Ferragamo e Luxottica promosse da HSBC

 HSBC ha appena pubblicato una discreta sfilza di revisioni sui propri giudizi su alcune delle principali società di Borsa Italiana. Giudizi che in parte, fortunatamente, sembrano essere migliorativi rispetto all’estrema cautela (o, addirittura, l’evidente negatività) che aveva  contraddistinto la precedente ondata di consigli e di raccomandazioni su alcuni dei protagonisti di Piazza Affari.

Cominciamo con Luxottica: HSBC ha scelto di migliorare il giudizio sulla compagnia italiana portando il proprio consiglio da “underweight” (ovvero, “sottopesare”) all’attuale raccomandazione di neutralità. Molto significativo è stato l’incremento del target price, con prezzo obiettivo slittato rapidamente dalla precedente quota di 19,5 euro all’attuale quota di 28,5 euro.

Previsioni 2012 positive per Lottomatica

 Tra i titoli più difensivi di questa crisi dell’Eurozona possiamo sicuramente citare Lottomatica; il settore, unico per caratteristiche, riesce a reggere i periodi più difficili e per la febbre del gioco i soldi si trovano sempre. Lo sanno bene le banche d’affari che premiano l’andamento del titolo alzando i rating; secondo Nomura il target attuale è 17.40 euro (da 16.30 che era) con rating buy, mentre Banca Akros è per “accumulate” fino a 16 euro.

Il dividendo del 2011 a 0.71 euro, sopra le attese, guida il rialzo a Piazza Affari nella giornata di oggi spingendo Lottomatica vicina al 5% di guadagno ed alla soglia dei 14 euro per azione; nel 2012 le aspettative sono ancora di crescita visto che si parla di Grecia e Belgio oltre che di Italia per le lotterie istantanee. Il target di vendite è a 3.000-3.100 milioni di euro con una posizione finanziaria compresa tra 2.600-2.650 milioni di euro a fronte di investimenti per 255-285 milioni di euro.

Scalata Salini su Impregilo

 Grandi novità in casa Impregilo: Salini è infatti salito ufficialmente al 20%, aprendo di fatto una nuova era nelle strategie di espansione sul mercato. Contemporaneamente all’attacco di Salini al capitale di Impregilo, infatti, è emerso che la famiglia Benetton, proprietaria di Atlantia, avrebbe deciso di vendere la propria quota alla famiglia di Tortona, che diventerà così il titolare effettivo della società di costruzioni. Intanto, Atlantia ha sciolto la propria riserva, e si sarebbe dichiarata pronta al via libera nei confronti della Argo Finanziaria, che sta dunque per venderle la propria quota.

Gli avvenimenti delle ultime ore pongono così fine alle settimane di indiscrezioni che avevano preceduto l’ufficialità dell’attacco di Salini su Impregilo: Salini ha infatti di fatto ammesso di aver rastrellato il 15% della società di costruzioni, anticamera per la proposizione di un’aggregazione industriale. Nell’attesa, ha continuato ad accumulare quote di capitale sociale, fino ad ottenere un altro 5%, giungendo fino al 20%, per un costo compreso tra i 40 e i 50 milioni di euro.

UBS alza target price su Banca Mps

 Il mese di marzo può essere davvero cruciale per il futuro di Banca Mps. Dal fronte societario è arrivato l’ok del Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Fondazione Mps per la vendita di una partecipazione azionaria che sia contenuta entro il 15,5% dell’attuale capitale sociale della banca senese. Inoltre, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore, Alessandro Profumo sarebbe ad un passo dalla presidenza della banca di Piazza Salimbeni. A fine mese arriveranno anche i dati di bilancio per il 2011 e gli analisti continuano a fornire previsioni sull’utile per azione della banca.

Target price Saipem marzo 2012

 Saipem (codice di borsa: SPM), leader nel settore petrolifero nella realizzazione di infrastrutture per la ricerca di giacimenti di idrocarburi e costruzione di oleodotti, è attualmente la società italiana quotata in borsa che attira il maggiore interesse tra gli investitori di tutto il mondo. Soltanto lunedì 2 marzo aveva aggiornato i massimi storici a 38.86€, portando la performance da inizio anno sopra il 18%. Dai minimi di ottobre 2011 toccati in area 23.3€, Saipem è arrivato a guadagnare in borsa quasi il 67%. Le motivazioni di questi rialzi risiedono nella capacità del gruppo di macinare continuamente profitti e nel sorprendere sistematicamente gli analisti sui numeri di bilancio.

