La Consob multa pesantemente il Gruppo Burani

 Ben 229mila euro: è questo l’importo complessivo a cui ammontano le sanzioni pecuniarie che sono state comminate dalla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa) al gruppo Burani. Qual è il motivo per una multa così salata? La commissione ha appurato che la società operante nel mondo della moda non ha provveduto a comunicare al mercato alcune operazioni importanti per quel che concerne strumenti derivati e titoli azionari che fanno capo a Mariella Burani Fashion Group. Si tratta, nello specifico, di attività finanziarie che sono state poste in essere in un arco di tempo ben preciso, vale a dire quello compreso tra il 2007 e il 2009. Cerchiamo di approfondire meglio i fatti per comprendere meglio come si è arrivati alla sanzione a cui si sta facendo riferimento.

La nuova obbligazione Step Up di Ubi Banca

 La giornata odierna sarà fondamentale per la negoziazione presso il DomesticMot di Borsa Italiana di un nuovo prodotto finanziario che reca la “firma” di Ubi Banca: il gruppo bancario bergamasco provvederà infatti a collocare un nuovo titolo obbligazionario del tipo Step Up che giungerà a scadenza nel 2014. Si tratta, nello specifico, di bond a tasso fisso che prevedono un incremento del valore della cedola in modo prefissato; la caratteristica principale di tali strumenti, dunque, è quella di una struttura cedolare piuttosto caratteristica, visto che si tratta di qualcosa che è variabile nel tempo, ma anche predeterminata in fase di emissione del titolo stesso. In aggiunta, come precisa il prospetto informativo dell’Unione delle Banche Italiane, le obbligazioni in questione sono state progettate per garantire degli interessi annui lordi, i quali verranno pagati in via posticipata il 30 aprile di ogni anno.

Investire in borsa attraverso Facebook

 Democratizzare il mercato azionario aprendo le porte della borsa a investimenti alla portata di tutti. E’ la missione di Loyal3, la startup californiana che permetterà alle società di mettere in vendita le azioni direttamente dalla propria pagina di Facebook, senza l’intermediazione di banche o broker e quindi senza pagare alcuna commissione. A partire da giugno 2012 i risparmiatori potranno acquistare i titoli delle società quotate in borsa, in pacchetti minimi da 10 dollari, con tre semplici click sul mouse. E’ una vera e propria rivoluzione che può far tremare le grandi banche di Wall Street.

Investimenti sui titoli di stato francesi sconsigliati da Natixis

 Secondo la banca d’affari francese Natixis, appartenente al gruppo Banque Populaire e Caisse d’Épargne (BPCE), l’attuale contesto di mercato è favorevole per essere “lunghi sull’Italia e corti sulla Francia”. Secondo Patrick Artus, chief economist di Naxitis e consigliere economico del governo transalpino, “l’attuale differenziale della curva dei rendimenti italiani rispetto alla curva francese consente un buon ritorno sui titoli di stato italiani in prospettiva dell’atteso restringimento, ma i vantaggi dell’Italia non sono soltanto finanziari”. A pesare sull’andamento degli Oat francesi è senza dubbio anche l’incertezza legata alle elezioni presidenziali, che contrappongono Nicolas Sarkozy a Francois Hollande.

Analisi rischio BTP Italia

 I titoli di Stato a breve (soprattutto) e a medio lungo termine italiani sono stati particolarmente gettonati durante il corso delle ultime aste. In particolare, il collocamento del BTP Italia del mese scorso è stato uno dei maggiormente attesi, generando una raccolta di 7,29 miliardi di euro che ha superato le attese degli analisti di mercato e, probabilmente, anche quelle del Ministero del tesoro.

Ma quale è il rischio reale del BTP Italia? Stando a quanto affermato dalla simulazione di Money Controller, il rendimento atteso annuo dello strumento finanziario è pari a 2,82 punti percentuali. Il VAR a 1 anno (ovvero, il value at risk) è invece pari a 14,71 punti percentuali. La deviazione standard (rischio) è infine pari a 11,35 punti percentuali, con un indice di Sharpe di 0,05. Cerchiamo ora di analizzare più nel dettaglio la valenza informativa di tali elementi statistici.

Audi ufficializza acquisto Ducati per 860 milioni

 Ieri l’accordo sembrava ormai prossimo alla definizione, ma non c’era ancora niente di certo. Ora è ufficiale. La casa automobilistica tedesca di Ingolstadt, la Audi, controllata dal gruppo Volkswagen, ha raggiunto l’accordo per assicurarsi l’azienda bolognese di motociclette Ducati dal fondo Investindustrial per circa 860 milioni di euro (70% in mano al fondo) più l’accollo dei debiti della società. Dal capitale di Ducati non uscirà soltanto Investindustrial, ma anche gli altri azionisti: Hospitals of Ontario Pension Plan (che ha in mano il 10% circa) e BS Investimenti (20%). Non appena ci sarà l’ok dalle autorità antitrust, Ducati parlerà tedesco.

Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.

Perché il rendimento dei Bund è sui minimi di sempre

 Lo scorso 11 aprile è avvenuta l’asta dei Bund a 10 anni, che ha evidenziato il rendimento lordo più basso di sempre all’1,77%. Considerando l’ultima rilevazione di marzo sull’inflazione in Germania al 2,1%, il rendimento del decennale tedesco (Bundesanleihen nella dizione completa) risulta negativo in termini reali (depurato per l’appunto dalla crescita dei prezzi al consumo). L’agenzia del debito tedesca aveva offerto titoli di stato con scadenza luglio 2022 e cedola 1,75% per 5 miliardi di euro. Il rendimento così basso, però, ha spinto gli investitori a richiedere soltanto 4,11 miliardi di euro.

