Nomura taglia le stime su Telecom Italia

 Il titolo Telecom Italia (codice di borsa “TIT”) è in calo questa mattina a Piazza Affari, dopo che ieri sera l’agenzia di rating Fitch ha deciso di confermare il giudizio sul merito di credito a “BBB” con outlook “negativo”, mantenendo così il titolo tra gli emittenti non speculativi. Oggi le azioni del guppo telefonico italiano sono in calo dell’1,211% a 0,775 euro, mentre ieri il titolo aveva chiuso con un progresso dell’1,69%. Il gruppo guidato da Franco Bernabè è stato analizzato da Nomura.

Settore banche americane 2012

 Secondo quanto affermano alcune recenti indagini compiute sul settore bancario americano, nel corso del 2012 i sei più grandi istituti di credito degli Stati Uniti avrebbero ottenuto il miglior risultati dal picco toccato nel corso del 2006, quando i profitti toccarono quota 83 miliardi di euro. E, nonostante i risultati previsionali per il 2013 siano ancora ottimistici, Wall Street non sembra essere pienamente convinta dal futuro a breve e medio termine del settore creditizio.

Banche europee superano stress test EBA

 I risultati degli stress test sulle banche europee hanno evidenziato una necessità di ricapitalizzazione pari a 204 miliardi di euro, allo scopo di adeguarsi al target del 9% di Core Tier 1 imposto dall’European Banking Authority (EBA). Il Core Tier 1 è il parametro più importante per valutare la solidità di una banca. A fine giugno 2012, l’EBA aveva indicato che 27 banche europee dovevano rafforzare il proprio patrimonio per raggiungere la soglia del 9%. In ritardo ci sono quattro istituti di credito, tra cui Banca Mps.

Valutazione Mondadori

 Mediobanca ha rivisto i giudizi su Mondadori. In particolare, la società ha stabilito che nel 2012 l’azienda subirà un calo dei ricavi rispetto a quanto precedentemente stimato, con conseguente flessione delle successive voci di bilancio. L’impegno di Mondadori verso il pieno controllo dei costi frutterà pertanto solo parzialmente i frutti desiderati, visto che non riuscirà a compensare il calo dei ricavi, ora auspicabili intorno a 1,43 miliardi di euro a fine anno, rispetto a 1,51 miliardi di euro di fine 2011. L’Ebitda dovrebbe così calare del 31,9 per cento a 89 milioni di euro (in calo del 26 per cento rispetto alla precedente stima di Mediobanca).

Crisi Euro: Piazza Affari tenta il recupero, spread in calo

Ennesimo colpo di reni per Piazza Affari; l’avvio positivo di oggi rilancia il FTSE-Mib verso il recupero dei 16000 punti con tre candele successive verdi, mentre lo spread conferma la positività rientrando leggermente e riducendo le distanze con la Germania.

Bene Salvatore F., che con oltre il 2,40% di guadagno guida il listino posizionandosi davanti a Telecom (+2.23%) e Unicredit (+1.92%). Bene tutto il settore bancario e male invece Finmeccanica, maglia nera per ora con circa un punto e mezzo di perdita.

Azioni segmento STAR resistono alla crisi

 Le azioni delle Pmi italiane quotate sul Segmento Titoli ad Alti Requisiti (STAR) sembrano avere le caratteristiche giuste per resistere alla crisi dei mercati e gli incrementi della volatilità. Il road show annuale di Londra, dalla durata di tre giorni, metterà in mostra le aziende del segmento STAR quotate sull’Lse-Borsa Italiana davanti agli occhi dei grandi investitori. Le aziende quotate su questo segmento devono rispettare una serie di condizioni, come fatturato inferiore al miliardo di euro, corporate governance e trasparenza. Il road show è al suo 12-esimo anno.

Jp Morgan sotto accusa per truffa con i subprime

 La banca d’affari americana Jp Morgan è finita nel mirino della Procura di New York con l’accusa di truffa per le cartolarizzazioni avviate nel 2006. Le autorità americane sono pronte a dare battaglia ai colossi bancari per cercare di individuare le responsabilità di coloro che provocarono il tracollo del settore dei mutui, in particolare i subprime, dando il via alla peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione. La prima banca sotto accusa è senza dubbio una delle firme più prestigiose della finanza mondiale, ovvero Jp Morgan.

