In tempi record il Ddl stabilità è legge. Ha ottenuto alla Camera 380 voti favorevoli, 26 contrari e due astenuti, il Quirinale ha già provveduto a promulgarla, disponendone la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Mario Monti non vuole perdere tempo. Al lavoro da ieri alle 9,30 a Palazzo Giustiniani, nei suoi nuovi uffici del Senato, ha incontrato il presidente della Bce, Mario Draghi, Pier Luigi Bersani e il vice-segretario del Pd, esperto di questioni economiche, Enrico Letta. Durante i suoi vari colloqui è arrivato il via libera alla Legge di Stabilità. La squadra dei ministri del nuovo premier Mario Monti ha inserito nella manovra quelle che sono ritenute le misure indispensabili per contrastare il debito e rilanciare la crescita: dall’economia allo sviluppo, dal lavoro al welfare, dall’istruzione alla giustizia.
Governo Monti é solido, durerà?
Il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, dopo le sue dimissioni non manca di esprimere il proprio giudizio, positivo, sul nuovo governo Monti. Secondo l’ex premier, il nuovo team di ministri potrà governare fino alla fine della legislatura nel 2013 perchè opererà in maniera tale da essere utile all’Italia per tutta la durata del periodo che rimane, come ha ribadito l’ex presidente del Consiglio alla domanda se Monti potrà lavorare fino alla fine. Berlusconi quindi in un certo senso assicura di vedere l’Italia «in buone mani».
Piazza Affari: gap down contenuto e recupero, ma la giornata non è finita
Il close a 11770.80 di Wall Street alla fine ha avuto le ripercussioni che ci aspettavamo sull’azionario Europeo con un’avvio di seduta negativo e Piazza Affari che alle 9:00 era prossima ai 15000 punti, soglia critica valida per tutta la giornata di oggi. Proprio da quel livello è iniziato il recupero che prosegue anche adesso con l’indice che si porta oltre l’1% di guadagno pur disegnando swing di massimo discendenti fin da Mercoledì. L’inversione di tendenza non è ancora avvenuta ed il recupero di qualche titolo del settore Bancario non basta a ristabilire l’equilibrio sul book di negoziazione; sembra infatti che ci siano ancora venditori pronti ad intervenire e cambieranno idea solamente con il recupero stabile di quota 15400 che risulta essere la resistenza intraday ma anche quella end-of-day. Un close giornaliero oltre questo livello darà fiducia per l‘open di Lunedì costringendo ad un close di tenuta anche oltre oceano.
Istat: in calo gli ordini e fatturato dell’industria a Settembre
Secondo i recenti dati comunicati dall’Istat, gli ordine ed il fatturato dell’industria italiana è calato nel mese di Settembre del 5,4% rispetto al mese precedente. Su base annua, l’Istat comunica che il dato è cresciuto dell’1.9 per cento, grazie all’aumento del mercato estero, mentre quello interno è rimasto invariato. Nella media degli ultimi tre mesi Luglio-Settembre, il dato aumento dello 0,9%, rispetto ai tre mesi precedenti.
World Gold Council: in crescita la domanda di oro
Brilla più che mai la domanda di oro: la constatazione può essere fatta soprattutto in relazione agli ultimi dati che sono stati diffusi dal World Gold Council. Come è noto, si tratta di una associazione industriale che raggruppa le principali aziende minerarie aurifere e che ha sede nel Regno Unito, il quale in questa occasione ha provveduto a rendere noto l’ammontare della domanda nel terzo trimestre del 2011. Ebbene, non ci si può certo lamentare in tal senso, dato che è stato registrato un aumento pari a sei punti percentuali, con la quota complessiva che si è avvicinata moltissimo alle 1.054 tonnellate. Che cosa vuol dire un valore di questo tipo e di queste dimensioni?
Ubs: i licenziamenti stanno diventando di moda
Purtroppo sembra che l’unica alternativa a disposizione degli istituti di credito internazionali contro la crisi sia quella del licenziamento: dopo il turno di Citigroup e Credit Suisse, ora tocca a Ubs Ag dominare le cronache finanziarie. In effetti, la principale banca di tutta la Svizzera è seriamente intenzionata a conseguire un Roe (Return On Equity) che sia compreso tra il 12 e il 17% a partire dal 2013, un obiettivo piuttosto ambizioso che deve comunque essere associato anche a una gestione finanziaria sana. L’istituto di Zurigo è anche pronto a pagare un dividendo pari a dieci centesimi negli ultimi giorni di questo 2011, il primo versamento in denaro cash da tempi in cui la crisi economica era soltanto agli albori, dunque un evento molto importante.
Crisi e risparmi: il 94% delle famiglie in difficoltà
È veramente bassa la percentuale delle famiglie italiane in grado di far quadrare il bilancio o affrontare spese impreviste con facilità o molta facilità. Solo il 6% delle famiglie italiane non ha difficoltà a sostenere spese o pagare bollette, lo rileva un’indagine promossa dal Forum ANIA Consumatori, e condotta dall’Università degli Studi di Milano. Lo studio si é svolto esattamente su un campione rappresentativo costituito da 3.102 capifamiglia. Dallo studio però emergono anche i comportamenti e le attitudini psicologiche che determinano le decisioni di consumo, investimento e indebitamento dei cittadini: non tutti hanno la stessa propensione al risparmio e le persone impulsive e poco inclini a fare sacrifici hanno maggiori difficolta’ economiche. Lo studio elabora inoltre un ‘Indice di vulnerabilita” di cui sarà monitorata l’evoluzione nei prossimi anni.
