Lufthansa cede a British Airways l’unità britannica Bmi

 L’accordo è ancora nella fase di bozza, ma è pur sempre un inizio: la compagnia aerea tedesca Lufthansa è pronta a vendere la sua unità britannica Bmi (l’acronimo sta per British Midland International) direttamente alla British Airways. Secondo alcune indiscrezioni, i due colossi dei cieli sono ormai giunti alle fasi conclusi dei loro negoziati. Una sorta di memorandum relativo alle principali operazioni di vendita è stato già firmato in tal senso è verrà chiuso probabilmente entro la fine di questa settimana, proprio in concomitanza con l’annuncio dei guadagni da parte della International Airlines Group (il gruppo sorto quest’anno dalla fusione della stessa Ba e Iberia). Perché il colosso teutonico ha cercato con tanta insistenza un acquirente?

Parmalat, il titolo è ancora molto debole a Piazza Affari

 Non si sentiva parlare da molto tempo delle quotazioni e delle vicende di Parmalat: come se la passa attualmente l’azienda di Collecchio? Le vicissitudini legate all’acquisizione da parte di Lactalis sembrano lontanissime, la situazione attuale è improntata senza dubbio al pessimismo, visto che le ultime contrattazioni del titolo sono state piuttosto deboli. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che i listini hanno fatto registrare un calo lieve, ma pur sempre un declino (0,13 punti percentuali in meno per la precisione), con il titolo azionario che si è attestato a quota 1,571 euro. Questo vuol dire che Parmalat si trova in grossa difficoltà quando si trova ad affrontare le pressioni al ribasso.

Crisi Grecia: Papandreou presenterà le dimissioni?

 Dopo la scelta del governo greco di indire un referendum sulla possibilità di restare o meno in Europa, la situazione ad Atene non é cambiata. Impensabile sino a qualche mese fa, l’uscita della Grecia dalla zona euro è ora una possibile realtà, molto vicina. Ma se Atene abbandona l’euro, non sarà la stessa moneta unica a essere minacciata? Si può chiedere ai cittadini greci se é meglio fare acquisti con un biglietto di banca con scritto euro invece di dracme, soprattutto se la gente è convinta che la situazione era migliore quando si usavano le vecchie monete dracme (un po’ come la pensano moltissimi italiani d’altronde..)? Il commissario Ue all’Energia, Guenther Oettinger, ha anche criticato il Premier greco, accusandolo di mettere in pericolo l’euro, la stabilità della moneta unica.

Bnp Paribas dismette i bond italiani in portafoglio

 Bnp Paribas, la banca straniera che possiede più titoli italiani, ha tagliato del 40% la quantità di bond italiani in portafoglio, con vendite pari a 8,3 miliardi di euro. Il numero uno di Bnp Paribas, Baudouin Prot, ha spiegato che i titoli sono stati tutti venduti sul mercato e nessuno alla Bce. La banca é é stata esposta anche con la Spagna: in questo caso l’esposizione è stata tagliata dell’81,5%, pari a 2,2 miliardi. E per non farsi mancare nulla la banca detiene anche titoli greci, l’istituto ha infine sottolineato che non ha in portafoglio credit default swap, derivati che assicurano sul rischio fallimento, sui buoni del tesoro ellenici.

Piazza Affari: giornata positiva, gap chiuso

 Piazza Affari si avvia al close in territorio positivo, dopo il recupero record di oggi in seguito al crollo di 2 giorni fa’; le probabilità che l’ottava possa chiudere sopra il bottom vicino a 14750 (supporto di lungo periodo) sono buone, ma questo non vuol dire che la paura sul mercato è finita. L’andamento dei rendimenti dei Btp e del differenziale con il Bund tedesco rendono bene l’idea sul periodo che stiamo affrontando e la noncuranza dei richiami da parte dell’Italia sulle richieste dell’Eurotower riguardo le misure anti-crisi peggiora il quadro generale in cui siamo inseriti costringendo a considerare il rialzo attuale come preparazione ad una nuova fase ribassista.

La perdita in close giornaliero di 15500, decisamente improbabile arrivati a questo punto, anticiperà la negatività ad oggi, mentre un close superiore seguito da una chiusura negativa del Dow Jones potrebbe far comparire un nuovo gap in open domani mattina che aumenterebbe la volatilità di breve temporeggiando sull’uscita direzionale.

Fed: Bernanke pensa a un nuovo stimolo monetario

 Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha deciso di aggiungere un nuovo stimolo monetario a quelli già avviati per l’economia americana: il provvedimento in questione potrebbe essere necessario soprattutto per rendere meno oppressivo il tasso di disoccupazione, visto che numerosi policy makers hanno preventivato una lieve accelerazione della crescita per quel che concerne quest’ultimo trimestre del 2011. Tutte le azioni potenziali, comunque, sono già sul tavolo, tra cui si po’ citare il terzo round di acquisti dei titoli, aumentando in questa maniera il periodo in cui vengono adottati dei tassi di interesse così bassi.

Cambio euro-dollaro, ancora tensioni e dubbi

 Le pressioni e le tensioni non vogliono affatto abbandonare l’euro e le sue quotazioni. In effetti, la valuta europea sta facendo registrare i livelli più bassi delle ultime tre settimane nei confronti del dollaro e ci sono ovviamente vari elementi che spiegano molto bene questa situazione così particolare: anzitutto, l’imprevisto referendum indetto dalla Grecia sugli aiuti dell’Unione Europea non poteva non influire in maniera negativa, anche perché questo argomento riguarda molto da vicino il cosiddetto fondo salva-stati e le varie misure di austerità che dovrebbero essere adottate dal governo di Atene.

