L’instabilità politica penalizza i mercati della Malesia e della Thailandia

 Secondo Credit Suisse i mercati azionari di Malesia e Thailandia sono da evitare. Alla base del giudizio negativo espresso dalla banca svizzera stanno le tensioni politiche all’interno dei due paesi. Preoccupa in particolare l’equilibrio tra le forze in campo in quanto rende impossibile un ritorno alla normalità entro tempi brevi. In Thailandia lo scontro tra governo e sostenitori del re sta andando avanti da giorni e si aggrava di ora in ora. Ieri lo stato di emergenza, oggi  probabilmente arriveranno scioperi capaci di immobilizzare il paese reso ormai ingovernabile. In Malesia intanto va avanti lo scontro tra governo e opposizione intorno allo stato dell’economia. Anwar Ibrahim (leader dell’opposizione) si dice in grado di far cadere il governo entro la fine di settembre.

Piazza Affari: a luglio 2008 record di scambi. Protagonisti Etf ed Etc

Nel mese di luglio 2008 a Piazza Affari e al London Stock Exchange è più che raddoppiato il valore degli scambi di Etf (Exchange Traded Fund ). Registrati, infatti, 140.452 contratti (+28% rispetto al luglio del 2007) per un controvalore pari a 8,8 miliardi di euro, con una crescita del 152% rispetto allo scorso anno. Dati record soprattutto se si pensa che si riferiscono ad un periodo in cui l’andamento delle Borse è stato contrassegnato da ribassi e vendite. La popolarità degli Etf, fondi indicizzati quotati, è dovuta alle loro peculiarità. Gli Etf, infatti, racchiudono le caratteristiche di un’azione e di un fondo, in quanto si riferiscono, come quest’ultimo, ad un paniere ampio di titoli ma allo stesso tempo sono flessibili e negoziati in tempo reale come le azioni. Tutto questo, e in particolare l’ampia diversificazione, riduce sensibilmente il rischio per gli investitori.

Caro-mutui: come abbassare le rate con la rinegoziazione coattiva

Tre mesi di tempo dopo le lettere delle banche inviate a chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. È questo il termine utile per scegliere la soluzione giusta per tagliare la rata e decidere se aderire alla proposta del ministro Tremonti, ad una di quelle dell’ex ministro Bersani o continuare con il vecchio mutuo.Tra le varie alternative a disposizione, vediamo oggi in cosa consiste la “rinegoziazione coattiva” proposta dal ministro dell’Economia Tremonti e prevista dal decreto legge 93/2008. Da gennaio 2009, chi aderirà alla rinegoziazione per alleggerire rate divenute troppo pesanti verserà una rata fissa calcolata in base alla media dei tassi applicati nel 2006

Mercato auto agosto 2008 -26,4%

Fiat salva la faccia al mercato dell’auto, il marchio italiano si difende a colpi di vendite e di immatricolazioni e senza nessun timore della recessione economica non frena il suo crescere dal 1996.

Mentre il mercato delle auto affonda, seminando panico tra gli analisti ed i consulenti finanziari, Fiat Group Automobiles, grazie alla sua forte campagna di promozione tra prezzo e qualità e nuove vetture come la cinquecento riesce ad immatricolare 25.500 vetture ottenendo una quota del 33,1 per cento. Le immatricolazioni totali hanno registrato un calo del 26,42% a 77.156 unità contro 104.857 dell’anno 2007. I dati del ministero dei Trasporti comunicano che nei primi otto mesi le auto immatricolate sono state 1.531.598, in calo del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel mese di agosto i passaggi di proprietà delle auto sono stati di 238.695 unità, con un negativo del 15,10% rispetto al 2007, furono registrati 281.137 trasferimenti di proprietà. Fermo restando che i guadagni maggiori sono stati per i titoli dell’auto (Stoxx del settore + 1,7%), quelli che dall’inizio dell’anno più hanno sofferto il rincaro energetico.

L’accordo con la Libia firmato da Berlusconi porta enormi vantaggi al gruppo Eni

 L’Italia salda il conto con il suo passato coloniale in Libia ed Eni si prepara a riceverne benefici sotto forma di accesso agevolato ai giacimenti di idrocarburi dell’ottavo Paese al mondo in termini di riserve (41,4 miliardi di barili) e il sedicesimo in termini di produzione (1,85 milioni di barili al giorno). La Libia riceverà dall’Italia le scuse ufficiali, la restituzione della Venere di Cirene e 5 miliardi di euro in compensazioni. In cambio il leader libico Muammar Gheddafi ha promesso che “le compagnie italiane del gas e del petrolio avranno la priorità in quanto l’Italia è diventato un Paese amico”. La visita del fine settimana a Bengasi del premier Silvio Berlusconi e gli accordi bilaterali firmati non avranno una ricaduta diretta sulle intese commerciali riguardanti gli idrocarburi: Eni ha rinegoziato in giugno i sei contratti di esplorazione ed estrazione con la compagnia nazionale di Tripoli, ottenendo un allungamento della concessione al 2042 per il petrolio ed al 2047 per il gas. Il management del Cane a sei zampe non aveva fornito indicazioni precise sui termini dei nuovi accordi, ma è molto probabile che abbia dovuto accettare un peggioramento delle condizioni: “Sta succedendo ovunque nel mondo, le major sono costrette ad accettare quello che le compagnie petrolifere nazionali chiedono”.