Btp da comprare secondo Goldman Sachs

 Le recenti tensioni nell’area euro e l’incertezza sullo scenario politico italiano stanno provocando nuove pressioni sugli spread sovrani dei paesi periferici europei. Ieri con lo spread Btp-Bund a 360 sui massimi a 6 mesi è scattato un campanello d’allarme, anche se poi il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale ha ripiegato in chiusura fin sotto 350 basis point. Tuttavia, secondo Goldman Sachs, il recente rialzo dei tassi sui bond pubblici italiani è un’opportunità d’acquisto.

Spread Btp-Bund a 360 sui massimi a 6 mesi

 Torna a far paura lo spread Btp-Bund, che stamatttina è salito fino a 360 punti base sui livelli più alti da settembre scorso. Il balzo del differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi con scadenza decennale è dovuto a diversi fattori, in primis le tensioni nell’area euro per la crisi di Cipro e l’incertezza sullo scenario politico in Italia. Pier Luigi Bersani, leader del Pd e presidente del Consiglio incaricato, sta concludendo il giro delle consultazioni con le altre forze politiche prima di riferire al Quirinale.

Cipro rischio corsa agli sportelli

 C’è grande tensione a Cipro per la riapertura delle banche, dopo 12 giorni di chiusura forzata a causa dei negoziati con la Troika per il salvataggio delle banche e del paese stesso dalla bancarotta. Il rischio di una corsa agli sportelli è più che mai concreto, considerando il panico e la rabbia della popolazione cipriota contro il piano di salvataggio orchestrato attraverso la ristrutturazione delle banche e che prevede il prelievo forzoso dai conti correnti. Si parla di una clamorosa tassa del 40% per depositi superiori ai 100mila euro.

Mps crolla in borsa in attesa bilancio 2012

 Continua il crollo in borsa per le azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, in attesa della pubblicazione dei risultati di bilancio relativi all’esercizio 2012 in programma questa mattina. Stasera, invece, a partire dalle ore 18,45 inizierà la conference call a commento dei risultati di bilancio. Ieri il titolo Banca Mps ha perso il 4,29% a 0,185 euro, scendendo fino a 0,1807 euro sui minimi più bassi da agosto 2012. I prezzi potrebbero scendere ancora molto, con una proiezione fino ai minimi storici di 0,1432 euro toccati a fine luglio scorso.

Spread verso 350 dopo asta Btp

 Profondo rosso per i mercati europei, appesantiti dalle incertezze legate al piano di salvataggio di Cipro, dai brutti dati macro pubblicati questa mattina e dai rumors di un possibile downgrade di Moody’s sull’Italia. Lo spread Btp-Bund è tornato a salire pericolosamente e ormai sembra proiettato verso i 350 punti base. Il differenziale è ora a 345 punti base, dopo la diffusione dei risultati dell’asta dei Btp a 5 e 10 anni. Il Tesoro italiano ha venduto Btp per complessivi 6,91 miliardi di euro, nella parte alta del range 5-7 miliardi stimato dal Mef.

Oro arriverà a 4.000$ secondo Etf Securities

 Nel primo trimestre del 2013 l’oro non ha di certo brillato e solo negli ultimi giorni è riuscito a rivedere quota 1.600 dollari, dopo che a fine febbraio scorso era avvenuta una rovinosa discesa fino a 1.555 dollari. La debolezza del metallo giallo ha spinto molti broker a rivedere al ribasso le loro stime. L’oro sarà a 1.350$ nei prossimi 5 anni secondo Société Générale, ma anche altre banche d’affari hanno tagliato le loro previsioni. Tuttavia, c’è anche chi va controcorrente. Secondo Graham Tuckwell di Etf Securities, l’oro salirà fino a 4.000$ l’oncia.

Mediaset in rosso per 287 milioni nel 2012

Mediaset ha chiuso il bilancio d’esercizio 2012 con una perdita netta pari a 287,1 milioni di euro, superiore alle attese degli analisti finanziari. Nel 2011 il gruppo televisivo di Cologno Monzese aveva chiuso il bilancio con un utile netto di 225 milioni di euro. I ricavi sono diminuiti a 3,72 miliardi di euro, ovvero 529,5 milioni di euro in meno rispetto a dodici mesi prima. A pesare sui conti del gruppo del Biscione sono stati il debole contesto macroeconomico in Italia e Spagna, ma soprattutto il crollo dei ricavi pubblicitari.

