Saxo Bank previsioni shock 2013

 La banca danese Saxo Bank, specializzata nel trading online e negli investimenti, ha stilato una lista di 10 previsioni shock per il 2013, ovvero una serie di eventi all’apparenza improbabili ma che se dovessero accadere potrebbero avere un impatto molto significativo sul futuro dei mercati finanziari mondiali. Come ogni fine anno Saxo Bank effettua queste particolari previsioni “catastrofiche”, che in realtà non sono pronostici per il futuro bensì analisi di scenari di mercato poco probabili ma con un potenziale impatto devastante nel caso in cui dovessero clamorosamente avverarsi.

Scudo Bce su tassi bond

 La Banca Centrale Europea sta per attaccare l’esercito della crisi finanziaria con nuove armi. Su tutte, la possibilità di fissare i margini di oscillazione dei tassi dei bond. A lanciare l’indiscrezione, che potrebbe trovare conferme più o meno attese, è stato il settimanale tedesco Der Spiegel, che si dice convinto che l’istituto guidato da Mario Draghi produrrà un simile comportamento nel corso delle prossime sedute. Ma come funzionerà questo nuovo scudo della Banca Centrale Europea? E sarà effettivamente valido per contrastare i pericoli della crisi?

Risultati Asta BTP 28 Febbraio 2012

 Questa mattina è avvenuta l’asta di fine febbraio relativa ai Buoni del Tesoro poliennali a 5 e 10 anni. La Banca d’Italia ha comunicato che la prima tranche dei BTp con scadenza 1° settembre 2022 e cedola del 5,5% (codice ISIN: IT00048011541) è stata collocata per complessivi 3,75 miliardi di euro. La richiesta sul mercato primario dei titoli di stato ha raggiunto i 5,26 miliardi di euro. L’ammontare emesso è al massimo della forchetta indicata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (tra 3 e 3,75 miliardi di euro).

BCE conferma tassi all’1%

 Come i mercati si aspettavano, la BCE nella prima riunione del 2012, ha lasciato i tassi di interesse invariati all’1%, il minimo storico. Sembra però che questo minimo sia destinato a scendere ancora, una ulteriore riduzione sembra infatti essere prevista nei prossimi mesi. Il presidente Mario Draghi si trova così a dirigere il dibattito sulla politica economica, che dovrà essere incentrata soprattutto sull’uscita dalla crisi. Qualcuno spera che presto vengano adottate nuove misure a sostegno del sistema bancario, anche perchè lo stesso Draghi ha sottolineato che non sarà più permesso il verificarsi di una mancanza di capitali di banche e Stati.

Svezia taglia tassi di riferimento all’1,75%

 La Banca centrale svedese ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base portandolo all’1,75% dopo aver rivisto al ribasso le stime di crescita dell’economia del Paese: per il 2012 era prevista una crescita del 1,5%, ma le nuove stime indicano cifre non superiori all’1,3%. L’inflazione 2012 invece dovrebbe attestarsi sull’1,5% dalla precedente stima del 1,9%. Ricordiamo che la Svezia, dopo la Norvegia, é il secondo Paese che ha mantenuto il deficit al livello più basso della media europea. Insieme al Paese nord europeo, proprio in questi giorni un’altra autorità ha preso decisioni di politica economica: la Bank of Japan ha mantenuto invariati i tassi di interesse ad un valore prossimo allo zero (0-0,1%) con un voto all’unanimita’, ha inoltre ridotto le stime sulla crescita economica del Paese.

Bce taglia tassi all’1% e segna record minimo

 Il governatore della BCE Mario Draghi ha annunciato il taglio di 25 punti base per i tassi di riferimento Eurozona, giungendo così all’1%. Solo il mese scorso il costo del denaro era stato diminuito: ad appena 5 settimane dal suo insediamento quindi Draghi ha fatto bis. L’ambigua situazione dei mercati e dell’economia reale ha allentato le pressioni al rialzo su salari, costi e inflazione, per questo motivo il numero uno della BCE ha deciso di invertire la rotta delle misure monetarie da adottare (erano previsti infatti dei rialzi). Nonostante la diminuzione del costo del denaro, le previsioni della BCE sul tasso di inflazione nel 2012 sono al rialzo del 2%, rispetto all’ultima stima dell’1,7%, la crescita nell’eurozona invece sarà compresa tra  l’1,5% e l’1,7% nel 2011 e tra il -0,4% e + 1% l’anno prossimo.

Usura: in Calabria clan applicava 1500% di interessi

 L’usura è la pratica consistente nel fornire prestiti a tassi di interesse considerati altissimi illegali, tali da indurre le persone in seria difficoltà e solitamente quasi impossibili da restituire. Queste condizioni spingono il debitore ad accettare condizioni poste dal creditore: come la vendita di un bene immobile o comunque di grande valore a prezzi molto bassi. Di solito le vittime dell’usura sono persone e aziende in difficoltà economiche, che hanno una necessità economica davvero urgente e che non riescono ad ottenere credito dalle banche perchè non dispongono di un reddito o sono considerati cattivi pagatori.

Sale al 3,5% il tasso medio per l’acquisto della casa

 Inizia a salire il costo per coloro che decidono di acquistare casa. Dopo mesi e mesi di tassi di interesse favorevoli, ecco che inizia a crescere, secondo i dati pubblicati nel bollettino mensile dell’Abi lo scorso agosto, il tasso medio applicato ai nuovi prestiti ipotecari, il quale si attesta al 3,5%, contro il 3,22% del mese di luglio, in rialzo dello 0,51% rispetto al mese di marzo, in cui il tasso di interesse ha raggiunto i minimi del 2011, toccando il 2,99%.Il bollettino precisa come l’aumento dei tassi sia da attribuire, tra l’altro, anche a una maggiore quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso, passata nel mese scorso dal 19% al 24%.

Tassi invariati all’1.50% per favorire la crescita

 Non ci sono state sorprese da parte della BCE: i tassi rimangono invariati all’1,50%, così come da aspettative, nella giornata di ieri il Consiglio direttivo della Bce in riunione ha deciso che questo sia il metodo giusto per favorire la crescita, che al momento stenta a decollare. Non hanno subito cambiamenti neanche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la Banca centrale, rispettivamente rimasti al 2,25% e 0,75%. La Banca centrale europea non ha dettato un programma di riforme economiche al governo italiano.

Tassi bassi rischiosi nel lungo termine

 Tassi troppo bassi per un periodo troppo lungo sono rischiosi, é questa l’affermazione del membro dell’esecutivo Bce Jurgen Stark, secondo il quale tenere i tassi di interesse  bassi per  lungo tempo comporta dei rischi in quanto all’eccessiva assunzione di rischio e a investimenti sbagliati, contribuendo negativamente al possibilità di crescita dell’economia. I tassi bassi, ha aggiunto, rappresentano una falsa soluzione che fornisce incentivi completamente sbagliati. Il tedesco Stark ha un’opinione che é condivisa da molti membri della BCE e spegne gli entusiasmi di quanti pronosticano che Francoforte possa decidere al più presto di riabbassare i tassi, mossa ipotizzata da alcuni analisti.