Quali sono le migliori proposte sui finanziamenti personali

Nel panorama bancario italiano, gli istituti che vantano le offerte più interessanti sono Agos, Fineco, Deutsche Bank.  infatti, secondo uno studio condotto dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza che ha analizzato il mercato italiano dei prestiti personali, l’offerta di Agos sarebbe la migliore, insieme ai prestiti Easy di Deutsche Bank e di Findomestic. Agos Ducato si disgiunge per l’offerta di prodotti, l’assistenza ai clienti, la comunicazione alla clientela e nel rapporto qualità/prezzo.

Mps vigilanza Bankitalia attenta e costante secondo Grilli

 Secondo quanto affermato dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nell’audizione alla Camera la vigilanza della Banca d’Italia su Mps è stata “costante, attenta e continua a partire dal 2010 col governatore Draghi per finire al 2012 con Visco”. Grilli ha sottolineato che la vicenda di Mps non deve far paventare ulteriori rischi di solidità per il sistema bancario italiano. Infatti, nella riunione del Comitato di Stabilità, lo stesso Grilli ha posto l’accento proprio sull’adeguata patrimonializzazione delle banche italiane. Alla riunione hanno preso parte anche Ignazio Visco, Fabrizio Saccomanni e Giuseppe Vegas.

La Bei stanzia 170 milioni di euro per la Serbia

La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha stanziato importanti aiuti a favore della Serbia. Lo ha annunciato il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco in seguito alla firma degli accordi conclusi con la Serbia. Nel dettaglio, i finanziamenti ammontano a 170 milioni di euro e serviranno alla Serbia per portare avanti il percorso verso l’Unione Europea. Al  centro del sostegno della Bei alla Serbia ci sono le piccole e medie imprese del Paese a cui sono stati destinati circa 50 milioni di euro. Questi ultimi sono stati ceduti alla Hypo Alpe Adria Leasing per la realizzazione di importanti progetti di innovazione nei settori dell’industria, dell’ambiente e del turismo.

Commerzbank accelera nel suo progetto di fusione con Dresdner

 Commerzbank e Allianz sono in netto rialzo a Francoforte dopo che la banca, ieri sera, ha annunciato la conclusione dell’acquisizione di Dresdner Bank per oltre 5 miliardi di euro, con un risparmio di oltre 1 miliardo di euro rispetto al prezzo pattuito nel settembre scorso. Il titolo della banca tedesca aveva cominciato la sua discesa che attualmente è di circa il 65% dal suo valore di gennaio 2008, proprio a seguito della notizia della acquisizione di Dresdner. Il mercato infatti considerava l’operazione, in un momento di crisi finanziaria già in atto, troppo cara e rischiosa e per questo aveva penalizzato fortemente il titolo che aveva perso in una sola giornata il 13% del suo valore. La crisi finanziaria ha cambiato ancora di più le le carte in tavola considerando che Commerzbank è stata costretta a chiedere 8,2 miliardi al governo tedesco per ricapitalizzarsi e pagare la seconda tranche di Dresdner . In cambio la banca si è impegnata con il governo di non distribuire dividendi agli azionisti fino al 2010. Sulla scorta di questa notizia il titolo ha continuato la sua discesa fino ad arrivare a toccare i minimi storici vicino ai 5 euro per azione.

Alitalia: Bilancio in attesa di approvazione

Alitalia non ha potuto approvare il bilancio 2007 poiché il patrimonio è oramai insufficiente ed attende ancora il provvedimento del Governo varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri di Napoli per trasformare il prestito ponte di 300 milioni di euro in patrimonio per coprire le perdite. La norma sul cambio del prestito ponte in acconto, su cui l’Unione Europea ha già puntato il dito, doveva essere inserita nel testo che prevedeva l’abbattimento dell’Ici e successivamente la trascrizione sulla Gazzetta Ufficiale. Purtroppo la bozza del provvedimento deve essere ancora completata e non si conosce la sua forma con o senza norma salva-Alitalia. Il Cda dell’Alitalia non ha voluto assumersi la responsabilità di approvare il bilancio 2007, ha dichiarato che c’è continuità aziendale e che non c’è alcun bisogno di mettere l’azienda in liquidazione. All’Alitalia attendono tutti buone notizie dal Ministero dell’Economia, poiché nessuno vuole arrivare a convocare i soci in un’assemblea straordinaria per chiedere la ricapitalizzazione dell’azienda.