Ipotesi ricapitalizzazione Edison 2012

 Dopo il veto della Consob sul prezzo dell’Opa Edf su Edison a 0.84€, con i francesi pronti però a rilanciare secondo quanto richiesto dalla Commissione guidata da Giuseppe Vegas, si apre un nuovo fascicolo nel dossier della compagnia energetica italiana legato alla possibile ricapitalizazione entro quest’anno. Il riassetto di Foro Buonaparte resta ancora al centro di ipotesi e trattative, ma manca ancora un accordo definitivo per rilanciare la storica azienda italiana. Ora l’obiettivo è valutare attentamente la situazione finanziaria di Edison, già bocciata a “junk” (spazzatura) dall’agenzia di rating Standard & Poor’s.

Accordo Juventus-Fiat per esclusiva sponsor

 Novità in casa Agnelli: con una intesa recentemente siglata tra le parti, Fiat ha scelto di diventare nuovo sponsor della Juventus con il marchio Jeep. Uno sponsor che accompagnerà le magliette bianconere per i prossimi tre anni, e che porterà un discreto introito nelle casse della società sportiva, l’unica del macro gruppo Exor ad aver chiuso il 2011 con risultati contraddistinti dal segno meno.

Fiat SpA e la Juventus Football Club SpA” – si legge nella nota diramata a mezzo stampa – “hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding che prevede da parte di Fiat la sponsorizzazione della maglia da gioco della Juventus per le prossime tre stagioni sportive. Dal 1 luglio 2012, Fiat SpA diventerà quindi l’unico sponsor di maglia di Juventus, per tutte le competizioni, a fronte di un corrispettivo fisso di 35 milioni di euro per le prossime tre stagioni, oltre alla fornitura delle vetture del gruppo”.

Indagine SEC su attività Eni in Libia

 L’autorità statunitense SEC ha avviato un’indagine nei confronti di Eni e sulla francese Total, per possibili irregolarità finanziarie intervenute nel corso degli ultimi anni del regime del Colonnello Gheddafi. Un filone di inchiesta che il quotidiano Milano Finanza ha definito come “inaspettato”, e che coincide con il ritorno alla normalità delle attività libiche da parte della società italiana, dopo la lunga pausa imposta dalla guerra civile e dalla primissima ricostruzione.

A lanciare l’indiscrezione è stata il Wall Street Journal, che a sua volta riporta fonti della Procura generale di Triboli, dalla quale sarebbe partita una lettera all’indirizzo della Noc, con la richiesta di chiarimenti riguardo ai contratti sottoscritti con le compagnie petrolifere straniere, come la Eni e la Total. Tra le indagate dalla SEC, oltre alla coppia italo-francese di cui si è fatto cenno, anche la Marathon, la Glencore International e la Vitol.

Rendimenti BTP decennale in salita, pericolo spread

 Il tonfo di ieri a Wall Street si ripercuote sulle Borse Europee in apertura, con il FSTE- Mib che scende fin dai primi scambi sotto al livello critico di 15.000 punti, negando per la giornata di oggi ogni speranza di recupero. Lo spread ne risente immediatamente, con un balzo verso quota 400 che porta il differenziale a sfiorare immediatamente i 386 punti per poi consolidare la tendenza rialzista.

Torna nelle sale trading l’accostamento Italia-Spagna; quest’ultima, con un differenziale ben oltre i 400 punti che spaventano l’Italia, è la prossima candidata al default nell’Eurozona e nonostante i fondi salva-stato sono ormai definiti la situazione spaventa comunque gli investitori, che continuano a nutrire dubbi sul futuro dello Stato.

Il New York Times punta il dito sugli acquisti delle banche italiane e spagnole rivolti al mercato dei titoli di Stato; secondo l’autorevole fonte le condizioni dell’Eurozona sono ben diverse da qualche mese fa’, grazie sopratutto all’operato di Mario Monti, ma questo non basta a far uscire l’Italia dalla zona a rischio.

Bilancio Snai valutato dai revisori di Ernst&Young

 È stato necessario l’intervento di una società di revisione prestigiosa come Ernst&Young (la sede ufficiale si trova a Londra) per avere un parere positivo in merito al bilancio del 2011 di Snai: quali risultati è riuscita a conseguire il gruppo che gestisce scommesse e concorsi a pronostici? Nello specifico, questa stessa revisione ha messo in luce come il documento sia stato redatto in piena conformità a quelli che sono gli attuali principi contabili internazionali. Volendo essere ancora più precisi, la compagnia britannica ha focalizzato la propria attenzione su alcune indicazioni degli amministratori della celebre spa, vale a dire tutti quei fattori di incertezza e di dubbio che stanno caratterizzando la continuità aziendale, un elemento di cui non si può fare a meno in questi casi.

