L’Italia è in fase 2 e con lei molte attività commerciali e servizi hanno riaperto e sono ripartite: sugli scontrini relativi ad alcune prestazioni è apparsa la dicitura tassa covid-19. Perché è stata aggiunta? E’ da considerare legale?

L’Italia è in fase 2 e con lei molte attività commerciali e servizi hanno riaperto e sono ripartite: sugli scontrini relativi ad alcune prestazioni è apparsa la dicitura tassa covid-19. Perché è stata aggiunta? E’ da considerare legale?

Come sono cambiate le abitudini di spesa durante il lockdown imposto dal Coronavirus in Italia? Come si sono evolute le necessità dei cittadini italiani nel corso di questo periodo oltre a un forte aumento della compravendita di farine e lievito di birra? In tal senso ci ha pensato Revolut, l’app finanziaria con oltre 10 milioni di utenti in Italia ed Europa a tentare di dare una risposta.

Come combattere l’erosione dei risparmi? Per riuscire ad ottenere il top dai propri sacrifici finanziari è necessario darsi da fare e ottimizzare quelle che sono le proprie abitudini di risparmio seguendo alcune piccole regole.

Cosa si rischia con un acquisto senza scontrino? Cerchiamo di capire a cosa si va incontro, partendo dal presupposto che l’emissione dello scontrino fiscale è un obbligo per tutti gli esercenti e che richiedere la produzione è al contempo un diritto ed un dovere dei cittadini.

Nel mondo calano gli investimenti sulle energie rinnovabili, mentre aumentano quelli per i prodotti derivati da energie fossili. Il mondo degli ambientalisti lancia così l’allarme,
L’Italia fa registrare un record storico per ciò che concerne l’avanzo commerciale del 2016. Le esportazioni italiane sono infatti salite dell’1,1% in valore e dell’1,2% in volume rispetto al 2015 portando l’avanzo commerciale a raggiungere i 51,6 miliardi (+78 miliardi al netto dell’energia).

Il commercio italiano scende a novembre 2016 dopo la crescita registrata ad ottobre. Il commercio in dettaglio si raffredda decisamente, perdendo lo o,6% e facendo registrare gli stessi livelli riscontrati alla fine dell’estate. E’ l’Istat a rivelarlo.

Adesso se ne sono accorti anche gli italiani, oltre agli statistici. I consumatori, infatti, sentono di aver superato il periodo buio.
Anche se le prospettive per questo 2015 restano tutt’ora una incognita, è incoraggiante il dato positivo che sta riscontrando la grande distribuzione organizzata, ovvero
Continua a fare enormi passi in avanti nel nostro Paese il settore agroalimentare. L’Italia resta leader al mondo in questo comparto, vantando ben duecentosessantanove prodotti iscritti al registro dell’Unione europea.
Durante i primi nove mesi del 2014 le vendite di prodotti alimentari hanno fatto registrare una diminuzione dell’1,3% e quelle di prodotti non alimentari dell’1,2%.
Era previsto un aumento delle tariffe dell’acqua. E così sarà. L’incremento nel settore era stato già annunciato nel dicembre dello scorso anno dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
Si è tenuto in Australia l’ultimo vertice del G20, all’interno del quale si è discusso delle politiche economiche che stanno caratterizzando l’Europa in questi ultimi anni di crisi.
Se, come contemplato dalla Legge di Stabilità per il triennio che dal 2016 porta al 2018, l’Iva dovesse aumentare i consumi caleranno di 65 miliardi. Le famiglie avranno meno denaro a disposizione e i prezzi cresceranno del 2,5% entro la fine del triennio.