Titolo Generali torna sopra 9€ dopo cambio al vertice

 Il titolo Generali Assicurazioni ha cambiato marcia dopo la notizia del cambio al vertice della compagnia assicurativa triestina. Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dopo il consiglio d’amministrazione straordinaria convocato sabato scorso. Al suo posto arriverà Mario Greco, ex Zurich e Allianz Ras. Ieri le azioni del Leone di Trieste hanno chiuso la seduta di borsa con un rialzo vicino al 4%, tornando sopra la soglia psicologica di 9 euro. Gli investitori credono nella svolta per la compagnia, dopo che le azioni da inizio anno sono passate da area 11,5 euro a 8,15 euro.

Previsioni Oro Giugno 2012

 Il mercato dell’oro è ancora una “nicchia” sicura per gli investitori? L’andamento di medio termine potrebbe rispondere negativamente a questa domanda, costringendo a cambiare aspettative verso una commodities che diventerà sempre meno popolare nel mondo degli investimenti. La distanza tra mercato reale e mercato finanziario costringe a prendere due posizioni ben diverse sul bene di rifugio; mentre il mercato dell’oro “reale” (quindi lingotti e gioielli) manterrà un valore costante con prospettive rialziste grazie all’effettiva qualità del prodotto in questione, il lato finanziario dell’Oro è attualmente in una fase di sovra-valutazione e nei prossimi mesi potrebbe avviarsi la fase discendente attesa dal 2011.

Dopo anni e anni di salita incontrastata il top raggiunto nel 2011 sembra aver messo la parola “fine” all’up-trend in favore di una fase di ritracciamento che dovrebbe riportare il valore dell’oro in linea con il mercato reale. da quota 1931.4 il mercato dell’Oro è sceso fino a sfiorare 1527.2 durante la fine di Dicembre 2011; questo è il range che ora definisce i livelli di intervento di lunghissimo periodo, con il primo che funge da resistenza ed il secondo da supporto.

ORO PUO’ TORNARE A 1800$

Fabrizio Palenzona scelto per il dopo Ponzellini a Impregilo

 L’addio di Massimo Ponzellini è ancora fresco, ma Impregilo doveva forzatamente voltare pagina: ed ecco che al vertice dell’impresa del settore delle costruzioni è salito Fabrizio Palenzona. Alcune anticipazioni già si conoscevano da tempo, tanto più che poi sono state confermate da Beniamino Gavio, uno dei consiglieri più importanti della società in questione, nonché primo azionista con una quota di capitale pari al 29,96%. Mancano pochi dettagli per perfezionare l’insediamento del nuovo presidente, una mossa che cerca anche di allontanare il nome di Ponzellini dalle attività aziendali, visto che le dimissioni dell’ex numero uno si riferiscono a fatti relativi all’esperienza nella Banca Popolare di Milano.

L’uscita dallo Stoxx 50 fa crollare il titolo Telecom

 Si può parlare a ragione di un vero e proprio tracollo per il titolo di Telecom Italia e le sue ultime quotazioni a Piazza Affari: la sospensione per eccesso di ribasso è stato uno dei momenti principali della giornata di ieri, anche se poi si è riusciti a rintuzzare le perdite, con una chiusura a -5,55% e una quota complessiva di 0,655 euro. Erano quasi quindici anni che il riferimento azionario della società non scendeva a livelli così bassi, ma cosa è successo esattamente? L’influenza più negativa è stata esercitata dal fatto che fra nove giorni esatti Telecom Italia uscirà dall’indice Stoxx 50 di cui ancora fa parte, con l’effettività di questo abbandono che diventerà ufficiale il 18 giugno.

Morto Bernheim, ex presidente di Generali

 Si è spento all’età di 87 anni l’ex presidente delle Generali, Antoine Bernheim. Tra i principali banchieri del vecchio Continente, uno dei più importanti uomini d’affari francesi, Bernheim è morto a Parigi: la notizia è stata data in anteprima mondiale qualche ora fa dal quotidiano francese Le Monde, edito da un gruppo societario che era co-amministrato proprio dall’ex banchiere.

