E’ tempo di campagna elettorale e i politici italiani non perdono tempo nel mettere in campo slogan attraenti, grandi promesse e altre buone intenzioni nel caso in cui venissero eletti dopo la prossima tornata elettorale prevista per fine febbraio prossimo. Dopo Bersani e Berlusconi, tocca a Mario Monti calare il sipario sul suo progetto politico. Il professore di Varese ha pubblicato sul sito di Palazzo Chigi il suo documento di analisi, che ripercorre tutte le tappe del suo esecutivo tecnico nel 2012 e fissa le priorità del prossimo governo.
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Monti bocciato dal quotidiano tedesco Bild
Mario Monti ha annunciato la sua discesa in campo nello scenario politico italiano direttamente dal suo profilo Twitter, lanciando un appello alle forze politiche a sostenere la sua Agenda per l’Italia. A questo punto è sempre più probabile un impegno diretto di Monti nella campagna elettorale con una sua lista. Pd e Pdl hanno già preso le distanze, mentre i centristi sostengono il professore. Intanto, però, il senatore a vita deve incassare le critiche dal quotidiano tedesco Bild, il più venduto in Europa con una tiratura di circa 5 milioni di copie giornaliere.
Berlusconi vuole abolire l’Imu
Continua l’offensiva mediatica di Silvio Berlusconi, che ieri è stato ospite in tv a Domenica In su rai uno da Massimo Giletti. Il Cavaliere, che ha litigato con il conduttore minacciando di abbandonare lo studio, né ha avute un po’ per tutti, in particolare per Monti e Gianfranco Fini. L’ex premier, che lasciò il governo al culmine della crisi finanziaria sul finire di novembre 2011, vuole vincere le elezioni con il 40% dei voti degli elettori e abolire l’Imu. Durante il suo monologo in tv è stato interrotto più volte da Giletti, con il quale è giunto ai ferri corti.
Monti disponibile a diventare premier nel 2013
Mario Monti ha dichiarato che non si candiderà a premier alle prossime elezioni di fine febbraio 2013, ma si è detto disponibile a tornare a guidare il paese se i numeri lo consentissero e se il programma fosse per lui convincente. Nella conferenza stampa di ieri, l’ormai ex premier del governo tecnico – subentrato sul finire di novembre all’esecutivo Berlusconi nel bel mezzo di una tempesta finanziaria per l’Italia – ha fatto intendere che ora tocca alle forze politiche guadagnarsi la sua leadership.
Previsioni spread Btp-Bund 2013
All’indomani delle annunciate dimissioni del premier Mario Monti, che sancirà la fine del governo tecnico subentrato all’esecutivo Berlusconi a fine novembre 2011 a seguito della crisi dello spread, Piazza Affari era partita molto male ma alla fine ha recuperato senza particolari affanni. Lo spread Btp-Bund è dapprima volato fin sopra 360 punti base, ma poi è tornato a 320 punti in linea con il trend discendente del differenziale in atto ormai da luglio scorso. La caduta di Monti ha riaperto le porte alle tensioni politiche, ma tutto sommato ha semplicemente aperto la strada alle elezioni anticipate.
Piazza Affari +1,51% si riscatta dopo shock-Monti
Dopo aver chiuso la seduta di lunedì con un ribasso del 2,2% all’indomani dell’annucio delle dimisioni del premier Mario Monti, Piazza Affari si riscatta e chiude la seduta di borsa con un rialzo dell’1,51%. L’indice FTSE MIB ha chiuso a 15.586 punti, spinto dai titoli bancari ma soprattutto dal balzo di Lottomatica (+5,16%) e di Autogrill (+4,96%). L’indice azionario italiano ha beneficiato dell’ottimo dato sulla fiducia delle imprese tedesche: a dicembre l’indice Zew è cresciuto a 6,9 punti dai -15,7 punti di novembre, mentre gli analisti si aspettavano un miglioramento più contenuto a -11,3 punti.
Spread sopra 350 dopo scontro verbale Monti-Berlusconi
Apertura positiva per Piazza Affari, che sale dello 0,64% a 15452 punti dopo che ieri aveva sperimentato una perdita del 2,2% all’indomani della decisione di Mario Monti di rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio. Sul mercato secondario dei titoli di stato resta alta l’allerta sullo spread Btp-Bund, che attualmente quota poco sopra 350 punti base. Ieri il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a dieci anni è volato fin sopra 360 punti. Stamattina tiene banco il duello verbale tra Monti e Berlusconi sul futuro dell’Italia e dell’Europa.
