Target price Telecom Italia alzato da Barclays

 Gli analisti della Barclays hanno aumentato il proprio target price sul titolo Telecom Italia, portandolo a quota 1,15 euro rispetto al precedente 1,10 euro. Contemporaneamente, con una serie di osservazioni che sono certamente di estremo gradimento per gli azionisti del gruppo telefonico, la società ha anche confermato il rating overweight sul titolo.

Cresce intanto l’attesa per il piano strategico relativo al secondo semestre del 2012. Fino a questo momento, infatti, gli stakholders possono vantare esclusivamente indiscrezioni e rumors più o meno accreditabili, resi omogenei dalla necessità che la compagnia italiana torni realmente competitiva nel business core delle telecomunicazioni, ponendo altresì i propri tasselli nei nuovi segmenti ad alto tasso di crescita.

Fonsai sospesa per eccesso di ribasso

 Dopo poche battute Fondiaria-Sai arriva a perdere oltre il 7% rispetto al valore di chiusura della seduta precedente e le contrattazioni vengono interrotte momentaneamente. Al momento gli scambi sono ripresi vicino a 3.904 euro per azione con un ribasso teorico superiore del 5%. Meglio Unipol (-0.20%) e Premafin (+1.74%) mentre Milano Assicurazioni cede poco più del 2%. Gli scambi si infiammano intorno ai Ligresti mentre sembra che si sia finalmente trovata una soluzione tra Unipol e FonSai; questa sarebbe semplicemente il rinvio dell’acquisizione di Milano Assicurazioni. Equita Sim ritiene positiva la notizia, anche se per il momento non vi è nulla di ufficiale.

Il caso Ligresti sembra passato in secondo piano; la procura di Milano fino a poco tempo fa’ riteneva il caso Ligresti più complesso e grave del caso San Raffaele. Al momento però gli analisti ritengono che l’unico rischio per le società è un allungamento dei tempi di fusione, puntando già sull’ottenimento di un risultato positivo dalle indagini.

Ipotesi bancarotta fraudolenta per Im.co e Sinergia (Ligresti)

 Continua l’indagine della Procura di Milano sulle attività della famiglia Ligresti. I sospetti maggiori derivano dal deflusso di risorse passate dalle casse della holding Premafin, ma anche delle controllate Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni, alla famiglia di Paternò per finanziare i propri progetti immobiliari. L’epicentro della girandola di immobili della famiglia Ligresti ha il suo epicentro a Roma, via Guido d’Arezzo, nel palazzo dove ha sede sia la Im.co che Sinergia. Sempre qui aveva sede la Terredi srl, che nel 2003 aveva venduto alla Im.co un terreno a Milano. Qui hanno sede anche altre società della galassia Ligresti: Premafin, Icein, Avvenimenti e Sviluppo Alberghiero.

Goldman Sachs aumenta dividendo per la prima volta dal 2006

 A Wall Street è stata ripetutamente criticata per le sue pratiche poco etiche adottate nei confronti della clientela, ma ieri si è presa una piccola rivincita. Nonostante il bilancio sia apparso in calo, Goldman Sachs – la più discussa tra le banche d’affari a stelle e strisce – ha battuto le attese degli analisti e dimostrato che il settore bancario americano è in crescita e in condizioni nettamente migliori rispetto alle rivali europee. In linea generale, Goldman Sachs non ha comunque brillato nei conti visto che l’utile netto è sceso del 23% a 2,11 miliardi di dollari.

Risultati 1° trimestre 2012 Yahoo! e Intel migliori delle attese

 Ieri sera sono stati pubblicati i risultati del primo trimestre 2012 di tre colossi hi-tech della Corporate America, che hanno evidenziato ancora una volta che il settore tecnologico è davvero in grande condizioni e che quindi il boom dei titoli quotati al Nasdaq è giustificato dai fondamentali delle società. Yahoo! ha diffuso i conti del primo trimestre dell’anno evidenziando un balzo dei profitti del 28% a 286 milioni di dollari. Il giro d’affari si è attestato a 1,077 miliardi di dollari (+1%), che non tiene conto delle commissioni versate ai partner commerciali.

Annullato beauty contest frequenze tv

 Nell’attesa di comprendere come i mercati reagiranno in maniera consolidata alla scelta del governo (il riferimento è principalmente sul fronte Mediaset), prendiamo nota dell’annullamento del beauty contest per le nuove frequenze 700 Mhz, che avrebbe dovuto assegnare le stesse nei confronti delle emittenti televisive. La decisione, nell’aria da giorni, era divenuta ufficiale nelle ultime ore, grazie al suo inserimento nell’emendamento al decreto di semplificazione fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri e quindi depositato alla Camera.

