Bilancio Vodafone 2011

 Vodafone ha chiuso il bilancio d’esercizio 2011 (con periodo fiscale terminato il 31 marzo 2012) con utili netti in forte calo. A pesare sulla tenuta dei conti della compagnia telefonica è stata soprattutto la cattiva contribuzione del mercato europeo, a sua volta trascinato al ribasso dalle prestazioni di Italia e Grecia. Nel medio termine, nonostante la crisi che sta coinvolgendo alcuni tra i principali mercati della società britannica, e nonostante l’agguerrita concorrenza di alcuni tra i principali ed emergenti competitors, Vodafone si attende una nuova crescita.

Nel dettaglio, la società fa sapere di aver chiuso l’esercizio 2011 con utile netto di gruppo in flessione del 12,7 per cento a poco meno di 7 miliardi di sterline, con utile adjusted per azione pari a 14,91 pence (in flessione di 11 punti percentuali). I ricavi sono invece saliti dell’1,2 per cento a 46,4 miliardi di sterline, con Ebitda in flessione dell’1,3 per cento a 14,5 miliardi di sterline.

Ubi Banca promossa dalle banche d’affari

 Continua il buon momento in borsa per il titolo Ubi Banca (codice di negoziazione: UBI), che sta guadagnando anche oggi l’1,8% quotando in area 2,37 euro. Ieri il titolo ha messo a segno una performance del 6,58%, dopo che venerdì 18 maggio era stato toccato il minimo più basso di sempre a 2,1 euro. A mettere le ali al titolo a Piazza Affari, come del resto anche altri big italiani del credito (in particolare Banco Popolare), è stata la decisione della Banca d’Italia di dare il via libera all’utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito verso le imprese e dei rischi operativi.

Piano Stati Uniti-Inghilterra per salvare le grandi banche

 Mentre l’Europa continua a fronteggiare la crisi dei debiti sovrani e la probabile uscita della Grecia dall’unione monetaria, il fronte anglosassone costituito da Stati Uniti e Gran Bretagna sta lavorando per rafforzare le linee di difesa in caso di fallimento delle grandi banche. La Bank of England, la Financial Services Authority e la Federal Deposit Insurance Corporation stanno implementando un piano d’emergenza per proteggere le big del credito nel caso in cui avvenisse un clamoroso tracollo di una delle sette più grandi banche dei due paesi, come Goldman Sachs e Barclays.

Titolo Facebook crolla al Nasdaq (-11%)

 Nessun riscatto per Facebook dopo il deludente esordio al Nasdaq, avvenuto venerdì 18 maggio. Ieri sera in chiusura a Wall Street, le azioni Facebook risultavano in calo dell’11% a 34,03 dollari, nettamente al di sotto del prezzo iniziale di collocamento di 38 dollari. In realtà, le azioni del social network erano scese addirittura del 13,6% nell’intraday fino a 33 dollari. Il tonfo di ieri è costato al colosso di Menlo Park la perdita di 10 miliardi di dollari di capitalizzazione, che ora è scesa a 94 miliardi di dollari.

Come proteggersi dai ribassi delle borse

 La parola d’ordine che oggi risuona frequentemente tra i risparmiatori è “protezione”. Le turbolenze sui mercati finanziari e le aspettative di forte rallentamento economico nei prossimi 2-3 anni si mescolano con la crisi dell’euro e lo spettro di un’uscita della Grecia dalla moneta unica. Senza dimenticare la grave crisi bancaria in Spagna, il possibile effetto-contagio sull’Italia e i recenti timori per la forte esposizione sui derivati di JP Morgan. Quanto basta per spingere gli investitori, grandi e piccoli, verso una maggiore protezione del capitale.

Previsioni Oro 2012

 Con gli USA che tentano il recupero e l’Eurozona che invece sfiora la catastrofe, gli investitori dove riversano i propri capitali?

Il mercato immobiliare resta forse in questo momento uno dei preferiti. Se invece si vuole far affidamento per una parte del proprio portafoglio ai prodotti finanziari, evitando quelli a basso rendimento ed escludendo i titoli di Stato, la scelta è quanto mai difficile. Dopo l’IPO di Facebook le novità attese in borsa sono ben poche ed il rischio è di inserirsi in una situazione di stallo pericolosa per gli investitori di lungo termine che cercano il guadagno sui grafici di lungo.

Tra le scelte preferite restano le commodities ed i metalli preziosi; Wheat Corn e Soybean secondo buona parte degli analisti potrebbero rivalutarsi nei prossimi anni dopo che la crisi ha ingiustamente affondato il loro valore, così come anche il Petrolio è atteso in salita nel medio termine (mentre sul lungo termine si sta’ ancora valutando l’effetto delle energie alternative sul mercato dei trasporti).

Voci di dividendo straordinario per Impregilo

 Le ultime contrattazioni del titolo Impregilo sono state contrassegnate da performance nettamente al rialzo, un andamento favorito senza dubbio dalle indiscrezioni che stanno ancora circolando in merito a un possibile dividendo straordinario: il principale gruppo del nostro paese per quel che concerne le costruzioni e l’ingegneria è stato infatti capace di far registrare un rialzo di 6,3 punti percentuali, fermando la sua quotazione poco al di sotto dei tre euro (2,94 per la precisione). Le voci a cui si faceva riferimento in precedenza sono quelle diffuse dal celebre quotidiano Repubblica,il quale ha parlato chiaramente della redistribuzione ai soci di trecento milioni di euro.

