Tagli anche per gli statali con la legge di stabilità

 I tagli complessivi delle spese rimodulabili dei ministeri, allo scopo di risparmiare sulla spesa pubblica, dopo le modifiche al Senato, con la legge di stabilità risultano ammontare a 9,606 miliardi nel 2012, 4,401 nel 2013 e per per finire a 4,259 nel 2014. Tagli anche nel settore dei dipendenti pubblici: gli statali in esubero potranno essere posti ‘in disponibilita’ con un’indennita’ pari all’80% dello stipendio per due anni. Saranno inoltre abolite alcune indennita’ e rimborsi per trasferimento. Altri 2 milioni di euro saranno tagliati dalle spese di vitto del personale dell’Arma dei Carabinieri fuori sede e del personale della Guardia di Finanza.

Legge di stabilità pronta in tempi record

 In tempi record il Ddl stabilità è legge. Ha ottenuto alla Camera 380 voti favorevoli, 26 contrari e due astenuti, il Quirinale ha già provveduto a promulgarla, disponendone la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Mario Monti non vuole perdere tempo. Al lavoro da ieri alle 9,30 a Palazzo Giustiniani, nei suoi nuovi uffici del Senato, ha incontrato il presidente della Bce, Mario Draghi, Pier Luigi Bersani e il vice-segretario del Pd, esperto di questioni economiche, Enrico Letta. Durante i suoi vari colloqui è arrivato il via libera alla Legge di Stabilità. La squadra dei ministri del nuovo premier Mario Monti ha inserito nella manovra quelle che sono ritenute le misure indispensabili per contrastare il debito e rilanciare la crescita: dall’economia allo sviluppo, dal lavoro al welfare, dall’istruzione alla giustizia.

Governo Monti é solido, durerà?

 Il presidente del Pdl, Silvio Berlusconi, dopo le sue dimissioni non manca di esprimere il proprio giudizio, positivo, sul nuovo governo Monti. Secondo l’ex premier, il nuovo team di ministri potrà governare fino alla fine della legislatura nel 2013 perchè opererà in maniera tale da essere utile all’Italia per tutta la durata del periodo che rimane, come ha ribadito l’ex presidente del Consiglio alla domanda se Monti potrà lavorare fino alla fine. Berlusconi quindi in un certo senso assicura di vedere l’Italia «in buone mani».

Crisi e risparmi: il 94% delle famiglie in difficoltà

 È veramente bassa la percentuale delle famiglie italiane in grado di far quadrare il bilancio o affrontare spese impreviste con facilità o molta facilità. Solo il 6% delle famiglie italiane non ha difficoltà a sostenere spese o pagare bollette, lo rileva un’indagine promossa dal Forum ANIA Consumatori, e condotta dall’Università degli Studi di Milano. Lo studio si é svolto esattamente su un campione rappresentativo costituito da 3.102 capifamiglia. Dallo studio però emergono anche i comportamenti e le attitudini psicologiche che determinano le decisioni di consumo, investimento e indebitamento dei cittadini: non tutti hanno la stessa propensione al risparmio e le persone impulsive e poco inclini a fare sacrifici hanno maggiori difficolta’ economiche. Lo studio elabora inoltre un ‘Indice di vulnerabilita” di cui sarà monitorata l’evoluzione nei prossimi anni.

Governo Monti: ecco i nuovi ministri

Desidero ringraziare le forze politiche e sociali per la collaborazione che ho avuto. Desidero rivolgere un cordiale saluto al Presidente del Consiglio uscente. Un sentito ringraziamento al Capo dello Stato per il sostegno che in ogni istante da lui ho avuto.

Così il  Governo Monti presenta i nuovi ministri. Alle 13,30 di ieri dal Quirinale ha ringraziato tutte le forze politiche, Berlusconi e Napolitano.  Entro oggi al Senato presenterà il programma del suo governo. Ecco la lista dei nomi dei Ministri con Portafoglio:

Barroso: la crisi UE é sistemica

 Commissione ed eurogruppo dovranno rafforzare la sorveglianza sui paesi dell’Eurozona sotto procedura per deficit eccessivo, é questo quello che ha sottolineato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso confermando che presenterà una proposta tra meno di dieci giorni.  Le ‘finanziarie’ nazionali dovranno essere esaminate e valutate prima di adottare gli idonei strumenti o emendamenti da applicare nel corso dell’anno. La proposta della Commissione Ue sugli Eurobond sarà quindi presentata prima della fine dell’anno, ha annunciato il presidente parlando alla plenaria di Strasburgo.

Unicredit, tagli al personale a causa della crisi

 Unicredit corre ai ripari, se di ripari si può parlare. Dopo l’aumento di capitale approvato dall’ultimo consiglio di amministrazione, sembra che adesso sia la volta di una riduzione dei costi. Dieci miliardi di perdite, una svolta epocale che porta i segni della rottura a soli dodici mesi dall’arrivo di Federico Ghizzoni. L’aumento di capitale partirà tra due mesi e non dovrebbe incontrare problemi, le fondazioni si sono impegnate a fare la loro parte. Con l’aumento di capitale la struttura patrimoniale di Unicredit sarà più stabile e solida, infatti il core tier 1 salirà al 10,35% con Basilea 2 e al 9% con Basilea 3. Il gruppo ha anche fatto richiesta di una maggiore semplicità nella struttura, semplificazione che costerà 5.200 posti lavoro entro il 2015.

