Target price Facebook è 25$ secondo Bernstein

 Il titolo Facebook continua a far male al Nasdaq e anche ieri ho chiuso con un corposo calo del 2,96% a 26,9 dollari. Ieri le azioni del social network hanno aggiornato i minimi storici a 26,44 dollari, cioè il 43,7% in meno rispetto al prezzo dell’Ipo che era stata fissata a 38 dollari. Dopo un iniziale ottimismo prima dl collocamento in borsa, gli analisti finanziari hanno rivisto le loro valutazioni sul colosso dei social media di Menlo Park e ora sono piuttosto negativi sulle prospettive di breve periodo.

Piazza Affari attesa in rialzo, bene i bancari

 Dopo un lunedì all’insegna della positività il mercato apre in prossimità della chiusura precedente, consolidando per il momento le aspettative rialziste sull’ottava in corso.

La giornata di ieri ha visto un rialzo netto fin dalle prime ore che in Italia ha portato il FTSE-Mib da 12650 punti circa fin sopra a 13000 punti per poi chiudere vicino a 12900 punti per le prese di profitto sul close giornaliero. La giornata positiva ha definito i livelli chiave da controllare durante le contrattazioni di oggi e sopratutto ha gettato le basi per l’avvio di una inversione di medio termine che è solo all’inizio. Il sostegno del settore bancario fin dalle prime ore di oggi potrebbe essere l’elemento chiave che potrà nel pomeriggio spingere l’indice italiano sopra a 13100 punti, consolidando il rialzo e facendo scattare la seconda tranche di acquisti dell’ottava in corso.

Con un guadagno superiore all’1% dopo circa un ora di contrattazione il settore bancario vanta MPS a 0.2093 euro per azione (+3.56%) seguita da Banca Popolare di Milano a +2.43%. Al terzo posto delle blue chips italiane si posiziona Mediolanum con un guadagno prossimo al 2.40%, mentre Unipol supera l’1% di guadagno diventando uno dei sorvegliati speciali del pomeriggio di oggi.

Titolo Sony ai minimi da 32 anni

 La storica compagnia giapponese Sony Corporation, attiva nel settore dell’elettronica di consumo, è in forte declino alla borsa di Tokyo. Il Giappone sta soffrendo tantissimo la forza della propria valuta sui mercati valutari e le grandi aziende esportatrici continuano ad essere impantanate in un contesto operativo molto difficile. Il superyen rende le esportazioni nipponiche meno competitive rispetto al passato, mettendo in grande difficoltà aziende come Sony che soffrono della spietata concorrenza delle rampanti aziende dedite all’export dei limitrofi paesi del Far East asiatico.

Snam Rete Gas emetterà bond fino a 8 miliardi

 Snam Rete Gas continua il suo processo di separazione dal Cane a Sei Zampe ed è pronta per rifinanziare gli 11,2 miliardi di debito infragruppo con la società guidata da Paolo Scaroni. Nella giornata di ieri il consiglio di amministrazione della compagnia energetica di San Donato Milanese ha deliberato l’emissione – entro il 4 giugno 2013 – di prestiti obbligazionari fino a un controvalore massimo di 8 miliardi di euro da collocare con una o più tranche. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Snam Rete Gas, Carlo Malacarne, la società energetica si sta preparando “a essere finanziariamente indipendente in previsione del deconsolidamento da Eni”.

Finmeccanica e l’ipotesi Ipo di AgustaWestland

 Secondo alcune indiscrezioni piuttosto accreditate, Finmeccanica potrebbe risolvere molti dei propri problemi relativi al finanziamento grazie all’approdo a Piazza Affari di una società di nazionalità anglo-italiana: si tratta di AgustaWestland, la quale è celebre soprattutto per le proprie produzioni di elicotteri e che sarebbe in procinto di quotarsi. La stessa Finmeccanica sta attualmente procedendo con alcune dismissioni e la soluzione dell’offerta pubblica iniziale di un altro gruppo potrebbe essere la soluzione estrema in caso di insuccesso. D’altronde, il rating attuale dell’industria italiana non è certo dei più lusinghieri, anzi è stato ridotto fino a BBB- da Standard & Poor’s (nel pericoloso limbo tra l’affidabilità discreta e quella sufficiente) e l’outlook che si mantiene negativo.