Strategia Telecom Italia 2012

 Si torna a parlare di Telecom Italia e delle sue prossime mosse. Nei prossimi mesi avremo sicuramente sotto mano un piano strategico per la seconda parte del 2012, mentre per il momento ci si limita a valutare le idee che si hanno fin’ora. Il Corriere della Sera di oggi ha speso molte pagine sull’argomento, ma quello che emerge è in sostanza quanto si era già ipotizzato; Telecom deve necessariamente tornare competitiva sul campo delle telecomunicazioni e scontrarsi di conseguenza con gli altri “big” del settore.

La strategia che fin’ora sembra potrà dare i risultati migliori è quella di scorporare la rete di Telecom Italia valutando anche quanto “debito” caricare sulla nuova realtà che verrebbe a crearsi. Le stime di valore della rete variano ampiamente proprio per questo motivo ed oscillano ancora tra 6 e 15 miliardi di euro; la grande oscillazione indica quanto ancora il programma ed il progetto siano in fase embrionale e quanto ancora potrà cambiare la strategia nel complesso.

La Consob è pronta a cambiare Arbitrato e Conciliazione

 Sono passati tre giorni da quando la Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) ha deciso di avviare la consultazione in merito a un documento ben preciso: quest’ultimo, infatti, prevede che vi siano a breve dei cambiamenti importanti per quel che concerne il Regolamento di attuazione del Decreto legislativo 179 del 2007. In pratica, si sta parlando del testo normativo (la denominazione precisa è quella di “Istituzione di procedure di conciliazione e di arbitrato, sistema di indennizzo e fondo di garanzia per i risparmiatori e gli investitori in attuazione dell’articolo 27, commi 1 e 2, della legge 262 del 2005”) che disciplina la Camera di Conciliazione e quella di Arbitrato presso la stessa Consob. L’adozione relativa a questo decreto risale ormai alla fine del 2008.

Risultati asta BOT 11 Aprile 2012

 Come noto, nella giornata di oggi sono stati collocati i Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza trimestrale ed annuale. Stando a quanto affermato dal comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gli importi collocati nelle transazioni d’asta Bot sarebbero stati in linea con le aspettative e con gli auspici del Ministero, con dettagli che andremo ora ad analizzare per scadenza.

Sul fronte dei Bot trimestrali, la richiesta è stata pari a 5,443 miliardi di euro, a fronte di un’offerta pari a 3 miliardi di euro. Ben maggiore la domanda per i Bot con scadenza annuale, che hanno totalizzato richieste per 12,127 miliardi di euro, a fronte di un’offerta complessiva per 8 miliardi di euro. La domanda si conferma così ampiamente eccedente le proposte, come d’altronde storicamente accade per i gettonatissimi titoli di stato a breve termine, sempre apprezzati dagli investitori, in qualità di “approdo” sicuro dei propri risparmi, anche considerando le turbolenze del medio lungo termine.

Calcolo interessi netti Bot

 Le aste dei titoli di Stato possono diventare meno complicate nel loro funzionamento nel caso in cui si venga a conoscenza delle informazioni più preziose da questo punto di vista: l’esempio più lampante è quello del rendimento di cui si viene informati nel momento in cui ci si aggiudica questi stessi strumenti finanziari, senza alcuna importanza che si tratti di Bot, Btp o Ctz. Come funzionano esattamente questi interessi e come si possono calcolare se si ha intenzione di acquisire nel corso dell’asta proprio un Bot? Anzitutto, bisogna ricordare che i Buoni Ordinari del Tesoro sono dei titoli che presentano una scadenza compresa entro l’anno e variabile dai tre ai dodici mesi.

Come si fa a comprare azioni

 Le domande che spesso si pongono i risparmiatori possono sembrare semplici e scontate, ma saranno sempre utili per gli investimenti finanziari: ad esempio, ci si può chiedere come è possibile acquistare titoli azionari. Anzitutto, bisogna ricordare che le azioni non sono altro che la frazione minima di ogni capitale sociale, il cui possesso consente di essere socio di un’azienda. Esistono sostanzialmente tre modi per poter investire in Borsa, vale a dire quello diretto, il quale prevede l’assunzione di decisioni in forma del tutto personale o al massimo sfruttando l’ausilio di una consulenza, ma non si devono dimenticare nemmeno l’affidamento dei risparmi a un intermediario per la gestione degli stessi e l’investimento in specifici fondi pensione o assicurazioni sulla vita.

Ultimo giorno per aderire all’opa su Benetton

 La giornata odierna sarà l’ultima disponibile per poter aderire all’offerta pubblica di acquisto che è stata lanciata da Edizione Srl su Benetton: la chiusura naturale di questa operazione doveva prima o poi arrivare e gli ultimi dati parlano di un titolo fissato a 4,60 euro. Il consiglio di gran parte degli analisti finanziari è quello di provvedere alla consegna delle azioni. Come prevede inoltre il regolamento fissato dalla Consob, nel caso in cui le azioni non vengano consegnate entro oggi, queste ultime andranno sempre a beneficiare del medesimo prezzo per l’esercizio del diritto di acquisto.