Il gruppo Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un giro d’affari in aumento del 4,5% a 7,39 miliardi di euro da 7,07 miliardi. L’incremento del fatturato del gruppo guidato da Franco Bernabè è dovuto soprattutto alla crescita in Argentina e Brasile, dove Telecom Italia ha registrato una crescita dei ricavi rispettivamente del 19,7% e del 17,1%. Per quanto riguarda la redditività, il margine operativo lordo è salito dell’1,2% a 2,96 milioni di euro da 2,93 milioni, mentre mentre la marginalità è scesa al 40,1% dal 41,4%.
Telecom Italia vende La7
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha scelto di dare “avvio al processo di dismissione delle attività di settore media che fanno capo a Ti Media – Telecom Italia Media”. Una comunicazione accompagnata da una nota che sostiene come la transazione societaria sia da inquadrare nell’ambito del processo di “focalizzazione sulle attività core ribadito nel piano industriale 2012 – 2014” e, sostanzialmente, come tale mossa strategica fosse tutt’altro che inattesa.
Ma cosa accadrà ora a La7? La conseguenza nel brevissimo termine è che la società televisiva sarà un’entità separata da Telecom Italia, grazie alla “separazione degli asset televisivi facendoli confluire in una società ad hoc” – prosegue la nota della società, per il momento per il 77% di proprietà del gruppo Telecom Italia. Ma non solo.
Indagine per aggiotaggio su MPS
Non sembra esserci pace per la banca più antica d’Italia. Dopo una puntata di Report che ha profilato l’immagine deprimente di un istituto che ha visto tempi migliori, ieri mattina la Guardia di Finanza ha fatto visita negli uffici di Rocca Salimbeni. Coordinato dal sostituto procuratore Antonino Nastasi, il nucleo operativo dei finanziari di Roma ha perquisito e acquisito documenti anche a Firenze, Roma, Milano, Mantova e Padova.
Le indagini e le investigazioni avrebbero altresì riguardato il Comune e la Provincia, dove sarebbero stati prelevati alcuni atti amministrativi, e le abitazioni private del presidente e del provveditore della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini e Claudio Pieri, dell’ex direttore generale Marco Parlangeli, e di Antonio Vigni, allora dg dell’istituto, oltre alla casa e allo studio professionale dell’ex presidente Giuseppe Mussari, attuale vertice dell’Associazione bancaria italiana. Ad ogni modo, stando a quanto sta emergendo in queste ultime ore, tra gli indagati non vi sarebbero né Mussari né Mancini.
Risultati Enel Green Power primo trimestre 2012
Non è stato certamente un bilancio brillante per Enel Green Power il primo trimestre del 2012. Tuttavia, il management ritiene che si tratta di una flessione temporanea e che la società ha una solida struttura patrimoniale e buone prospettive di sviluppo industriale. La società ha messo in cantiere il primo bilancio trimestrale dell’anno evidenziando un giro d’affari in calo del 2% a 599 milioni di euro, che al netto di proventi non ricorrenti (cioè che non riguardano la vendita di energia) mostrano un aumento di 27 milioni.
Titolo Monte dei Paschi in picchiata
Monte dei Paschi di Siena vorrà dimenticare senza dubbio molto in fretta la giornata di ieri: in effetti, la Procura della Repubblica della città toscana ha fornito il proprio assenso per quel che riguarda varie perquisizioni da condurre da parte della Guardia di Finanza presso le sedi legali dell’istituto e della propria fondazione. I reati che sono stati contestati sono piuttosto gravi, visto che si sta parlando di una possibile manipolazione del mercato (quello che siamo abituati a chiamare aggiotaggio) e addirittura gli ostacoli posti alle attività svolte dalle autorità di vigilanza, una fattispecie quest’ultima che si riferisce all’acquisizione di un’altra banca, Antonveneta.
Bilancio Kinexia 2011 e dividendo
La validità sarà quella relativa all’esercizio dello scorso anno, ma la fruizione avverrà ovviamente nel corso di quello attuale: non si può che fare riferimento alla cedola che Kinexia ha appena approvato e che metterà a disposizione a breve. In effetti, l’assemblea degli azionisti della spa celebre per la sua quotazione a Piazza Affari e le attività nell’ambito dello sviluppo sostenibile, ha fornito il proprio via libera a un dividendo di quattro centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, con tanto di pagamento vero e proprio che avrà luogo il prossimo 24 maggio e il relativo stacco della cedola che avverrà tre giorni prima.
Previsioni utili Eni 2012
Anche se il 2012 sarà tutt’altro che agevole da affrontare, Eni ha voluto confermare la propria strategia di crescita e di redditività, fondata principalmente sull’incremento della produttività dei giacimenti di idrocarburi e sulle nuove scoperte. A ribadirlo è l’amministratore delegato del gruppo, Paolo Scaroni, dinanzi all’assemblea dei soci, di cui fanno parte anche i rappresentati del Tesoro, primo azionista della società attraverso la Cdp.
“Il 2011 è stato un anno di grandi progressi per le prospettive di crescita a medio e lungo termine di Eni” – ha dichiarato il manager – “Pur nel difficile contesto globale, nel 2011 abbiamo posto le basi per una nuova fase di sviluppo grazie soprattutto agli straordinari successi nell’esplorazione . Il 2012 presenta elementi di incertezza a causa delle difficoltà della ripresa economica, in particolare nell’area euro, in un quadro di forte volatilità dei mercati” – ha poi aggiunto Scaroni.
