Unicredit sarà riorganizzata secondo ad Ghizzoni

 Secondo quanto dichiarato in una conferenza da Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, la banca di Piazza Cordusio effettuerà una riorganizzazione societaria sia in Italia che oltre i confini nazionali. Secondo Ghizzoni, la banca darà maggiore “autonomia alle realtà locali con più efficienza sul territorio per un maggiore controllo dei costi e risposte più rapide ai clienti”. Il gruppo Unicredit conta 160.000 dipendenti, ma 60.000 circa non hanno contatti diretti con la clientela. Ghizzoni ha anche ribadito l’esigenza di una maggiore semplificazione nella struttura bancaria, che per certi versi si traduce anche con la riduzione degli sportelli.

Spread spagnolo record verso 600 punti base

 Non si placa la tensione sui titoli di stato spagnoli. Ieri, l’iniziale euforia per la vittoria alle elezioni greche del partito Nea Dimokratia – favorevole al mantenimento degli impegni con la troika e alla permanenza di Atene nell’euro – si è trasformata ben presto in un vero e proprio stato di assedio sui bond iberici. Sia la Spagna che l’Italia sono finite nuovamente sotto il tiro della speculazione internazionale. Lo spread spagnolo si avvia ormai verso quota 600 e ieri ha addirittura sorpassato lo spread irlandese. L’Irlanda è stato uno dei paesi a dover chiedere aiuti finanziari per evitare la bancarotta nazionale.

Audizione della Consob sugli abusi di mercato

 Le sanzioni e le condanne che sono state inflitte per gli illeciti sui mercati finanziari sono ultimamente aumentate in maniera preoccupante: a fronte di questo numero così alto, comunque, le segnalazioni sono state scarse, segno che c’è ancora molto da fare da questo punto di vista. I dati in questione sono emersi dall’ultima relazione di Claudio Salini, segretario generale della Consob, alla Commissione Finanze del Senato. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, c’è da dire che nel periodo compreso tra il 2000 e il 2005, vale a dire prima che fosse introdotta l’innovativa direttiva sugli abusi di mercato, erano stati quantificati e segnalati ottantasei casi, con la conseguente condanna di sette persone e sentenze di patteggiamento che ne hanno riguardate altre sei.

Il cda di Edison si pronuncia sull’offerta pubblica di acquisto

 Dal consiglio di amministrazione di Edison, la celebre spa milanese attiva nel settore energetico, è giunta l’approvazione per quel che riguarda il cosiddetto “comunicato dell’emittente”: in pratica, ci si è espressi in maniera favorevole su quella che è l’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria, una operazione che è stata promossa da tempo dalla compagnia controllante di Edison, vale a dire Transalpina di Energia, meglio nota come Edf. Ci sono anche altre precisazioni da fare. In particolare, lo stesso cda non è stato in grado di raggiungere una maggioranza adeguata (come previsto espressamente dall’articolo 18 dello Statuto Sociale) in merito alla congruità del prezzo relativo all’offerta, visto che si sta parlando di ottantanove centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario ordinario.

I migliori dividendi di questa settimana

 Una nuova settimana è cominciata e gli investitori finanziari possono fare riferimento a opportunità e occasioni davvero interessanti: nei prossimi sei giorni, infatti, si profilano dei rendimenti piuttosto appetibili, visto che si sta parlando della settimana scelta da molte aziende per lo stacco delle cedole. Tra l’altro, non si esagera affatto quando si dice che le prossime giornate saranno caratterizzate da una concentrazione eccezionale per quel che concerne i dividendi in questione. Come ci si deve comportare, dunque, e quali sono le offerte che non bisogna assolutamente lasciarsi sfuggire? Anzitutto, bisogna precisare che il mercato è ancora calmo, ma potrebbe essere influenzato in maniera negativa da molte situazioni internazionali, in primis le ultime elezioni che si sono tenute in Grecia, con la vittoria dei partiti di Destra favorevoli all’euro, ma non solo. D’altronde, questa tornata elettorale non risolverà certo tutto d’un colpo una situazione economica grave e sull’orlo del baratro.

Outlook India tagliato da Fitch

 L’agenzia di rating Fitch ha deciso di abbassare l’outlook sul debito sovrano dell’India, portandolo a “negativo” da “stabile”. Il rating sovrano, invece, è stato confermato a BBB-. Secondo Fitch sono aumentati i rischi sulla crescita economica nel medio-lungo termine e non sono stati fatti molti progressi dal lato della riduzione del deficit di bilancio. L’agenzia di rating ha esortato il governo indiano a trovare misure in grado di creare un contesto più favorevole agli investimenti privati. Il paese sta vivendo una fase molto delicata sia dal lato economico sia dal fronte politico.

Il voto in Grecia non placa la tensione sugli spread

 La vittoria del partito di centro-destra Nea Dimokratia alle elezioni politiche in Grecia sembrava essere il preludio ad una riscossa dei mercati finanziari, dopo tanti mesi trascorsi con il dilemma della Grecia dentro o fuori dall’unione monetaria. Nea Dimokratia, guidata da Antony Samaras, si è detta da sempre favorevole a mantenere il paese nell’euro e a voler rispettare il memorandum di intesa con la troika (Bce-Ue-Fmi). Tuttavia, passata l’euforia iniziale, i mercati stanno prendendo coscienza che i problemi nella zona euro non sono di certo finiti.

Elezioni in Grecia rilanciano settore bancario

 L’Euro tira un respiro di sollievo; in Grecia le elezioni hanno escluso una volta per tutte la candidatura anti-Euro che ha messo sotto scacco le Borse Europee da più di un mese a questa parte e l’effetto è praticamente immediato.

