Deutsche Bank è arrivata al capolinea: i problemi che si sono accavallati nel corso degli anni stanno chiedendo il conto all’istituto teutonico, portando la banca a dover attuare una vera e propria rivoluzione per ottenere il proprio riassetto. Una mossa che prevede fin da ora dei licenziamenti di massa.

Stando a quanto riportava, pochi minuti fa, il quotidiano La Stampa nella propria edizione online, la Bundesbank avrebbe avviato un’inchiesta nei confronti della Deutsche Bank. L’indagine verso la principale banca tedesca sarebbe finalizzata ad accertare la veridicità delle accuse mosse da tre ex dirigenti della stessa banca, che sostengono che l’istituto avrebbe nascosto perdite comprese tra i 4 ed i 12 miliardi di dollari su contratti derivati complessi fra il 2007 ed il 2009.
Stando a quanto riportato a mezzo stampa, il Monte dei Paschi di Siena, tramite il Tribunale civile di Firenze, avrebbe richiesto un risarcimento danni da 1,2 miliardi di euro contro la Deutsche Bank e la Nomura. Secondo le accuse, le due banche avrebbero costruito prodotti derivati in grado di generare perdite per 730 milioni di euro: una richiesta estesa formalmente anche all’ex presidente del consiglio di amministrazione della banca, Giuseppe Mussari, e all’ex dg Antonio Vigni.
Nella sentenza relativa alla vicenda dei derivati finanziari del Comune di Milano, il giudice monocratico della quarta sezione penale del tribunale di Milano, Oscar Magi, ha scritto che “il Comune di Milano, pur essendosi dichiarato in una precedente operazione ‘operatore qualificato’, non aveva, con tutta evidenza, una caratura finanziaria e commerciale tale da garantire la corrispondenza tra tale dichiarazione e la realtà: le banche, quindi, avrebbero dovuro rendersi conto di tale situazione e non approfittarsene”. La sentenza era attesa da tempo e non lascia scampo alle banche coinvolte.