A quanto pare Unicredit sarebbe pronta a separarsi da FinecoBank: la ragione? E’ stata spiegata in una nota congiunta delle due società presentata questa mattina prima dell’apertura in Borsa dove veniva affrontata la questione.

A quanto pare Unicredit sarebbe pronta a separarsi da FinecoBank: la ragione? E’ stata spiegata in una nota congiunta delle due società presentata questa mattina prima dell’apertura in Borsa dove veniva affrontata la questione.

Il Fondo Interbancario è pronto a dare il suo sì al salvataggio di Banca Carige: un assenso che non stupisce, ma che non per questo non rimane la chiave principale, insieme all’offerta di BlackRock in definizione, della rinascita dell’istituto genovese.

Quella della presenza di Atlantia all’interno del gruppo pronto a salvare Alitalia sta diventando un gioco al rilancio di notizie. E mentre la holding della Famiglia Benetton dichiara una cosa ma ne fa un’altra, la Lega apre all’intervento del gruppo.

Banca Carige deve agire presto e bene per salvare il suo assetto e BlackRock rappresenta al momento l’unica e migliore soluzione a tutti i problemi: dopo alcune perplessità sarebbe arrivato anche il via libera da parte dei sindacati.

Ancora un nulla di fatto per Alitalia, almeno per il momento, dato che Ferrovie delle Stato chiede ancora un po’ di tempo per concludere la formazione della NewCo: il problema? Sembra sempre di più che il vero lodo per ciò che riguarda la compagnia di bandiera sia politico e non economico amministrativo come dovrebbe essere.

Standard & Poor’s conferma il rating dell’Italia mantenendolo a BBB con outlook negativo e forse in un momento in cui ci si aspettava di peggio, rimanere stabili rappresenta quasi un sollievo. Sensazione che non dovrebbe essere provata.

Una notizia che potrebbe rivelarsi ottimale per Unicredit: la fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank è saltata, nonostante le trattative fossero avanzate. A rappresentare il problema madre, il “non s’ha da fare” a questo matrimonio, l’aumento di capitale necessario.

Per ciò che concerne l’avvio pratico del salvataggio di Banca Carige potrebbe essere davvero questione di giorni. Indiscrezioni stampa vogliono Fitd già pronta a convertire il bond in azioni come richiesto per il rilancio dell’istituto.

Arrivano le prime aperture M5S in materia di salvataggio Alitalia e coinvolgimento di Atlantia: secondo alcune indiscrezioni stampa de Il Messaggero potrebbe uscire, dal Consiglio dei Ministri odierno un segnale di “via libera”.

C’è chi predice un nuovo momento di crisi per l’Italia e cronologicamente più vicino di quel che ci si aspetta: secondo Bloomberg infatti la situazione economica nostrana è più grave di quel che si creda.

Niente diritto di voto a Vivendi in Mediaset: è questo il grande ed (forse non) inaspettato risultato del cda tenutosi ieri nel quale non solo il consiglio si è espresso contro la richiesta di esercitare i propri diritti di voto ma allo stesso tempo è stato imposto il divieto alla Fiduciaria Simon di partecipare all’assemblea.

Vincent Bollorè? Inaffidabile: è così che il ceo di Vivendi è stato bollato da Marina Berlusconi alla vigilia dell’assemblea odierna di Mediaset. Un giudizio duro che nasce, scorrendo le cronache economiche, da varie e valide ragioni.

L’aumento dell’Iva deve essere considerato come confermato se non si trovano entrate alternative che possano scongiurarlo: è questo ciò che ha dichiarato il ministro del Tesoro Giovanni Tria nel corso dell’audizione odierna sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

I tempi stringono: se si vuole salvare Alitalia davvero è necessario muoversi in fretta ed a quanto pare in molti punterebbero su un coinvolgimento di Atlantia. Le trattative sono in corso, ma sarà possibile ottenere un successo in tal senso?
