L’Istat raffigura un’Italia disoccupata e anziana

 Età avanzata, aumento della disoccupazione e degli stranieri residenti: sono questi i tre elementi che emergono con maggiore nettezza dall’annuario 2011 stilato dall’Istat, il ritratto più aggiornato della nostra popolazione. In effetti, secondo l’istituto statistico, sono oltre due milioni i cittadini che stanno attualmente cercando un lavoro, gran parte dei quali sono molto giovani, con il tasso piuttosto accentuato per quel che riguarda coloro che sono in attesa da più di un anno. Le nascite in oltre non progrediscono, anzi si sono praticamente arrestate. Nel dettaglio, si è passati dai 568.857 nati del 2009 ai 561.944 dello scorso anno, una contrazione piuttosto evidente che viene però compensata dalla crescita dei residenti, soprattutto di nazionalità straniera.

Novità nel decreto Salva Italia

 Battezzato dallo stesso Mario Monti come decreto “Salva Italia“, lascia facilmente dedurre che sarà la manovra che porterà il nostro Paese fuori dal baratro che si era prospettato, dopo la crisi del Portogallo, ma soprattutto dei nostri vicini di casa greci. L’Italia é una delle economie trainanti dell’unione Europea e “non può permettersi” di sbagliare. Gli italiani sono stati chiamati a prendere atto di questo periodo di austerità: sono 101, fra emendamenti e sub-emendamenti, le modifiche introdotte nel decreto salva Italia. Vediamo alcune novità introdotte con questa manovra.

Recessione economica in Italia nel 2012

 Sacrifici. Questa é la parola che serpeggia tra le labbra del nuovo esecutivo che si appresta a discutere in questi giorni sugli ultimi emendamenti della manovra che sempre più spesso viene chiamata “Salva Italia“. Sacrifici a cui il popolo italiano non potrà sottrarsi per amor di patria e senza lasciarsi influenzare negativamente dalle previsioni molto dure divulgate ieri da Confindustria sull’economia italiana. Il 2012 non sarà l’anno della ripresa, per l’Italia si attende un periodo di recessione: per l’anno venturo le stime parlano di un -1,6% rispetto alla precedente previsione del +0,2% e il settore più colpito, neanche a dirlo, sarà il lavoro. Il peso delle manovre finanziarie, dei rovesci dei mercati e delle richieste dell’Europa sulla rimodulazione dei debiti pubblici si faranno presto sentire e e come un boomerang, la crisi appena superata dopo il disastro dei mutui subprime, torna ad aleggiare sul nostro Paese e sull’Europa intera: fino al 2013 l’Italia vedrà un periodo in cui la crescita sarà piatta o negativa.

La Libia rafforza il capitale in Unicredit

 Giusto in tempo; mentre l’assemblea straordinaria approva l’aumento di capitale da 7.5 miliardi di euro per Unicredit, vengono sbloccati i fondi libici permettendo l’adempimento degli accordi non scritti presi in precedenza.

Da una parte l’asse Italo-Libico è importante per gli investimenti del Bel Paese che ricordiamo sono stati bloccati per via della guerra; con la scomparsa del Colonnello però le attività stanno riprendendo e gli investimenti Italiani sul suolo Libico potranno dare finalmente i loro frutti. Dall’altra parte, forse più importante, ci sono i legami finanziari tra i due Paesi, rafforzati anche dal lavoro dell’ex-premier Berlusconi nel 2008.

Lagarde (Fmi) preoccupata dall’escalation della crisi europea

 Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ne è sicura, la crisi del debito europeo sta crescendo a tal punto che non potrà essere risolta da un unico gruppo di paesi: secondo l’ex ministro transalpino, infatti, se dovesse mancare collaborazione, allora ci si troverebbe di fronte a una situazione molto simile a quella degli anni Trenta, prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. In pratica, l’immunità dalla crisi non spetta a nessuno, né alle economie più povere né a quelle emergenti e nemmeno a quelle più ricche, ma bisogna ricordare che questa escalation imporrà di focalizzarsi prima o poi su quanto dovrà essere realizzato.

