L’autorità statunitense SEC ha avviato un’indagine nei confronti di Eni e sulla francese Total, per possibili irregolarità finanziarie intervenute nel corso degli ultimi anni del regime del Colonnello Gheddafi. Un filone di inchiesta che il quotidiano Milano Finanza ha definito come “inaspettato”, e che coincide con il ritorno alla normalità delle attività libiche da parte della società italiana, dopo la lunga pausa imposta dalla guerra civile e dalla primissima ricostruzione.
A lanciare l’indiscrezione è stata il Wall Street Journal, che a sua volta riporta fonti della Procura generale di Triboli, dalla quale sarebbe partita una lettera all’indirizzo della Noc, con la richiesta di chiarimenti riguardo ai contratti sottoscritti con le compagnie petrolifere straniere, come la Eni e la Total. Tra le indagate dalla SEC, oltre alla coppia italo-francese di cui si è fatto cenno, anche la Marathon, la Glencore International e la Vitol.
Dopo 41 anni di potere, tramonta l’era del più longevo dei leader arabi e nel peggiore dei modi. Solo la morte poteva fermare il rais da molti mesi ormai ricercato. L’ex leader libico Muammar Gheddafi è stato ucciso nella giornata di ieri, mentre i nuovi leader della Libia annunciavano la presa di Sirte, sua città natale e ultimo bastione di resistenza. Ancora non ci sono dettagli precisi e quindi in molti sono a nutrire dubbi sulla veridicità di questa affermazione. Non possiamo infatti dimenticare la vicenda di Bin Laden, anch’esso ucciso, ma le cui spoglie furono immediatamente cremate e gettate in mare, senza dare il tempo alle Nazioni di fare le opportune verifiche sulla morte dell’uomo.