Yahoo! respinge l’offerta di Microsoft

L’assemblea straordinaria di Yahoo, riunitasi per scegliere cosa fare, ha rifiutato l’offerta. La proposta d’acquisto di Microsoft sarebbe troppo bassa. In effetti la cifra iniziale doveva essere rivista alla luce dei fatti avvenuti in Borsa in questi giorni. Il titolo Yahoo ha registrato un’incredibile crescita, fino a raggiungere quel 60% in più previsto nell’accordo, mentre le azioni Microsoft hanno perso il 10% circa.

L’offerta prevedeva che l’acquisto fosse effettuato parte in denaro e parte in azioni Microsoft: in questo modo l’opa ha perso valore dando così la possibilità a Yahoo di rifiutare, forse anche per discutere nuovamente i termini dell’offerta.

Sono in molti a scommettere sul rilancio di Microsoft ma c’è anche chi sospetta che la mossa del gruppo di Bill Gates fosse studiata solo per evitare che altri approfittassero del momento di estrema debolezza di Yahoo e del suo titolo. In questo caso gli “altri” sarebbero principalmente Amazon e l’offerta di Microsoft avrebbe scopi esclusivamente speculativi.

Do you Yahoo!

Una mossa attesa da tutti: da almeno tre anni la voce che vedrebbe Microsoft tentare la scalata a Yahoo per contrastare Google rimbalza dai giornali ai blog alle tv. Oggi non si tratta più di rumors però: ieri il gruppo di Bill Gates ha ratificato l’Opa da 45 miliardi di dollari. Nello specifico l’offerta messa sul piatto è il pagamento agli azionisti di 31 dollari in contanti o 0,9509 azioni Microsoft per ogni titolo, pari ad un premo del 62% rispetto alla chiusura di ieri.

L’operazione potrebbe già essere chiusa nel secondo semestre 2008. Proprio qualche giorno fa dopo la diffusione dei conti Microsoft alla UBS investor conference aveva parlato di obiettivi alquanto ambiziosi: il raggiungimento di un market share del 40% nel digital advertising in cinque anni, contro il 6% attuale.

Altre società potrebbero presentare offerte per Yahoo ma quello che conta è che il colosso Google non potrà farlo; in quanto possessore di una quota di mercato decisamente predominante una sua scalata a Yahoo andrebbe contro l’Antitrust. E’ bene ricordarsi che Google detiene il 75% dei clienti nella ricerca mondiale su web, un dato che difficilmente appare contrastabile.