Jp Morgan, consiglia di modificare il portafoglio di investimenti

La banca d’affari Jp Morgan am, uno tra i principali player nel settore degli investimenti nel mondo, impegnato in Italia sul fronte del risparmio gestito dice di spostarsi dai Titoli di stato ed equilibrare azioni e bond  scegliendo i fondi bilanciati per investire. Lorenzo Alfieri, responsabile per l’Italia dell’asset manager americano, descrive così la situazione: “Nell’ultimo anno le principali Borse hanno valicato i propri massimi storici: investire in azioni è un’idea ritenuta vincente da molti esperti ma è chiaro che le valutazioni, almeno sui mercati che hanno macinato tanti record non sono in saldo”.

Proteggere gli investimenti in caso di deflazione

La crisi economica globale ha forse scontato il suo apice, il 2014 da molti analisti è visto come l’inizio di una, seppur lieve, ripresa.
E anche se gran parte degli analisti ritiene solo marginale il rischio per l’Italia di finire in deflazione, la situazione è piuttosto chiara: si è in presenza di prezzi al consumo minacciati dalla debolezza della domanda interna dopo due anni di recessione.

Aziende protestate in Italia a livelli record nel 2012

 La crisi economica morde consumi e redditi delle famiglie ma allo stesso tempo soffoca le aziende, che devono fare i conti con una pericolosa stretta del credito in particolare nel settore manifatturiero e della chimica-farmaceutica. Gli ultimi dati forniti da Cerved Group evidenziano che la recessione e il credit crunch stanno facendo inceppare anche i fondamentali meccanismi del sistema dei pagamenti. L’Azienda Italia deve fare i conti con tempi di pagamento che si dilatano sempre di più, imprese ritardatarie via via più numerose e aziende protestate a livelli record.

Italia rating a rischio dopo le elezioni secondo Moody’s

 Il risultato delle elezioni politiche italiane ha deluso molto gli investitori internazionali, che ora temono una pericolosa impasse politica del paese in grado di mettere un freno al piano di riforme strutturali e di risanamento dei conti pubblici avviato lo scorso anno dall’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. I primi effetti sono ben visibili a Piazza Affari, che ieri ha bruciato 17 miliardi di capitalizzazione lasciando sul terreno quasi cinque punti percentuali, con lo spread Btp-Bund che si attesta in area 350 punti base.

Italia quattro famiglie su cinque non riescono a risparmiare

 La crisi economica ha messo a nudo le debolezze strutturali dell’Italia, in particolare l’elevato debito pubblico e la disoccupazione dilagante, ma ora sta intaccando anche alcune certezze che fino a qualche tempo fa rappresentavano l’ancora di salvezza per la maggior parte delle famiglie italiane. Il riferimento va alla capacità di risparmio, che negli ultimi anni è stata intaccata quasi irrimediabilmente. Miliardi e miliardi di ricchezza accumulata negli anni è stata bruciata dalla crisi, in quanto gli italiani hanno dovuto attingere dai risparmi per far fronte a tasse, redditi in calo e aumento dell’inflazione.

Monti disponibile a diventare premier nel 2013

Mario Monti ha dichiarato che non si candiderà a premier alle prossime elezioni di fine febbraio 2013, ma si è detto disponibile a tornare a guidare il paese se i numeri lo consentissero e se il programma fosse per lui convincente. Nella conferenza stampa di ieri, l’ormai ex premier del governo tecnico – subentrato sul finire di novembre all’esecutivo Berlusconi nel bel mezzo di una tempesta finanziaria per l’Italia – ha fatto intendere che ora tocca alle forze politiche guadagnarsi la sua leadership.