Spread Btp-Bund sui minimi a 6 mesi

 Continua la discesa dello spread Btp-Bund dopo la maxi-asta di ieri della BCE, che ha nuovamente inondato di liquidità i mercati europei con 529,53 miliardi di euro concessi a 800 banche ad un tasso agevolato dell’1% e per una durata di 36 mesi. Il differenziale di rendimento tra il Btp decennale e il Bund tedesco di pari scadenza è sceso sotto 320 punti base per la prima volta da inizio settembre 2011. Il rendimento del decennale italiano si attesta ora intorno al 5%, mentre sempre stamattina c’è stato un calo importante anche per il Btp biennale che è tornato sotto la soglia del 2%.

Piano industriale Saras 2012

 Saras ha pubblicato le proprie previsioni 2012 sul relativo piano industriale, fornendo un quadro piuttosto chiaro sull’evoluzione della propria posizione e di quella del mercato di riferimento. Saras compie innanzitutto un riferimento alla domanda petrolifera globale, ricordando come le dichiarazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia affermino che le richieste di greggio dovrebbero consolidare un progresso, con un volume pari a 89,9 milioni di barili al giorno, in incremento di 0,8 milioni di barili rispetto al 2011.

Sul fronte delle quotazioni del greggio 2012, Saras ricorda come le difficoltà e le tensioni geopolitiche potrebbero giocare un ruolo di primo piano. Il riferimento è soprattutto alla Siria e all’Arabia Saudita, dove le tensioni sociali sono piuttosto evidenti. Sulla base di tali considerazioni, Saras attende un incremento del costo del greggio oltre i 120 dollari a barile nell’ipotesi che le tensioni geopolitiche diano luogo a temporanee destabilizzazioni.

Spread Btp Bund risale a 350 punti

 Aggiornamento pomeridiano di quanto accade sui mercati finanziari. La giornata, molto attesa poiché rappresentativa della prima tornata di negoziazioni utile dopo l’accordo della Grecia, sta deludendo le aspirazioni di molti investitori, convinti che la risoluzione (parziale) degli scogli sulla raggiunta intesa degli aiuti dell’Eurogruppo ad Atene, avrebbe potuto generare una linfa positiva duratura e persistente a Piazza Affari e sulle altre Borse europee

Le attese sono tuttavia state deluse, poiché i listini europei sembrano girare in negativo con percentuali più o meno significative. Per il momento Milano si accomoda su una performance negativa per circa 0,3 punti percentuali, replicando l’andamento di Londra. Francoforte fa peggio, con una contrazione dell’indice più rappresentativo pari a 0,7 punti percentuali, mentre Parigi contiene le perdite con un – 0,4 punti percentuali.

No canone RAI per pc e smartphone

 Si sta lentamente sgonfiando il clamore suscitato pochi giorni fa dalla volontà della RAI di riscuotere il canone speciale anche dai possessori di smartphone, personal computer e tablet: un provvedimento che avrebbe di fatto allargato la platea di contribuenti anche a liberi professionisti e aziende, che si sarebbero trovati dinanzi al pagamento di un canone ben più salato di quello riservato per le famiglie consumatrici che possiedono il solo “tradizionale” televisore. 

Ebbene, dopo le vistose proteste da parte delle associazioni dei consumatori, la RAI ha definitivamente effettuato una rapida marcia indietro, precisando in un comunicato stampa “che non ha mai richiesto il pagamento del canone per il mero possesso di un personal computer collegato alla rete, i tablet e gli smartphone”.

Aiuti alla Grecia approvati dalla troika

 Dopo oltre 14 ore di trattative, l’accordo sui nuovi aiuti alla Grecia è finalmente stato raggiunto. La riunione fiume di Bruxelles tra i ministri europei delle finanze, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea ha pertanto consentito lo sbloccaggio dei 130 miliardi di euro di aiuti che erano stati promessi dalla troika ad Atene. Una trattative durata ben oltre le aspettative, dilungatasi a causa della difficoltà nel cercare un accordo con i creditori privati, che rispetto a quanto atteso dovranno sopportare una ulteriore riduzione del valore nominale del proprio debito. 

Hanno invece suscitato meno problemi le negoziazioni sugli altri due punti fondamentali per l’accordo. Il primo sarà relativo alla presenza stabile degli osservatori della troika ad Atene: una sorta di “commissariamento” che servirà a controllare che il piano di risanamento della Grecia venga portato avanti secondo gli accordi intrapresi. Il secondo è invece la creazione di un conto bloccato dove i greci verseranno, da ora in poi, tutti gli interessi sul loro debito, in aggiunta all’inserimento in Costituzione della norma sulla priorità dei pagamenti delle scadenze del debito.

