Direttiva UE sui pagamenti

 Il Consiglio dei ministri ha elaborato il testo di recepimento della direttiva Ue sui pagamenti. Un testo che, fin dai primi minuti successivi alla diramazione, aveva già suscitato una buona dose di polemiche, escludendo dal novero delle operazioni il settore delle costruzioni, visto e considerato che tra le righe mancherebbe un espresso riferimento al settore dei lavori pubblici, in mancanza del quale l’intero comparto economico viene di fatto escluso dall’applicazione. Ma non solo: vediamo allora cosa cambierà, dal 2013, per tutti i pagamenti e le transazioni commerciali effettuate in ambito italiano.

Gli italiani non comprano più auto

 La crisi del settore auto in Italia avrà senza dubbio un forte impatto sulle scelte strategiche del gruppo Fiat. Il piano industriale 2010-2014, chiamato “Fabbrica Italia” e lanciato due anni fa dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, non sta andando nella direzione sperata. Il programma prevedeva l’aumento dei volumi di produzione negli stabilimenti in Italia fino al 2014, portando il numero delle vetture prodotte a 1,4 milioni dalle 650mila del 2009. La realtà è però completamente diversa. Nel 2011 Fiat ha prodotto solo 480mila vetture, quasi 200mila in meno rispetto a due anni prima.

Le condizioni economiche degli over 65 in Italia

 Avere più di sessantacinque anni nel nostro paese di questi tempi non comporta molti vantaggi dal punto di vista economico: è questo quanto emerge chiaramente dalla seconda indagine nazionale sulla condizione sociale degli anziani in Italia, un rapporto che è stato condotto da Auser. In pratica, secondo quest’ultima associazione, la terza età sta ricevendo sempre di meno dal punto di vista finanziario, con un ruolo nella società che si è progressivamente ridimensionato. Si tratta della conseguenza principale della depressione economica vissuta dal paese, la quale ha delle ricadute non solo su giovani e donne, ma anche sugli anziani appunto, i quali sono costretti a sopportare delle pessime condizioni di povertà.

I nuovi rincari dei carburanti

 I carburanti italiani non riescono a conoscere un movimento diverso da quello che va verso l’alto: l’ultima settimana, infatti, è stata caratterizzata da aumenti su aumenti, con i vari centesimi che hanno fatto letteralmente lievitare i prezzi della benzina verde, ma non solo. In effetti, se quest’ultima ha subito un rialzo di un centesimo, il diesel non è stato certo da meno (0,5 centesimi), così come il Gpl, il carburante che fa risparmiare di più (addirittura 2,5 centesimi nella media nazionale). In pratica, la domanda di propano e butano hanno inciso fortemente su questi trend, anche perché si tratta di combustibile utilizzato anche per il riscaldamento e con il gelo di questi tempi è più fondamentale che mai.

Un nuovo record per le bollette del gas

 Il primo mese di questo 2012 è stato caratterizzato da temperature piuttosto fredde in tutto il paese e anche febbraio non promette niente di meglio: purtroppo, però, i brividi più forti che i consumatori proveranno saranno quelli al momento dell’apertura della bolletta del gas. Quest’ultima ha infatti raggiunto un nuovo record, con una spesa che diventa davvero proibitiva. Come ha messo in luce il Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione (Creef) della Federconsumatori, ogni famiglia italiana dovrà sborsare in media ben 1.276 euro, la cifra più alta che sia mai stata registrata da sedici anni a questa parte.

La fiducia dei consumatori si mantiene stabile a gennaio

 Il 2012 è cominciato da appena un mese, eppure bisogna già testare quali sono i livelli raggiunti dalla fiducia dei consumatori, messi a dura prova dalle sfide dell’anno precedente: ci ha pensato, come di consueto, l’Istat, la quale monitora da tempo questo “sentimento” dei cittadini e in questo mese di gennaio che si appresta alla sua conclusione non vi sono state sostanziali modifiche rispetto alle ultime rilevazioni. Volendo essere ancora più precisi, c’è da precisare che il valore con cui viene quantificata questa fiducia è rimasto stabile a quota 91,6. C’è però da aggiungere che allo stesso tempo l’indice che misura la componente economica è ulteriormente peggiorato, passando da 77,1 a 75,3, segno che c’è ancora molta strada da percorrere in questo senso.

Coldiretti stima i danni economici degli scioperi dei camion

 Tir e camion di tutta Italia sono rimasti bloccati ai caselli autostradali per ben due giorni, uno sciopero e una protesta che hanno letteralmente paralizzato il paese, mettendolo in ginocchio da diversi punti di vista: in effetti, una delle conseguenze di questo evento poteva essere facilmente intuito, i danni economici dello sciopero cominciano già a farsi sentire. La Coldiretti ha stimato le perdite finanziarie del mancato trasporto di merci e prodotti agricoli, un tipico compito dei camionisti. Nello specifico, si tratta di oltre cinquanta milioni di euro in cibi e alimenti che sono andati persi o che rischiano la deperibilità a causa della mancata conservazione. Latte, frutta e verdura sono i beni maggiormente minacciati, con le aziende agricole del nostro paese che possono cominciare a preoccuparsi del fatto che essi non raggiungeranno gli esercizi commerciali e i negozi.