L’incertezza sulle conseguenze rispetto l’uscita di un Paese (in questo caso la Grecia) dall’area Euro ha costretto gli investitori a fare diversi passi indietro nonostante il clima di ripresa che si respirava prima del default Greco, ma ora i compratori tornano attivi e risollevano le sorti del settore bancario, punto cardine per il rilancio della ripresa.

Il FTSE-Mib si porta fin dai primi scambi sotto la parità, ma il futures viaggia in positivo; il differenziale è dovuto unicamente allo stacco di dividenti previsto per oggi che grava sui conti ma non annulla del tutto l’effetto ripresa.

►PARTITO PRO-EURO VINCE ELEZIONI IN GRECIA

Contestazione ISVAP su Fondiaria Sai

 Fondiaria Sai è intervenuta ufficialmente per fornire alcune precisazioni sulle notizie apparse sulla stampa nelle scorse giornate. In particolare, la compagnia assicurativa sostiene che nella giornata di venerdì 15 giugno l’ISVAP avrebbe notificato alla società, ai suoi consiglieri di amministrazione e ai componenti del collegio sindacale, la contestazione di condotte ai fini del Codice delle Assicurazioni Private.

Le contestazioni sono originate da una serie di rilievi svolti nell’ambito del procedimento ispettivo avviato dallo stesso Istituto di Vigilanza il 4 ottobre 2010, e dalla successiva denuncia al collegio sindacale presentata in data 17 ottobre 2011 dal socio Amber Capital Investment Management, come gestore del Fondo Amber Global Opportunities Master Fund Ltd.

Elezioni Grecia, le Borse reagiscono positivamente

 L’attesa per i risultati della seconda tornata elettorale in Grecia è finita. La vittoria della Nea Dimokratia, contro il movimento anti-euro Syriza, è infatti ritenuto un episodio in grado di garantire l’esistenza di una maggioranza utile per la formazione di un governo in grado di condurre Atene verso la strada europeista, scongiurando il rischio di imminenti rotture all’interno della macrozona che ha adottato la valuta unica.

Al risultato politico si collegano immediati riscontri economico finanziari. Positiva era stata l’apertura delle borse asiatiche (soprattutto, Tokyo e Hong Kong), e positivo è anche lo sprint dell’euro sulle altre valute estere. Segnali piuttosto chiari di come i mercati finanziari abbiano apprezzato vistosamente il risultato delle urne elettorali, e che vedrà la Nea Dimokratia e il Pasok ottenere la maggioranza dei seggi in parlamento, soprattutto nell’ipotesi in cui, come sembra probabile, Dimar, la Sinistra democratica, dovesse aggiungersi alla coalizione.

Titolo Finmeccanica verso 3€ su ipotesi Warren Buffett

 Venerdì il titolo Finmeccanica ha chiuso con un rialzo del 7,38% a 2,938 euro, a seguito della notizia di un possibile interessamento da parte di Warren Buffett sulle azioni detenute dal Tesoro nel gruppo aerospaziale italiano che da giugno 2007 sono crollate da area 18,5 fino in area 2,5 euro (minimo di fine dicembre 2011) per un deprezzamento del valore delle azioni del 640% circa. Buffet è soprannominato l’Oracolo di Omaha, città del Nebraska (USA) dove è nato 82 anni fa. Tuttavia, finora non ci sono conferme sul presunto interesse di Buffet sugli asset in vendita di Finmeccanica.

Tutto pronto per l’integrazione tra Hera e Acegas

 Possono due società da sempre concorrenti diventare di punto in bianco “sorelle”? L’eventualità sta diventando sempre più concreta per il gruppo Hera e Acegas-Aps, le due multiutility che sono destinare a diventare proprio oggi ancora più unite: in effetti, dopo la lettera di intenti di una settimana fa, è ormai tutto pronto per cominciare i colloqui relativi all’integrazione aziendale, anche se dalla giornata odierna si definirà subito quella che sarà la governance futura. Inoltre, bisogna capire come mantenere e rafforzare la leadership del nostro paese nel settore ambientale, focalizzando magari l’attenzione sui paesi dell’Europa orientale. Gli assets principali non possono che essere i termovalorizzatori che il nuovo gruppo potrà gestire.

London Metal Exchange acquistata dalla Borsa di Hong Kong

 Se ne parlava ormai da tempo e per certi versi può ritenersi un deal pressoché annunciato. Il London Metal Exchange (LME), storica Borsa alle grida fondata nel lontano 1877, è passata in mani cinesi dopo che l’Hong Kong Exchange ha deciso di staccare un assegno da 1,4 miliardi di sterline, cioè 2,15 miliardi di dollari, per rilevarne il controllo societario. Il listino londinese è il più grande al mondo negli scambi di metalli non ferrosi e da solo muove quasi l’80% degli scambi globali su questa particolare categoria di materie prime.

Pictet aumenta la partecipazione in Astaldi

 All’inizio dello scorso mese di marzo era stata resa nota una nota relativa alla partecipazione azionaria di Astaldi: ebbene, a distanza di tre mesi, la spa romana, celebre per le sue costruzioni le iniziative in project finance, è ancora una volta protagonista del medesimo aggiornamento, visto che è stato reso noto l’aumento della quota detenuta da Pictet Asset Management. Entrando maggiormente nello specifico, c’è da dire che l’istituto di credito svizzero è riuscito ad arrivare fino al 2,099% del capitale sociale di Astaldi, una percentuale che si riferisce ai fondi di investimento e che nel novembre di due anni si era invece attestata a 2,057 punti percentuali.