Titolo Stm +10% su ipotesi separazione attività aziendali

 E’ un vero e proprio exploit quello del titolo STMicroelectronics, che a Piazza Affari mostra un rialzo dell’10,55% a 4,864 euro e con un massimo intraday a 5,18 euro, che aveva portato ad una crescita momentanea del 15,9%. A mettere le ali al titolo in borsa sono le indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa su una possibile separazione delle attività aziendali, finalizzata alla vendita degli asset della telefonia, entro fine anno. La società non ha commentato questi rumors, ma gli investitori ci credono e acquistano titoli Stm a mani basse.

Italia ha bruciato oltre 2mila miliardi di ricchezza secondo Credit Suisse

 Il terzo rapporto sulla ricchezza del mondo di Credit Suisse, relativo al periodo 2011-2012, ha evidenziato una diminuzione della ricchezza mondiale del 5,2% a 223.000 miliardi di dollari. L’area geografica che ha bruciato maggiormente ricchezza è stata l’Europa, che ha pagato a caro prezzo la crisi dei debiti sovrani e la recessione economica. In Europa la perdita complessiva è stata di 10.900 miliardi di dollari. La Francia ha perso 2,2 trilioni di dollari, la Germania 1,9 trilioni.

Eni è assolutamente da comprare secondo Goldman Sachs

 Il colosso energetico italiano Eni resta tra i titoli preferiti della banca d’affari americana Goldman Sachs, che oggi ha ribadito il suo giudizio “strong buy”, ovvero acquistare assolutamente, mantenendo il Cane a Sei Zampe nella propria lista di azioni da comprare con decisione. Goldman Sachs, all’indomani del seminario sul business upstream di Eni a Londra, ha ribadito anche il suo target price a 24 euro per azione. Oggi a Piazza Affari il titolo Eni mostra un calo dello 0,63% a 17,35 euro, poco sopra l’attuale minimo intraday di 17,3 euro.

Cda Camfin approva il prestito convertibile

 Il consiglio di amministrazione di Camfin, holding che fa capo a Pirelli, ha dato il via libera all’emissione del prestito convertibile oggetto di un’accesa disputa tra il board capitanato da Marco Tronchetti Provera e il socio genovese Malacalza. Il convertendo servirà per rimborsare una parte dei debiti contratti verso le banche. Hanno votato contro l’emissione del prestito Vittorio e Davide Malacalza e Antonio Castelli. Il collocamento del prestito convertibile in azioni Pirelli fuori patto (5,85%) si farà e dovrebbe avvenire già oggi.

Dichiarazioni BCE anti-crisi

 La Banca Centrale Europea ha pubblicato il suo periodico bollettino mensile nel quale ha avuto modo di registrare i “progressi rimarchevoli nella correzione del costo del lavoro”, e sottolineare come “per aumentare la competitività dei Paesi dell’Eurozona più colpiti dalla crisi occorrono riforme incisive dei mercati del lavoro e dei beni e servizi”. L’istituto guidato da Mario Draghi si è poi soffermato sulle riforme strutturali, “altrettanto essenziali del risanamento dei conti pubblici e delle misure tese a migliorare il funzionamento del settore finanziario”.

Tasso di disoccupazione Grecia oltre il 25%

 Situazione sempre più allarmante sul fronte occupazionale greco. Stando a quanto afferma l’Istituto di Statistica ellenico, infatti, nel corso del mese di luglio la disoccupazione sarebbe peggiorata ulteriormente, con il tasso relativo che avrebbe superato la soglia del 25 per cento. In altri termini, in Grecia non lavora un cittadino “attivo” su quattro, con una proporzione che ha sfondato il nuovo record storico, e proponendosi per ulteriori peggioramenti nel corso dei prossimi mesi a venire, per un 2013 che rischia di aprirsi nel peggiore dei modi.

Target Diasorin alzato da Banca Akros a 29,5 euro

 Il titolo Diasorin, quotato a Piaza Affari con il simbolo “DIA”, sta mostrando un buon andamento alla borsa di Milano facendo meglio del mercato di riferimento. Le azioni della società piemontese sono in rialzo dello 0,92% a 27,46 euro. Diasorin beneficia delle indicazioni positive giunte ieri dal management, che a Dublino ha parlato del progetto della diagnostica molecolare ritenendolo un business complementare all’attività principale del gruppo. Le vendite previste saranno molto più alte di quanto preventivato. Alla luce di queste indicazioni, Banca Akros ha alzato il target price a 29,5 euro da 27,5 euro.

