Ubi Banca in calo su possibile uscita da Intesa SanPaolo

 Il titolo Ubi Banca è tra i peggiori del listino aizonario milanese in questo inizio ottava sui mercati finanziari. Le azioni dell’istituto bancario sono in calo dell’1,85% a 3,072 euro, con minimo intraday toccato finora a 3,062 euro. Nel week-end alcuni quotidiani economico-finanziari hanno riportato la notizia relativa alla possibile uscita di Ubi Banca dal capitale di Intesa SanPaolo. Ubi detiene attualmente una quota dell’1,2% circa nel capitale di Ca’ de Sass. La dismissione dovrebbe, però, avvenire in modo graduale.

Stima Cdp sulla rete Telecom

 Deutsche Bank invierà una prima valutazione della rete d’accesso Telecom alla Cassa Depositi e Prestiti entro la fine del mese. La valutazione potrebbe costituire un nuovo tassello nel processo che potrebbe condurre la rete ad essere trasferita in una nuova società dedicata esclusivamente allo sviluppo della banda ultra larga. Di conseguenza, sono già stati avviati i contatti tra l’advisor finanziario e la Cassa, che per il momento sembra essere il candidato n. 1 a rilevare una quota della potenziale newco.

Marcolin nel mirino di Pai Partners

 Il fondo di private equity Pai Partners, guidato in Italia dal managing partner Raffaele Vitale, sembra aver messo gli occhi sul gruppo veneto di occhialeria Marcolin, che a Piazza Affari è quotato con il simbolo “MCL”. Marcolin è controllato, sia direttamente che indirettamente, dai Coffen Marcolin (Giovanni al 30,25%, Cirillo al 6,5%, Maurizio al 6%), da Monica Coffen (5,3%) e da Maria Giovanna Zandegiacomo (9,99%). Nel capitale ci sono poi le quote importanti dei fratelli Diego e Andrea Della Valle, entrambi al 20,17%. Antonio Ebete possiede il 9,858%, mentre Isabella Seragnoli ed Enzo Rosso hanno entrambi il 2%.

Fusione Fiat Industrial – Cnh più lontana?

 Secondo quanto affermano alcune voci diffuse negli ultimi giorni, la fusione tra la Fiat Industrial e la controllata Cnh potrebbe non esser così vicino come appare. Della notizia si son certamente resi conto gli azionisti della società torinese, che hanno assistito, venerdì scorso, a una rapida diminuzione del valore di Borsa dei propri titoli. A penalizzare la capitalizzazione di mercato, le voci secondo cui la fusione – che sarebbe stata programmata entro la fine del 2012 – potrebbe essere ritardata (almeno) al 2013, visto e considerato che gli amministratori indipendente della società americana avrebbero sollevato alcune questioni riguardo alla valutazione.

Intesa Sanpaolo licenzia: Fornero convoca i vertici

 Intesa Sanpaolo licenzia gli apprendisti. La banca ha inviato la lettera di licenziamento a numerosi giovani che erano entrati nell’istituto di credito alla ricerca di una buona carriera professionale e che invece si sono sentiti dire dai vertici aziendali che, con la scadenza del mese di ottobre, il loro rapporto non verrà rinnovato. Un comportamento che ha suscitato l’attenzione del governo e, in particolar modo, del ministro del Lavoro Elsa Fornero, che ha convocato Francesco Micheli a Roma per saperne di più sui progetti dell’azienda.

Aiuti a Grecia in dubbio

 Per la Grecia il tempo sembra essere proprio finito. Nonostante le dichiarazioni del premier Samaras, che nella giornata di venerdì aveva lanciato un chiaro appello, affermando che senza nuovi supporto finanziari da parte della troika la liquidità presente nelle casse di Atene sarebbe andata esaurita entro il mese di novembre, sembra proprio che la Penisola ellenica non potrà disporre di alcun nuovo sostegno oltre a quelli già goduti nel recente passato, né nuovi allungamenti temporali, né altri sconti di varia antura.