Frendy Energy punta con decisione all’Aim Italia

 Frendy Energy ha trovato un partner ideale per rendere più veloce e sicura la propria quotazione sull’Aim Italia: si tratta del segmento del Mercato Alternativo del Capitale (Mac) che è dedicato proprio alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. Ebbene, la stessa azienda fiorentina ha concluso un accordo importante con il gruppo Scotta, gruppo noto nel nostro paese per le turbine utili ai sistemi idroellettrici. La società toscana, invece, si è conquistata una fama interessante come produttrice di energia elettrica mediante degli impianti del tipo mini-hydro e il suo obiettivo è proprio quello di sbarcare a Piazza Affari entro questo mese di giugno che è appena cominciato. C’è già una società di intermediazione mobiliare che si sta occupando di tutto, vale a dire Integrae; quest’ultima ricoprirà due ruoli, vale a dire quello di coordinatore globale e di Nomad (Nominated Adviser), mentre Grimaldi Studio Legale sarà l’advisor legale, senza dimenticare Pkf come società di revisione.

Titoli di stato europei ad alto rischio nel 2012

 La crisi dei debiti sovrani europei continua ad infuriare pericolosamente sui mercati finanziari, facendo preoccupare non poco gli investitori di tutto il mondo. In Cina hanno liquidato da tempo le posizioni sul debito europeo (tenendo solo un pò di titoli tedeschi e francesi), molti fondi sovrani esteri e fondi di investimento americani hanno fatto lo stesso da tempo. Così, l’Europa si aggrappa su se stessa e sulla speranza che la BCE metta in campo risorse tali da sostenere i titoli di stato dei paesi in difficoltà facendo così scendere i rendimenti attualmente su livelli quasi insostenibili.

Decreto sviluppo per le imprese

 Il governo sta varando una serie di norme che andranno a confluire nel decreto sviluppo, da alcuni ribattezzando “minibond” a causa della principale innovazione in esso contenuta (e relativa, per le imprese di piccole o medie dimensioni, alla possibilità di emettere nuovi titoli di debito a condizioni – anche fiscali – particolarmente convenienti).

Ad ogni modo, parte fondamentale di questo decreto, che potrà impattare anche sul mondo societario e finanziario in maniera rilevante, è quella di incentivare la realizzazione delle infrastrutture. Una novità che ha già allertato le imprese operanti nel settore, e che potrebbe costituire una gradevole ventata di positività per tutti gli operatori del comparto. Le infrastrutture da realizzare saranno avviate in maniera graduale, con una seconda e importante tranche appena verranno rese disponibili risorse maggiori, anche provenienti dalla tanto attesa spending review.

Lista Salini per controllo Impregilo

 Pietro Salini, uno dei soci di riferimento di Impregilo, lancia apertamente la sfida per il controllo della società, varando una lista unitamente a due membri della famiglia, al presidente Costamagna, a due dirigenti del gruppo e all’avvocato Cera, e insieme a nove consiglieri indipendenti “reclutati” dal mondo dell’industria, da quello accademico e da quello della consulenza.

Una lista dove spiccano anche tre donne, e dove il numero di componenti “familiari” è limitato a due: Pietro (futuro amministratore delegato) e Simon Pietro. Tra gli indipendenti, ricca è la lista di professori, consulenti e uomini e donne dei principali comparti industriali. Non mancano, inoltre, componenti degli attuali vertici come Massimo Ferrari e Claudio Lautizi, e il già ricordato avvocato dello studio Erede, Roberto Cera.