Rendimento BTP 3 anni sale al 2,86% a ottobre 2012

 Stamattina il Tesoro italiano è stato protagonista di una nuova emissione obbligazionaria, all’indomani del collocamento dei BOT a 3 e 12 mesi che ha visto salire leggermente i tassi sulle scadenze di breve e brevissimo periodo. Oggi il trend si è confermato con il rendimento del BTP triennale salito leggermente, ma ancora sotto il 3%, dopo che nell’asta del 13 settembre scorso era sceso sui livelli più bassi da ottobre 2010. Sono stati emessi anche diversi titoli di stato non più in corso di emissione sulle scadenze di medio-lungo periodo.

Camfin decide oggi sul bond convertibile

 Il consiglio di amministrazione di Camfin, in programma quest’oggi alle ore 18, dovrebbe sciogliere le ultime riserve sull’emissione del bond convertibile, dopo che la famiglia Malacalza nei giorni scorsi si era rivolta al Tribunale di Milano per ottenere l’annullamento delle delibere del cda di Camfin del 10 e del 29 agosto con l’obiettivo di rallentare il lancio del bond convertibile in azioni Pirelli fuori patto per un controvalore pari a 170 milioni di euro. La holding, presieduta da Marco Tronchetti Provera, ha definito il rinvio ad oggi come un “problema tecnico”.

Fusione Eads – Bae nuova interruzione

 Altro colpo di scena nelle trattative per la fusione tra Eads – Bae. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa TM News, infatti, le due società avrebbero bloccato le negoziazioni, e non avrebbero nemmeno domandato la proroga ai negoziati, ponendo di fatto termine a una vicenda che non si è mai caratterizzata per semplicità. Stando alle indiscrezioni dei primi minuti, poi confermate da più fonti, a interrompere le relazioni sarebbe stata la parte tedesca. Per gli analisti, la notizia porterebbe una boccata d’ossigeno a Finmeccanica.

Rating Spagna tagliato a BBB- da S&P

 L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sul merito di credito della Spagna a “BBB-“ da “BBB+”. Il downgrade dell’agenzia americana fa scendere il giudizio sull’affidabilità creditizia del paese iberico di due gradini (notch). In virtù di questo declassamento, i titoli di stato spagnoli sono giudicati ad un livello appena superiore a quello “junk”, ovvero “spazzatura”. Gli analisti di S&P hanno giustificato la loro decisione partendo dal presupposto che la Spagna è in profonda recessione e alle prese con grande incertezzza e tensioni sociali.

Previsioni FMI sistema bancario

 Previsioni nere per il sistema bancario europeo da parte del Fondo Monetario Internazionale. Nel suo periodico rapporto, infatti, l’istituzione afferma di rilevare una significativa fuga di capitali dalla periferia dell’Euro, con Italia e Spagna candidate per esser la maglia nera in questa specifica tendenza. I due Paesi mediterranei – afferma infatti l’analisi compiuta dal Fondo – avrebbero registrato una perdita di investitori che nell’ultimo anno (tra il giugno del 2011 e il giugno del 2012) non avrebbe avuto uguali nell’area di riferimento.

Terna è da vendere secondo Citigroup

 Arrivata una bocciatura per il titolo Terna, quotato a Piazza Affari con il simbolo “TRN”. La banca americana Citigroup ha deciso di tagliare il rating della società a “sell”, ovvero vendere le azioni, dal precedente giudizio “neutral”. Gli analisti della banca statunitense hanno comunque confermato il target price a 2,8 euro. Citigroup ha tagliato le stime sull’utile per azione di Terna per il periodo che va dal 2012 al 2015. A Piazza Affari le azioni Terna sono in calo dell’1,44% a 2,88 euro, poco sopra i minimi intraday di 2,876 euro.

Rendimento BOT annuale resta sotto il 2% a ottobre 2012

 E’ ancora sold-out per l’emissione obbligazionaria di titoli di stato italiani di breve e brevissmo periodo. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato questa mattina Buoni ordinari del Tesoro (BOT) per un controvalore complessivo di 11 miliardi di euro, che in parte serviranno a coprire i 7,7 miliardi di Buoni in scadenza il 15 ottobre. Tuttavia, questa volta il Tesoro ha dovuto pagare tassi più alti rispetto alle ultime aste, complice anche il clima di minore appetito per il rischio che si respira al momento sui mercati finanziari.