Mutui cosa succede se aumenta l’Euribor?

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a un aumento dei tassi interbancari, tanto temuti dalle famiglie italiane che hanno stipulato da tempo un mutuo a tasso variabile oppure per coloro che si apprestano a contrarlo. L’Euribor sta tornando a salire e su tutte le scadenze, ovvero dai 30 giorni ai dodici mesi. Sul finire di gennaio c’è stato il primo rialzo dai minimi storici, ma il trend di crescita – seppur a tassi contenuti – non si è ancora fermato. Quanto basta per far suonare un campanello d’allarme e mettere in allerta coloro che hanno sulle spalle un mutuo a tasso variabile.

Italia prepara emissione bond in dollari

 L’Italia è un emittente molto attivo in questo inizio 2013, che ha già visto il collocamento di decine di miliardi di euro di bond tra corporate e governativi. Lo scenario di mercato favorevole ha consentito alle società emittenti e al Tesoro di spuntare tassi di interesse sempre più bassi, tanto che anche ieri i tassi sui Btp decennali sono scesi ai minimi da ottobre 2007. Ora,però, l’Italia si prepara ad emissioni più mirate, come ad esempio il collocamento degli Italy-bond in dollari americani o altre valute.

Mps vigilanza Bankitalia attenta e costante secondo Grilli

 Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nell’audizione alla Camera la vigilanza della Banca d’Italia su Mps è stata “costante, attenta e continua a partire dal 2010 col governatore Draghi per finire al 2012 con Visco”. Grilli ha sottolineato che la vicenda di Mps non deve far paventare ulteriori rischi di solidità per il sistema bancario italiano. Infatti, nella riunione del Comitato di Stabilità, lo stesso Grilli ha posto l’accento proprio sull’adeguata patrimonializzazione delle banche italiane. Alla riunione hanno preso parte anche Ignazio Visco, Fabrizio Saccomanni e Giuseppe Vegas.

Tassi Bot semestrali ai minimi da marzo 2010 allo 0,731%

 Come da attese è avvenuta anche oggi una nuova discesa dei tassi di interesse a breve termine sulla curva dei rendimenti italiana. Dopo il deciso calo dei tassi annuali ai minimi da gennaio 2010, oggi c’è stata la flessione del rendimento dei Bot semestrali che prima dell’emissione quotavano più di venti punti base sotto il rendimento dell’asta precedente. Alla fine il Tesoro italiano è riuscito a piazzare l’intero importo previsto per i Bot semestrali, in attesa dell’emissione dei Btp a 5 e 10 anni in programma domani.

Spread Btp-Bund torna ai livelli di novembre 2010

 In attesa di entrare nel vivo della campagna elettorale non si ferma la discesa del differenziale di rendimento tra il nostro Btp a dieci anni e il pari scadenza Bund tedesco. Venerdì, in chiusura di seduta sul mercato secondario dei titoli di stato, lo spread Btp-Bund segnava 249 punti base, ma durante la giornata è stato toccato il minimo più basso da novembre 2010 a 245 punti base. Il rally dei Btp, che si protrae ormai da diversi mesi, sembra destinato a proseguire ancora almeno fino alle elezioni.

Banche italiane nessun rimborso dei prestiti BCE

 Le banche italiane non dovrebbero restituire subito il denaro preso in prestito dalla BCE nel corso delle ultime aste di rifinanziamento, che l’istituto di Francoforte ha lanciato per la prima volta nell’estate del 2009 per dare ossigeno agli istituti di credito europei usciti malconci dalla crisi finanziaria generata dal crollo dei mutui subprime e di Lehman Brothers. Tuttavia, in quell’occasione la durata delle aste dell’Eurotower erano di breve durata fino a dodici mesi. Lo scoppio della crisi dell’euro ha reso necessaria una nuova mossa in tal senso.

Rischio bolla sui bond europei nel 2013?

 Lo scorso anno è stato davvero spettacolare per il mercato obbligazionario, in particolare per i corporate bond e il segmento degli high-yield bond. Da quando Mario Draghi, governatore della BCE, ha dato le garanzie che cercavano gli investitori per puntare sugli asset denominati in euro, è avvenuto un rally esaltante per azioni e bond periferici europei tanto che ora si parla addirittura di un rischio bolla per i bond in Europa. Il forte appetito per il rischio, la politica monetaria espansiva della BCE e la ripresa del settore bancario stanno creando i presupposti per continue emissioni obbligazionarie.

