Dopo il rally a seguito del maxi-intervento a sorpresa delle Banche Centrali a sostegno del credito avevamo parlato di una giornata di assestamento che non destava troppi sospetti visto che il settore di interesse (quello bancario appunto) sul listino Italiano non dava assolutamente segni di cedimento. La conferma è arrivata questa mattina quando fin dai primi scambi il mercato ha dimostrato ancora una grande forza rialzista che ha costretto all’apertura in gap-up ed al proseguo immediato del rialzo annunciando un close settimanale sopra ogni aspettativa.
A sostegno di una giornata che poteva essere incerta tanto quanto quella di ieri abbiamo i dati riguardo la disoccupazione USA che scende a sorpresa da 9 a 8.6% cioè il minimo della fase post-recessione precedente da cui è iniziato il recupero. Ora la prova del nove saranno ovviamente i consumi; la tensione sui mercati e l’incertezza (di cui è aumentata solo la percezione) per il futuro costringono le famiglie medie a “tagli” drastici anche riguardo le festività e per questo il Natale 2011 sarà un indicatore fondamentale per capire quando la fase di crisi durerà e se c’è possibilità nell’immediato di uscirne.
Apertura dei Mercati ancora una volta negativa, con l’Eurostoxx che anticipa il Fib nella fase discendente; la situazione degli indicatori tecnici è la medesima di Venerdì scorso, anzi il perchè di questo calo è proprio da cercare nella negatività della SuperTrend ancora una volta precisa nel segnalare i momenti di difficoltà nel Mercato.
Giornata “leggermente” negativa quella di ieri (se paragonata alle precedenti oscillazioni ben più ampie degli ultimi periodi) sulle piazze europee, crollate nella seconda parte della giornata: l’SPMIB chiude con un ribasso di 218 punti (-1,14%), il Mibtel perde 120 punti indice mettendo a segno un -0,80%, mentre il Dax30 lascia sul terreno lo 0,07%.