Petrolio WTI ai minimi da ottobre 2011

 Non si placa la tensione sui prezzi del petrolio che, dopo aver registrato pesanti vendite nel mese di maggio, anche a giugno sembra poter restare saldamente in una spirale ribassista di medio periodo. Il petrolio WTI, riferimento per il mercato americano, ha sfiorato oggi 81$ al barile scendendo sui minimi da ottobre 2011. Intanto, venerdì il petrolio Brent – riferimento europeo del Mare del Nord – ha perforato la soglia di 100$ al barile chiudendo sotto 98,5$ al barile. Messe da parte le tensioni geopolitiche legate alle sanzioni all’Iran, al momento non ci sono segnali in grado di ribaltare la tendenza ribassista in atto.

Andamento seconda asta BTP Italia Giugno 2012

 L’asta prevista dal 4 al 7 Giugno 2012 dei BTP Italia risulta essere la seconda emissione del nuovissimo Buono emesso dal Tesoro, ed il risultato già nelle prime ore mostra una grande distanza dal primo collocamento. La primissima emissione era prevista compresa tra 1,5 miliardi di euro e 2 miliardi di euro, ma già dopo la prima giornata l’importo raggiunto corrispondeva al minimo della forchetta prevista, mentre alla fine dell’asta il totale era di oltre 7 miliardi di buoni collocati.

Dall’avvio della seconda asta di BTP Italia previsto per questa mattina si è notata subito la differenza; in poche ore la raccolta è stata di circa 100 milioni di euro, mentre nella prima asta gli importi erano circa 8 volte tanto.

Voci di Opa per Alerion Cleanpower

 C’è un nome che sta interessando più di altri per quel che concerne le future acquisizioni e fusioni: si tratta di Alerion Cleanpower, la piccola società milanese che è attiva nell’ambito delle energie rinnovabili e che è stata fondata da Giuseppe Garofano. In effetti, gran parte degli analisti è convinta del fatto che diversi operatori metteranno gli occhi sul gruppo di Via Durini, come ad esempio Erg, la portoghese Edpr e Edf, ma si fanno anche i nomi di alcune famiglie di imprenditori. Si potrebbe parlare di “impressioni di giugno”, ma il titolo azionario risulta essere molto appetibile in questo momento. Quali elementi stanno convincendo maggiormente?

JP Morgan indagata per scommesse vietate sui derivati

 Continuano le indagini federali sulle attività di trading della banca d’affari americana JP Morgan. La Commodity Futures Trading Commission (CFTC), cioè l’organismo di controllo sul mercato dei contratti derivati, sta provando a stringere il cerchio sulle attività speculative del colosso finanziario a stelle e strisce per capire se ci sono effettivamente gli estremi per far scattare le accuse formali di truffa contro la banca e i suoi trader. Qualche settimana fa la banca aveva denunciato perdite miliardarie a seguito di scommesse azzardate effettuate da alcuni trader, in particolare dall’ufficio londinese capitanato dalla ormai dimissionaria Ina Drew.

Arkimedica presenta la lista di Ubs per il collegio sindacale

 Arkimedica, la spa che è celebre per le sue attività nel settore sanitario e dell’healthcare, ha presentato proprio nel corso della giornata di ieri una lista relativa alla nomina del collegio sindacale: in pratica, come sottolineato dalla stessa azienda di Gattatico, nel momento in cui giungerà a scadenza la presentazione delle liste di nomina in questione, le quali dovranno essere sottoposte all’assemblea ordinaria degli azionisti, bisognerà fare riferimento anche a questa novità. Nello specifico, come è previsto nei termini di legge e in quelli dello statuto, la presentazione ha riguardato la lista di Ubs Fiduciaria spa (Unione delle Banche Svizzere), società che può vantare attualmente l’intestazione di 4,35 milioni di titoli azionari, vale a dire il 5,035% dell’intero capitale sociale.