Fondo pensione giapponese guadagna 113 miliardi in un anno

 Di guadagni stellari sui mercati finanziari oggi giorno se ne sentono tanti. Si tratta di profitti stellari che i grandi fondi di investimento speculativi, noti come hedge funds, riescono a realizzare nell’anno solare sfruttando le inefficienze dei mercati e seguendo il trend in maniera esemplare. Questa volta a far parlare di sé per i guadagni ottenuti in un solo anno non è il fondo speculativo di turno, bensì il fondo pensione pubblico giapponese. Fino a poco tempo fa non era certo noto per la sua aggressività, ma per la sua eccessiva prudenza.

Unicredit affida incarico a Ubs per valorizzare Credit Management Bank

 Il gruppo Unicredit è sempre impegnato nel processo di riorganizzione e ristrutturazione della società. In questo senso si inquadra anche la possibilità di valorizzare o creare partnership strategiche per le attività di gestione dei crediti anomali, soprattutto per ciò che concerne la ex Ucg Banca, oggi Credit Management Bank. La banca di Piazza Cordusio ha affidato l’incarico a Ubs per effettuare tutte le esplorazioni del caso. Il riassetto della controllata potrebbe anche avvenire attraverso il supporto di alcuni investitori istitutuzionali interessati a Credit Management Bank.

Petrolio supera 100 dollari con il caos in Egitto

 Tornano a infiammarsi le quotazioni del petrolio, a causa delle forti tensioni sociali in Egitto e a seguito del crollo delle scorte settimanali di greggio negli Stati Uniti. L’oro nero sta evidenziando un boom dei prezzi soprattutto a causa dei disordini nel paese nordafricano, che è fondamentale per il trasporto delle navi di petrolio lungo il Canale di Suez. I disordini registrati finori a Il Cairo sembrano essere solo l’inizio di un pericoloso periodo di instabilità per l’Egitto e forse anche per l’intera regione mediorientale.

Prezzi delle case -5,7% nel primo trimestre 2013

 La crisi del mattone in Italia resta purtroppo una realtà che si sta consolidando di trimestre in trimestre, a causa della grave crisi economica che sta affrontando il Belpaese, dell’elevata tassazione degli immobili – che spinge molti investitori a fare un passo indietro nel momento dell’acquisto – e per la crisi del settore dei mutui, che vengono erogati sempre più col contagocce dalle banche per criteri molto stringenti nella presentazione delle garanzie ma anche per i minori redditi disponibili delle famiglie. Ora l’Istat certifica anche il calo dei prezzi delle case.

Saras bocciata da Kepler Cheuvreux a “reduce”

 Continua a non entusiasmare in borsa l’andamento del titolo Saras, che ieri a Piazza Affari ha registrato una perdita del 5,83% a 0,9205 euro. A mandare al tappeto il titolo della compagnia di raffinazione petrolifera, controllata dalla famiglia Moratti, è stato un report di Kepler Cheuvreux che consiglia di ridurre l’esposizione sulle azioni Saras, in quanto i margini di raffinazione resteranno ancora deboli. Il broker traansalpino ha portato il giudizio sul titolo a “reduce” da “hold”. Abbassato anche il target price, che scende a 0,9 euro da 1,05 euro.

Pirelli target price alzato da Ubs a 12 euro

 Nuova promozione per il titolo Pirelli & C., che beneficia del miglioramento del target price da parte di Ubs. La banca d’affari svizzera ha deciso di incrementare il prezzo obiettivo sulle azioni della Bicocca, portandolo a 12 euro dalla precedente valutazione di 10 euro. Stamattina a Piazza Affari il titolo Pirelli & C. segna un lieve rialzo dello 0,34% a 8,915 euro, dopo aver toccato anche un top intraday a 9,01 euro. Ubs ha confermato poi il giudizio sul titolo a “buy”, ovvero acquistare le azioni.

FED non alzerà i tassi prima di fine 2014 secondo M&G Investments

 Le borse mondiali stanno recuperando quasi tutte le perdite accumulate nelle settimane precedenti, che avevano visto l’inizio di una brusca correzione sia delle azioni sia dei bond. La motivazione principale di questo sell-off improvviso è stata ricondotta alle dichiarazioni del numero uno della FED, Ben Bernanke, che lo scorso 19 giugno ha tracciato la road map della exit strategy dall’attuale politica monetaria ultra-espansiva. Bernanke non ha escluso la riduzione del piano di quantitative easing entro fine 2013 e addirittura l’azzeramento degli stimoli monetari entro metà del 2014.

