Secondo Credit Suisse i mercati azionari di Malesia e Thailandia sono da evitare. Alla base del giudizio negativo espresso dalla banca svizzera stanno le tensioni politiche all’interno dei due paesi. Preoccupa in particolare l’equilibrio tra le forze in campo in quanto rende impossibile un ritorno alla normalità entro tempi brevi. In Thailandia lo scontro tra governo e sostenitori del re sta andando avanti da giorni e si aggrava di ora in ora. Ieri lo stato di emergenza, oggi probabilmente arriveranno scioperi capaci di immobilizzare il paese reso ormai ingovernabile. In Malesia intanto va avanti lo scontro tra governo e opposizione intorno allo stato dell’economia. Anwar Ibrahim (leader dell’opposizione) si dice in grado di far cadere il governo entro la fine di settembre.
Rimane incerto l’andamento sul mercato del nickel: calano le importazioni cinesi, crescono quelle dell’India
Non si ferma la discesa dei prezzi del nickel: ieri la quotazione del metallo al London Metal Exchange ha perso lo 0,8%, soprattutto a causa
Google e Microsoft continuano a sfidarsi nella navigazione online: l’arrivo di Google Chrome minaccia la supremazia di Explorer
Prosegue intensamente la sfida tra Google e Microsoft nell’ambito della navigazione online. La società statunitense sta infatti lanciando sul mercato un nuovo software di navigazione,
Piazza Affari: a luglio 2008 record di scambi. Protagonisti Etf ed Etc
Per evitare la speculazione, le autorità cinesi vogliono lo yuan maggiormente volatile
La Cina dovrebbe indirizzare lo yuan verso corsi più volatili per impedire agli speculatori di scommettere sul rialzo della valuta. Lui Mingkang, capo della Commissione
La notizia del possibile aumento del prezzo dei quotidiani fa volare Espresso ed RCS
Volano in Borsa i gruppi editoriali Espresso ed Rcs sulla scorta di indiscrezioni di stampa, che prevedono fra breve un aumento dei quotidiani, che passerebbero
Le banche stanno spostando fondi dagli Stati Uniti all’Europa
Le banche hanno trasferito fondi dagli Stati Uniti in Europa nei primi tre mesi del 2008, puntando su asset più sicuri durante la crisi del
La crisi dell’economia australiana continua a peggiorare: la banca centrale taglia il tasso di interesse
La banca centrale dell’Australia è in procinto di tagliare il suo tasso di interesse di mercato per la prima volta dopo sette anni, facendo così
Caro-mutui: come abbassare le rate con la rinegoziazione coattiva
Tre mesi di tempo dopo le lettere delle banche inviate a chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa. È questo il termine utile per scegliere la soluzione giusta per tagliare la rata e decidere se aderire alla proposta del ministro Tremonti, ad una di quelle dell’ex ministro Bersani o continuare con il vecchio mutuo.Tra le varie alternative a disposizione, vediamo oggi in cosa consiste la “rinegoziazione coattiva” proposta dal ministro dell’Economia Tremonti e prevista dal decreto legge 93/2008. Da gennaio 2009, chi aderirà alla rinegoziazione per alleggerire rate divenute troppo pesanti verserà una rata fissa calcolata in base alla media dei tassi applicati nel 2006
Boom degli small-cap statunitensi: l’indice Russell 2000 batte lo Standard & Poor’s
I titoli a bassa capitalizzazione (small-cap), ovvero quei titoli che hanno una capitalizzazione di mercato inferiore ai 250 milioni di dollari, hanno battuto l’indice Standard
Anche British Airways interessata ad entrare in Alitalia
Dopo Air France e Lufthansa anche British Airways, stando ad indiscrezioni di stampa avrebbe manifestato interesse ad entrare nella nuova Alitalia. Anche se ancora non
Dollaro ai massimi contro l’euro dopo il calo record del greggio
L’euro continua la corsa al ribasso e scivola sotto quota 1,45 dollari per la prima volta dallo scorso febbraio. La rapida discesa del greggio aumenta
Mercato auto agosto 2008 -26,4%
Fiat salva la faccia al mercato dell’auto, il marchio italiano si difende a colpi di vendite e di immatricolazioni e senza nessun timore della recessione economica non frena il suo crescere dal 1996.
Mentre il mercato delle auto affonda, seminando panico tra gli analisti ed i consulenti finanziari, Fiat Group Automobiles, grazie alla sua forte campagna di promozione tra prezzo e qualità e nuove vetture come la cinquecento riesce ad immatricolare 25.500 vetture ottenendo una quota del 33,1 per cento. Le immatricolazioni totali hanno registrato un calo del 26,42% a 77.156 unità contro 104.857 dell’anno 2007. I dati del ministero dei Trasporti comunicano che nei primi otto mesi le auto immatricolate sono state 1.531.598, in calo del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel mese di agosto i passaggi di proprietà delle auto sono stati di 238.695 unità, con un negativo del 15,10% rispetto al 2007, furono registrati 281.137 trasferimenti di proprietà. Fermo restando che i guadagni maggiori sono stati per i titoli dell’auto (Stoxx del settore + 1,7%), quelli che dall’inizio dell’anno più hanno sofferto il rincaro energetico.
L’accordo con la Libia firmato da Berlusconi porta enormi vantaggi al gruppo Eni
L’Italia salda il conto con il suo passato coloniale in Libia ed Eni si prepara a riceverne benefici sotto forma di accesso agevolato ai giacimenti di idrocarburi dell’ottavo Paese al mondo in termini di riserve (41,4 miliardi di barili) e il sedicesimo in termini di produzione (1,85 milioni di barili al giorno). La Libia riceverà dall’Italia le scuse ufficiali, la restituzione della Venere di Cirene e 5 miliardi di euro in compensazioni. In cambio il leader libico Muammar Gheddafi ha promesso che “le compagnie italiane del gas e del petrolio avranno la priorità in quanto l’Italia è diventato un Paese amico”. La visita del fine settimana a Bengasi del premier Silvio Berlusconi e gli accordi bilaterali firmati non avranno una ricaduta diretta sulle intese commerciali riguardanti gli idrocarburi: Eni ha rinegoziato in giugno i sei contratti di esplorazione ed estrazione con la compagnia nazionale di Tripoli, ottenendo un allungamento della concessione al 2042 per il petrolio ed al 2047 per il gas. Il management del Cane a sei zampe non aveva fornito indicazioni precise sui termini dei nuovi accordi, ma è molto probabile che abbia dovuto accettare un peggioramento delle condizioni: “Sta succedendo ovunque nel mondo, le major sono costrette ad accettare quello che le compagnie petrolifere nazionali chiedono”.