Spread a quota 100 diventa nuovo obiettivo

 Lo spread a quota 100? Sarebbe il livello “giusto”, almeno stando a quanto ha affermato il direttore generale di Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni, in un suo recente intervento. “Lo spread è ancora troppo alto” – ha infatti affermato il dg riferendosi al differenziale di rendimento tra i nostrani Btp e gli equivalenti titoli di Stato a lungo termine della Germania – “dovrebbe essere a 100”. Un livello certamente ideale ma… realmente raggiungibile?

Spread verso 300 grazie a maxi-iniezioni di liquidità del Giappone

 Nonostante l’andamento molto negativo dell’economia reale, sembra che il debito pubblico italiano sia ancora in grado di attrarre gli investitori esteri. Pagato lo scotto del voto shock di fine febbraio con alcune settimane ad alta tensione sullo spread, anche a causa della crisi cipriota, i titoli di stato italiani hanno sperimentato un calo dei rendimenti con un ridimensionamento dello spread fin sotto 310 punti base. I motivi di questa discesa dei tassi sui Btp sono riconducibili soprattutto alla politica monetaria del Giappone, che ha scosso i mercati finanziari.

Bce pronta a tagliare i tassi nel 2013

 La Banca Centrale Europea ha confermato il livello dei tassi di interesse allo 0,75%, come da attese, ma non ha chiuso le porte per futuri tagli in caso di peggioramento delle condizioni economiche. Il governatore della Bce, Mario Draghi, ha dichiarato che la debolezza dell’economia è stata visibile anche in questi primi mesi del 2013. Nella seconda parte dell’anno c’è il rischio che la graduale ripresa stimata qualche tempo fa possa essere rimandata ulteriormente. Secondo Draghi, infattti, ci sono “rischi al ribasso”.

Spread aumenta costo del credito delle imprese

 In un working paper redatto da Edda Zoli, economista del Fondo Monetario Internazionale, sono contenute alcune indicazioni per l’Italia al fine di evitare di entrare in una spirale negativa di instabilità politica e permanente debolezza economica. Il Fmi consiglia ai politici italiani di ridurre il più possibile le criticità del paese, altrimenti l’Italia rischia la sfiducia dei mercati. Secondo l’istituto monetario di Washington, l’elevato debito sovrano italiano e la grossa fetta di titoli pubblici in mano a non residenti ha finito per aumentare l’impatto dell’appetito per il rischio degli investitori sullo spread.

Spread Btp-Bund a 360 sui massimi a 6 mesi

 Torna a far paura lo spread Btp-Bund, che stamatttina è salito fino a 360 punti base sui livelli più alti da settembre scorso. Il balzo del differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale è dovuto a diversi fattori, in primis le tensioni nell’area euro per la crisi di Cipro e l’incertezza sullo scenario politico in Italia. Pier Luigi Bersani, leader del Pd e presidente del Consiglio incaricato, sta concludendo il giro delle consultazioni con le altre forze politiche prima di riferire al Quirinale.

Cipro rischio corsa agli sportelli

 C’è grande tensione a Cipro per la riapertura delle banche, dopo 12 giorni di chiusura forzata a causa dei negoziati con la Troika per il salvataggio delle banche e del paese stesso dalla bancarotta. Il rischio di una corsa agli sportelli è più che mai concreto, considerando il panico e la rabbia della popolazione cipriota contro il piano di salvataggio orchestrato attraverso la ristrutturazione delle banche e che prevede il prelievo forzoso dai conti correnti. Si parla di una clamorosa tassa del 40% per depositi superiori ai 100mila euro.

Spread verso 350 dopo asta Btp

 Profondo rosso per i mercati europei, appesantiti dalle incertezze legate al piano di salvataggio di Cipro, dai brutti dati macro pubblicati questa mattina e dai rumors di un possibile downgrade di Moody’s sull’Italia. Lo spread Btp-Bund è tornato a salire pericolosamente e ormai sembra proiettato verso i 350 punti base. Il differenziale è ora a 345 punti base, dopo la diffusione dei risultati dell’asta dei Btp a 5 e 10 anni. Il Tesoro italiano ha venduto Btp per complessivi 6,91 miliardi di euro, nella parte alta del range 5-7 miliardi stimato dal Mef.