Nuova asta Buoni Ordinari del Tesoro Marzo 2012

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso il comunicato stampa numero 27, con il quale ha diffuso i dettagli sull’asta BOT del 15 marzo 2012 con regolamento previsto al 13 marzo.

Tra 7 giorni verranno a scadere BOT annuali per 8.250 milioni di euro e al tempo stesso verranno proposti Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza sempre annuale per 8.500 milioni di euro, insieme a BOT trimestrali per 3.500 milioni di euro con scadenza il 15/06/2012 (92 giorni).

I titoli di Stato in emissione al 15 marzo saranno sottoscrivibili per importi minimi di mille euro dagli investitori ed ancora una volta l’attenzione sarà tutta per la scadenza più lunga dell’asta ovvero per i BOT annuali.

Spread Btp – Bund sotto 300 punti

 Notizie positive sul fronte dello spread Btp-Bund, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e gli equivalenti tedeschi. Stando a quanto emerge dagli attuali dati sul fronte finanziario, infatti, per la prima volta dal primo settembre dello scorso anno il gap che separa la redditività dei titoli di Berlino da quelli di Roma è calato al di sotto della soglia dei 300 punti base, collocandosi intorno alla quota dei 295 punti.

La motivazione di questo nuovo passo indietro da parte dello spread è riconducibile al maggior ottimismo che sui mercati internazionali sta montando in virtù del buon esito del piano di ristrutturazione del debito greco, approvato dalla maggior parte degli istituti di credito e, pertanto, in dirittura d’arrivo per poter giungere a una positiva ratifica che dovrebbe permettere ad Atene di conseguire una risoluzione dei problemi dei conti pubblici.

FTSE-Mib positivo, nel pomeriggio decisione BCE sui tassi

 L’andamento positivo delle Piazze Asiatiche si riflette in Europa, dove i mercati azionari recuperano velocemente terreno seguendo il +2% del Nikkei messo a segno questa notte. La tensione per la Grecia sembra essersi ridotta e le previsioni positive sull’esito dello swap fanno volare i listini, con Piazza Affari che recupera stabilmente 16500 andando a sfiorare 16700 durante la prima metà della giornata di contrattazioni.

Secondo i numeri attuali le adesioni per lo swap sarebbero già superiori al 60% (l’obiettivo minimo è il 75%) mentre per il dato definitivo dovremmo aspettare le 21 di questa sera, quando tutte le Piazze saranno già chiuse.

Aumento capitale Fonsai 2012

 Era difficile pensare che la vicenda Fonsai potesse complicarsi oltre quanto già avvenuto nelle scorse settimane eppure, stando almeno a quanto sta accadendo nelle ultime ore, anche l’incredibile si sta concretizzando. Considerato che la rivalutazione dei titoli di Stato in portafoglio avrebbe fatto incrementare il margine di solvibilità della compagnia assicurativa dal 75% al 90%, i Ligresti e la Premafin, holding di riferimento di Fonsai (detenendo oltre il 35% del suo capitale) hanno chiesto una riduzione del previsto aumento di capitale (ex 1,1 miliardi di euro).

Le conseguenze di quanto sopra sarebbero facilmente intuibile: la famiglia Ligresti subirebbe una minore diluizione della quota in loro possesso. Tuttavia, la scelta avrebbe un chiaro oppositore in Mediobanca, che non ci sta a una simile evoluzione di una vicenda che sembrava portarsi a compimento in maniera più celere. Particolari incertezze vigono anche in merito al comportamento dell’Isvap, che potrebbe non gradire tale sviluppo, rifiutandosi di fornire l’opportuno via libera.

