Il tasso di disoccupazione in Italia ha sempre destato preoccupazione, soprattutto nel Meridione, dove un impiego risulta sempre più difficile da trovare, soprattutto per chi ha dei titoli accademici. E purtroppo chi il lavoro ce l’ha quest’anno rischia di perderlo. Nel 2011 saranno 88mila (87.700) i posti di lavoro che andranno persi nelle aziende con almeno un dipendente. Ci sarà quindi un calo dell’occupazione dello 0,7%, meno della discesa dell’1,5% del 2010 ma ancora in perdita. La proiezione è del centro studi di Unioncamere, l’Unione delle camere di commercio, si tratta quindi di un’ipotesi nel futuro, e non si specificano alcuni dati, come per esempio i posti di lavoro già persi.
Redazione
HP lascia settore pc e tablet
Il settore tecnologico solitamente non subisce gli impatti negativi della crisi, forte del desiderio degli utenti, di munirsi degli ultimi apparati high tech, nonostante le finanze non vadano propriamente per il verso migliore. Il settore high tech é stato spesso trainato, soprattutto in Italia, da un ampio gruppo di clienti che non rinunciano a fare la fila nei negozi Apple alla prima di un melafonino, o che rinunciano alle vacanze per il tablet all’ultima moda. Anche in questo caso però potrebbe esserci un’inversione di tendenza.
Ancora tagli per il Pil USA
Continua la vicenda che vede protagonisti l’outlook statunitense e le varie agenzie di rating. Dopo la deuncia da parte della commissione di Giustizia americana su Standard & Poor’s (rea di aver concesso un giudizio AAA troppo clemente verso una delle più grandi economie mondiali), sembra che il timore di guai giudiziari abbia colto altre agenzie d’oltreoceano. A meno di due settimane di distanza dal downgrading, il Dipartimento di Giustizia ha infatti messo sotto indagine l’agenzia S&P. In particolare si tratta di rating elevati assegnati agli strumenti finanziari legati ai mutui subprime, titoli tossici che sono stati ritenuti la principale causa della crisi finanziaria del 2008. La notizia è stata riportata da Il New York Times che ha sottolineato il fatto che l’ indagine proseguirà nelle prossime settimane.
Tassi bassi rischiosi nel lungo termine
Tassi troppo bassi per un periodo troppo lungo sono rischiosi, é questa l’affermazione del membro dell’esecutivo Bce Jurgen Stark, secondo il quale tenere i tassi di interesse bassi per lungo tempo comporta dei rischi in quanto all’eccessiva assunzione di rischio e a investimenti sbagliati, contribuendo negativamente al possibilità di crescita dell’economia. I tassi bassi, ha aggiunto, rappresentano una falsa soluzione che fornisce incentivi completamente sbagliati. Il tedesco Stark ha un’opinione che é condivisa da molti membri della BCE e spegne gli entusiasmi di quanti pronosticano che Francoforte possa decidere al più presto di riabbassare i tassi, mossa ipotizzata da alcuni analisti.
Bank of America taglia 3500 posti di lavoro
La turbolenza che sta investendo i mercati miete altre vittime, dopo gli investitori l’ultimo fulmine colpisce gli impiegati della Bank of America. La prima banca americana in termini di asset taglierà 3.500 posti di lavoro entro la fine del prossimo mese. La notizia, citata dal Wall Street Journal, sottolinea che i primi a subire il licenziamento saranno gli addetti ai lavori dell’investment banking e del trading. Alcuni hanno giá ricevuto la notifica del licenziamento e il piano di ristrutturazione proseguirà nei prossimi giorni, comportando altre migliaia di tagli addizionali. Gli azionisti hanno chiesto una drastica riduzione dei costi poichè il rallentamento dell’economia americana ha significato una contrazione dei ricavi.