Italia instabilità finanziaria nel 2013 secondo Rbs
La reazione dei mercati alle dimissioni di Mario Monti è stata negativa. Il sistema-Italia ha ballato durante la giornata di ieri, ma non è crollato. Piazza Affari ha perso il 2,2%, appesantito dai titoli bancari, mentre lo spread Btp-Bund si è spinto fin sopra 360 punti base. Secondo Giuseppe Vegas, presidente della Consob, è presto per trarre delle conclusioni sulla nuova view dei mercati sull’Italia. Vegas ritiene che ieri il calo della borsa “non è stato drammatico”, ma ora bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni.
Crisi governo Monti si dimette
La sfiducia del Pdl all’esecutivo dei tecnici e il ritorno sullo scenario politico di Silvio Berlusconi ha fatto propendere l’attuale premier Mario Monti per una decisione dai risvolti fondamentali non solo per il futuro politico italiano ma anche europeo. Mario Monti ha deciso di rassegnare le dimissioni. Il premier è salito al Quirinale per informare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è preso una settimana di tempo per effettuare le sue valutazioni. Monti ha comunque assicurato di voler completare l’iter della Legge di Stabilità prima di lasciare il suo attuale incarico.
Italia al collasso se torna Berlusconi secondo Financial Times
Mentre il governo Monti resta in bilico dopo la spallata ricevuta dal Pdl, che ha deciso di astenersi nelle ultime due votazioni al Senato e alla Camera, il Financial Times punta il dito contro Silvio Berlusconi e un suo eventuale ritorno sulla scena politica italiana. L’autorevole quotidiano economico-finanziario britannico ha affermato che l’attuale premier in carica “Monti non dovrebbe scendere a compromessi con il suo screditato predecessore”. Il Financial Times invita Mario Monti a sfidare Berlusconi e a votare contro il decreto sull’incandidabilità dei condannati.
Governo Monti in bilico fa volare spread a 330
Resta alta la tensione sulla scena politica italiana, dopo che Silvio Berlusconi ha deciso di dare una spallata all’esecutivo in carica sostenendo che il paese è ormai “sull’orlo del baratro”. Il governo Monti ha perso la fiducia al Senato, anche se alla fine ha incassato la doppia fiducia sul Dl Sviluppo (al Senato) e sui tagli dei costi della politica (alla Camera). In entrambi i casi il Pdl ha deciso di astenersi dalla votazione, facendo così mancare il suo appoggio al governo tecnico. Brutte notizie poi dal lato finanziario.
Governo Monti perde fiducia al Senato
Torna la tensione sullo spread Btp-Bund, che stamattina ha sfiorato quota 330 punti base. Attualmente la quotazione dello spread italiano è pari a 325,5 punti base, che equivale a un rendimento del Btp a 10 anni del 4,59%. In forte crescita anche lo spread spagnolo e quello francese. Piazza Affari è in ribasso, con l’indice azionario FTSE MIB che perde lo 0,92% a 15.807 punti, appesantito dal clamoroso crollo di Saipem a seguito della caduta dei vertici societari dopo lo scandalo per corruzione in Algeria.
Salvezza dell’euro e dimissioni di Berlusconi
Il presidente dimissionario lascia le redini del governo al professore della Bocconi. Questo é quello che sappiamo. A distanza di pochi mesi però emergono dei restroscena che forse alcuni non avrebbero osato immaginare. Quando si parla dell’euro e della sua salvezza, la protagonista indiscussa dello scenario é sicuramente la cancelliera tedesca Angela Merkel, la quale avrebbe chiamato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo scorso ottobre per chiedergli di sostituire il premier: la tempesta finanziaria in Italia stava avrebbe potuto far crollare l’economia europea. E stavolta non si tratta di un’indiscrezione qualunque o di supposizioni da bar: lo rivela niente di meno che il Wall Street Journal in una ricostruzione fatta sulla base di fonti diplomatiche, sempre secondo quanto affermato dal giornale.
Governo Monti é solido, durerà?
Il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, dopo le sue dimissioni non manca di esprimere il proprio giudizio, positivo, sul nuovo governo Monti. Secondo l’ex premier, il nuovo team di ministri potrà governare fino alla fine della legislatura nel 2013 perchè opererà in maniera tale da essere utile all’Italia per tutta la durata del periodo che rimane, come ha ribadito l’ex presidente del Consiglio alla domanda se Monti potrà lavorare fino alla fine. Berlusconi quindi in un certo senso assicura di vedere l’Italia «in buone mani».