Bilancio 2011 negativo per Arkimedica

 È passato qualche giorno dalla pubblicazione ufficiale, ma è sempre utile approfondire oggi i dati di bilancio che Arkimedica può vantare in relazione al 2011: in effetti, la spa emiliana, attiva nell’ambito delle forniture mediche e ospedaliere, ha approvato attraverso il suo consiglio di amministrazione il progetto di bilancio di esercizio e quello consolidato, entrambi alla data dello scorso 31 dicembre per la precisione. Che cosa è emerso con maggiore nettezza? Le incertezze esistono, inutile negarlo, ma la compagnia di Gattatico è convinta di poter avere a disposizione risorse finanziarie importanti e per lo meno sufficienti per proseguire l’operatività in futuro. Questo vuol dire che il bilancio consolidato che è appena stato menzionato ha potuto beneficiare di un importante presupposto, vale a dire quello della continuità aziendale.

Azionariato RCS MediaGroup aprile 2012

 Giuseppe Rotelli, pavese classe 1945, già alla testa del gruppo Ospedaliero San Donato, è diventato da qualche giorno il primo azionista di RCS MediaGroup, gruppo editoriale italiano che controlla Il Corriere della Sera. La quota in mano a Rotelli è ora pari al 16,55%, dopo l’acquisto del pacchetto del 5,2% del gruppo Toti per 53,7 milioni di euro. Il prezzo concordato è pari a 1.4€, più o meno il doppio rispetto al valore di chiusura del 5 aprile (0.759€). Nell’ultima seduta di borsa il titolo RCS MediaGroup ha guadagnato il 20,86%, cioè il livello più alto a trenta giorni.

Obbligazioni comune di Salerno

 Lo scorso 5 aprile a Palazzo di Città a Salerno è avvenuta la presentazione dell’iniziativa “Salerno Bond”, con l’obiettivo di sostenere le Pmi del salernitano in questa delicata fase di crisi economica. Si tratta di obbligazioni che la Banca di credito cooperativo di Aquara collocherà a breve sul mercato. Secondo il presidente dell’istituto di credito, Luigi Scorziello, l’emissione di queste obbligazioni nasce dalla consapevolezza di dover ”offrire sostegno alle piccole e medie imprese salernitane in un momento di forte crisi economica con aiuti finanziari a basso costo”.

Previsioni STM 2012 al ribasso

 NXP Semiconductors Netherlands B.V. ha richiesto a STMicroelectronics il pagamento di una multa di circa 59 milioni di dollari. Questo è quello che emerge dalla sentenza di un tribunale della Camera di Commercio Internazionale a riguardo di un contenzioso in corso dal 2008 riguardo gli oneri di minor utilizzo da computare nel prezzo delle fette di silicio che NXP ha fornito tra il primo ottobre 2008 ed il 31 dicembre 2009.

Secondo STM questa “multa” avrà un impatto nella misura del 2.6% sul margine lordo del primo semestre del 2012. Dopo questa notizia, la guidance del 2012 viene abbassata dal gruppo stesso a 30.4%+/-1.5%, mentre STM esprime sorpresa per la sentenza del tutto inaspettata secondo l’azienda.

In borsa il titolo sembrava reagire bene alla fase difficile, visto che il supporto a quota 5 euro non è più stato rivisto dallo scorso gennaio ed il raggiungimento di quota 6.5 euro per azione stava per rilanciare in alto le aspettative del gruppo.

Aumento capitale Gabetti

 Il gruppo immobiliare Gabetti si dirige a grandi passi verso il proprio aumento di capitale. La società avrebbe infatti ricevuto un’offerta vincolate dal gruppo Marcegaglia e da Acosta (per sostanziale ordine di Giancarlo Giordano), che si concluderà poi con una riorganizzazione societaria e – appunto – con l’aumento di capitale da 32 milioni di euro. A renderlo noto è uno stesso comunicato da parte di Gabetti, secondo cui la transazione prevederà altresì un’intesa con le banche creditrici per poter ricorrere all’art. 182 bis della legge fallimentare e la successiva spaccatura del gruppo in due divisioni di business (una per la vendita e una per i servizi agli operatori).

Prende così il via la proposta da tempo formulata da Marcegaglia & Acosta – già azionisti di maggioranza del gruppo con il 15% e il 20% delle quote), che prevede la “completa separazione tra le società che attualmente svolgono le attività di intermediazione immobiliare ed erogazione di servizi tecnici a supporto degli operatori del settore immobiliare (Business Unit Servizi) e le società che svolgono attività di gestione e vendita del portafoglio immobiliare e di gestione e recupero del portafoglio crediti per mutui (Business Unit Investment).

