Aziende protestate in Italia a livelli record nel 2012

 La crisi economica morde consumi e redditi delle famiglie ma allo stesso tempo soffoca le aziende, che devono fare i conti con una pericolosa stretta del credito in particolare nel settore manifatturiero e della chimica-farmaceutica. Gli ultimi dati forniti da Cerved Group evidenziano che la recessione e il credit crunch stanno facendo inceppare anche i fondamentali meccanismi del sistema dei pagamenti. L’Azienda Italia deve fare i conti con tempi di pagamento che si dilatano sempre di più, imprese ritardatarie via via più numerose e aziende protestate a livelli record.

Direttiva UE sui pagamenti

 Il Consiglio dei ministri ha elaborato il testo di recepimento della direttiva Ue sui pagamenti. Un testo che, fin dai primi minuti successivi alla diramazione, aveva già suscitato una buona dose di polemiche, escludendo dal novero delle operazioni il settore delle costruzioni, visto e considerato che tra le righe mancherebbe un espresso riferimento al settore dei lavori pubblici, in mancanza del quale l’intero comparto economico viene di fatto escluso dall’applicazione. Ma non solo: vediamo allora cosa cambierà, dal 2013, per tutti i pagamenti e le transazioni commerciali effettuate in ambito italiano.

Mutui a tasso fisso o variabile?

Il solito dubbio: tasso fisso o variabile? É a tutti noto che il tasso fisso si mantiene tale per tutta la durata del rapporto e quindi si può programmare il proprio piano di pagamento esattamente. Con il tasso variabile si è più certi che il saggio pagato anno per anno risponda a delle logiche attuali (rispetto ai pagamenti) di mercato, in quanto esso si aggiorna periodicamente sulla base del costo del denaro, variamente calcolato.

La banca funge da intermediario tra una soggetto che investe i soldi e un altro che li utilizza. Quindi per prestare del denaro a tasso fisso servirà che prima qualcun altro lo abbia investito a tasso fisso.

E-commerce: Shakebid farà concorrenza a Ebay

La moda in questi ultimi tempi delle aste al ribasso ha contribuito alla creazione di diversi siti del settore promotori di tale sistema, più simile talvolta ad una lotteria che ad una vera e propria asta online. Shakebid.com, online da venerdì, attraverso il meccanismo delle aste sul web, ma «al ribasso», vuole fare concorrenza al colosso americano eBay nel ricco business dell’ e-commerce. In cosa consistono le aste al ribasso? Nella vetrina virtuale dell’home page sono esposte le offerte, con relative scadenze. Una volta scelto il prodotto si può puntare sul prezzo giusto per aggiudicarsi il prodotto: vince chi ha formulato l’offerta al prezzo inferiore, purché «unico». Se infatti il prezzo prescelto è già opzionato, le due offerte automaticamente decadono. Il trucco sta quindi nel formulare un’offerta senza pari e più bassa rispetto alla altre. Cosa succede nel caso in cui non ci fosse un’offerta unica? Nel caso in cui non ci sia un’offerta unica più bassa, il bene oggetto dell’asta verrà aggiudicato all’utente che avrà presentato per primo l’offerta formulata dal minor numero di utenti e più prossima all’offerta più bassa.