Standard & Poor’s declassa dieci banche spagnole

 Il turno della Spagna è ormai giunto: Standard & Poor’s ha riversato tutta la propria “rabbia” finanziaria nei confronti del credito iberico, provvedendo a declassare il rating di ben dieci banche nazionali: si tratta del risultato dell’applicazione dei nuovi criteri valutativi in questo senso e non è detto che l’agenzia americana possa ritoccare ulteriormente al ribasso questi giudizi nel giro di pochi giorni. Il comunicato è stato molto esplicito, gli istituti coinvolti devono ora far fronte a questa revisione negativa e rimangono ancora sotto osservazione con tutte le implicazioni negative del caso, visto che i rischi sono seri e concreti per il breve termine.

Mercato del lavoro nel 2012 ancora debole

 Il primo trimestre del 2012 continuerà a essere grigio per il mercato del lavoro: gli italiani in cerca di occupazione non avranno a disposizione nuove chance di impiego. Lo prevede un panel di oltre mille datori di lavoro delle aziende italiane intervistati da ManpowerGroup nell’ambito della ricerca ‘previsioni sull’occupazione‘: le aziende hanno espresso agli intervistatori le loro intenzioni di assunzione nel periodo gennaio-marzo 2012. Le imprese non hanno nascosto che la previsione sarà negativa e nello specifico si prospetta una riduzione delle richieste di lavoro pari al 7% circa, 2 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente ma ben 10 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno, quando la previsione espressa dai datori di lavoro per il primo trimestre 2011 raggiungeva quota +3%.

Capitali delle banche: un piano europeo per il rafforzamento

 Questa settimana sono protagoniste le banche: l’ultimo bollettino della BCE ha sottolineato che la solidità dei bilanci bancari, sarà un fattore chiave per contenere l’effetto che si potrebbe innescare a seguito sui mercati finanziari a seguito delle tensioni economiche che stanno attraversando i Paesi dell’Eurozona. Si rende inoltre necessaria la collaborazione delle autorità nazionali di vigilanza affinchè vigilino sulla concreta attuazione dei piani di ricapitalizzazione delle banche senza produrre un’evoluzione sfavorevole per il finanziamento dell’attività economica in Europa. Nel bollettino, l’istituto centrale guidato da Mario Draghi, sottolinea inoltre il dovere di tutti i Governi ad adoperarsi urgentemente per la sostenibilità dei conti pubblici.

Euro/Dollaro sulla scia dell’azionario recupera terreno

 Se l’azionario Europeo (ed Americano) nell’ultima settimana è sceso, allora Euro/Dollaro è proprio crollato; il segnale di ribasso scattato nelle prime ore di contrattazione di Lunedì scorso ha dato il via al down-trend di breve periodo che ha costretto il cross a cedere circa 400 pips in 4 giorni a favore della valuta USA, mentre i cross correlati non hanno dato segni di alcun genere per confermare lo short.

Dopo aver perso durante la giornata di Martedì il supporto a 1.3149 la situazione di medio periodo si è indebolita tanto che si è ricominciato a parlare di un cambio 1:1 con il Dollaro USA che farebbe tirare un respiro di sollievo alle due potenze mondiali (Stati Uniti appunto, e Cina, che detiene una quantità ingente di Dollari USA). Mentre quindi in area Euro si parla di recessione e di rischio dei debiti sovrani, il resto del mondo beneficia della situazione sfavorevole e sembra essere completamente estraneo al momento di tensione, anche se sappiamo che dopo il 2008 non è sicuramente così.