Nuovo cda Unicredit

 La Repubblica ha lanciato l’indiscrezione sulla presentazione delle candidature per il futuro consiglio di amministrazione di Unicredit. Stando a quanto appena affermato dai giornalisti del quotidiano, sarebbe “tutto confermato”, sia per quanto concerne l’assetto a 19 del consiglio (in significativa diminuzione rispetto ai 23 membri precedenti), che la sua composizione, con nomi che sarebbero già designati e sostanzialmente confermati.

Rating Nokia sempre più vicino al livello “spazzatura”

 Il rating del colosso tecnologico finlandese Nokia continua a scendere ed è ormai ad un passo dalla soglia “junk”, cioè spazzatura. Nessuno avrebbe mai immaginato che Nokia potesse scendere così tanto nella scala di valutazione delle agenzie di rating, eppure il crollo c’è stato. A complicare le cose per la regina dei telefonini è stato il recente allarme sugli utili per l’anno in corso. Moody’s ieri ha deciso di tagliare il rating sul debito di lungo periodo a “Baa3” con outlook negativo, dopo che Nokia ha annunciato un crollo delle vendite di cellulari del 16% su base annua.

Banche in ripresa dopo annuncio Moody’s

 Netto cambio di rotta per Piazza Affari che grazie al settore bancario. Gli stessi titoli che nei giorni (e nelle settimane) precedenti hanno fatto soffrire il Mib Italiano ora rilanciano verso l’alto le blue-chips con un rialzo guidato da 8 titoli bancari in cima al listino. L’indice di riferimento guadagna il 2,78% con Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +4,26% seguita dalla Popolare di Milano (+3,09%) e Ubi Banca (+2,99%).

La situazione è però più complessa di quanto sembra ed anche se la positività sta guidando la prima parte della giornata, bisogna ricordare che ieri Moody’s ha annunciato un drastico taglio di rating. Era da qualche settimana ormai che le agenzie di rating USA non attaccavano l’Eurozona, intenta a risolvere i suoi problemi interni e valutare la questione “Spagna”, sempre più lontana dalla Germania e sempre più in difficoltà.

Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.

Offerta Unipol accettata da Premafin

 Continua a tenere banco l’operazione “Grande Unipol”, una delle più complesse negli ultimi anni sulla borsa di Milano. Il progetto di fusione tra il gruppo bolognese di bancassurance e la galassia Ligresti passa da una valutazione di Premafin di 80 milioni di euro e dal controllo completo di Unipol sul nuovo aggregato che nascerà con la fusione con Fondiaria-Sai. Unipol avrà il controllo del 66,7% del nuovo conglomerato finanziario composto da Unipol Assicurazioni, Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni.

Perché il rendimento dei Bund è sui minimi di sempre

 Lo scorso 11 aprile è avvenuta l’asta dei Bund a 10 anni, che ha evidenziato il rendimento lordo più basso di sempre all’1,77%. Considerando l’ultima rilevazione di marzo sull’inflazione in Germania al 2,1%, il rendimento del decennale tedesco (Bundesanleihen nella dizione completa) risulta negativo in termini reali (depurato per l’appunto dalla crescita dei prezzi al consumo). L’agenzia del debito tedesca aveva offerto titoli di stato con scadenza luglio 2022 e cedola 1,75% per 5 miliardi di euro. Il rendimento così basso, però, ha spinto gli investitori a richiedere soltanto 4,11 miliardi di euro.

Divisione attività bancarie Mediobanca

 Dividere Mediobanca potrebbe generare un maggior valore rispetto all’attuale (invero, non elevatissima) capitalizzazione? La maggior parte degli analisti sembra esser propensa a pensarla così, e – visto e considerato che le cose, per la banca di Piazzetta Cuccia – non sembrano andare benissimo, è veramente probabile che la strada della divisione delle attività societarie possa essere presto perseguita.

In altri termini, Mediobanca potrebbe essere un esempio di maggiorazione del proprio valore grazie alla divisione in varie parti. Da una parte rimarrebbe la holding, che utilizzerebbe i dividendi incassati dal gruppo Generali per poter fare nuovi investimenti o stimolare l’incremento di quelli già in essere. Dall’altra parte, invece, vi sarebbe l’area merchant e banca di credito, che potrebbe utilizzare i proventi derivanti dalle attività per poter potenziale nuove iniziative (CheBanca su tutte, o la divisione del credito al consumo).

DeLonghi compra la licenza del marchio Braun

 Il marchio Braun sta per diventare italiano. La notizia, anticipata da qualche indiscrezione negli ultimi giorni, e ora rivestita di maggiore ufficialità, riconduce infatti nella società tricolore DeLonghi l’artefice di questa importante operazione societaria, attraverso la quale la compagine ha rilevato la licenza della Procter & Gamble, insieme ad alcuni asset produttivi che andranno ad essere integrati a quelli già esistenti nell’azienda.