Fondi Europei: al Sud rimangono inutilizzati
La proposta di Sarkozy e della Merkel sui fondi strutturali destinati all’Ue non é piaciuta al ministro degli Affari regionali Fitto, il quale ha sottolineato che noi italiani (e in particolar modo il Mezzogiorno), siamo i maggiori destinatari di tali risorse. Fondi che però, restano puntualmente inutlizzati, avrebbe dovuto ricordare il ministro. Secondo i dati della Svimez, il centro studi per il Mezzogiorno, il PIL pro capite delle regioni meridionali, cinque delle quali (Puglia, Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna) destinatarie del recente warning europeo, dal 1951 al 2009 è sceso dal 65,3% al 58,8% di quello del Centro-Nord. Dei 43,6 miliardi di euro del programma 2007-2013, somma comprensiva del cofinanziamento nazionale, sono stati spesi appena per il 9,6% del totale.
Record prezzo oro a causa della crisi
Il tasso di volatilità dei mercati finanziari internazionali e le paure di recessione fanno dell’oro uno dei beni rifugio per eccellenza, tanto da spingerne gli acquisti e il prezzo a livelli record. Il metallo sfiora in questi giorni per la prima volta oltre i 1.850 dollari l’oncia. Al suo apice, il costo un’oncia (l’equivalente di circa 30 grammi) di oro e’ arrivato a 1.852,75 dollari. Durante la scorsa settimana il prezzo dell’oro ha così guadagnato quasi il sei per cento. Sono ormai molti gli analisti che credono in un aumento del metallo giallo sino ai 2.000 dollari l’oncia. Sempre più ricercato dagli investitori per la sua natura di bene rifugio alla luce dello spauracchio di una nuova recessione dell’economia mondiale a cui si aggiungono le recenti perfomance negative del debito Usa e europeo. L’oro sta diventando l’investimento più appetibile del momento, la Banca centrale venezuelana conscia di questa situazione ha deciso di rimpatriare 11 mld di dollari di riserve auree custodite da alcuni Paesi sviluppati, con l’idea di nazionalizzare la produzione aurea.
Disoccupazione Usa oltre le attese
Nonostante il giudizio positivo di Fitch e di Standard & Poor’s (tra l’altro sotto la lente del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che ha avviato un’indagine per verificare se l’agenzia di rating ha assegnato giudizi in maniera impropria) la situazione non sembra essere delle più rosee per una delle maggiori economie mondiali. L’ultimo dato riguarda l’occupazione: crescono oltre le attese le richieste per nuovi sussidi di disoccupazione presentate la scorsa settimana negli Stati Uniti. Le domande per ricevere sussidi statali per la perdita del lavoro sono cresciute precisamente di 9.000 unità, arrivando alla quota destagionalizzata di 408.000 unità, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro. Gli economisti avevano previsto che i nuovi sussidi sarebbero stati inferiori alle 400.000 unità.
Dipartimento di Giustizia indaga su giudizio rating e titoli tossici
In effetti a qualcuno era sembrato un po’ eccessivo il giudizio AAA di Fitch confermato per gli Stati Uniti, che ha sottolineato la flessibilità monetaria e dei tassi di cambio USA che aumentano la capacità dell’economia di assorbire gli shock. L’agenzia ha inoltre promosso tacitamente l’accordo sulla riduzione del deficit raggiunto in extremis dal Congresso americano. Standard & Poor´s era stata un po’ più cauta e aveva espresso un giudizio AA+, ma sembra che la situazione non sia così rosea, o almeno questi sono i sospetti. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’indagine su Standard & Poor´s per verificare se l’agenzia di rating ha assegnato giudizi in maniera impropria o comunque troppo clemente.
Tobin Tax europea a Bruxelles nel mese di settembre
Gli investitori dell´Unione Europea potrebbero presto dover fare i conti con una nuova imposta sulle transazioni finanziarie. La bozza del testo è ancora in fase di perfezionamento, il francese Nicolas Sarkozy e il Cancelliere tedesco Angela Merkel hanno già espresso il loro favore e una prima proposta verrà presentata a Bruxelles già dal prossimo mese di settembre. Al contrario di Francia e Germania, i ministeri delle Finanze di Gran Bretagna e Svezia hanno espresso dei dubbi sull’efficacia dell’imposizione, ritenendo che una misura di questo tipo possa funzionare solo se valida in tutti i Paesi del mondo. In questo modo, introducendola solo in Europa, porterebbe solo gli investitori all’estero, con conseguente fuga di capitali nei paesi extracomunitari.
