I tagli complessivi delle spese rimodulabili dei ministeri, allo scopo di risparmiare sulla spesa pubblica, dopo le modifiche al Senato, con la legge di stabilità risultano ammontare a 9,606 miliardi nel 2012, 4,401 nel 2013 e per per finire a 4,259 nel 2014. Tagli anche nel settore dei dipendenti pubblici: gli statali in esubero potranno essere posti ‘in disponibilita’ con un’indennita’ pari all’80% dello stipendio per due anni. Saranno inoltre abolite alcune indennita’ e rimborsi per trasferimento. Altri 2 milioni di euro saranno tagliati dalle spese di vitto del personale dell’Arma dei Carabinieri fuori sede e del personale della Guardia di Finanza.
Portogallo: il 2012 sarà un anno complicato
Con una economia che sta fronteggiando una grave recessione, il premier portoghese Pedro Passos Coelho continuerà a lottare strenuamente per evitare il caos finanziario che ha contraddistinto anche il nostro paese nelle ultime settimane: il primo ministro lusitano deve infatti venire incontro alle principali richieste e obiettivi che sono giunti dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale e che sono racchiusi idealmente nel programma di salvataggio da 78 miliardi di euro. In pratica, l’intento principale è quello di implementare nel corso del prossimo anno quello che viene definito senza mezzi termini il budget “più difficile” di cui si abbia memoria, con il buco economico che potrebbe essere riempito dai licenziamenti dei dipendenti statali e con ulteriori tagli ai loro stipendi.
L’ICI ritornerà e sarà un’imposta progressiva
Un provvedimento di Berlusconi che tutti gli italiani ricordano con piacere é stato quello dell’abolizione dell’ICI. Premier nuovo, norma nuova, o meglio, riciclata. L’ imposta comunale sulla prima casa, nonostante l’ opposizione già dichiarata della Cgil, ha tutte le probabilità di essere reintrodotta e incorporata nella nuova Imu, l’ imposta municipale unica prevista dal federalismo fiscale, già nel 2012. Per rinvigorire le casse dello stato oltre all’ Ici sulla prima casa da 3,5 miliardi, potrebbe essere introdotta la patrimoniale (su rendite, contanti, azioni, fondi e obbligazioni), alla quale Berlusconi ha detto più volte di non essere d’accordo.
Banca Popolare di Milano, ingente aumento di capitale
Aumento di capitale per Banca Popolare di Milano, che si ferma all’82% degli 800 milioni offerti sul mercato, un importante risultato accolto con buona soddisfazione, considerate anche le difficili condizioni di mercato nelle ultime settimane. Le offerte da parte dei sottoscrittori, anche se consideriamo un eventuale inoptato del 18%, si apprende da fonti di mercato, non è giudicato fallimentare viste le condizioni difficili di mercato nel periodo di esercizio.
Legge di Stabilità: focus sui tagli ai ministeri
Ancora focus sulla legge di Stabilità 2012 che va’ a coprire tutti i temi caldi (e non) del momento introducendo una moltitudine di novità in tutti gli ambiti, alcune decisamente negative.
Se l’aspetto più discusso è quello delle pensioni, quello più interessante per capire le ripercussioni a lungo termine di quanto appena approvato riguarda tutti i tagli che sono previsti, sia in termini monetari che di personale.
Abbiamo ad esempio la mobilità per gli statali in esubero che garantirà però l’80% dello stipendio per due anni. Sono stati confermati anche i tagli alla sicurezza che interessano l’Arma dei Carabinieri (per circa 2 milioni di euro) ed il personale della Guardia di Finanza, ma sono stati tolti anche 87.7 milioni di euro (anzi, verranno tolti per la precisione entro il 2013) per le spese sui volontari dei vigili del fuoco. Ridotto anche il fondo di rotazione per le vittime dei reati di mafia. Tagli anche all’editoria per circa 50 milioni in 3 anni (ridotti dalla prima ipotesi che vedeva oltre 160 milioni in 3 anni).
Legge di Stabilità: la norma sui distretti turistici
La Legge di Stabilità per il 2012 va analizzata nel dettaglio per comprenderne la portata delle novità e i vari settori che sono coinvolti: uno di questi è quello turistico, con l’articolo 17 che si riferisce direttamente ai relativi distretti. Come recita espressamente il testo in questione, all’articolo 3, comma 5, del Decreto 70 del 2011 (il cosiddetto “Decreto Sviluppo”) deve essere aggiunto un periodo specifico: Il relativo procedimento si intende concluso favorevolmente per gli interessati se l’amministrazione competente non comunica all’interessato, nel termine di novanta giorni dall’avvio del procedimento, il provvedimento di diniego. La norma in questione non è altro che una delle ultime proposte del Ministero del Turismo, il quale non è stato preso in considerazione e conseguentemente eliminato dal nuovo governo Monti.
Legge di stabilità pronta in tempi record
In tempi record il Ddl stabilità è legge. Ha ottenuto alla Camera 380 voti favorevoli, 26 contrari e due astenuti, il Quirinale ha già provveduto a promulgarla, disponendone la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Mario Monti non vuole perdere tempo. Al lavoro da ieri alle 9,30 a Palazzo Giustiniani, nei suoi nuovi uffici del Senato, ha incontrato il presidente della Bce, Mario Draghi, Pier Luigi Bersani e il vice-segretario del Pd, esperto di questioni economiche, Enrico Letta. Durante i suoi vari colloqui è arrivato il via libera alla Legge di Stabilità. La squadra dei ministri del nuovo premier Mario Monti ha inserito nella manovra quelle che sono ritenute le misure indispensabili per contrastare il debito e rilanciare la crescita: dall’economia allo sviluppo, dal lavoro al welfare, dall’istruzione alla giustizia.