Proprio in Francia Bernheim iniziò la sua fortunata carriera, prima di approdare nel Belpaese dentro le stanze di Generali. Partito con una brillante ascesa negli anni ’60, divenne a capo di Lazard nel 1967, per rimanere al numero 1 della società fino al 2005. Negli anni Ottanta l’uomo d’affari supportò la nascita di grandi fortune industriali, come quella di Bernard Arnault, o del finanziere Vincent Bollorè.

Profumo accusato di frode fiscale

 L’ex amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, è stato rinviato a giudizio insieme a 19 altre persone, accusate di una presunta frode fiscale valutata intorno ai 245 milioni di euro, realizzata mediante un’operazione di finanza strutturata denominata “Brontos”. Tra gli altri indagati, anche 16 manager di Unicredit e 3 di Barclays, accusate di aver collaborato alla formazione di una maxi evasione fiscale da 245 milioni di euro, mediante una serie di transazioni realizzate con società inglesi e lussemburghesi, e mascherando gli utili facendoli figurare come dividendi per poter pagare aliquote più basse.

“Capisco che il Giudice per l’Udienza preliminare non è il Giudice del merito, e quindi aspetto fiducioso ed impaziente il giudizio pubblico” – si è limitato a commentare Profumo, attuale presidente di Monte dei Paschi di Siena – “certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà quindi che essere riconosciuto come tale. In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo”.

Target price Impregilo alzato da Exane e Mediobanca

 Il titolo Impregilo sta guadagnando più del 2% alla borsa di Milano, quotando a 3,29 euro, quando mancano meno di due ore alla chiusura delle contrattazioni a Piazza Affari. Le azioni del general contractor italiano sono vicine ai top annuali, toccati lo scorso 29 maggio a 3,36 euro. Mentre resta aperta la sfida tra Salini e Gavio per il controllo del gruppo, le azioni continuano a mostrare un andamento molto positivo e restano sui livelli più alti degli ultimi 4 anni.

Target price Facebook è 25$ secondo Bernstein

 Il titolo Facebook continua a far male al Nasdaq e anche ieri ho chiuso con un corposo calo del 2,96% a 26,9 dollari. Ieri le azioni del social network hanno aggiornato i minimi storici a 26,44 dollari, cioè il 43,7% in meno rispetto al prezzo dell’Ipo che era stata fissata a 38 dollari. Dopo un iniziale ottimismo prima dl collocamento in borsa, gli analisti finanziari hanno rivisto le loro valutazioni sul colosso dei social media di Menlo Park e ora sono piuttosto negativi sulle prospettive di breve periodo.

Piazza Affari attesa in rialzo, bene i bancari

 Dopo un lunedì all’insegna della positività il mercato apre in prossimità della chiusura precedente, consolidando per il momento le aspettative rialziste sull’ottava in corso.

La giornata di ieri ha visto un rialzo netto fin dalle prime ore che in Italia ha portato il FTSE-Mib da 12650 punti circa fin sopra a 13000 punti per poi chiudere vicino a 12900 punti per le prese di profitto sul close giornaliero. La giornata positiva ha definito i livelli chiave da controllare durante le contrattazioni di oggi e sopratutto ha gettato le basi per l’avvio di una inversione di medio termine che è solo all’inizio. Il sostegno del settore bancario fin dalle prime ore di oggi potrebbe essere l’elemento chiave che potrà nel pomeriggio spingere l’indice italiano sopra a 13100 punti, consolidando il rialzo e facendo scattare la seconda tranche di acquisti dell’ottava in corso.

Con un guadagno superiore all’1% dopo circa un ora di contrattazione il settore bancario vanta MPS a 0.2093 euro per azione (+3.56%) seguita da Banca Popolare di Milano a +2.43%. Al terzo posto delle blue chips italiane si posiziona Mediolanum con un guadagno prossimo al 2.40%, mentre Unipol supera l’1% di guadagno diventando uno dei sorvegliati speciali del pomeriggio di oggi.