Presidenza Bce, Draghi inizia con la crisi europea

 La Cina aspetta che l’Europa applichi il piano di salvataggio della Grecia, dopo che il premier ellenico George Papandreou ha indetto una consultazione popolare sul programma. I mercati sono in una fase critica, Italia, Spagna e Grecia devono fare i conti con il debito pubblico: é questo il contesto in cui inizia il suo mandato Mario Draghi, nuovo presidente BCE, ex governatore di Bankitalia, si e’ insediato il 1 novembre con un mandato di otto anni. L’istituzione monetaria ha riferito del passaggio di consegne con il francese Jean-Claude Trichet con un comunicato in tutte le lingue dei 17 paesi facenti parte dell’area euro.

Settore energetico fermo a causa della crisi

 La crescita lenta dell’Europa comporta che il settore energetico avra’ una crescita pari a zero per più di venti anni, precisamente fino al 2035. Sono le stime dell’a.d. di Enel, Fulvio Conti, che si esprime a margine del B20 organizzato a Cannes in occasione del G20. Occorre una maggiore uniformità nel settore delle fonti energetiche, ha detto il numero uno di Enel, invitando i 27 membri dell’Ue a lavorare presto in questo senso. L’Europa importa attualmente il 60% del fabbisogno energetico, ha infine voluto precisare Conti, che conclude ricordando che la maggior parte delle importazioni sara’ sostituito da energie rinnovabili.

Piazza Affari: rimbalzo tecnico dopo il crollo

 Il listino di Milano guadagna circa l’1% intorno alle 3 di pomeriggio, avviandosi ad una chiusura “anonima” senza segnali particolari sul grafico orario. Questa è la situazione post-crollo, ed anche se in open una long black candle ha fatto temere il peggio i trader intraday sembrano aver mantenuto la calma puntando al gap da chiudere rimasto aperto tra circa 15600 e 16000 punti.

La giornata di ieri, lo ricordiamo, è una di quelle che fa’ discutere i telegiornali alla sera con titoli che gettano ancora più nel panico gli investitori e confondono le idee; la colpa del ribasso particolarmente accentuato è stata data ad esempio a sviluppi politici in Grecia da qualcuno, mentre altri si sono accaniti sui titoli di Stato ed il loro differenziale con il Bund (che, ricordiamo, è una conseguenza della sfiducia, non la causa). La verità ancora non è chiara ma di certo il sorvegliato speciale resta il settore bancario, vittima negli ultimi anni di diverse accuse sulla trasparenza nell’operato.

La crisi economica europea fa collassare MF Global

 Come è successo tre anni fa, anche questa crisi economica comincia a mietere le prime vittime. In questo caso si tratta di Man Financial Global Holdings Limited, broker newyorkese attivo soprattutto nella progettazione di strumenti derivati (in primis futures e opzioni), la cui bancarotta potrebbe ora erodere ulteriormente la fiducia degli investitori. Quali conseguenze vi saranno stavolta? Il gruppo americano è riuscito a far registrare l’ottavo default più grande di tutta la storia degli Stati Uniti, dopo aver fallito nella sua ultima missione volta a ricercare in maniera disperata un acquirente.

Argentina, una nuova crisi finanziaria all’orizzonte

 È impossibile non piangere per l’Argentina, come veniva cantato nel celebre film “Evita” di Alan Parker: la nazione sudamericana ha conosciuto da pochi giorni il suo nuovo presidente, una conferma visto che è stata rieletta Cristina Kirchner, ma non è più tempo per festeggiare, ma per preoccuparsi a causa della crisi finanziaria. Come si spiega una nuova congiuntura negativa dopo i problemi di un decennio fa e la lenta risalita? La stabilità politica è stata assicurata e questo risultato è stato ottenuto proprio grazie alla crescita economica del paese, qualcosa di impensabile dopo il disastro dei tristemente famosi “Tango Bond”.

Piazza Affari: disastro in open, Mib cede oltre il 5%

 Gap-down di quasi 400 punti e poi discesa per altri 600; questo è l’inizio di Novembre 2011 a Milano, con il FTSE-Mib che cede oltre il 5% in una giornata estremamente rossa. Anche oggi è facile indovinare chi è la zavorra; il settore bancario cede nel complesso quasi il 10%, come Unicredit singolarmente mentre Intesa sorpassa il 13% di perdita in poche ore. Malissimo anche Fiat che cede il 7.43% seguita a ruota da STM con -6.60% e Eni ed Enel stabili intorno al 4% (e forse proprio queste due sono le uniche che nel pomeriggio potrebbero “sorprendere” tornando vicino alla parità).

Grecia: Papandreou propone un referendum sugli aiuti Ue

 La situazione che si vive attualmente in Grecia è tra le più confuse e incerte dal punto di vista economico e sociale: gli scioperi e i disordini sono all’ordine del giorno, nessuno riesce ad accettare le severe misure di austerity, il duro prezzo da pagare per la crisi del debito sovrano. Si può spiegare soltanto con la volontà di placare tutto questo l’ultimo intervento del primo ministro ellenico George Papandreou, il quale è intenzionato a dar vita a un referendum sull’intesa che è stata raggiunta con i creditori nel corso dell’ultimo meeting dell’Unione Europea.