Fondo Kyoto per il risparmio energetico

 Sono numerose le iniziative ecoenergetiche che potranno essere finanziate dal Fondo Kyoto, istituito con la legge finanziaria 2007 per supportare la realizzazione di interventi in attuazione del protocollo di Kyoto, e presentato ieri mattina nella sede della Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) in presenza del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, del presidente della Conferenza delle regioni Vasco Errani, del direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, e dal direttore generale della Cdp Franco Bassanini e G iovanni Gorno Temprini. 

Il fondo, costituito da un sostegno di 600 milioni di euro erogabili in tre tranche annuali da 200 milioni di euro ciascuno, sarà gestito dalla Cdp e sarà rivolto a cittadini, condomini, imprese, persone giuridiche private e pubbliche, che desiderino supportare interventi quali la microgenerazione diffusa e il risparmio energetico, l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a livello regionale, la sostituzione di motori elettrici industriali con motori ad alta efficienza, gli interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agroforestali, attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili e progetti per la gestione forestale sostenibile.

Recessione in Italia con PIL a -0,7%

 L’Italia è entrata ufficialmente in recessione. A confermare quanto nell’aria da diversi mesi è l’Istituto Nazionale di Statistica, secondo cui nel quarto trimestre del 2011 il Pil nazionale si sarebbe contratto di 0,7 punti percentuali rispetto al terzo periodo dell’anno, dopo una contrazione di ulteriori di 0,5 punti percentuali nei confronti del secondo trimestre. 

Complessivamente – nonostante le cattive performance della seconda parte dell’anno – il prodotto interno lordo italiano 2011 si è comunque trascinato su territorio positivo, chiudendo con un lieve + 0,4%, contro il + 1,4% del precedente 2010. Una crescita che abbiamo già avuto modo di definire estremamente debole, e che risulta essere principale figlia delle difficoltà della seconda parte d’esercizio, visto e considerato che fino al termine di giugno la crescita della produzione intera era pari a 1,5 punti percentuali.

Italia sotto osservazione di Bruxells

 Il nuovo rapporto dell’Unione Europea sugli squilibri macroeconomici mette sotto stretta osservazione l’Italia. Bruxelles è infatti preoccupata “per il suo basso potenziale di crescita”, come ricordato dal commissario Ue per gli affari economici Olli Rehn presentando il report sopra anticipato, che – magra consolazione – non risparmia neppure la Francia, la Gran Bretagna, la Spagna, il Belgio, la Bulgaria, Cipro, la Danimarca, la Finlandia, l’Ungheria, la Slovenia e la Svezia

Ad ogni modo, i contenuti qualitativi del report non sono tutti negativi per il Belpaese. Rehn ha infatti riconosciuto che l’Italia – unitamente alla Spagna – sta agendo “con determinazione per riformare il mercato del lavoro e migliorare la competitività”. Indimenticabile è, tuttavia, l’ostacolo relativo alle scarse potenzialità dei crescita dello Stivale, che si trascina un “significativo deterioramento della competitività, dimostrata anche dalle persistenti perdite di quote di mercato”, dalla metà degli anni ’90.

Spread Btp e Bund tedesco continua a scendere

 Buone notizie per la sostenibilità del debito pubblico italiano. Lo spread tra i titoli di Stato nazionali e gli equivalenti tedeschi, infatti, continua a calare, sulla scia dell’auspicio di una lenta e graduale risoluzione delle difficoltà che stanno riguardando il mercato greco. Il Parlamento di Atene ha infatti dato il via libera al piano di austerity che dovrebbe permettere la salvezza della penisola ellenica mediante l’ottenimento della nuova tranche di finanziamenti da parte della troika, inducendo le Borse in un inconsueto ottimismo. 

Il via libera giunto dalla capitale greca ha infatti generato una ventata di positività in tutte le piazze azionarie internazionali di principali riferimento, permettendo altresì all’euro di poter sfondare quota 1,325 nei confronti del dollaro statunitense. Sul fronte dello spread, si registra una positiva contrazione del differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi a 10 anni, con il gap che ora scende a quota 357 punti base, e con un tasso di scambio dei titoli pari al 5,54%.

Eurogruppo boccia accordo con la Grecia

 Brutte notizie per la Grecia, e per tutti gli osservatori che avevano sperato che l’intesa della maggioranza parlamentare che sostiene il governo ateniese di Papademos sulle richieste dell’Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea avrebbe in qualche modo fornito il via libera per l’ottenimento degli attesi contributi da parte di Bruxelles, necessari e indispensabili per superare il terribile mese di marzo, all’interno del quale sono previsti rimborsi straordinari dei debiti pubblici. 