Veneto Banca propone un dividendo da 60 centesimi

 Nel periodo che è compreso tra il 1998 e lo scorso anno, Veneto Banca è stata in grado di mettere a disposizione un rendimento medio annuo di ben 9,39 punti percentuali: tale valore si può facilmente ottenere grazie alla somma dei valori di tutti i dividendi approntati e dei capital gain (il guadagno in conto capitale per intenderci) dei titoli azionari del gruppo di Montebelluna. Gli ultimi giorni sono stati infatti caratterizzati da una distribuzione piuttosto interessante per quel che riguarda il dividendo in denaro, il cui importo è stato fissato in sessanta centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario. Il monte dividendi è superiore ai cinquantasette milioni di euro, un ammontare che è stato possibile raggiungere anche mediante un opportuno incremento di valore del titolo, vale a dire da 39,50 a 40,25 euro per la precisione.

Nuovi criteri valutazione portafogli Banco Popolare

 L’istituto di credito Banco Popolare ha appena annunciato di aver ricevuto dalla Banca d’Italia l’autorizzazione ad adottare i nuovi modelli di valutazione per i portafogli corporate e per i portafogli retail. Stando a quanto affermato dalla banca, il nuovo modello sarebbe utilizzabile anche per il calcolo del rischio di mercato con un floor all’85%. La società ha affermato di ritenere che l’adozione del modello di valutazione avanzato dovrebbe avere un impatto positivo sul rapporto patrimoniale core Tier 1 di circa 200 punti base, portando così l’indicatore al mese di marzo intorno alla quota del 9,4 per cento.

Nuove commesse Saipem

 Buone notizie per gli investitori in Saipem. La società dell’Eni ha infatti siglato un contratto per la realizzazione di due condotte con la LukoilNizhevolzhskneft, che collegheranno un blocco nel Mar Caspio con le valvole a terra situate a circa 10 e 20 chilometri dalla costa, nella repubblica di Kalmyk. Nuove commesse Engineering & Constructions (E&C) quindi, che potrebbero generare un incremento del giro d’affari di oltre 1,1 miliardi di dollari (a tanto ammonta infatti il valore dell’accordo siglato con la società russa, che assume la natura tecnica di Epci (Engineering, Procurement, Construction, Installation) chiavi in mano.

L’obiettivo delle due condotte che Saipem si occuperà di realizzare è quello di collegare il blocco dei Risers nel campo marino Vladimir Filanovsky (nel mar Caspio Settentrionale) alle valvole a terra situate a circa 10 e 20 chilometri dalla costa. Una maxi progetto che assume i connotati di una vera e propria sfida industriale e tecnologica, poiché gli specialisti Saipem andranno ad operare in un contesto contraddistinto da difficilissime condizioni ambientali e operative, quali quelle rappresentate dal congelamento del mare durante la stagione invernale, e dalle scarse profondità dell’acqua.

Facebook in borsa dettagli ufficiali

 Se da un lato la discesa in Borsa di Facebook non è andata esattamente come si era previsto, dall’altro non si può certo dire che il collocamento sia stato negativo.

Il colosso dell’hi-tech, che si è presentato sul Nasdaq con una quotazione record, ha ricevuto sul subito una quantità di domanda notevole; poco dopo il collocamento le azioni sono letteralmente schizzate al rialzo ed i 38 $ iniziali sembravano fin pochi rispetto al top raggiunto, prossimo ai 45 dollari per azione.

Proprio nel momento di massima espressione dell’euforia ecco che il vento cambia direzione ed il mercato crolla sotto il suo stesso peso; il rialzo registrato dopo l’IPO ha spinto molti investitori a liquidare buona parte della propria posizione sul mercato per iniziare ad incassare i profitti dell’ottimo investimento appena registrato.

Assicurazioni auto, come calcolare il premio

Nonostante il nome possa trarre in inganno, il premio assicurativo non ha nulla a che vedere con un possibile regalo che la nostra compagnia assicurativa ci fa quando raggiungiamo un determinato obbiettivo. Il premio assicurativo è quanto dobbiamo pagare all’assicurazione per aver assicurato il nostro veicolo e quindi poter circolare rispettando le leggi vigenti. Il calcolo di tale premio viene fatto sulla base di diversi fattori direttamente dall’agenzia dove ci rechiamo per stipulare un nuovo contratto assicurativo.

In particolar modo per le assicurazioni auto, sono tanti i fattori che vengono presi in considerazione dalle compagnie assicurative, i quali si possono divedere in oggettivi e soggettivi.

Borsa di Londra triplica profitti 2011

 Nonostante la crisi dell’euro e le continue tensioni sui mercati finanziari globali, il London Stock Exchange ha chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto triplicato e forte crescita delle revenue. A trainare i conti della borsa di Londra è il listino milanese, che ha più che raddoppiato la revenue dei depositi solitamente overnight delle banche della Penisola. L’utile operativo del gruppo è cresciuto del 30%, la revenue del 10%, mentre l’utile netto è più che triplicato a 522 milioni di sterline, considerando anche gli effetti dell’acquisizione del Footsie.

Ftse Mib: il Dividend Day di oggi a Piazza Affari

 La giornata odierna a Piazza Affari è davvero particolare: si tratta del cosiddetto D-Day, ma la Seconda Guerra Mondiale non c’entra nulla ovviamente, il riferimento è al “giorno dei dividendi” (Dividend Day per l’appunto) che deve essere collegato a quei titoli azionari che fanno parte dell’indice Ftse Mib. Quest’ultimo è infatti composto di solito da quaranta titoli in totale, ma ben ventidue di essi (quindi più della metà) provvederanno a staccare un dividendo che gli azionisti stessi si vedranno accreditare direttamente sul loro conto corrente il terzo giorno lavorativo seguente a quello attuale, ovvero il prossimo 24 maggio. Quali sono gli esempi più interessanti da questo punto di vista?