Il presidente dell’Authority per l’energia, Ortis, preoccupato per il mercato del gas

A contribuire a mantenere alti i prezzi del gas sono la frammentarietà del mercato e la mancanza di nuove infrastrutture. A sostenerlo è Alessandro Ortis, presidente dell’Authority per l’energia, preoccupato anche per gli approvvigionamenti invernali di gas in Italia. Secondo Ortis, infatti, durante il prossimo inverno l’Italia potrà beneficiare solo di un’aggiunta di circa 30 milioni di metri cubi al giorno derivanti dal potenziamento di alcuni dei gasdotti a disposizione del paese.

Altre operazioni di miglioramento dell’efficienza dei gasdotti in programma sono state, infatti, rimandate all’anno prossimo come è accaduto, ad esempio, per il potenziamento del TAG che è stato spostato ad ottobre del 2009. Inoltre, sempre secondo i dati forniti da Ortis, la capacità di stoccaggio di Eni è rimasta immutata.

Riciclaggio: sale il numero operazioni sospette ma diminuisce il valore

Secondo i dati raccolti nella relazione del ministero dell’Economia al Parlamento, è salito il numero delle operazioni sospette di riciclaggio segnalate, ma è calato il loro valore. 12.503 le segnalazioni trasmesse lo scorso anno che gli intermediari e i professionisti hanno trasferito all’Ufficio italiano cambi. I movimenti anomali rilevati sono stati 20.942, contro i 16.860 del 2006 (più 24%). È quindi sceso l’importo medio delle operazioni segnalate. Durante il 2007 sono state 11.724 le segnalazioni inviate dall’Uic agli organi investigativi, di cui 211 riferite a operazioni sospette di finanziare il terrorismo. Qual’è la percentuale dei casi che poi dopo un’accurata indagine vengono accertati? Su questo possiamo dire che diminuiscono le archiviazioni dei casi: sono state 941 (in calo rispetto alle 1.722 del 2006) quelle decise dall’Uic.

Fannie Mae e Freddie Mac a rischio insolvenza, i mutui subprime colpiscono ancora

Fannie Mae e Freddie Mac, le due agenzie a garanzia pubblica specializzate nei mutui ipotecari sono a rischio insolvenza. Aumenta infatti la probabilità che il governo americano debba ricorrere a un salvataggio delle due società travolte dal collasso dei mutui subprime. In un intervista comparsa su Bloomberg, William Poole ex presidente della Federal Reserve di St.Louis, spiega che Freddie Mac ha debiti che superano di 5,2 miliardi di dollari il valore dei propri asset nel primo trimestre. Non se la cava meglio Fannie Mae, il cui effettivo valore degli assett è calato del 66% a 12,2 miliardi di dollari e potrebbe quindi essere negativo nel trimestre successivo.

Non è dello stesso parere il segretario del Tesoro Usa, Henry Paulson il quale ha affermato davanti al Comitato sui servizi finanziari della Camera:

Fannie Mae e Freddie Mac, stanno solo passando attraverso il periodo impegnativo di una decisa crisi del settore abitativo che ha colpito il mercato del credito. I due gruppi continuano a ricoprire un ruolo importante nell’attuale mercato immobiliare ed è necessario che lo facciano anche in futuro.

Doppia promozione per Saras: aumenterà la produzione di diesel

Doppia promonizione per il gruppo di Moratti in Borsa da parte di americani e spagnoli. Grazie al potenziamento dell’attività nel diesel, dicono gli analiti, Saras otterrà forti aumenti della redditività con il margine di raffinazione che salirà di 2,2 dollari al barile per raggiungere nel 2012 i 10,1 dollari al barile. E’ la previsione di Citigroup che ha avviato la copertura del titolo Saras con raccomandazione buy e target price di 4,11 euro. Saras ha appena presentato un piano industriale che prevede 1,2 miliardi di euro di investimenti nei prossimi quattro anni investimenti nei prossimi quattro anni per aumentare l’efficienza e incrementare la produzione di diesel.

Per questo motivo anche la banca spagnola Santander ha avviato di recente la copertura sul titolo con traget price a 4,24 euro. Entrambi i report ricordano che Saras possiede una delle più grandi e più efficienti raffinerie del Mediterraneo, quella di Sarroch, vicino a Cagliari, che vanta un elevatissimo grado di complessità. Le caratteristiche tecniche dell’impianto permettono a Saras di raffinare greggi cosiddetti non convenzionali, cioè petroli meno pregiati ma anche di costo decisamente inferiore.