Unicredit paga effetto-Cipro e outlook 2013

L’effetto-Cipro sta provocando forti vendite sui listini azionari europei, in particolare sul settore bancario. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB perde poco più del 2%, anche se in apertura la borsa milanese era in calo del 2,8%. Il titolo peggiore è al momento Unicredit, che risente però anche delle bocciature di alcuni broker e banche d’affari. Gli analisti finanziari hanno rivisto al ribasso le loro stime sulla banca di Piazza Cordusio, a seguito della pubblicazione dei risultati di bilancio riferiti all’esercizio 2012 e all’outlook per il 2013.

Piazza Affari regina d’Europa verso quota 17mila

 La borsa di Milano continua a fare meglio rispetto alle altre piazze finanziarie continentali. Ieri Piazza Affari è stata la migliore borsa in Europa, con l’indice FTSE MIB che ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,05% a 16.042 punti, trainato soprattutto dai titoli bancari. Piazza Affari non ha affatto risentito del taglio delle stime sull’economia mondiale di Fitch, che prevede anche rischi al ribasso per i mercati azionari a causa delle incognite legate al fiscal cliff negli Stati Uniti. Il titolo migliore ieri è stato Banca Mps, che ha chiuso con un rialzo del 6,86%.

Piazza Affari supera 16mila punti grazie a discesa spread

 La giornata di ieri è stata decisamente positiva per la borsa milanese nella prima parte della seduta. Poi, dopo l’apertura di Wall Street, gli entusiasmi si sono raffreddati così in chiusura l’indice azionario italiano FTSE MIB ha evidenziato un rialzo dello 0,43% a 15.876 punti. In mattinata, però, il rialzo dell’indice italiano era stato molto più ampio, grazie al lancio del piano di buyback sul debito da parte della Grecia, ma soprattutto in virtù della forte discesa dello spread Btp-Bund sotto 300 punti base.

Spread Btp-Bund sotto 300 ai minimi da marzo 2012

 Il mese di dicembre è iniziato sotto i migliori auspici per i mercati finanziari, in attesa di conoscere in che modo gli Stati Uniti riusciranno a risolvere il problema del fiscal cliff. Le borse europee sono in deciso rialzo e gli spread sovrani in forte calo. In particolare lo spread Btp-Bund è sceso fino a 295 punti base, scendendo così sotto la soglia psicologica dei 300 punti. E’ il livello più basso registrato con l’attuale esecutivo in carica e siamo ormai sui livelli più bassi da marzo scorso.

Grecia lancia piano di riacquisto debito

 La crisi dei debiti sovrani europei potrebbe essere giunta a un fondamentale punto di svolta, nel giorno in cui si riunisce l’Eurogruppo per decidere come muoversi nelle prossime settimane per tirare fuori dalle sabbie mobili sia la Grecia che Cipro. La notizia del giorno è che la Grecia ha deciso di lanciare un piano di riacquisto volontario di titoli di stato per un controvalore complessivo di 10 miliardi di euro. Si tratta in ogni caso di una misura necessaria per accedere ai fondi che la troika ha già deciso di concedere al paese.

Rendimento BTP a 10 anni scende al 4,45% a novembre 2012

 Ottimo risultato anche oggi per il Tesoro italiano con l’asta dei Buoni del Tesoro Poliennali a medio-lungo termine. Si conclude così questa intensa settimana di emissioni di bond governativi italiani, che ha visto una domanda sempre molto sostenuta ma soprattutto tassi sempre più bassi che permettono al Tesoro italiano di abbassare un po’ il costo del servizio del debito. Stamattina è avvenuta l’asta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che negli ultimi due giorni era toccato ai BOT semestrali, ai CTZ biennali e ai BTP€i a medio-lunga scadenza.

Rendimento BOT a 6 mesi sotto l’1% a fine novembre 2012

 Ancora buone notizie per il Tesoro italiano a pochi minuti dalla conclusione dell’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro semestrali. Dopo aver sperimentato ieri un nuovo deciso calo del rendimento sui CTZ a due anni e sui BTP€i a medio-lungo termine, il Tesoro puà brindare anche al forte calo dei tassi sui BOT semestrali. Non pesa, dunque, il rapporto negativo dell’Ocse sull’economia italiana, vista in recessione nei prossimi due anni. In attesa dell’asta di domani relativa ai BTP a 5 e 10 anni, la curva dei rendimenti italiana continua a mostrare un calo dei tassi su tutte le principali scadenze.