Intesa svalutata da Credit Agricole

 Tempo di nuovi bilanci per Credit Agricole. Il colosso del credito francese è infatti alle prese con un nuovo rendiconto economico finanziario, nel quale compare un peso pari a 427 milioni di euro per la quota detenuta in Intesa Sanpaolo, con partecipazione ora sotto il 2 per cento. Tra gli altri pesi particolarmente ingenti, il costo delle esposizioni in Grecia, che ammonta a circa 370 milioni di euro. Facciamo il punto della situazione, e cerchiamo di capire perchè la banca francese abbia svalutato pesantemente quella italiana.

Alleanza Vestas – Mitsubishi

 Vestas e Mitsubishi hanno stretto una importantissima alleanza strategica. Il gruppo olandese – che ha appena concluso una politica di tagli del personale che ha riguardato 3 mila posti – è infatti in trattativa conclusiva per la costituzione di una joint venture con il gruppo giapponese. Una notizia talmente ghiotta, per gli operatori di mercato, che il titolo di riferimento, alla Borsa di Copenaghen, è schizzato in alto oltre il 15 per cento. Cerchiamo però di comprendere cosa potrebbe cambiare nel panorama dell’eolico mondiale.

Emissione titoli di Stato Agosto 2012

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha disposto per il prossimo 30 agosto 2012 l’asta di medio lungo termine di BTP e CCTeu, con regolamento previsto al 3 settembre 2012. L’offerta di CCTeu conta un solo buono con decorrenza 15 dicembre 2011 e scadenza 15 giugno 2017; questo offre un tasso di interesse semestrale lordo pari al tasso Euribor a sei mesi maggiorato del 2,50%. L’ISIN identificativo è IT0004809809 e l’ammontare dell’emissione sarà compresa tra 500 milioni di euro ed 1 miliardo di euro.

Piaggio ha trainato il primo semestre di Immsi

 Immsi, spa mantovana celebre per le sue attività in ambito industriale, cantieristico e immobiliare, ha approvato i dati che si riferiscono al primo semestre di questo anno: il consiglio di amministrazione, presieduto dal numero uno Roberto Colaninno, si è infatti riunito nel corso della giornata di ieri proprio per esaminare le stime in questione. Che cosa è emerso di preciso? Secondo quanto si può leggere dal comunicato della compagnia lombarda, il contesto macroeconomico in cui si è operato e in cui si continua ad operare è più che complicato, tanto che la propensione al consumo relativa al mercato domestico è in ribasso da diverso tempo.

Inchiesta Unicredit per violazione sanzioni Iran

 Il Financial Times afferma che l’istituto di credito italiano Unicredit potrebbe non aver rispettato il divieto di transazioni bancarie nei confronti dell’Iran. La notizia – su fatti che sono ancora delle mere ipotesi, e sulle quali le autorità nordamericane avranno modo di indagare – si riferisce alle transazioni effettuate dalla HypoVereinsbank, istituto di credito tedesco passato sotto il controllo del gruppo italiano nel 2005. Vediamo quali sono gli eventi che le autorità distrettuali di New York contestano a Unicredit.

Bilancio Hyundai dopo gli scioperi

 Hyundai, una delle principali compagnie automobilistiche della Corea del Sud, ha pubblicato gli ultimi dati economici. Dati che comunicano i gravissimi effetti che le continue ondate di scioperi che da un mese e mezzo interessano diverse strutture del proprio organico, stanno producendo alla continuità delle linee produttive. E così, con i sindacati che chiedono a gran voce aumenti salariari, interruzione dei turni di notte e regolarizzazione dei lavoratori a tempo determinato, la società rischia di “bucare” tutti i prossimi obiettivi di bilancio.

Aol distribuirà i profitti dei brevetti ai propri azionisti

 Aol Llc, il maggiore provider di internet al mondo, aveva fatto sapere lo scorso mese di aprile di voler continuare nella strada della vendita del suo brevetto da 1,1 miliardi di dollari alla Microsoft: quel denaro sarebbe stato sfruttato per una distribuzione agli azionisti e oggi sappiamo anche in che modo avverrà tutto questo. In effetti, la compagnia di Dulles ha rivelato come intende procedere, vale a dire mediante un riacquisto di azioni proprie da seicento milioni di dollari, senza dimenticare il dividendo che è stato promesso in tal caso, vale a dire 5,15 dollari per ogni singola azione speciale (si tratta di denaro cash).

