L’ex presidente di Banca Popolare di Milano, Massimo Ponzellini, è stato arrestato lo scorso 29 maggio all’interno dei provvedimenti sorti da un’inchiesta basata su una serie di finanziamenti sospetti, e di un giro di presunte tangenti da 5,7 milioni di euro. Le richieste dei legali di Ponzellini, che miravano a ottenere la libertà del proprio assistito, sono state respinte dal Tribunale del Riesame di Milano, che hanno bocciato la proposta, confermando i domiciliari.
La richiesta di libertà era stata precedentemente presentata dai legali del banchiere, attualmente difeso dagli avvocati Marco Zanotti e Antonio Franchini. Il collegio avrebbe invece accolto così l’istanza dei pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici, che avevano chiesto la conferma della misura cautelare poiché sussistevano ancora le esigenze relative.