Titolo Sony ai minimi da 32 anni

 La storica compagnia giapponese Sony Corporation, attiva nel settore dell’elettronica di consumo, è in forte declino alla borsa di Tokyo. Il Giappone sta soffrendo tantissimo la forza della propria valuta sui mercati valutari e le grandi aziende esportatrici continuano ad essere impantanate in un contesto operativo molto difficile. Il superyen rende le esportazioni nipponiche meno competitive rispetto al passato, mettendo in grande difficoltà aziende come Sony che soffrono della spietata concorrenza delle rampanti aziende dedite all’export dei limitrofi paesi del Far East asiatico.

Snam Rete Gas emetterà bond fino a 8 miliardi

 Snam Rete Gas continua il suo processo di separazione dal Cane a Sei Zampe ed è pronta per rifinanziare gli 11,2 miliardi di debito infragruppo con la società guidata da Paolo Scaroni. Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione della compagnia energetica di San Donato Milanese ha deliberato l’emissione – entro il 4 giugno 2013 – di prestiti obbligazionari fino a un controvalore massimo di 8 miliardi di euro da collocare con una o più tranche. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Carlo Malacarne, la società energetica si sta preparando “a essere finanziariamente indipendente in previsione del deconsolidamento da Eni”.

Finmeccanica e l’ipotesi Ipo di AgustaWestland

 Secondo alcune indiscrezioni piuttosto accreditate, Finmeccanica potrebbe risolvere molti dei propri problemi relativi al finanziamento grazie all’approdo a Piazza Affari di una società di nazionalità anglo-italiana: si tratta di AgustaWestland, la quale è celebre soprattutto per le proprie produzioni di elicotteri e che sarebbe in procinto di quotarsi. La stessa Finmeccanica sta attualmente procedendo con alcune dismissioni e la soluzione dell’offerta pubblica iniziale di un altro gruppo potrebbe essere la soluzione estrema in caso di insuccesso. D’altronde, il rating attuale dell’industria italiana non è certo dei più lusinghieri, anzi è stato ridotto fino a BBB- da Standard & Poor’s (nel pericoloso limbo tra l’affidabilità discreta e quella sufficiente) e l’outlook che si mantiene negativo.

Frendy Energy punta con decisione all’Aim Italia

 Frendy Energy ha trovato un partner ideale per rendere più veloce e sicura la propria quotazione sull’Aim Italia: si tratta del segmento del Mercato Alternativo del Capitale (Mac) che è dedicato proprio alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. Ebbene, la stessa azienda fiorentina ha concluso un accordo importante con il gruppo Scotta, gruppo noto nel nostro paese per le turbine utili ai sistemi idroellettrici. La società toscana, invece, si è conquistata una fama interessante come produttrice di energia elettrica mediante degli impianti del tipo mini-hydro e il suo obiettivo è proprio quello di sbarcare a Piazza Affari entro questo mese di giugno che è appena cominciato. C’è già una società di intermediazione mobiliare che si sta occupando di tutto, vale a dire Integrae; quest’ultima ricoprirà due ruoli, vale a dire quello di coordinatore globale e di Nomad (Nominated Adviser), mentre Grimaldi Studio Legale sarà l’advisor legale, senza dimenticare Pkf come società di revisione.

Titoli di stato europei ad alto rischio nel 2012

 La crisi dei debiti sovrani europei continua ad infuriare pericolosamente sui mercati finanziari, facendo preoccupare non poco gli investitori di tutto il mondo. In Cina hanno liquidato da tempo le posizioni sul debito europeo (tenendo solo un pò di titoli tedeschi e francesi), molti fondi sovrani esteri e fondi di investimento americani hanno fatto lo stesso da tempo. Così, l’Europa si aggrappa su se stessa e sulla speranza che la BCE metta in campo risorse tali da sostenere i titoli di stato dei paesi in difficoltà facendo così scendere i rendimenti attualmente su livelli quasi insostenibili.