Unioncamere presenta l’identikit dell’imprenditore

 Il 52% di chi fa impresa è stato motivato dalla fiducia in se stesso e dal desiderio di affermarsi. Insomma, una vera e propria scelta di vita. Lo afferma Unioncamere che, in una recente ricerca del proprio Centro Studi, presenta l’identikit dell’imprenditore. Non è, però, un quadro tutto a tinte rosa, quello che emerge dallo studio dell’organismo camerale. Infatti, in oltre il 34% dei casi più che da una scelta, la decisione di mettersi in proprio è stata ispirata da pura necessità, dopo aver perso un lavoro dipendente.

Il titolo di studio dell’imprenditore medio, in base alla stessa ricerca, è il diploma; la sua età oscilla tra i 30 e i 40 anni; il suo sesso è maschile.

Quanto è complesso fare “impresa” in Italia

Fare l’imprenditore di questi tempi non è semplice, probabilmente non lo è mai stato, nel carattere di chi fa impresa elementi come tenacia e perseveranza sono aspetti fondamentali, però in Italia non basta.
Nel nostro paese avviare un’attività ha dei costi elevati rispetto agli altri paesi. La partenza o se preferite la fase di “start-up” costa da noi, ben undici volte di più di quanto non costi in Francia.
In Italia per iniziare servono almeno 3500 euro, per quanto riguarda l’Europa, in Francia bastano 300 euro, nel Regno Unito 207 euro ed in Irlanda solo 95 euro, il paese dove però si paga meno è la Nuova Zelanda, qui le aziende per iniziare spendono solo 41 euro.