Il collocamento delle azioni del Sole 24 Ore, tanto atteso da Piazza Affari, è avvenuto il 6 Dicembre 2007 ad un prezzo di 5.75 euro per azione per una capitalizzazione di 749 milioni.
Sicuramente il momento scelto per entrare in borsa non è stato il migliore possibile, anzi le azioni sono state collocate proprio in mezzo alla bufera per dirla tutta. Tra il 2007 ed il 2008 si è sviluppata la fase di crisi bancaria USA che ha avuto ripercussioni su tutto il mondo ed è culminata con il bottom di Marzo 2009, punto da dove il mercato ha tentato poi di riprendere quota senza mai tornare sotto il minimo segnato in quel mese.
Ieri abbiamo fatto riferimento ad una situazione di tenuta sull’indice
Se la situazione di Unicredit (dal punto di vista tecnico) è deludente, quella di
Le speranze di vedere STM tornare ai livelli dell’anno, 2000 nonostante il calo imbarazzante subito dal prezzo delle azioni, ancora una volta sfumano in un falso segnale di rialzo sul grafico settimanale. La salita iniziata in Marzo 2009 (bottom di molti titoli appartenenti alla categoria delle Blue-Chips) ha creato il canale ascendente che si vede nell’immagine;
Che il settore Bancario italiano sia effettivamente in salute o meno, non interessa e non è mai interessato. Unicredit come gli altri colossi Italiani ed Europei hanno da sempre seguito qualsiasi rumor (negativo) proveniente dall’America per abbattere il prezzo facendolo scendere a livelli impensabili prima del 2008. La perdita di Unicredit proprio ha dell’incredibile visto che da 6,5 Euro per azione siamo scesi a quasi 0.50 Euro.
IPG o meglio
Tra le azioni italiane del nostro principale paniere, quelle che sicuramente stanno soffrendo di più sono tutte le bancarie ed assicurative, tra cui anche Banca MPS; il down-trend di Giugno si stabilizza in luglio sul grafico daily, ma non riesce ad offrire veri spunti di tenuta.