Fiat Termini Imerese chiude, operai disperati

 Ultimo giorno di lavoro per gli operai Fiat di Termini Imerese, da oggi inizia un lungo periodo di cassa integrazione fino al 31 dicembre, quando la fabbrica cesserà definitivamente le attività. Sconforto tra gli operai dello stabilimento che, dopo 41 anni, si appresta a chiudere i battenti. Grande la delusione per i lavoratori, i quali sono tristi e amareggiati, alcuni di loro si definiscono “malati terminali che aspettano tra pochi momenti che gli venga staccata la spina”. A Termini oggi rimane l’incertezza sul futuro, i lavoratori attendono la notizia che arrivi il nuovo proprietario, a cui la fabbrica andrà in proprietà, la Dr del costruttore di automobili Di Risio, che però non conta di riassumere tutti gli operai.

ITForum Winter 2011: il programma completo del ritrovo per gli investitori

 La più importante fiera di trading ed investimenti in Italia aggiunge un importante “tassello” al calendario delle manifestazioni; dopo il classico ITForum di Rimini e l’appuntamento ormai fisso di Napoli arriva il ritrovo invernale sempre al Palacongressi di Rimini che con il nome di “ITForum Winter 2011” inaugura il primo incontro pre-Natalizio dedicato ai mercati ed alla finanza.

Anche in questo caso l’agenda è colma di appuntamenti che tratteranno tutto quel che riguarda l’attualità dei mercati a 360°, provando anche a rispondere alle domande più difficili ed azzardando anche previsioni che (a volte) trovano poi effettivamente riscontro nei mesi a venire.

Piazza Affari: apertura in parità e lieve recupero sul FTSE-Mib

 Il close di Wall Street a 11257 poteva far pensare ad un immediato gap-down questa mattina di riflesso sul Mib ed invece il mercato Europeo stupisce in parte gli investitori aprendo in parità e recuperando un centinaio di punti per stabilizzarsi all’interno del range compreso tra 14000 e 14300 punti.

Questi molto semplicemente sono gli estremi validi per la giornata di oggi in close di candela oraria per chi segue l’intraday sui derivati legati all’indice italiano o semplicemente cerca punti di ingresso sul listino delle Blue-Chips, e proprio a questo proposito andiamo ad analizzare la classifica delle più capitalizzate di Milano;

In cima alla classifica dei positivi abbiamo Mediolanum che promette di consolidare i valori raggiunti nel resto della giornata ma non riesce comunque a dare buoni segnali nel medio periodo mantenendo un’alta volatilità.

Giunge al capolinea la luna di miele tra Suzuki e Volkswagen

 Suzuki Motor Corporation ha annunciato di aver dato inizio alle procedure di arbitrato in merito alla propria partnership con i tedeschi di Volkswagen: la compagnia automobilistica giapponese è infatti alla ricerca del riacquisto delle azioni proprie, una operazione che si sta rendendo necessaria dopo le dichiarazioni circa la fine del sodalizio biennale tra le due parti. La discussione avverrà presso la corte internazionale di Londra. La cooperazione industriale a cui si sta facendo riferimento ha chiuso il proprio sipario giusto una settimana fa e ora si vengono a produrre le prime conseguenze, come ad esempio la richiesta dei nipponici che la stessa Volkswagen venda la partecipazione del 19,9% in Suzuki.

Irpef, ridotto del 17% l’acconto di novembre

 Il Fisco è l’ambito su cui il nuovo governo Monti sembra maggiormente disposto a intervenire. L’ultimo decreto in questione è quello che riguarda l’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef): in pratica, l’acconto di questo mese è stato ridotto di diciassette punti percentuali (dal 99 all’82% per la precisione), con uno slittamento al 2012 di oltre due miliardi di euro relativi ai versamenti. La novità viene dunque incontro alle esigenze dei contribuenti coinvolti, tentando di alleggerire il loro adempimento. In pratica, il riferimento va alla seconda rata del pagamento, dato che la scadenza della prima è già stata rispettata da chi di dovere lo scorso 6 luglio. Che cosa accade, invece, a chi ha saldato il tutto in un unico acconto, senza alcuna distinzione?

Grecia: ultima chance per restare nell’area euro

 La Grecia deve evitare l’uscita dalla zona euro e riportare i propri standard di vita a livelli accettabili. Stavolta é la Banca centrale ellenica. La Grecia è arrivata alla sua ultima spiaggia, gli accordi a livello europeo raggiunti nel vertice del mese scorso possono essere l’ultima chance per risanare l’economia del Paese. Ancora pressioni sulla Grecia arrivano dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha ricordato ai partiti di centrodestra la necessità di sostenere il governo di Papademos, in caso contrariò sarà negata la nuova tranche di aiuti internazionali. La cancelliera ha inoltre ribadito che gli Eurobond non sono una soluzione alla crisi e che di questo strumento si potrà parlare solo quando la situazione in Europa sarà migliorata.

Liquidità di emergenza al gruppo finanziario Dexia

 Sono alcuni quotidiani belgi a svelare che servirebbero nuovi fondi per per aiutare la banca Dexia a uscire dalla situazione di crisi. Francia, Belgio e Lussemburgo starebbero negoziando un accordo provvisorio per fornire liquidità di emergenza all’istituto. L’accordo dovrebbe assicurare in 10 anni 90 miliardi di euro di garanzie a Dexia, di cui 30-40 miliardi di euro di liquidità di emergenza. La Francia a causa della crisi di questo istituto bancario (di cui é comproprietaria con Belgio e Lussemburgo) potrebbe perdere il rating massimo e per salvarla, potrebbe innescare meccanismi speculativi e di conseguenza esporsi troppo.