Fusione Eads – Bae sempre più difficile

 La fusione Eads – Bae risulta essere sempre più in salita e, probabilmente, non si farà. A sostenerlo è il sito internet del settimanale tedesco Der Spiegel, secondo cui i colloqui fra la francotedesca Eads e la britannica Bae Systems, per una fusione che avrebbe dovuto generare un colosso del settore aerospaziale sarebbero praticamente saltati. Cerchiamo di capire quale sarebbe stata la genesi dell’operazione e perchè, stando alle fonti tedesche, le trattative sarebbero (forse) definitivamente saltate.

Opel non è in vendita

 Opel non è in vendita. General Motor, la società che controlla la compagnia tedesca, ha di fatti annunciato che la società non è sul tavolo delle cessioni, e che l’alleanza con i transalpini del brand Psa procede come previsto. A conferma di tale indiscrezione, sostengono le più importanti fonti di stampa, vi sarebbe anche una nota da parte del vice presidente di General Motor, Steve Girsky, secondo cui Opel sarebbe “completamente integrata nel gruppo a livello globale”.

Tasso disoccupazione USA in calo

 Close settimanale fuori dalle previsioni per i mercati, che stupiscono gli investitori con un “colpo di reni” supportato dai dati USA. La giornata è iniziata con il piede sbagliato, visto che durante la prima ora di contrattazioni il FTSE-Mib sembrava voler tornare al test dei 15500 punti, ma la tendenza è radicalmente cambiata dalla terza ora di contrattazione in poi.

Parmalat vola in borsa su ipotesi delisting

 Partenza sprint alla borsa di Milano per il titolo Parmalat (codice di borsa “PLT”), che guadagna il 3,5% a 1,745 euro in avvio di contrattazioni a Piazza Affari. A dare slancio alle azioni dell’azienda di Collecchio sono le indiscrezioni relative alla possibilità di un delisting dal listino azionario milanese FTSE MIB. Il colosso alimentare francese Lactalis, che controlla la società italiana, potrebbe annunciare a breve l’operazione per allontare le forti pressioni che ormai arrivano da più parti, tra le lamentele degli investitori istituzionali, l’occhio vigile del governo e della Consob.

Fiat crescita immatricolazioni Regno Unito

 Altre buone notizie per Fiat, in un periodo in cui l’ottimismo non sembra esser di casa a Torino. E, ancora una volta, gli unici aspetti positivi della gestione operativa della compagnia piemontese giungono dal di fuori dei confini tricolori. Stando a quanto rileva infatti l’associazione britannica Society of Motor Manufacturers and Traders, il brand Fiat avrebbe conseguito un incremento delle immatricolazioni nel mercato del Regno Unito pari al 28,51 per cento a 9.028 unità, con una progressione estremamente soddisfacente.

Previsioni Luxottica 2012

 Luxottica ha mostrato i propri dati e le proprie previsioni per la fine dell’anno. Un esercizio che, nonostante l’evidente crisi congiunturale, dovrebbe caratterizzarsi per una nuova crescita da parte di uno dei leader mondiali nel settore dell’occhialeria, in grado di unire i valori dell’innovazione, della qualità e del servizio, con quelli della tradizione. Vediamo pertanto quali siano le considerazioni elaborate dall’amministratore delegato del gruppo, Andrea Guerra, durante il primo investor day tenutosi ad Agordo, “casa” del patron Del Vecchio.

Piano B per salvare Prelios

 Il consiglio di amministrazione di Prelios non è stato ancora convocato, come deciso qualche tempo fa, per la data del 10 ottobre allo scopo di valutare le offerte della Feidos di Masimo Caputi e del fondo americano Fortress Investment Group. Il board potrebbe ancora riunirsi per il 10 ottobre, ma nelle ultime ore si fanno sempre più insistenti i rumors che vogliono lo slittamento della riunione in quanto gli azionisti di Prelios non sono ancora convinti del tutto delle offerte, per cui intendono fare ulteriori approfondimenti.

Collocamento titoli Spagna per 4 miliardi di euro

 Il mercato azionario, ancora stretto nella morsa di un movimento laterale iniziato con l’ottava in corso, non beneficia delle buone notizie che arrivano e continua il suo movimento rimandando l’uscita direzionale ed alzando la tensione. Gli investitori accolgono con interesse le aste dei titoli di Stato Spagnoli, facilitando il collocamento odierno e provando a consolidare quanto meno la stabilità raggiunta a livello di differenziale.