Rischio fuga capitali con caos politico in Italia secondo Bce

Dal bollettino mensile della Bce arriva un monito rivolto principalmente all’Italia. Oltre alle consuete indicazioni sullo stato di salute della zona euro, il governatore dell’Eurotower, il banchiere italiano Mario Draghi, si è soffermato sul rischio politico in Italia considerando anche le imminenti elezioni del 24-25 febbraio. Secondo Draghi l’instabilità politica italiana sta spingendo gli investitori a cercare rifugio in alti paesi. Le dichiarazioni del numero uno della Bce arrivano un po’ a sorpresa, considerando che l’Italia è entrato da qualche tempo nel mirino della speculazione rialzista.

Btp settembre 2028 piazzati 6 miliardi al 4,8%

 In una giornata caratterizzata dal rimbalzo dello spread Btp-Bund sopra 270 punti base, il Tesoro è riuscito a collocare con successo la prima tranche dei Btp a 15 anni. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha voluto approfittare delle favorevoli condizioni per il mercato dei bond e del forte appetito per il rischio presente sui mercati finanziari per piazzare un bond a lunga scadenza, in modo tale da muoversi in linea con l’obiettivo di allungare la vita media del debito.

Tassi Btp triennali sui minimi da marzo 2010

 Arrivano nuove indicazioni positive per il Tesoro italiano dopo la seconda asta di titoli di stato del 2013. Infatti, dopo il successo dell’asta di ieri dei Bot a dodici mesi – che hanno visto i tassi scendere sui livelli più bassi degli ultimi tre anni – è arrivato anche il sold-out sui Btp, che oggi venivano offerti sulla scadenza triennale. Anche nel caso dei titoli a tre anni è avvenuto un calo dei tassi, in linea con le attese degli analisti finanziari che si aspettavano una discesa del rendimento medio sotto il 2%.

Tassi Bot annuali ai minimi da gennaio 2010

L’asta odierna dei Buoni Ordinari del Tesoro ha confermato il trend decrescente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti. L’asta italiana era stata preceduta da quella spagnola, relativi ai titoli a medio-lunga scadenza. Già con l’asta spagnola si era assistito a un ottimo collocamento, tanto che i tassi sul Bonos a 5 anni erano scesi sotto il 4%. Poi è stata la volta dei Bot annuali, che hanno evidenziato un crollo del rendimento medio lordo del 69% circa rispetto alla precedente emissione. Le aste di Spagna e Italia hanno generato grande euforia sui mercati europei.

Wall Street torna ai livelli di dicembre 2007

 Il boom di inizio anno ha praticamente cancellato cinque anni di crisi. Infatti, l’indice azionario statunitense S&P500 ha chiuso l’ultima seduta di borsa poco sopra 1.466 punti, ovvero il livello di chiusura più alto da dicembre 2007. L’indice è così tornato su livelli che venivano scambiati poco prima che si abbattesse la più grave crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione degli anni ’30, che culminò con lo scoppio della bolla dei mutui subprime, la bancarotta di Lehman Brothers, la nazionalizzazione di banche e compagnie assicurative e il tracollo del sistema finanziario mondiale.

Spread Btp-Bund a 275 sui minimi da agosto 2011

 Continua il buon momento per l’obbligazionario governativo italiano. La seconda seduta dell’anno ha portato in dote un nuovo accentuato calo dello spread Btp-Bund fino a 275 punti base. Si tratta del livello più basso da agosto 2011 e conferma il trend positivo in atto ormai da qualche mese dei Btp italiani, ma più in generale dei bond sovrani dei paesi periferici europei. Le buone notizie per i tassi italiani arrivano praticamente su tutte le scadenze sulla curva dei rendimenti, mentre continua a scendere anche lo spread spagnolo.

Spread Btp-Bund sotto 290 sfiora target Monti

 La seduta di ieri è stata molto favorevole per i tassi italiani. Lo spread Btp-Bund è sceso sotto 290 punti base, toccando quota 288 punti. Il livello raggiunto ieri è praticamente il target indicato da Mario Monti qualche tempo fa, pochi giorni prima dell’annuncio delle dimissioni dalla carica di premier. La notizia è molto positiva per le casse dello stato, in quanto il costo del servizio del debito scende ulteriormente. Ieri lo spread è comunque risalito fino a chiudere a 296 punti, ma comunque sempre al di sotto della soglia “psicologica” dei 300 punti base.