Progetto Generali Italia oggi al via

 E’ una vera e propria rinascita per il gruppo Generali Assicurazioni, che in 11 mesi di cura-Greco ha cambiato completamente volto, tra l’altro migliorando del 30% la propria capitalizzazione di borsa dopo che la quotazione era clamorosamente crollata sui minimi storici di 8,04 euro sul finire di maggio 2012. Mario Greco è ceo group del Leone di Trieste dal 1° agosto 2012, in sostituzione di Giovanni Perissinotto che ormai non godeva più della fiducia dei grandi soci. Da allora Greco ha cambiato volto al vecchio Leone triestino.

Conti correnti degli italiani i più tutelati in Europa

 L’ultima settimana di giugno ha visto i ministri finanziari europei riunirsi per stabilire il nuovo meccanismo per la liquidazione o ristrutturazione di una banca sull’orlo della bancarotta, in modo tale da non farsi trovare impreparati in futuro un caso di salvataggi bancari come avvenuti nell’isola di Cipro. E’ stato deciso che anche gli investitori privati contribuiranno a sanare le perdite della banca in crisi, fino a un massimo dell’8% delle passività della banca stessa. Superata questa soglia, interverranno gli Stati sovrani e il fondo ESM.

Maire Tecnimont soci arabi salgono al 10%

 La ricapitalizazione di Maire Tecnimont può partire, dopo l’ok arrivato dal consiglio di amministrazione. L’aumento di capitale è stato approvato giovedì notte e sarà pari a 135 milioni di euro in opzioni ai soci. La Consob ha dato il via libera alla pubblicazione del prospetto informartivo. Rispetto ai rumors dei giorni precedenti alla riunione decisiva del cda ci sono alcune novità di rilievo. In primis il socio industriale arabo Ardeco (Arab Developmente Company di Abu Dhabi) salirà al 10% del capitale, dopo aver comprato un pacchetto azionario dal socio di maggioranza Glv Capital.

Atlantia-Gemina fusione approvata dai cda

 I consigli di amministrazione di Atlantia e Gemina hanno approvato la fusione tra il gruppo attivo nelle concessioni autostradali e quello attivo nei servizi aeroportuali. Rispetto ai precedenti termini approvati per il progetto di integrazione, è stato dato anche il via libera per l’applicazione della clausola integrativa, che prevede l’emissione di diritti di assegnazione condizionati di azioni ordinarie Atlantia 2013, da conferire agli azionisti di Atlantia (titoli ordinari) e Gemina (titoli risparmio), nello stesso momento dell’assegnazione delle azioni Atlantia. In questo modo si vuole limitare il rischio di effettivi negativi sul rapporto di cambio.

Fiat sale oltre il 20% in Rcs

 Nell’ultimo giorno utile per negoziare i diritti di opzione, con una mossa a sorpresa, Fiat fa incetta di diritti relativi all’aumento di capitale lanciato da RCS MediaGroup e in questo modo porterà la sua quota post-ricapitalizzazione al 20,135%, ovvero quasi il doppio rispetto all’attuale quota di partecipazione che corrisponde al 10,497%. In base a quanto comunicato dallo stesso Lingotto all’interno di una nota della società, Fiat possiede 11,54 milioni di azioni ordinarie del gruppo editoriale. La società torinese si è impegnata a sottoscrivere la sua quota di pertinenza dell’aumento di capitale di Rcs.

Mediaset target price alzato a 4,4 euro da Credit Suisse

 Mediaset continua a volare in borsa, nonostante la condanna a sette anni inflitta a Silvio Berlusconi per il cosiddetto “processo Ruby”. Il titolo sembra essere entrato in una spirale speculativa, che finora sta consentendo alle azioni del Biscione di mettere a segno rialzi da capogiro. Anche stamattina il titolo Mediaset si conferma tra i migliori presenti sull’indice FTSE MIB di Piazza Affari. Il titolo sale dell’1,35% a 2,86 euro, ma i prezzi hanno toccato un massimo intraday a 2,996 euro.

Oro crolla a 1.180 dollari ai minimi da quasi tre anni

 La bolla dell’oro è scoppiata. Sul metallo giallo si è abbattuta un’ondata di vendite clamorosa, forse impensabile fino a qualche tempo fa considerando il suo status di “bene rifugio” nei periodi di maggiore turbolenza sui mercati finanziari. Ora l’oro è diventato semplicemente una commodity speculativa, messa k.o. dalla decisione della FED di programmare la exit strategy dall’attuale politica monetaria ultra-espansiva che si protrae ormai da oltre 4 anni. Stanotte, sui mercati asiatici, la quotazione dell’oro è crollata a 1.180 dollari l’oncia.