando la ricerca di potenziali nuovi partner che siano interessati all’acquisizione. Ad affermarlo è la stessa società, secondo cui tra gli obiettivi dell’azienda vi sarebbe quello – si legge nella nota societaria – di “consentire a Barilla di investire risorse importanti sulle attività più strategiche del gruppo”.

Il Gruppo Lieken è uno dei principali leader nel mercato dei prodotti da forno in Germania. Con sede a Dusseldorf, il gruppo è stato acquisito dal Gruppo Barilla nel 2002, all’interno dell’operazione Kamps. La società produce e commercializza pane e prodotti da forno per la grande distribuzione organizzata e per il dettaglio in Germania: i prodotti commercializzati spaziano dai toast ai sandwich, dai pani dolci a quelli salati, dalle merende al pane in cassetta.

Telecom Italia +7% su ipotesi scorporo rete

 Il titolo Telecom Italia (codice di negoziazione: TIT) è in forte rialzo quest’oggi a Piazza Affari e al momento è il migliore dell’indice FTSE MIB della borsa di Milano. Le azioni del colosso telefonico italiano sono in rialzo del 7% a 0,72 euro. Ieri, invece, il titolo aveva chiuso in netto ribasso evidenziando un calo del 3,51% mentre venerdì scorso c’era stato un clamoroso boom dei volumi di scambio con 505 milioni di azioni passate di mano. Secondo indiscrezioni di stampa, Telecom Italia starebbe ragionando nuovamente sull’ipotesi di scorporo della rete.

Aste Spagna positive con rendimenti in netto rialzo

 Dopo un’avvio di ottava estremamente contrastato i Mercati Europei ci riprovano e fin dalle prime battute gli investitori scommettono su una ripresa nel breve termine, nonostante l’andamento delle aste spagnole preoccupa il mondo finanziario.

Aver scongiurato l’uscita dalla Moneta Unica Europea da parte della Grecia con la vittoria della Nuova Democrazia non basta a rilanciare il Vecchio Continente che deve ora fronteggiare due gravi situazioni all’interno dell’area dell’Unione Monetaria. Da un lato vi è l’Irlanda, che anche se non si è guadagnata gli onori della cronaca come Grecia e Spagna ha una situazione interna tale per cui sarà necessario stilare un piano di aiuti dedicato, anche se dalla sua ha un Governo da sempre attivo contro la crisi. Dall’altra vi è invece la Spagna, vero punto cruciale nel medio termine per il rilancio dell’Euro. 

Unicredit sarà riorganizzata secondo ad Ghizzoni

 Secondo quanto dichiarato in una conferenza da Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, la banca di Piazza Cordusio effettuerà una riorganizzazione societaria sia in Italia che oltre i confini nazionali. Secondo Ghizzoni, la banca darà maggiore “autonomia alle realtà locali con più efficienza sul territorio per un maggiore controllo dei costi e risposte più rapide ai clienti”. Il gruppo Unicredit conta 160.000 dipendenti, ma 60.000 circa non hanno contatti diretti con la clientela. Ghizzoni ha anche ribadito l’esigenza di una maggiore semplificazione nella struttura bancaria, che per certi versi si traduce anche con la riduzione degli sportelli.

Spread spagnolo record verso 600 punti base

 Non si placa la tensione sui titoli di stato spagnoli. Ieri, l’iniziale euforia per la vittoria alle elezioni greche del partito Nea Dimokratia – favorevole al mantenimento degli impegni con la troika e alla permanenza di Atene nell’euro – si è trasformata ben presto in un vero e proprio stato di assedio sui bond iberici. Sia la Spagna che l’Italia sono finite nuovamente sotto il tiro della speculazione internazionale. Lo spread spagnolo si avvia ormai verso quota 600 e ieri ha addirittura sorpassato lo spread irlandese. L’Irlanda è stato uno dei paesi a dover chiedere aiuti finanziari per evitare la bancarotta nazionale.

Audizione della Consob sugli abusi di mercato

 Le sanzioni e le condanne che sono state inflitte per gli illeciti sui mercati finanziari sono ultimamente aumentate in maniera preoccupante: a fronte di questo numero così alto, comunque, le segnalazioni sono state scarse, segno che c’è ancora molto da fare da questo punto di vista. I dati in questione sono emersi dall’ultima relazione di Claudio Salini, segretario generale della Consob, alla Commissione Finanze del Senato. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005, vale a dire prima che fosse introdotta l’innovativa direttiva sugli abusi di mercato, erano stati quantificati e segnalati ottantasei casi, con la conseguente condanna di sette persone e sentenze di patteggiamento che ne hanno riguardate altre sei.