Assicurazioni italiane favorite dal decreto liberalizzazioni

 Negli ultimi giorni Chevreux ha avuto modo di analizzare gli effetti sul comparto assicurativo delle ultime novità legislative italiane, e di produrre una ricca considerazione su ciò che potrebbe accadere al mondo delle assicurazioni in conseguenza dei provvedimento sulle liberalizzazioni, recentemente approvato dal Parlamento italiano. Secondo quanto affermato da Chevreux, l’impatto del decreto sul mondo assicurativo dovrebbe essere – nel complesso – positivo, consentendo così alle compagnie di poter ridurre i costi di risarcimento per danni fisici minori. “Anche se parzialmente mitigato da altre norme quali gli sconti obbligatori” – afferma la società di analisi transalpina – “il nuovo pacchetto è una buona notizia per le assicurazioni italiane”.

Liberalizzazioni taxi, aumenta il servizio taxi

La liberalizzazione del servizio taxi sta causando parecchi disagi per la categoria. Le auto bianche si sono date appuntamento per oggi al Circo Massimo di Roma, da dove partirà un lungo corteo verso Palazzo Chigi, dove si terrà un incontro tra il premier Mario Monti e le principali sigle di tassisti. Il servizio taxi è quello messo più sotto torchio dal governo Monti. La legge sulle liberalizzazioni andrà a toccare parecchi punti fondamentali dell’economia italiana, tutti, secondo il governo, atti a ridurre il peso economico delle famiglie italiane.

I risparmi delle liberalizzazioni secondo la Federconsumatori

 Tutte le liberalizzazioni decise dal governo Monti sono note e promettono di aumentare la concorrenza in molti settori: ma i cittadini si chiedono semplicemente quanto potranno ricavare in termini economici dal Decreto Cresci Italia. L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha provato a calcolare i possibili risparmi destinati ai consumatori, cercando di capire quali sono i potenziali benefici per ogni singola famiglia. I dati sono senza dubbio incoraggianti. In effetti, le agevolazioni destinate a ogni singolo nucleo familiare ammonta a 946 euro: ovviamente, si tratta della somma che si ottiene dai vari risparmi per le varie categorie professionali che sono coinvolti da questo pacchetto di misure.

Liberalizzazioni assicurazioni RC auto

 Il Consiglio dei ministri si riunisce in questi giorni per varare le misure sulle liberalizzazioni. Si tratta di un decreto legge di 44 articoli che affronta la discussione per vari settori: dalle banche alle farmacie, dai taxi all’Eni fino alle assicurazioni. In attesa del testo definitivo del decreto sulle liberalizzazioni, sembrano confermati degli interventi in merito alla RC auto al fine rendere meno gravose le spese assicurative. Lo scopo quindi é quello di portare un vantaggio al cliente, un vantaggio in termini economici e quindi di risparmio.

Liberalizzazioni e tassisti in rivolta

 La parola liberalizzazione non piace ai tassisti, o almeno non piace come la intende il governo Monti: il 23 gennaio la categoria ha deciso di fermare il lavoro in tutto il Paese. Le sigle sindacali di categoria, riunite a Bologna, hanno deciso uno sciopero generale e lo scopo, come é facile immaginare, é quello di contestare le liberalizzazioni decise dal governo. Per il giorno 16 é stata invece convocata un’assemblea a Roma, tra le altre cose, per consegnare all’autorità antitrust un documento in cui saranno scritte tutte le perplessità relative alla norma. Le liberalizzazioni, secondo i propositi del governo, saranno adottate con lo scopo di ridurre i prezzi e di aumentare la concorrenza, per questa ragione i consumatori, in parte, sembrano essere a favore.

Decreto liberalizzazioni entro il 20 gennaio

 Favorire la concorrenza: questo é il principale scopo del Governo tecnico presieduto da Monti, che punta a liberalizzare i principali sistemi economici dell’Italia. Di seguito le mozioni tecniche che saranno comprese nel provvedimento d’urgenza riguardante le liberalizzazioni e che dovrebbe essere varato entro il giorno 20 di questo mese. Le liberalizzazioni colpiranno il settore dell’energia, taxi, farmacie, notai, trasporti e vanno ricomprese nella “fase due” della manovra finanziaria. Il decreto quindi dovrà essere varato entro qualche giorno e tale forma é stata scelta perché garantisce tempi brevi, mentre una legge avrebbe un tempo di preparazione più lungo nelle aule del  Parlamento. Ovviamente anche stavolta é stata l’Unione Europea a chiedere tempi stretti. Il piano non è ancora pubblico, ma sono emerse alcune indiscrezioni e dichiarazioni di membri del governo, dalle quali si possono cogliere alcune delle misure che saranno contenute nel prossimo decreto.

Liberalizzazione delle aperture esercizi commerciali

 La preoccupazione per la recessione deriva anche e sopratutto dalla frenata dei consumi che si è registrata nei Paesi Sviluppati, di cui nello specifico possiamo cercare le cause al non adeguamento degli stipendi all’inflazione in Italia come in altri stati. Secondo molti analisti è proprio questo il punto da cui ripartire per uscire dalla spirale che porterebbe ad una crisi gravissima senza più possibilità di uscirne indenni, ed è proprio per questo forse che si parla della liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali.

Adiconsum delusa dalle mancate liberalizzazioni

 La delusione è palpabile, inutile negarlo, in molti si attendevano delle misure più coraggiose sulle liberalizzazioni, ma la manovra finanziaria non ha finora convinto da questo punto di vista: come ha spiegato l’Adiconsum, molti provvedimenti sono stati promessi e poi non realizzati, ma quello che ha indispettito maggiormente è stato il blocco di alcuni propositi, visto che un’apertura c’era effettivamente stata. Pietro Giordano, numero uno dell’associazione dei consumatori, ha anche precisato che non è la prima volta che si verifica una situazione simile, con un governo che propone e poi non mantiene la promessa, dunque si tratta purtroppo di un dejà vu.

Passera esclude il ricorso a una nuova manovra

 L’intervento del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ieri sera alla trasmissione Che tempo che fa? era molto atteso, in quanto si era consapevoli che quanto avrebbe detto sarebbe stato di rilievo per quel che riguarda i dibattiti economici del paese: anzitutto, l’ex ad di Intesa Sanpaolo ha escluso il varo di una ulteriore manovra finanziaria, una ipotesi paventata dall’ex titolare del Tesoro Giulio Tremonti. Inoltre, è stato sottolineato come il governo Monti proseguirà con decisione nella lotta all’evasione fiscale, nella vendita delle frequenze televisive e nella strada della liberalizzazione di molte professioni, le misure ritenute più significative per rilanciare il sistema finanziario.

Liberalizzazioni e riforme strutturali

 Mario Monti si esprime nell’aula della Camera sottolineando l’importanza di non bloccare o rallentare il processo di liberalizzazione e di considerare le norme presenti nel decreto un inizio: il premier ricorda che presto seguiranno provvedimenti più meditati e organici in merito. Anche Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si propone di battere le lobby e di continuare da gennaio a discutere del processo di liberalizzazione nonostante la competizione sia “il terrore” di tutti i conservatori, di destra, di centro e di sinistra. Il premier e il sottosegretario rappresentano due paladini, il primo si era già mosso in tal senso come capo della Commissione per la concorrenza dell’Unione Europea e il secondo al vertice dell’antitrust italiana.