Secondo gli esperti dell’Istat, ovvero l’istituto nazionale di statistica, il prodotto interno lordo italiano scenderà del 2,3% nel 2012, mentre per il prossimo anno la recessione dovrebbe allentare la presa e mostrare una variazione media negativa dello 0,5%. L’Istat si aspetta qualche timido segnale di risveglio dell’attività economica solo a partire dal seconddo semestre del 2013. La principale fonte di sostegno per l’economia italiana dovrebbe essere la domanda estera netta, attesa in crescita del 2,8% nel 2012 e dello 0,5% nel 2013.
Accordo Mediaset-Vivendi per Premium?
Avvio di seduta in denaro per il titolo Mediaset, sempre più sotto i riflettori per i continui rumors relativi a una possibile cessione, o partnership strategica, delle attività di business relative alla pay-tv. Nel week-end è circolata una nuova indiscrezione su Mediaset Premium, questa volta su un possibile accordo con la tv francese Canal+, controllata dal gruppo Vivendi. Così, oltre al colosso arabo Al Jazeera e a Rti, ci sarebbe un nuovo potenziale acquirente per Mediaset Premium. Stamattina le azioni Mediaset guadagnano lo 0,51% a 1,377 euro.
Quali azioni italiane inserire in portfolio per il 2013
Secondo gli esperti di Exane Bnp Paribas il 2013 dovrebbe essere l’anno del rilancio per le borse europee, Italia in primis, mentre l’economia potrebbe ancora mostrare segnali di rallentamento. Gli analisti della banca d’affari francese sottolineano come nel 2012 il mercato azionario europeo abbia fatto meglio degli indici mondiali per la prima volta dal 2006. Non ci sono, quindi, segnali che possano far pensare a un’inversione della tendenza. Insomma, nonostante la scarsa crescita economica, i listini azionari del vecchio continente dovrebbero salire senza problemi.
Voci di fusione Unicredit – Intesa Sanpaolo
Le voci di una potenziale fusione tra i due big nazionali del settore bancario, Intesa Sanpaolo e Unicredit, sono completamente infondate poiché un matrimonio tra i due operatori sarebbe “totalmente irrealizzabile, fuori da ogni senso reale, industriale e finanziario”. Ad affermarlo è il manager Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, che oltre a rifiutare nettamente la paternità del potenziale progetto di fusione, attraverso un portavoce definisce tale operazione “frutto di fantasie senza limiti”.
Maggiori banche europee per capitalizzazione di borsa 2012
Il 2012 è stato finora un anno burrascoso per le banche europee, colpite pesantemente dalla crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici continentali e dalla recessione economica. In borsa, il settore bancario resta tra i più volatili in assoluto, anche se da fine luglio scorso è iniziato un rally molto interessante dopo un primo semestre con più ombre che luci. La capitalizzazione di borsa di molti istituti di credito è stata intaccata ma la big europea resta sempre la britannica HSBC, che a fine ottobre scorso mostrava un valore di 140,6 miliardi di dollari.
RIM perde anche il Pentagono
Non ha fine la crisi di Research in Motion, la casa canadese produttrice degli smartphone Blackberry. La società nordamericana deve incassare la decisione del ministro della difesa Usa, che ha scelto di disdire l’accordo in esclusiva con il gruppo telefonico, che tuttavia continuerà una collaborazione sostanziale con l’ente. Un colpo molto duro, che prepara un cattivo terreno per il varo del nuovo telefonino di Rim, prima preannunciato per dicembre, e poi rinviato per il successivo mese di gennaio.
Alcatel verso cessione business cavi sottomarini
Stando a quanto riferiscono alcune voci molto vicine ai vertici societari, Alcatel Lucent sarebbe molto vicina a valutare la cessione del business dei cavi ottici sottomarini e di una divisione che si occupa di vendita di sistemi telefonici. La cessione non averrà comunque nel brevissimo termine, visto e considerato che il gruppo deve ancora individuare le banche che si occuperanno della vendita. Indiscrezioni più o meno attendibili segnalano la presenza di ben più di qualche operatore interessato all’acquisto degli asset.
