Il ritorno dell’appetito per il rischio sui mercati finanziari sta favorendo anche il titolo Enel, che da fine gennaio a fine marzo ha vissuto una fase molto difficile con una discesa dei prezzi in borsa da area 3,2 euro a 2,5 euro. Negli ultimi giorni il titolo sembra aver ritrovato lo smalto perduto nelle settimane precedenti, nonostante le indicazioni provenienti dagli analisti finanziari delle principali case d’affari siano negative nella maggior parte dei casi. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha deciso di confermare il giudizio BBB+ sul titolo, ma con outlook negativo.
Redazione
Oro perderà il 20% in due anni secondo Goldman Sachs
L’andamento dell’oro è quello che probabilmente sta creando i maggiori grattacapi a guru e analisti finanziari, nettamente spaccati su quella che dovrebbe essere la futura direzione dei prezzi. Alcuni hanno una view decisamente bullish, altri iniziano a tagliare le stime e a intravedere la fine del trend rialzista di lungo periodo. Fino a dicembre scorso numerose banche d’affari e broker di fama internazionale avevano pronosticato un nuovo boom dei prezzi dell’oro fino a 2.000 dollari, andando così oltre l’attuale massimo storico di 1.921 dollari di settembre 2011.
Nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500
A Wall Street non si ferma la corsa delle borse. Ieri al Nyse l’indice Dow Jones ha aggiornato i massimi storici a 14.826,66 punti, chiudendo la seduta in rialzo dello 0,88% a 14.802,24 punti. Da inizio anno l’indice più rappresentativo della borsa di New York guadagna quasi il 13%. Dopo una lunga rincorsa, che durava ormai da più di cinque anni, anche l’indice S&P500 ha toccato nuovi record assoluti. L’indice S&P500 ha chiuso la seduta con un rialzo dell’1,22% a 1.587,73 punti. Il nuovo top assoluto è 1.589,07 punti.
Rischio contagio per l’eurozona dall’Italia secondo Commissione UE
La Commissione UE ha lanciato l’allarme Italia sui mercati internazionali, ma gli investitori non si sono lasciati intimorire. Secondo quanto dichiarato dal commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, esiste un rischio contagio per l’area euro dalla crisi italiana. Tuttavia, Piazza Affari è stata la seconda migliore borsa d’Europa, dietro Madrid, con un rialzo superiore al 3%. Ottimo anche l’andamento dello spread Btp-Bund, tornato a 300 punti base grazie anche al sold-out in asta per i Bot a tre e dodici mesi.
Fiat esclude aumento di capitale
Partenza sprint questa mattina per le azioni Fiat, che mettono a segno un interessante rally alla borsa di Milano dopo l’assemblea di ieri. Il titolo Fiat segna un rialzo del 3,86% a 4,194 euro, ma i prezzi hanno già toccato un top intraday a 4,24 euro. Il titolo del Lingotto è salito sui massimi a otto giorni. Ieri bilancio Fiat 2012 approvato dall’Assemblea, durante la quale è stata confermata la volontà di rafforzare il capitale dopo la fusione con la controllata americana Chrysler ma attraverso la vendita di asset.
Fmi applaude manovra monetaria della BoJ
Il Fondo Monetario Internazionale ha affermato che le banche centrali devono perseguire politiche monetarie ultra-espansive, come sta facendo la Bank of Japan, per dare stimoli all’economia senza temere più di tanto la comparsa di focolai inflazionistici. Secondo gli esperti dell’istituto di Washington, “qualsiasi temporanea sovrastimolazione dell’economia avrà piccoli effetti sull’andamento dei prezzi”. Il suggerimento arriva dopo le parole del direttore del Fmi, Christine Lagarde, che ha lodato la recente manovra della Banca del Giappone nel corso di una conferenza internazionale sull’isola cinese di Hainan.
Slovenia salvataggio da 6-8 miliardi secondo BofA Merrill Lynch
La piccola Slovenia, fino a qualche mese fa considerata un’oasi felice dell’area euro, probabilmente dovrà essere salvata dall’Unione Europea per evitare il crack finanziario. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che stima una ricapitalizzazione delle banche slovene in crisi superiore al miliardo di euro, quindi una cifra superiore rispetto alle stime precedenti. Secondo l’Ocse, “le autorità valutano le necessità di ricapitalizzazione fino al 3% del pil”, ovvero un controvalore pari a circa un miliardo.