Prima trimestrale 2012 Mediaset
Il primo trimestre 2012, per Mediaset, si è chiuso con risultati fortemente penalizzanti. Stando a quanto dichiarato dal “Biscione”, nella prima parte d’esercizio gli utili netti sarebbero calati da quota 68 milioni di euro agli attuali 10,3 milioni di euro. Ne consegue una contribuzione fortemente negativa per l’intero 2012, anno che dovrebbe chiudersi con un risultato netto inferiore rispetto a quanto conseguito nel precedente esercizio fiscale.
“Sulla base dei risultati conseguiti al termine dei primi tre mesi” – si legge infatti nella nota diramata dal management societario – “se le condizioni di mercato non dovessero evidenziare segni di miglioramento, il gruppo conferma la previsione di chiudere l’esercizio 2012 con un utile netto consolidato inferiore a quello registrato nel 2011”, quando la società riuscì a ottenere un profitto netto pari a 225 milioni di euro.
Investire in Oro maggio 2012
L’avvio verso il secondo semestre del 2012 in corso continua a riservare sorprese ed anche sul mercato delle commodities si moltiplicano i dubbi e le incertezze.
Con gli USA che puntano ai target rialzisti, grazie anche all’IPO di Facebook ed all’ottimismo sullo sviluppo del settore hi-tech, tutte le preoccupazioni si riversano in Eurozona dove si continua a parlare di un’Euro diviso e della mancanza di un nucleo centrale in grado di gestire correttamente la moneta unica.
Le ripercussioni sul mercato dei cambi ha creato contrasti che ancora devono trovare soluzione, mentre sul mercato delle commodities gli investitori non riescono più a trovare “conforto”, dovendo comunque far fronte a problemi legati al passato.
Moleskine sbarca in borsa a fine 2012
Moleskine si appresta a sbarcare in borsa entro fine 2012 e con tutta probabilità si quoterà alla borsa di Milano. Moleskine è una marca di taccuini, quaderni, album, agende e guide da viaggio prodotti dall’omonima azienda che ha sede a Milano. Il taccuino Moleskine è stato disegnato sulla base del modello che lo scrittore britannico Bruce Chatwin portava con sé durante i suoi viaggi. Il marchio Moleskine fu fondato nel 1997 dalla Modo & Modo SpA.
Risultati Piaggio primo trimestre 2012
Prima trimestrale dell’anno positiva per Piaggio, con i dati in linea rispetto alle indicazioni di consensus e se confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente. La forza della storica azienda motociclistica di Pontedera risiede nella sua capacità di consolidare la propria leadership in Europa e nello sviluppo a livello globale, come testimoniato anche dalla prossima inaugurazione del nuovo stabilimento industriale di Baramati, in India. L’azienda sta beneficiando proprio della forte domanda dei paesi emergenti, ma anche nel Nord America.
La Consob fa il punto sull’azionariato di Brunello Cucinelli
Si torna nuovamente a parlare di Brunello Cucinelli: la spa umbra attiva nella magliera d’alta moda è una vera e propria “matricola” per quel che concerne Borsa Italiana, visto che il suo debutto risale a pochissimi giorni fa, ma le soddisfazioni non tardano a presentarsi. In effetti, bisogna senza dubbio sottolineare come l’azienda in questione, la cui specializzazione principale è quella del cachemire, è già riuscita a ricavare 1,34 punti percentuali sul listino, attestandosi a quota 11,31 euro per ogni singolo titolo azionario, dei numeri e dei traguardi che non sono certo da trascurare, in particolare se si pensa che stiamo parlando della prima Ipo del 2012 per Piazza Affari.
Sabaf riduce il dividendo a sessanta centesimi
Bilancio d’esercizio relativo al 2011 e dividendo: anche per Sabaf è giunto il momento di essere associati a questi due elementi fondamentali, con dei numeri che non sono però così incoraggianti come si potrebbe sembrare. In effetti, il gruppo di Ospitaletto ha beneficiato dell’approvazione dei propri risultati finanziari dello scorso anno da parte dell’assemblea degli azionisti. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da precisare che l’utile netto è sceso fino a poco più di undici milioni di euro; in aggiunta, non è andata meglio nemmeno considerando l’utile stesso a livello consolidato, con l’importo totale che si è ridotto e attestato a quota 10,8 milioni.
Facebook in borsa non convince tutti
Inizia ufficialmente il “roadshow” di Mark Zuckerberg per incontrare i potenziali investitori e convincerli sulla bontà dell’IPO ormai prossima. A New York, nello Sheraton hotel di Manhattan, è arrivato Mark a parlare ad una platea di 600 potenziali investitori per consolidare i suoi numeri e convincerli a partecipare all’IPO.
Le azioni di Mark verranno vendute tra 28 e 35 dollari l’una per una raccolta complessiva di 13 miliardi di dollari ed un valore di capitalizzazione che, solo secondo alcuni, potrebbe arrivare anche a 140 miliardi di dollari. Questi i numeri dell’IPO dell’anno; sul Nasdaq non vi sono stati altri media quotati come questo, anche se non tutti sono convinti del potenziale del social network.