I risparmi delle liberalizzazioni secondo la Federconsumatori

 Tutte le liberalizzazioni decise dal governo Monti sono note e promettono di aumentare la concorrenza in molti settori: ma i cittadini si chiedono semplicemente quanto potranno ricavare in termini economici dal Decreto Cresci Italia. L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha provato a calcolare i possibili risparmi destinati ai consumatori, cercando di capire quali sono i potenziali benefici per ogni singola famiglia. I dati sono senza dubbio incoraggianti. In effetti, le agevolazioni destinate a ogni singolo nucleo familiare ammonta a 946 euro: ovviamente, si tratta della somma che si ottiene dai vari risparmi per le varie categorie professionali che sono coinvolti da questo pacchetto di misure.

Antitrust multa Pfizer per grave abuso di posizione dominante

 L’Antitrust ha multato la società farmaceutica Pfizer per abuso di posizione dominante. Stando all’Authority, infatti, l’azienda avrebbe ostacolato l’ingresso sul mercato dei farmaci generici al fine di proteggere le proprie quote di mercato. Ne è conseguita una sanzione da 10,6 milioni di euro, e la forte opposizione dei vertici Pfizer, che rigettano al mittente le accuse definendoli “infondate” e preannunciando il ricorso. 

La notizia è effettivamente piuttosto sensazionale. La Pfizer è infatti la prima casa farmaceutica del mondo e, con i suoi atteggiamenti concorrenziali (e non solo) avrebbe di fatto ostacolato e rallentamento l’ingresso dei farmaci generici per la cura del glaucoma. Un comportamento, quello contestato dal Garante, che pertanto avrebbe non solamente risvolti di natura economica, quanto anche legati alla disponibilità di farmaci più a buon mercato.

A Milano entra in vigore l’area C in via sperimentale

 Milano si è svegliata oggi con una novità e un ricordo in più: il ricordo riguarda il tanto discusso Ecopass, mentre l’innovazione sarà quella che da stamattina coinvolgerà gli automobilisti del capoluogo lombardo, la zona a traffico limitato che si sta imparando a conoscere come Area C. Le regole di accesso e i vari pagamenti da effettuare sono nuovi di zecca, dunque bisogna fare un po’ d’ordine per capirne il reale funzionamento. Anzitutto, non si tratta di un pedaggio ecologico che è collegato alle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, bensì di un biglietto di ingresso riservato a tutte le autovetture milanesi in modo da ridimensionare il fenomeno del traffico (si pensa di arrivare a una riduzione complessiva di trenta punti percentuali).

Le parafarmacie puntano a una liberalizzazione a costo zero

 Le parafarmacie non ci stanno e hanno deciso di lottare fino alla fine per ottenere delle novità importanti in tema di liberalizzazioni dei farmaci: non è un caso, quindi, se la categoria ha deciso di raccogliere delle firme per aumentare la sensibilizzazione a tal proposito, con le principali associazioni che sono impegnate a ottenere dei traguardi importanti. Nello specifico, la riforma in questione, definita a costo zero per lo Stato e pagata solamente dalle farmacie di maggiori dimensioni, è stata proposta da Forum, dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e dall’Associazione Nazionale Parafarmacie d’Italia (Anpi).

L’Istat certifica il lieve rialzo delle vendite al dettaglio

 Le vendite al dettaglio del nostro paese hanno fatto registrare a ottobre un leggero miglioramento: come accertato opportunamente dall’Istat, infatti, il comparto alimentare ha sostenuto questa crescita, con degli ottimi risultati soprattutto per quel che concerne i discount. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che due mesi fa l’aumento congiunturale è stato pari a 0,1 punti percentuali, se non altro una variazione incoraggiante, dato che per almeno cinque mesi si era assistito solamente a dati negativi. Rispetto a settembre, poi, i prodotti alimentari sono stati venduti in gran numero, con un incremento dello 0,7%, mentre il confronto con lo stesso periodo di un anno fa ha evidenziato di fatto un calo piuttosto sostenuto (-1,5%), a causa, in particolare, delle pessime performance dei beni non alimentari.

L’Aduc denuncia i rincari attuati da Ryanair

 I rincari attuati da Ryanair, vettore irlandese celebre per le sue offerte a basso prezzo, sono sotto gli occhi di tutti: al problema si sta interessando soprattutto un’associazione dei consumatori, l’Aduc (Associazione per la Difesa degli Utenti e dei Consumatori), la quale si è anche chiesta se questa nuova politica d’oltremanica possa rappresentare la parola fine per i voli low cost. Gli aumenti tariffari sono specifici e stanno interessando diverse voci della prenotazione online. In particolare, è stato registrato un incremento in merito al trasporto dei bagagli a bordo, visto che questa opzione comporterà a Natale un aggravio da venti a venticinque euro.