L’Eurogruppo ha infatti sostanzialmente bocciato (pur, con riserve di “ripescaggio”) l’accordo, affermando come siano necessari “altri 325 milioni di euro di tagli entro il 2012”. Considerando che Atene non ha altra scelta che rispettare i diktat di Bruxelles, i sindacati greci sono già allarmati sui pericoli di nuove contrazioni occupazionali, e preannunciano due giorni di sciopero.

Vietato accettare regali sopra 150 euro

 È vietato accettare regali sopra i 150 euro. A dirlo non siamo noi, ma il premier Mario Monti il quale – fortunatamente – non si rivolge alla totalità della cittadinanza italiana, ma solamente ai dipendenti di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Economia. Le due strutture, che sono sotto il diretto controllo del presidente del Consiglio, sono state caldamente invitate a far sì che i propri dipendenti pubblici non accettino più regali dal valore superiore ai 150 euro.

“In considerazione della primaria esigenza di rispettare gli obiettivi di finanza pubblica” – ha poi precisato Monti, parlando della seconda iniziativa contenuta nella nota, e relativa all’addio delle spese di rappresentanza da parte del Ministero del Tesoro – verranno diramate istruzioni che possano “assicurare l’economicità e l’efficienza nell’azione amministrativa a tutte le strutture che dipendono dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Presidenza del Consiglio”.

Tobin Tax in Francia

 Dopo lunghe trattative, la Francia ha finalmente varato la sua personalissima versione della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie che Parigi cerca di sfruttare per rimpolpare le proprie casse statali, cercando altresì di infondere un po’ di ottimismo e di fiducia alla propria società, dove le polemiche sulle disuguaglianze di trattamento tra i vertici finanziari internazionali e gli operatori dell’economia reale non si sono mai sopite. 

Tuttavia, la Tobin Tax transalpina è ben lungi dall’essere quanto richiesto in un primo momento dal presidente Nicolas Sarkozy, che nel corso dei mesi si è accorto dell’impossibilità di licenziare un provvedimento “solitario” e della contemporanea obbligatorietà sostanziale di trovare un accordo – sull’argomento – con tutti i principali partner europei, al fine di non aprire la finanza francese ai rischi di una possibile migrazione dei capitali.

Tassi di interesse in forte rialzo a dicembre

 Il bollettino della Banca d’Italia, relativo al mese di dicembre 2011, contribuisce a fotografare in maniera efficace lo scenario dell’economia italiana sul finire di uno degli anni più difficili degli ultimi decenni per la Penisola. Un bollettino che riporta una prevista frenata dei prestiti personali e alle imprese, una raggiunta stabilità delle sofferenze bancarie e – soprattutto – tassi di interesse in forte, fortissimo rialzo. 

Stando al contenuto del bollettino, infatti, nel corso dell’ultimo mese dello scorso anno i prestiti al settore privato avrebbero subito un aumento pari a 2,3 punti percentuali, contro un incremento che nel precedente mese di novembre aveva toccato i 3,5 punti percentuali. Il più brusco freno è stato generato dal comparto delle imprese, con un passaggio dai precedenti 4,4 punti percentuali agli attuali 2,6 punti percentuali, mentre i prestiti alle famiglie hanno compiuto un passo indietro dal ritmo di + 3,9 punti percentuali agli attuali + 3,4 punti percentuali.

Disoccupazione Usa ai minimi da tre anni

 Ottime notizie dal mercato del lavoro americano. Stando a quanto affermato dalle statistiche ufficiali  provenienti da Washington, infatti, il tasso di disoccupazione del Paese sarebbe calato ai minimi livelli dal febbraio 2009, per una percentuale pari all’8,3%: una sorpresa gradita anche dal presidente Obama, che può in tal modo rafforzare i propri convincimenti in vista del rush finale della campagna elettorale per le nuove presidenziali. 

Il tasso di disoccupazione è sceso a gennaio all,8,3% grazie alla quinta contrazione mensile consecutiva, sfiorando pertanto la soglia più bassa degli ultimi tre anni, dopo esser stato a lungo intorno alla soglia psicologica del 9%. Il dato, comunicato oggi dal dipartimento del Lavoro, è stato generato principalmente dal picco di assunzioni del mese, con 243 mila nuovi posti di lavoro, il top degli ultimi nove mesi. Rispetto al mese di dicembre, il tasso di disoccupazione risulta esser calato di 20 basis points (ex 8,5%).