Utile e dividendo 2011 Enel in calo

 Enel ha diffuso i dati di bilancio 2011 con risultati in chiaroscuro. Il colosso italiano dell’energia elettrica ha registrato un aumento dei ricavi dell’8,4% a 79,5 miliardi di euro da 73,4 miliardi. Sale leggermente anche il margine operativo lordo a 17,7 miliardi di euro da 17,5 miliardi circa. In calo l’utile netto del 5,5% a 4,15 miliardi di euro da 4,39 miliardi, anche se c’è da considerare il maggior carico fiscale dovuto alla modifica della normativa relativa alla “Robin Hood Tax”. L’utile per azione si è attestato a 0.44€, mentre l’indebitamento netto è sceso a 44,63 miliardi di euro da 44,9 miliardi.

Alitalia perde quote mercato 2011

 Alitalia non è più la compagnia di bandiera italiana. Può essere una dichiarazione provocatoria (che abbiamo sostanzialmente “sottratto” all’editoriale de La Stampa di qualche giorno fa), ma è un dato di fatto, almeno a guardare i dati sui passeggeri transitati sugli aerei di Alitalia, e quelli che invece sono stati ospitati all’interno di quello che è divenuto il principale concorrente italiano della società, Ryanair.

Stando a quanto emerge dagli ultimi dati ufficiali, infatti, nel 2011 Ryanair avrebbe trasportato circa 28,1 milioni di persone, contro i 25 milioni di unità della compagnia di bandiera. Una differenza di 3 milioni di persone a beneficio della compagnia irlandese, che ha così concretizzato un sorpasso già tentato nel corso del 2010, quando raggiunse un volume di passeggeri italiani di poco inferiore a quello di Alitalia (il gap negativo su di sole 100 mila unità).

Piano investimenti Enel 2012-2016

 Enel ha pubblicato il suo nuovo piano investimenti, che prevede impieghi particolarmente importanti nei prossimi cinque anni, a completamento di alcuni progetti di medio termine già avviati con successo dalla compagine italiana, e a supporto dell’avvio di nuovi piani di realizzazione di infrastrutture e di espansioni sul mercato nazionale e internazionale.

Più nel dettaglio, il piano industriale Enel 2012 – 2016 appena presentato alla comunità finanziaria prevede investimenti complessivi per 27 miliardi di euro, da realizzarsi entro il 2016. Ancora più specificatamente, il piano prevede che in Italia siano effettuati investimenti per 7,1 miliardi di euro nel periodo suddetto, di cui quasi due terzi nella Divisione Infrastrutture e Reti, il 31% dalla Divisione Generazione ed Energy Management e circa il 5% da parte della Divisione Mercato.

Bilancio Amplifon 2011 da record

 Amplifon (codice di borsa: AMP) ha chiuso il 2011 con un bilancio entusiasmante e che il management del gruppo ha definito senza mezzi termini “un anno da ricordare nella storia di crescita del gruppo”. Il giro d’affari complessivo si è attestato a 827,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 708,1 milioni dell’anno precedente (+16,9%). Il margine operativo lordo è cresciuto del 49,2% a 144,5 milioni di euro, mentre il risultato operativo ha mostrato un incremento del 53,9% sopra i 100 milioni di euro. L’utile netto del gruppo è balzato del 40% circa a 42,7 milioni di euro dai 30,5 milioni registrati a fine 2010.

Titolo Apple durante presentazione nuovo iPad 3

 Dopo aver fatto superare nuovi record, con capitalizzazione superiore ai 500 miliardi di dollari, e con analisi che stimano la possibilità di giungere – nel medio periodo – alla straordinaria cifra di 1.000 miliardi di dollari, Apple si appresta a incassare un nuovo presumibile balzo durante le quotazioni alla Borsa americana, in conseguenza del probabile apprezzamento che seguirà alla presentazione del nuovo modello di iPad.

La società ha infatti una esperienza molto positiva in merito alle accelerazioni tecniche in Borsa al momento del lancio di un nuovo prodotto. Commercialmente, anche in questa occasione si è registrata un lievissimo rallentamento del ritmo di crescita delle vendite degli iPad 2, in virtù dell’incrementante attesa nei confronti del lancio e della prima disponibilità dei nuovi modelli del tablet di casa Cupertino.