Avvio di ottava incerto a Piazza Affari

 Avvio di ottava incerto per le Piazze Europee, che aprono sullo stesso livello di venerdì scorso per lasciare spazio alle vendite, almeno nelle prime ore di contrattazione. Gli scambi trascinano leggermente al ribasso gli indici ed i settori chiave, più colpiti dalle prese di profitto che non dalla negatività. Dopo l’annuncio che l’Austria è disposta a concedere più tempo alla Grecia, come richiesto dal premier Samaras, la discesa è rallentata anche se resta un sentore negativo tra gli investitori.

L’interesse degli investitori per Prelios

 Su Prelios, la società milanese attiva soprattutto nella gestione immobiliare e quotata a Piazza Affari, si stanno concentrando diverse indiscrezioni rese pubbliche dalla stampa: è proprio per questo motivo che la stessa compagnia ha deciso di far conoscere la realtà sugli interessi che sono stati mostrati da diversi investitori, in vista di una possibile collaborazione strategica. Dopo aver ricevuto una opportuna richiesta da parte della Consob, Prelios ha confermato la ricezione di alcune manifestazioni preliminari di interesse appena un mese fa.

Downgrade Spagna non così vicino

 La Spagna non è poi così vicina al downgrade. Ad esserne convinta è una delle principali agenzie di rating del mondo, Fitch, che avverte: se il Paese iberico domanderà aiuti finanziari, a quel punto potrebbe non essere inevitabile procedere a un taglio del rating di merito del debito. Rimane ora da comprendere quanto, effettivamente, le finanze pubbliche spagnole siano capaci di reggere con le proprie forze all’impatto della crisi economica finanziaria della seconda parte del 2012, e quante possibilità, invece, vi siano di ricorrere al fondo Salva Stati.

Asta inoptato Unipol – Fonsai

 Oggi, 27 agosto 2012, era la data inizialmente prevista per l’avvio dell’asta dei diritti inoptati nella complessa vicenda Unipol Fonsai. L’inizio è tuttavia stato slittato a settembre. Cerchiamo di comprendere quali siano le caratteristiche di questa operazione e perchè si è arrivati a una simile formulazione. Un altro tassello in una storia lunga, della quale si è detto tantissimo, e che potrebbe ancora essere ben lungi dall’esser terminata. Ecco allora una nuova puntata nella storia della costituizione del nuovo maxi polo assicurativo italiano.

Fiat rinvia la nuova Punto?

 Sarebbe il timore di un prolungamento della crisi economica, e i suoi risvolti sul fronte commerciale, a spingere la Fiat a spostare al 2015 la commercializzazione della nuova vettura. Un’idea ancora non confermata, che il quotidiano La Repubblica sostiene tuttavia essere particolarmente fondata. In attesa di avere un riscontro dal Lingotto, cerchiamo di capire quali sono le ultime strategie di Fiat, e in che modo la compagnia torinese si appresta a gestire questa nuova fase di mercato.

“La pessima situazione del mercato dell’auto in Italia e in Europa (qui ne avevamo parlato: gli italiani non comprano più auto) potrebbe spingere Fiat a rinviare al 2015 la produzione della nuova Punto. Lo riferiscono all’agenzia di stampa Radiocor fonti del settore automotive” – esordisce così il presunto scoop del quotidiano, che rimbalza mediaticamente le notizie lanciate su Radiocor – “Fiat “non conferma” la notizia e rimanda al nuovo piano industriale di prodotti e utilizzo degli impianti che l’ad Sergio Marchionne intende annunciare a fine ottobre, in occasione della trimestrale. Inizialmente la nuova Punto doveva vedere la luce nel 2013, ma già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui sarebbe slittata al 2014. A giugno Marchionne aveva detto che il progetto della nuova Punto “è uno di quelli che stiamo riconsiderando”. Le fonti hanno anche indicato, tra gli stabilimenti maggiormente a rischio di Fiat in Italia, quello di Cassino”.

Mps, nessun socio con quote oltre il 2%

 I titoli azionari di Monte dei Paschi di Siena sono stati interessati da una vera e propria frenesia per quel che riguarda gli ultimi giorni di contrattazioni: il futuro dell’istituto di credito senese è ancora incerto, ma per il momento non si sta ancora provvedendo a costituire dei pacchetti di azioni che superino la soglia dei due punti percentuali. Di conseguenza, non si poteva non arrivare all’obbligo di segnalazione alla Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa).