Supporto finanziario ad Alitalia vìola la concorrenza: accusa di British Airways e altre cinque compagnie aeree europee

La Commissione europea dovrebbe aprire dopodomani 11 giugno, un’inchiesta formale e approfondita sui 300 milioni di euro versati dallo Stato nelle casse di Alitalia. Denaro erogato come prestito-ponte e poi confluito nel patrimonio netto della compagnia. Il procedimento è stato avviato dai capi di gabinetto dei commissari Ue, che hanno approvato il testo della proposta che sarà presentata al commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani. Bruxelles ritiene che quel versamento di 300 milioni sia illegale, vìoli le norme comunitarie sulla concorrenza.

A ciò si aggiungono la British Airways e altre cinque compagnie aeree europee (Virgin Atlantic, Finnair, Sas, Iberia e Tap) che hanno scritto una lettera aTajani per protestare contro il supporto finanziario fornito dal governo italiano all’Alitalia «in violazione delle regole Ue sulla concorrenza e sugli aiuti di stato».

Senza quell’aiuto Alitalia andrebbe sotto i necessari requisiti di capitale, dovrebbe dichiarare bancarotta in base alle leggi italiane e cessare quindi le operazioni.

Questo secondo quanto riferito dal domenicale britannico “Sunday Telegraph”.

Alitalia: spunta un pretendente

Spunta un pretendente per Alitalia, ma la novità è che questa volta a far sapere di esserlo sono proprio i diretti interessati. Non si tratta però di una compagnia aerea, bensì di un fondo estero. Il fondo in questione è Multi Long Corporation, di nazionalità brasiliana, specializzato nelle ristrutturazioni delle aziende in difficoltà (difficile trovare un’azienda più in difficoltà di Alitalia!).

Il Ceo del fondo di investimento, Michael Breslow ha fatto sapere di essere pronto ad acquisire la compagnia al prezzo di un miliardo di euro. La proposta dovrebbe essere già stata presentata sia al governo italiano che all’Unione Europea, mentre gli altri “possibili” acquirenti ancora tentennano e parlano di “entrare in corsa solo con un piano serio” (Intesa).

Il fondo Multi Long non ha precedenti esperienze nel settore delle compagnie aeree, ma non è la prima volta che ci prova: due anni fa infatti tentò di acquisire Varig, la compagnia brasiliana, con un offerta da 800 milioni di euro, poi rifiutata dalle autorità.

Ma voi li volete dare i vostri soldi per tenere in piedi Alitalia?

Penso che la la vicenda Alitalia abbia ricevuto più attenzione dai media di quanta in realtà gliene dedicassero gli italiani. Penso anche che alle grandi firme dei quotidiani e ai direttori dei telegiornali sarebbe bastato andare al bar a prendere un caffè ed ascoltare un attimo per capire che alla fin fine di avere una compagnia aerea nazionale non è che fosse ritenuto indispensabile da tutti.

Alitalia negli ultimi anni è costata tanto e i soldi per mantenerla in vita sono stati prelevati ovviamente dalle tasche degli italiani, si parla di 5 miliardi di euro per tenere in piedi un’azienda che serviva per mettere a lavorare il figlio di tizio o il tale con il tesserino del partito di turno. E noi? Chi volava più con Alitalia? Sarà che sono giovane e le mie finanze non mi permettono altro, ma non riesco a ricordare l’ultima volta che ho volato con Alitalia.

Ed ora il Governo ha approvato questo prestito ponte di ben 300 milioni di euro, perchè le casse di Alitalia sono ormai quasi vuote e affinchè arrivi una nuova offerta c’è bisogno di tempo perchè una cordata o un’altra compagnia aerea faccia i suoi conti e valuti la convenienza dell’affare.