Spread Btp-Bund sopra 320 in attesa asta Bot

 I mercati europei hanno aperto in frazionale rialzo, tranne Madrid che è appena sotto la parità. La borsa di Milano evidenzia un leggero incremento di valore, con l’indice FTSE MIB a 15.690,54 punti (+0,3%). In attesa dell’asta dei BOT semestrali, in programma questa mattina, lo spread Btp-Bund è a 321,10 punti base, in leggero calo rispetto al valore di chiusura di ieri. Attualmente il rendimento del Btp a 10 anni sul mercato secondario è del 4,57%. Lo spread spagnolo, invece, è appena sotto i 360 punti base.

Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi a 1,2830

 La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sulla moneta unica, sulla quale hanno pesato le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ha definito il piano di salvataggio di Cipro un modello da seguire per risolvere i problemi delle altre banche europee. Le dichiarazioni, poi parzialmente rettificate dallo stesso Dijsselbloem, hanno creato panico sui mercati europei che hanno accelerato vistosamente al ribasso. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato sui minimi a 4 mesi a 1,2830.

Banco Popolare sui minimi a 7 mesi dopo downgrade S&P

 Giornata di passione ieri in borsa per le azioni Banco Popolare, che hanno evidenziato una flessione del 5,86% a 1,012 euro in un clima di forte negatività per Piazza Affari, ma in particolare per il settore bancario appesantito dall’instabilità politica italiana, dai rumors di un downgrade di Moody’s sull’Italia e dall’ampliamento dello spread a 324 punti base. Banco Popolare è stato tra i titoli più penalizzati e tra l’altro è stato anche sospeso per eccesso di ribasso durante la seduta di borsa. Il titolo è sceso fino a toccare la soglia psicologica di 1 euro.

Slovenia a rischio default

 A poche ore dal salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo, attraverso una dolorosa ristrutturazione del settore bancario, gli investitori si chiedono quale sarà la prossima vittima della crisi del debito nell’area euro. Grecia e Cipro sono stati i paesi finora più vicini al default, Portogallo e Irlanda hanno già ricevuto aiuti finanziari, la Spagna ha dovuto chiedere aiuto per salvare le banche, l’Italia ha rischiato più volte sull’altalena dello spread ma non è mai caduta. Tuttavia, c’è un altro paese dell’area euro che potrebbe ben presto chiedere gli aiuti internazionali per salvrae le proprie banche. Si tratta della Slovenia.

Salvataggio Cipro approvato dall’Eurogruppo

 Stanotte i ministri finanziari dell’area euro hanno dato il via libera al piano di salvataggio di Cipro. Secondo quanto affermato da Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, l’accordo mette fine alla crisi della piccola isola europea e con essa le tensioni sulla moneta unica. Dijsselbloem ha dichiarato che “l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro”. Ora sarà possibile sbloccare gli aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, ai quali dovrebbe partecipare anche il Fondo Monetario Internazionale. L’accordo non dovrà essere ratificato dal Parlamento cipriota, perché non è più una tassa.

Banco Popolare rating tagliato a BB+ da S&P

 La scorsa ottava si è chiusa nel peggiore dei modi per Banco Popolare, che ha ricevuto un downgrade da Standard & Poor’s sul rating di lungo periodo a BB+ con outlook negativo. Marzo non è stato un mese facile per la banca, che dopo aver lanciato il profit warning 2012 ha fatto i conti con un bilancio non particolarmente brillanti e i soliti timori sulla qualità del credito. Venerdì il titolo Banco Popolare ha chiuso con un ribasso del 2,8% a 1,075 euro.

Più di 600 nuovi poveri al giorno in Italia

 La crisi economica italiana continua a evidenziare segnali inquietanti. Dopo la pesante recessione dello scorso anno e con la disoccupazione ai massimi dal 1993 (oltre tre milioni di disoccupati), anche quest’anno le cose non dovrebbero cambiare molto. A pagarne le spese sono soprattutto le piccole e medie aziende e le famiglie con i redditi più bassi. L’ultimo report di Confcommercio mostra un quadro economico davvero allarmante. Nel 2013 il pil è stimato in calo dell’1,7%, ma soprattutto ci saranno 618 nuovi poveri al giorno.