Economia italiana va peggio di novembre 2011
Nuovo allarme di Confindustria, che evidenzia come la situazione economica italiana sia oggi peggiore rispetto a quella di novembre 2011, ovvero quando si insediò il governo dei tecnici guidato da mario Monti. Secondo Vincenzo Boccia, vice-presidente di Confindustria, “lo stato dell’economia reale è molto peggio di quel novembre e proprio per questo occorre una grande consapevolezza e la corresponsabilità di tutti”. Il riferimento è chiaramente all’impasse politico, che sta paralizzando il paese quando invece servirebbero riforme strutturali per rilanciare l’economia e l’occupazione.
Gavio aderisce all’Opa Salini su Impregilo
La battaglia per il controllo di Impregilo, la maggiore società italiana attiva nel settore delle costruzioni, è giunta al termine. Dopo un lungo braccio di ferro tra Gavio e Salini, entrambi in possesso di una quota del 29,9% del capitale del general contractor, l’imprenditore di Tortona ha deciso di gettare la spugna e di mettere fine alla diatriba con il costruttore capitolino che si protrae ormai da un anno. Infatti, Gavio ha deciso di aderire all’Opa di Salini su Impregilo, lanciata a febbraio al prezzo di 4 euro per azione.
E’ morta Margaret Thatcher a 87 anni
La “Lady di ferro” è venuta a mancare all’età di 87 anni, stroncata da un ictus, dopo aver sofferto per una lunga malattia. Margaret Thatcher è stata l’unico premier donna a guidare finora la Gran Bretagna. La Baronessa, premier conservatore, è stata primo ministro del governo britannico dal 1979 al 1990. Margaret Thatcher, nata Margaret Hilda Roberts, nacque a Grantham il 25 ottobre 1925. Vinse le elezioni politiche nel Regno Unito nel 1979, nel 1983 e nel 1987. Ha guidato il Regno di Sua Maestà da maggio 1979 al novembre 1990.
Pirelli crolla in borsa dopo rinvio piano industriale 2013-2017
La decisione di Pirelli & C. di rinviare la presentazione del nuovo piano industriale 2013-2017 a novembre non è piaciuta agli investitori, che stamattina hanno cominciato a vendere le azioni del gruppo della Bicocca con grande enfasi. Attualmente il titolo Pirelli perde il 4,38% a 7,86 euro, ma i prezzi hanno toccato un minimo intraday a 7,82 euro. Si tratta del livello più basso da fine luglio 2012. Eppure qualche giorno fa il quadro tecnico sembrava potesse migliorare, dopo che Pirelli promosso da Société Générale con target a 9,9€.
Spread verso 300 grazie a maxi-iniezioni di liquidità del Giappone
Nonostante l’andamento molto negativo dell’economia reale, sembra che il debito pubblico italiano sia ancora in grado di attrarre gli investitori esteri. Pagato lo scotto del voto shock di fine febbraio con alcune settimane ad alta tensione sullo spread, anche a causa della crisi cipriota, i titoli di stato italiani hanno sperimentato un calo dei rendimenti con un ridimensionamento dello spread fin sotto 310 punti base. I motivi di questa discesa dei tassi sui Btp sono riconducibili soprattutto alla politica monetaria del Giappone, che ha scosso i mercati finanziari.
Telecom Italia avvia contatti preliminari con H3G
Dietro sollecitazione della Consob, Telecom Italia ha ammesso di aver avviato contatti preliminari con il gruppo cinese Hutchinson Whampoa per valutare la possibilità di un’integrazione con 3Italia, quarto operatore delle tlc nella penisola. Già sul finire della scorsa settimana, erano circolate insistentemente rumors che volevano per Telecom Italia possibile fusione con 3Italia. Le voci su questo potenziale merger avevano fatto rimbalzare con decisione il titolo in borsa, dopo che per Telecom Italia quotazione torna ai livelli del 1998 poco sopra 0,53 euro.
Italia rapporto deficit/pil al 2,9% nel 2012
Nonostante la prolungata recessione, la disoccupazione record, il crollo dei consumi e la crisi del mattone, in Italia c’è da segnalare anche qualche buona notizia. Il rapporto deficit/pil è migliorato al 2,9% nel 2012 e le entrate sono cresciute più delle uscite. Tuttavia, c’è da sottolineare ancora una volta una pressione fiscale su livelli record. Nell’ultimo trimestre del 2012 c’è stato un aumento di 1,5 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che ha fatto schizzare la pressione fiscale al 52%.