Mercati Europei: asta Bund peggiore di sempre, indici al palo

 La domanda per i bund a 10 anni tedeschi risulta essere la peggiore di sempre tanto che all’asta sono stati piazzati solo il 65% dei titoli in previsione; se da un lato il dato è preoccupante, dall’altro un rallentamento negli acquisti dei titoli del debito è ciclico e stagionale e nei momenti di crisi finisce per risaltare di più che in altri periodi. Nel quadro globale in cui siamo inseriti in questo momento è difficile pretendere che tutte le aste vadano bene anche per la Germania che fino a poco tempo fa’ sembrava accusare pochissimo della crisi dell’Euro. Se aggiungiamo poi che buona parte delle persone che ora si occupano di titoli di Stato non li ha mai veramente seguiti prima che si iniziasse a parlare di “spread Btp-Bund” ecco allora che si arriva facilmente a sopravvalutare una serie di aspetti che invece sono secondari.

Fed: stress test fino al 2014 per trentuno banche

 Gli stress test tornano ad essere nuovamente protagonisti negli Stati Uniti: la Federal Reserve ha infatti annunciato che ben trentuno banche americane verranno sottoposte a questi controlli relativi ai loro portafogli e servizi, in modo da tentare un contrasto più efficace dell’attuale recessione, oltre ad assicurare che il capitale a disposizione sia sufficiente a coprire le perdite. I peggiori scenari hanno messo in luce un tasso di disoccupazione superiore al 13%, un calo del prodotto interno lordo di altri otto punti percentuali e un declino anche per quel che concerne i prezzi immobiliari.

L’Ungheria alla ricerca di nuova assistenza finanziaria

 Il governo ungherese potrebbe anche decidere di modificare la propria posizione sulle regole del Fondo Monetario Internazionale in cambio di un nuovo aiuto finanziario: l’indiscrezione giunge direttamente da due banche di livello internazionale, vale a dire Barckays e Goldman Sachs. Giusto una settimana fa, il premier Viktor Orban aveva abbandonato la sua politica di contrasto nei confronti dell’organismo di Washington, cercando aiuti sostanziosi dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva declassato il debito magiaro al grado “junk”, vale a dire “spazzatura”. L’introduzione di tasse di emergenza e un nuovo piano immobiliare potrebbero essere le due misure più importanti in tal senso.

Famiglie italiane sempre più indebitate

 In tempi di crisi le famiglie sono costrette a indebitarsi non solo per pagare il mutuo ma anche per poter arrivare a fine mese in periodi di austerità. Dall’analisi del mercato dei prestiti alle famiglie emerge un tasso di crescita delle consistenze pari al 5,5% nel periodo che va da settembre 2010 a settembre 2011, somma pari a 615 miliardi di euro, come é stato sottolineato durante la seconda edizione del convegno “Credito al Credito 2011“, organizzato dall’Abi. Tornando ai mutui, l’indagine ha segnalato un aumento del 5%, le famiglie risparmiano meno e il loro reddito diminuisce perché stanno utilizzando i risparmi per finanziare i consumi.

Grecia: impegno scritto sulle misure di austerità

 Il primo ministro greco Lucas Papademos ha sottolineato che i tre partiti che sostengono il governo di unità nazionale da lui guidato dovranno fornire una garanzia scritta ai creditori internazionali del Paese. La decisione sull’arrivo o meno degli 8 mld di euro che la Troika (composta dalla Bce, Fmi, Ue) deve versare al governo greco, è attesa entro il 29 novembre quando si riuniranno i ministri delle Finanze. Il premier greco ha detto che gli Eurobond potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi di debito della Grecia e sarebbero anche una soluzione per la crisi in cui riversa l’intera Europa.

Piazza Affari: nessuna buona apertura

 Come del resto era previsto dopo la giornata di ieri; anche se ai telegiornali si è sentito dire che il mercato ha aperto positivo la realtà dei fatti è ben diversa visto che con la perdita di ieri di quota 15000 la negatività era scontata ed al momento infatti l’indice sta crollando sotto i minmi di questa mattina.

Se da un lato la situazione si complica dall’altro la tendenza ribassista che sta portando a conclusione il tracy+1 corrente aggiorna velocemente le resistenze; oggi infatti il livello di rialzo è a quota 14630 ed un suo superamento in close orario farà ripartire il mercato per il nuovo tracy+1 che probabilmente sarà il primo sotto-ciclo del nuovo intermedio.

Un’ondata di licenziamenti sta travolgendo Wall Street

 Wall Street era riuscita a riprendersi dalla crisi finanziaria del 2008 grazie soprattutto al sostegno governativo: in primis, questo supporto fu rappresentato da ingenti prestiti da parte della Federal Reserve, un modo per scongiurare guai più grossi dal punto di vista economico e occupazionale. Tre anni dopo, invece, bisogna fronteggiare il fallimento dei prodotti finanziari “esotici” e le ingenti richieste di capitale, tanto che l’industria in questione sta vivendo un vero e proprio cambio di paradigma. La disoccupazione continua a dominare in maniera preoccupante, con le varie banche, assicurazioni e altre istituzioni che hanno annunciato ben 50mila tagli del personale nel corso dei quest’anno.