Trimestrale Alitalia: si riducono le perdite
Sembrano lontani i tempi in cui i passeggeri della compagnia di bandiera venivano all’ultimo minuto informati di ritardi, cancellazione di voli, e nei casi peggiori “parcheggiati” nelle sale d’attesa o negli alberghi per ore e giorni. Alitalia si sta riprendendo, lentamente, ma ha ripreso a salire: la compagnia aerea ha chiuso i primi nove mesi del 2011 con ricavi in crescita del 10,7% a 2,7 miliardi di euro, grazie a un aumento del 6,2% dei passeggeri trasportati.
Wall Street inverte: previsto un Venerdì nero?
Non rosso, ma nero potrebbe essere il Venerdì che va’ a chiudere l’ottava in corso, visti i presupposti sulla chiusura di oggi di Wall Street attesa tra poco; attualmente il Dow Jones cede in termini percentuali l’1.66% portandosi a quota 11707 dopo un’apertura prossima alla parità vicino a 11900 punti. Se pensiamo che solo Martedì scorso lo stesso indice andava al recupero di 12200 punti ci rendiamo conto di come è cambiata la situazione e ad aggravare il quadro ci sono i segnali ciclici che con la perdita del bottom del 9 Novembre prevedono un’intermedio ribassista a meno di immediata smentita.
La tensione è quindi altissima e si corre ai ripari; vengono liquidate tutte le posizioni possibili e ci si prepara per il tonfo di domani mattina che può essere smentito solamente da una sessione asiatica sopra la media per un close settimanale che comunque sarà non potrà lasciare segnali di forza.
Piazza Affari: si ridimensiona lo spread Italiano, ora è la Francia a preoccupare
L’avvio di seduta incerto sembra essere “corretto” dall’intervento di Monti che ferma la volatilità e rilancia al rialzo il Mercato sulla scia di un’ottimismo su cui nessuno riesce a scommetterci. Ancora si parla di un’Italia piena di problemi ed ancora l’ormai vecchio Governo che tenta di fare ostruzionismo in tutti i modi continua a rallentare l’azione del nuovo team di lavoro che si trova tra le mani un Paese in bilico.
Nonostante tutto nella giornata di oggi i mercati sembrano tenere un’eventuale ribasso (sostenuto solo dal supporto a 15200 punti di Mib) per il momento scongiurato; lo spread Btp-Bund si ridimensiona di una manciata di punti sfiorando quota 500 ed anche se resta il sorvegliato speciale d’Europa l’attenzione oggi sembra tutta per la situazione Francese che sembra riservare sorprese nell’immediato futuro.
Fitch: forti rischi di contagio per le banche americane
La sfida che le banche degli Stati Uniti si apprestano ad affrontare nel nuovo anno è seria e rischiosa: il rischio deriva soprattutto dal progressivo deterioramento che sta interessando il debito sovrano europeo, con gli spread di molte nazioni che sono saliti alle stelle e il rischio di un contagio sempre più vicino. L’osservazione è di Fitch, una delle tre principali agenzie di rating a livello internazionale, la quale ha mostrato una certa preoccupazione per l’outlook del credito americano, nonostante la crisi del Vecchio Continente possa essere risolta in tempo e in maniera adeguata. L’esposizione di questi gruppi è infatti piuttosto elevata e bisogna quindi prestare la massima attenzione.
Credit Suisse è pronta a chiudere la filiale di Taiwan
Credit Suisse, uno dei gruppi bancari più importanti di tutta la Svizzera, ha deciso di chiudere le proprie operazioni creditizie di Taiwan, paese in cui è appunto presente una filiale: in questo modo, secondo le prime indiscrezioni di cui si è in possesso, si andrebbero a eliminare una ventina di posti di lavoro. Il Credit Suisse Ag Taipei Bank Branch, specializzato soprattutto in reddito fisso, tassi di cambio esteri e operazioni relative al mercato monetario, chiuderà quindi i battenti, una decisione privata su cui vige ancora il massimo riserbo. C’è comunque da precisare che il paese asiatico potrà ancora beneficiare dei servizi concernenti la ricerca azionaria e il trading commerciale della banca elvetica.
Governo Monti: ecco i nuovi ministri
Desidero ringraziare le forze politiche e sociali per la collaborazione che ho avuto. Desidero rivolgere un cordiale saluto al Presidente del Consiglio uscente. Un sentito ringraziamento al Capo dello Stato per il sostegno che in ogni istante da lui ho avuto.
Così il Governo Monti presenta i nuovi ministri. Alle 13,30 di ieri dal Quirinale ha ringraziato tutte le forze politiche, Berlusconi e Napolitano. Entro oggi al Senato presenterà il programma del suo governo. Ecco la lista dei nomi dei Ministri con Portafoglio:
Barroso: la crisi UE é sistemica
Commissione ed eurogruppo dovranno rafforzare la sorveglianza sui paesi dell’Eurozona sotto procedura per deficit eccessivo, é questo quello che ha sottolineato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso confermando che presenterà una proposta tra meno di dieci giorni. Le ‘finanziarie’ nazionali dovranno essere esaminate e valutate prima di adottare gli idonei strumenti o emendamenti da applicare nel corso dell’anno. La proposta della Commissione Ue sugli Eurobond sarà quindi presentata prima della fine dell’anno, ha annunciato il presidente parlando alla plenaria di Strasburgo.