Piazza affari apre in salita. Lo spread resta oltre i 500 punti

Le borse americane hanno chiuso la giornata di contrattazioni in negativo. Il Nasdaq ha chiuso con un -1,55% mentre il Dow Jones ha perso l’1,10%. Lo spread nella prima mattinata di oggi è ancora alto, oltre i 500 punti. Sembra non sortire nessun effetto sul differenziale la manovra del governo monti che oggi è al vaglio del parlamento, il quale dovrà dare la fiducia o meno a tale manovra. Intanto Piazza Affari gira in positivo, solamente l’indice STAR è segnato in negativo, anche se appena sotto lo zero Insomma, una giornata che sembra buona per le borse nazionali.

Buona domanda per l’asta dei Btp a cinque anni

 Lo spread tra titoli italiani e tedeschi continua ad aumentare, ma comunque una piccola certezza c’è: il medio termine fa ancora gola. Non si spiegherebbe altrimenti l’andamento dell’ultima asta di Buoni del Tesoro Poliennali a cinque anni, la quale ha beneficiato di una domanda che può essere definita “buona” e di rendimenti che sono giunti ai loro massimi storici. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa emissione, c’è da dire che l’ammontare complessivo che è stato offerto ha raggiunto i tre miliardi di euro, mentre la richiesta da parte degli investitori è stata superiore, con 4,25 miliardi complessivi. Lo sforamento c’è stato, non eccessivo, ma comunque concreto.

Quarto giorno di ribasso per la rupia indiana

 La rupia indiana prosegue imperterrita il proprio declino nei confronti del dollaro americano: ormai si è giunti a un vero e proprio record negativo da questo punto di vista, dato che la valuta asiatica è ormai giunta al suo quarto giorno consecutivo di ribasso. Che cosa sta accadendo di preciso? In pratica, gli investitori sono molto sensibili ai rischi monetari e i timori crescenti in relazione alla crisi del debito sovrano dell’eurozona la fa da padrona, coinvolgendo anche nazioni emergenti e in rampa di lancio come l’India. La moneta verde è così riuscita a battere il suo record precedente nei confronti della rupia, attestandosi a quota 54,21 (giusto un giorno fa questo stesso valore era pari a 53,88 rupie), con dei picchi anche superiori che non si sono però mantenuti nel corso della giornata.

Perequazione pensioni 2012 fino a 1.400 euro

 Nel maxi-emendamento alla manovra presentato dal nuovo esecutivo alla Commissione Bilancio della Camera una serie di misure interessanti per quello che ormai tutti chiamano il decreto “Salva Italia“: sotto l’obiettivo la perequazione delle pensioni nel 2012 fino a 1.400 euro, l’anno prossimo quindi saranno indicizzate le pensioni fino a 1.400 euro (circa l’80% delle pensioni corrisposte dall’INPS), mentre nel 2013 la perequazione verrà applicata alle pensioni che superano il tetto di 900 euro. Il gettito che verrà meno sarà coperto da un contributo di solidarietà sulle pensioni oltre i 200 mila euro l’anno: a queste sarà applicata un´imposta pari al 15% sulla parte eccedente i 200 mila euro. Inoltre, il maxiemendamento contiene misure quanto riguarda le pensioni anticipate: molti erano pronti a lasciare il lavoro nel giro di pochi mesi e quindi si apre la possibilità di un periodo di transizione per l’applicazione della nuova norma, in modo che chi aveva già programmato la pensione non subisca bruschi rinvii.

Rating Generali con Fitch passa ad A-

 Tempi grigi per Generali, costretta a fare i conti con Fitch, la celebre agenzia che ha deciso di declassare l’assicuratore da AA- ad A-. L’agenzia di rating Fitch ha annunciato di aver concretizzato una revisione settoriale dei rating degli assicuratori italiani e spagnoli a causa del contesto di crisi dei Paesi dove il problema del debito sovrano é ancora pressante. Non solo l’Italia quindi sotto il mirino dell’agenzia di rating, la quale ha contestualmente messo sotto osservazione il giudizio su altre compagnie assicurative europee.