Fiat in America: la natura di uno “strano” rapporto

 Fiat è sempre più americana ma il management societario non sembra avere la stessa affezione nei confronti del territorio e del fisco a stelle e strisce. Se infatti il mercato dei consumi e della finanza del Nord America può essere estremamente attraente per le casse societarie, lo stesso non si può certamente dire per i ricchi imprenditori tricolori, che probabilmente temono il duro impatto con un regime di tassazione fiscale aggiuntivo non certo eccessivamente lieve. Ad occuparsi della divergenza di vedute tra Fiat e gli Elkann è stata, nelle scorse ore, il quotidiano La Repubblica.

Coca Cola brand più costoso del mondo

 Coca – Cola è il brand più importante e prezioso del mondo. Un record che è riuscito a resistere nonostante agguerrite concorrenze (vedi Apple, al secondo posto). Il valore del brand Coca Cola, precisa Interbrand, è infatti pari a 77,839 miliardi di dollari, in crescita dell’8 per cento rispetto all’anno precedente (71,8 miliardi di dollari). Al secondo posto della classifica 2012 sale invece, rapidamente, Apple, il cui marchio viene stimato in 76,568 miliardi di dollari (+129%, 33,4 miliardi di dollari nel 2011). Al terzo posto figura infine Ibm, con 75,532 miliardi di dollari (+8%).

Ripresa economica slitta ancora?

 Mentre i mercati tornano in territorio positivo dopo l’ottava precedente caratterizzata da ribassi generalizzati, la negatività sul futuro si diffonde e l’ultima previsione negativa arriva direttamente da Squinzi. Il presidente di Confindustria a Bruxelles resta scettico sulla ripresa ed ammette che metterebbe firma per vederla nel lontano 2015.

Non vediamo la ripresa. Salvo miglioramenti sarà verso fine 2013, ma per una vera ripresa faccio la firma per il 2015

Queste le parole spese riguardo all’Italia; la negatività è incentivata sopratutto dalla situazione fiscale del Paese, ormai insostenibile da troppo tempo. Il presidente si augura che il Governo prenderà provvedimenti in questo senso alleggerendo la pressione fiscale di aziende e cittadini, così da rilanciare l’imprenditoria ed i consumi, ora stretti nella morsa dei conti pubblici da risanare a tutti i costi.

Nomura consiglia di investire su Mediobanca

 Giornata positiva finora per il titolo Mediobanca (codice di borsa “MB”), che a Piazza Affari mostra un rialzo dell’1,07% a 4,332 euro con un andamento più o meno in linea con la performance dell’indice borsistico FTSE MIB. Ieri, invece, le azioni della banca di Piazzetta Cuccia avevano guadagnato il 3,08%, dimostrando ancora una volta di essere tra le migliori del settore bancario italiano ed europeo. Intanto, il broker giapponese Nomura consiglia di puntare su una strategia long su Mediobanca.

Disoccupazione a livelli record dal 2004

 Il tasso di disoccupazione in Italia resta su livelli record. Ad agosto è rimasto stabile per il terzo mese consecutivo, confermandosi al 10,7%. Si tratta il livello più alto mai registrato da quando è iniziata la rilevazione su base mensile, ovvero dal 2004. Secondo quanto comunicato dall’Istat, su base annua è avvenuto un aumento del 2,3%. Il dato va inquadrato in un momento storico particolarmente difficile per l’Italia, alle prese con una recessione che morde più che mai aziende e famiglie e che ancora non sembra voler lasciare la presa.

Recessione Grecia per il sesto anno consecutivo

 Nuovo record in vista per la Grecia. Peccato solo che si tratti di un traguardo estremamente negativo, visto e considerato che Atene si accinge a vivere, nel 2013, il suo sesto anno consecutivo di recessione economica, con una contrazione del livello di produttività interna lorda che si aggira intorno al 3,8 per cento, e un rapporto deficit / pil al 4,2 per cento. Il debito pubblico dovrebbe invece fermarsi a quota 346,2 miliardi di euro, pari al 179,3 per cento del prodotto interno lordo. Per quanto invece concerne l’avanzo primario, l’attuale manovra finanziaria punta a un traguardo dell’1,1 per cento.

Offerta Ansaldo Energia da Fsi

 Il Fondo strategico italiano di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti sarebbe interessato a rilevare la quota che Finmeccanica detiene in Ansaldo Energia. Una indiscrezione che ha generato particolare euforia sui mercati finanziari nel tardo pomeriggio di ieri, con le azioni Finmeccanica che hanno conseguentemente subito qualche scossone in seguito alla pubblicazione del rumor. Cerchiamo allora di riassumere quanto accaduto nel pomeriggio di ieri, e quali ripercussioni potrebbero presto essere create dalla diffusione di questa notizia.