Termini Imerese chiude il 23 novembre

 Gli operai che hanno varcato stamani i cancelli della Fiat a Termini Imerese sono accomunati da un senso di sfiducia e di sconforto. Ieri é stata annunciata la fine della produzione, prevista per il 23 novembre, l’annuncio ufficiale seguito da giorni di cassa integrazione, attendendo invano che la situazione nel frattempo potesse migliorare. Si tratta di un anticipo rispetto alle date previste, ovvero dicembre 2011. La notizia arriva pochi giorni dopo la proposta di Dr Motor sul futuro dello stabilimento. Rimane quindi un’ultima speranza per la riunione al ministero dello Sviluppo, dove sindacati e istituzioni incontreranno la Dr Motor, che vorrebbe acquisire la fabbrica che Fiat abbandona dopo 41 anni.

Secondo l’UE, I’talia non raggiungerà il pareggio bilancio nel 2013

 Potrebbe rivelarsi difficile per l’Italia centrare l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. È questa la preoccupazione del’UE e lo ‘staff report’ del Fondo monetario internazionale preparato per il recente vertice G20 di Cannes non si discosta da questo sentiment. La Commissione europea ritiene che nel 2013 l`Italia non riuscirà a raggiungere il pareggio di bilancio e prevede ancora un passivo nel bilancio pubblico dello 0,5%.

Crisi e domande di cassa integrazione

 Dall’avvio della crisi dell’economica, nell’ottobre del 2008, le ore di cassa integrazione registrate hanno superato di poco  i 3 miliardi e 300 milioni. I dati arrivano dalla Cgil, che nel dettaglio sottolinea la presenza di un miliardo e 160 milioni di ore di cassa ordinaria e poco più di 2 miliardi e 122 milioni tra straordinaria e in deroga. Lo scorso mese la cassa integrazione ha registrato un leggero calo sul mese precedente, ma il livello rimane comunque elevato.

Legge di stabilità approvata dal Senato

 Il Senato ha approvato la legge di stabilità. Oggi passa alla Camera dei deputati. Le norme contenute in questo maxiemendamento sono state promesse all’Unione Europea da Silvio Berlusconi ormai presidente del consiglio dimissionario, dopo il voto della Camera Berlusconi presenterà le sue dimissioni al capo dello Stato, il quale incaricherà il neo senatore a vita Mario Monti di formare un nuovo governo. I lavori sono iniziati al Senato alle 10.30 di ieri con un ordine del giorno che contemplava la discussione ‘per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato‘.

Ue: in Italia crescita bloccata

 Insieme alla crisi di governo l’Italia dovrà far fronte anche ai problemi economici: nel 2012 si prospetta una crescita quasi azzerata con un incremento del Pil limitato allo 0,1% (rispetto al +1,3% stimato solo la scorsa primavera), che salirà al +0,7% nel 2013. Questa scarsa performance non permetterà di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio sebbene nel 2012 il deficit pubblico calerà al 2,3% del Pil. Secondo le ultime previsioni economiche d’autunno ci sarà ancora un passivo dello 0,5%. Mentre molti leader europei sembrano essere pessimisti circa la situazione politica e finanziaria dell’Italia, c’è qualcuno che mostra una vena più ottimista: il presidente Barack Obama afferma:

Marcegaglia: senza riforme l’Italia non va avanti

 A prescindere da quale sia il destino del governo Berlusconi, l’Italia deve intraprendere velocemente la strada delle riforme economiche, rispettando gl impegni presi in ambito europeo e internazionale. Poco importa che ci sia Berlusconi o meno, quello che conta é che in Italia si facciano le giuste riforme. È questo in sintesi il pensiero di Emma Marcegaglia, nel giorno in cui la tenuta parlamentare del governo Berlusconi verrà messa alla prova dal voto di fiducia sul rendiconto. La numero uno di Confindustria ribadisce con chiarezza la necessità di ovviare agli attuali spread: nella giornata di ieri il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi con scadenza a 10 anni oscillava tra i 478 e i 493 punti base.

Commissario Affari Economici UE deluso dell’Italia

 Nel pomeriggio la riunione dei ministri delle finanze dell’eurozona, la commissione non é del tutto convinta della lettera ricevuta dall’Italia e si aspetta di sentire da Tremonti come e quando il nostro Paese intende attuare le misure contenute nella lettera all’Ue. E’ essenziale che l’Italia rispetti gli impegni sottoscritti per la correzione dei conti pubblici, ha sottolineato il commissario Ue agli Affri economici e monetari Olli Rehn, l’Italia, secondo il suo parere, deve adottare in un tempo definito misure più coraggiose a sostegno della crescita economica. Direttamente dall’Europa quindi, arriva una richiesta di chiarimento sugli impegni italiani contenuti nella lettera presentata dal premier Silvio Berlusconi all’ultimo vertice europeo.

Ho chiesto al governo italiano informazioni aggiuntive sulle misure di consolidamento fiscale e sulle riforme strutturali. Ispettori della Commissione saranno a Roma questa settimana – ha detto Olli Rehn all’ingresso dei lavori dell’Eurogruppo -. E’ assolutamente essenziale che l’Italia raggiunga gli obiettivi di finanza pubblica e garantisca la messa a punto delle riforme strutturali mirate a sostenere la crescita e la creazione di lavoro.