Riassetto Pirelli
Sono principalmente due le opzioni che potrebbero favorire il riassetto della galassia Pirelli. Stando a quanto affermano i principali osservatori di mercato, con la prima ipotesi di riassetto si punterebbe a far entrare direttamente un nuovo investitore all’interno della Mtp Sapa, che sta in cima alla filiera; con la seconda ipotesi, invece, l’ingresso del nuovo socio si realizzerebbe con la creazione di una newco intermedia tra la Sapa e la Gpi, nella quale far confluire la partecipazione di Tronchetti nel gruppo Camfin–Pirelli.
Niente aumento di capitale per Mediaset
Niente aumento di capitale per Mediaset, né alcuna ipotesi di spin-off societario allo studio. A precisarlo è la stessa società di Cologno Monzese, che smentisce in tal modo le indiscrezioni riportate dal Il Mondo secondo cui sul tavolo del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, sarebbe giunto uno studio di una banca d’affari che prevede per il gruppo lo spin-off di Reti Televisive Italiane (Rti), l’azienda che ha il possesso delle concessioni dei canali in chiaro e della pay-tv in una nuova società.
Luxottica accordo per acquistare Alain Mikli
Luxottica ha concluso un accordo di esclusiva finalizzato all’acquisizione del 100 per cento di Alain Mikli International, una società francese che opera nel settore dell’occhialeria di lusso. L’operazione rappresenta un altro step fondamentale nella strada di crescita internazionale del gruppo italiano. L’amministratore delegato Andrea Guerra ha dichiarato in proposito come “è un’altra bella tappa, perché è un altro marchio iconico che ha fatto la storia degli occhiali”. Ancora ignoti i dettagli finanziari della transazione.
Telecom Italia -2,2% paga rumors negativi su dividendo Deutsche Telekom
Il titolo Telecom Italia è il peggiore quest’oggi sul listino azionario FTSE MIB. Le azioni del colosso telefonico italiano mostrano una flessione del 2,25% a 0,6955 euro, in scia alle indiscrezioni di stampa negative per il colosso telefonico tedesco Deutsche Telekom che, secondo il quotidiano Handelsblatt, che cita fonti vicine al consiglio di sorveglianza dell’azienda, potrebbe tagliare di circa un terzo il dividendo nel 2013. Il titolo perde più del 3% alla borsa di Francoforte, trascinando al ribasso l’intero settore europeo.
Deutsche Bank taglia target su tre banche italiane
Il colosso bancario tedesco Deutsche Bank ha diffuso un report sul mondo bancario, nel quale c’è uno spazio importante dedicata agli istituti di credito italiani. Secondo la banca d’affari tedesca, molte banche italiane continuano a mostrare ricavi deboli e accantonamenti per perdite su crediti. La banca ritiene che il recupero della competitività, e soprattutto della redditività, sarà possibile solo attraverso un drastico taglio dei costi. Unicredit, Intesa SanPaolo e Banco Popolare sono le banche che assaggiano la scure del colosso tedesco.
Crisi elettronica giapponese
Le trimestrali pubblicate poche ore fa rischiano di complicare – non poco – la vita sul breve e medio termine di alcuni tra i big asiatici dell’elettronica: pur con considerazioni ampiamente differenti, infatti, Sharp, Sony e Panasonic confermano di non vivere un momento particolarmente felice, facendo i conti con perdite spesso eccessivamente ingenti, e panorami futuri tinteggiati da colori piuttosto scuri. Vediamo allora come si sono conclusi i secondi trimestri fiscali per le aziende nipponiche, eccellenze mondiali dell’hi–tech.
Unicredit entra nella lista delle banche sistemiche del FSB
Un po’ a sorpresa è arrivata la notizia dell’inserimento di Unicredit nella lista delle banche di importanza sistemica (Sifi o G-Sib) compilata come sempre dal Financial Stability Board (FSB). Il gruppo bancario milanese è l’unico istituto di credito italiano inserito nella lista del FSB, che in tutto comprende 28 banche mondiali. Lo scorso anno la lista comprendeva una società in più, poi sono uscite Dexia, lloyds e Commerzbank e sono entrate il colosso bancario spagnolo Bbva e Standard Chartered.