Le prossime ipo di Piazza Affari

 La quotazione ufficiale a Piazza Affari di Brunello Cucinelli ha aperto la strada alla stessa operazione per quel che riguarda altre compagnie non grandissime, ma con intenzioni molto convinte di trarre il massimo vantaggio da queste ipo: l’elenco in questione è abbastanza ampio e comprende delle imprese dei settori più diversi. Da chi si può cominciare? Un esempio molto interessante è quello di Avio, con il suo fondo Cinven che è pronto da diverso tempo, ma non si può dimenticare nemmeno il comune di Milano, visto che quest’ultimo si è posto l’obiettivo di quotare Sea, la società nota per gli aeroporti di Malpesa e Linate. Un discorso a parte lo merita Fedrigoni.

Patrimonio Exor in calo di 2 mld

 Il patrimonio di Exor, la holding del gruppo Agnelli, chiude il 2011 con una perdita di 2 miliardi di euro, ma utili per 500 milioni di euro. Il valore netto degli asset delle partecipate, sottratti i debiti, è calato da 8,3 miliardi di euro di fine 2010 a 6,3 miliardi di euro del dicembre 2011; tuttavia l’utile, grazie principalmente al contributo offerto dalla Fiat, è schizzato in alto a quota 504 milioni di euro contro i precedenti 136,7 milioni di euro del 2010. Come conseguenza dei buoni dati sul profilo della redditività, il consiglio di amministrazione ha deciso di proporre agli azionisti la distribuzione di 80 milioni di euro in dividendi, attingendo tuttavia anche alle riserve: 0,335 euro per le azioni ordinarie, 0,3867 euro per le privilegiate, e 0,4131 euro per le azioni di risparmio.

Exor, pertanto, nonostante la perdita di valore del patrimonio netto continua ad avanzare a vele spiegate grazie alla performance delle principali controllate, che possono garantire prestazioni positive con la sola eccezione della Juventus, il club calcistico. Il gruppo Fiat, ad esempio, ha contribuito con un utile da 1,3 miliardi di euro, Fiat Industrial con 624 milioni di euro, Cushman & Wakefield con 19 milioni di dollari e Alpitour con 17,3 milioni di dollari. Il buco della Juventus ammonta invece a 90,5 milioni di euro.

Calcolo interessi netti Bot

 Le aste dei titoli di Stato possono diventare meno complicate nel loro funzionamento nel caso in cui si venga a conoscenza delle informazioni più preziose da questo punto di vista: l’esempio più lampante è quello del rendimento di cui si viene informati nel momento in cui ci si aggiudica questi stessi strumenti finanziari, senza alcuna importanza che si tratti di Bot, Btp o Ctz. Come funzionano esattamente questi interessi e come si possono calcolare se si ha intenzione di acquisire nel corso dell’asta proprio un Bot? Anzitutto, bisogna ricordare che i Buoni Ordinari del Tesoro sono dei titoli che presentano una scadenza compresa entro l’anno e variabile dai tre ai dodici mesi.

Nuova imposta di bollo sui prodotti e strumenti finanziari

 La nuova imposta di bollo prevista per il 2012 rivede leggermente il metodo di tassazione relativo a prodotti e strumenti finanziari e va’ a colpire tutti gli investitori, dal piccolo “retail” (o meglio, dalla piccola famiglia) fino al grande investitore, passando per i day-trader.

L‘imposta di bollo è divisa in scaglioni e per il calcolo viene considerato il valore di tutte le attività finanziarie registrate nel dossier titoli considerando il loro prezzo di mercato se si tratta di titoli privi di valore nominale. Gli scaglioni sono così suddivisi:

  • per valori fino a 49.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 34,20 euro;
  • per valori fino da 50.000,00 euro a 149.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 70,00 euro;
  • per valori fino da 150.000,00 euro a 449.999,99 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 240,00 euro;
  • per valori fino oltre a 500.000,00 euro l’imposta di bollo annua in vigore fino a dicembre 2012 è pari a 680,00 euro.

Durante il 2012 verranno inseriti nel calcolo anche i fondi di investimento e le polizze vita, prima escluse dal conteggio, ed inoltre l’imposta sarà pari allo 0.10% con un minimo di 34,20 euro fino ad un massimo di 1.200 euro. Le misure straordinarie non vanno a toccare però i libretti postali ed i conti correnti sotto i 5.000 euro.