Governo Monti é solido, durerà?
Il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, dopo le sue dimissioni non manca di esprimere il proprio giudizio, positivo, sul nuovo governo Monti. Secondo l’ex premier, il nuovo team di ministri potrà governare fino alla fine della legislatura nel 2013 perchè opererà in maniera tale da essere utile all’Italia per tutta la durata del periodo che rimane, come ha ribadito l’ex presidente del Consiglio alla domanda se Monti potrà lavorare fino alla fine. Berlusconi quindi in un certo senso assicura di vedere l’Italia «in buone mani».
Piazza Affari: gap down contenuto e recupero, ma la giornata non è finita
Il close a 11770.80 di Wall Street alla fine ha avuto le ripercussioni che ci aspettavamo sull’azionario Europeo con un’avvio di seduta negativo e Piazza Affari che alle 9:00 era prossima ai 15000 punti, soglia critica valida per tutta la giornata di oggi. Proprio da quel livello è iniziato il recupero che prosegue anche adesso con l’indice che si porta oltre l’1% di guadagno pur disegnando swing di massimo discendenti fin da Mercoledì. L’inversione di tendenza non è ancora avvenuta ed il recupero di qualche titolo del settore Bancario non basta a ristabilire l’equilibrio sul book di negoziazione; sembra infatti che ci siano ancora venditori pronti ad intervenire e cambieranno idea solamente con il recupero stabile di quota 15400 che risulta essere la resistenza intraday ma anche quella end-of-day. Un close giornaliero oltre questo livello darà fiducia per l‘open di Lunedì costringendo ad un close di tenuta anche oltre oceano.
Istat: in calo gli ordini e fatturato dell’industria a Settembre
Secondo i recenti dati comunicati dall’Istat, gli ordine ed il fatturato dell’industria italiana è calato nel mese di Settembre del 5,4% rispetto al mese precedente. Su base annua, l’Istat comunica che il dato è cresciuto dell’1.9 per cento, grazie all’aumento del mercato estero, mentre quello interno è rimasto invariato. Nella media degli ultimi tre mesi Luglio-Settembre, il dato aumento dello 0,9%, rispetto ai tre mesi precedenti.
World Gold Council: in crescita la domanda di oro
Brilla più che mai la domanda di oro: la constatazione può essere fatta soprattutto in relazione agli ultimi dati che sono stati diffusi dal World Gold Council. Come è noto, si tratta di una associazione industriale che raggruppa le principali aziende minerarie aurifere e che ha sede nel Regno Unito, il quale in questa occasione ha provveduto a rendere noto l’ammontare della domanda nel terzo trimestre del 2011. Ebbene, non ci si può certo lamentare in tal senso, dato che è stato registrato un aumento pari a sei punti percentuali, con la quota complessiva che si è avvicinata moltissimo alle 1.054 tonnellate. Che cosa vuol dire un valore di questo tipo e di queste dimensioni?
Ubs: i licenziamenti stanno diventando di moda
Purtroppo sembra che l’unica alternativa a disposizione degli istituti di credito internazionali contro la crisi sia quella del licenziamento: dopo il turno di Citigroup e Credit Suisse, ora tocca a Ubs Ag dominare le cronache finanziarie. In effetti, la principale banca di tutta la Svizzera è seriamente intenzionata a conseguire un Roe (Return On Equity) che sia compreso tra il 12 e il 17% a partire dal 2013, un obiettivo piuttosto ambizioso che deve comunque essere associato anche a una gestione finanziaria sana. L’istituto di Zurigo è anche pronto a pagare un dividendo pari a dieci centesimi negli ultimi giorni di questo 2011, il primo versamento in denaro cash da tempi in cui la crisi economica era soltanto agli albori, dunque un evento molto importante.
Crisi e risparmi: il 94% delle famiglie in difficoltà
È veramente bassa la percentuale delle famiglie italiane in grado di far quadrare il bilancio o affrontare spese impreviste con facilità o molta facilità. Solo il 6% delle famiglie italiane non ha difficoltà a sostenere spese o pagare bollette, lo rileva un’indagine promossa dal Forum ANIA Consumatori, e condotta dall’Università degli Studi di Milano. Lo studio si é svolto esattamente su un campione rappresentativo costituito da 3.102 capifamiglia. Dallo studio però emergono anche i comportamenti e le attitudini psicologiche che determinano le decisioni di consumo, investimento e indebitamento dei cittadini: non tutti hanno la stessa propensione al risparmio e le persone impulsive e poco inclini a fare sacrifici hanno maggiori difficolta’ economiche. Lo studio elabora inoltre un ‘Indice di vulnerabilita” di cui sarà monitorata l’evoluzione nei prossimi anni.
Trimestrale Alitalia: si riducono le perdite
Sembrano lontani i tempi in cui i passeggeri della compagnia di bandiera venivano all’ultimo minuto informati di ritardi, cancellazione di voli, e nei casi peggiori “parcheggiati” nelle sale d’attesa o negli alberghi per ore e giorni. Alitalia si sta riprendendo, lentamente, ma ha ripreso a salire: la compagnia aerea ha chiuso i primi nove mesi del 2011 con ricavi in crescita del 10,7% a 2,7 miliardi di euro, grazie a un aumento del 6,2% dei passeggeri trasportati.