Falsi invalidi e poveri, scoperti migliaia di truffatori
Sono coloro che vivono alle spalle del resto degli italiani. Coloro che sempre più spesso vengono designati con l’appellativo di “parassiti”, sottraendo spesso le risorse a coloro che ne hanno realmente bisogno. Falsi invalidi e finti poveri: di questi sembra essere composta la schiera dei truffatori, scoperti, dell’Inps. La Guardia di Finanza, in sette mesi di indagine, ne ha scoperti oltre 3000, con un danno per le casse dello stato che secondo le stime ammonta a circa 48 milioni di euro. Le Fiamme Gialle durante il loro lavoro hanno scovato “Poveri” con appartamenti e “ciechi” che guidano la macchina e vanno a fare la spesa tranquillamente in bicicletta oppure in auto. Ma la fila dei “furbetti del quartiere” non finisce qui: c’è i chi ha percepito la pensione dei parenti congiunti anche dopo la morte di questi ultimi.
Studenti, anziani, disabili colpiti dalla manovra finanziaria?
Da una parte l’aula di palazzo Madama, che in una seduta lampo durata sei minuti e con 11 senatori presenti, ha dato il via all’iter della manovra correttiva da 45,5 miliardi approvata la scorsa settimana, dall’altra parte alcuni enti locali che lanciano l’allarme. Il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso preoccupata, sottolinea come i Municipi, già stretti nella morsa del bilancio, potrebbero ulteriormente trovarsi svantaggiati dopo questa manovra. Dal mese prossimo, secondo i calcoli del presidente dell’XI, Andrea Catarci, nel suo municipio, se non si apporteranno i dovuti interventi integrativi per 350 mila euro, richiesti ufficialmente all’assessorato per le Politiche sociali, ci saranno quasi un centinaio di alunni diversamente abili che non potranno più beneficiare dell’assistenza a scuola e a 23 persone portatrici di handicap e a 50 anziani potrebbe essere soppressa l’attuale assistenza domestica.
Indici in forte ribasso in Europa e Italia, timore recessione
Indici in forte ribasso a Piazza Affari e in Europa, tra le peggiori performance di questa settimana Francoforte, arrivata a perdere il 4%. Il FTSEMib registra una flessione del 3,48%, mentre il FTSE Italia All Share è in diminuzione del 3,3%. In ribasso anche il FTSE Italia Mid Cap che registra una riduzione del 3,01%) e il FTSE Italia Star (-2,28%). Le vendita diventano pesanti su Fiat (-7,86% a 4,528 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso) e Fiat Industrial (-7,33% a 6,51 euro). Rosso anche per i bancari: Unicredit registra una flessione del 3,78% a 0,993 euro, mentre Intesa Sanpaolo perde il 5,92% a 1,24 euro. A differenza del precedente periodo di crisi e ribassi, Autogrill ha subito il colpo, ma l’andamento degli swing di lungo periodo risulta in fase di stabilizzazione.
Scudo fiscale bis allo studio del Governo
Solo qualche giorno fa il PD aveva proposto di tassare i capitali scudati, imporre cioè un balzello a quei capitali illecitamente detenuti all’estero e fatti rientrare con una specie di condono, appunto lo scudo fiscale, nel quale però era sottolineato che nessun’altro tipo di aggravio sarebbe stato attribuito all’evasore. Un “rimangiarsi la parola data”, come qualcuno potrebbe obiettare, in realtà sembra che questa proposta sia stata bocciata già sul nascere e l’ipotesi più plausibile é quella di uno scudo fiscale bis. Potrebbe tramontare così l’idea di tassare i capitali già rientrati in Italia: un nuovo scudo fiscale, potrebbe far rientrare i capitali rimasti all’estero, con una penale però superiore a quella del 5 per cento inserita nel condono precedente, del 2009.