Cosa sono gli eurobond

 In una fase molto “calda” per la crisi dei debiti sovrani e per la moneta unica europea – con gli investitori internazionali sempre più pronti ad alzare la guardia e a voltare le spalle all’Europa se non dovessero arrivare soluzioni concrete per arginare la crisi – molti policy makers tornano a spingere verso gli eurobond (o e-bond o stability bond), anche se resta inflessibile la posizione della Germania che, attraverso le parole del cancelliere Angela Merkel, ritiene questa ipotesi assolutamente inutile per risolvere la crisi dell’euro. Ma che cosa sono gli eurobond e come funzionano?

Migliori azioni da comprare a luglio 2012

 In una fase caratterizzata da una grave crisi del debito su scala mondiale e da problemi economico-finanziari strutturali che minacciano di frenare la ripresa dell’economia per molto tempo, l’investitore ha grosse difficoltà nella ricerca di azioni da inserire nel proprio portafoglio per superare nel migliore dei modi questa complicata fase sui mercati finanziari. Il clima di scarsa fiducia e l’incertezza legata al destino della zona euro stanno allontanando sempre più gli investitori dal mercato azionario, in particolare da quello dei paesi europei indebitati e maggiormente sottoposti agli stress sui mercati.

Piano B di Salini in vista dell’assemblea Impregilo

 L’assemblea degli azionisti di Impregilo, che si terrà il prossimo 12 luglio, deciderà se revocare o meno il consiglio di amministrazione del general contractor italiano. Il punto di partenza è costituito dall’accusa formulata dal costruttore romano Pietro Salini, che detiene il 29% del capitale azionario del general contractor, secondo il quale Impregilo opera nell’illegalità in quanto le partecipazioni in società concessionarie di autostrade non sono previste dallo statuto. Dalla parte opposta c’è la replica del gruppo Gavio, in particolare la risposta di Gian Maria Gros-Pietro.

Nuove Aste titoli di Stato BOT, CTZ e BTP€i Giugno 2012

 Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha diffuso i dettagli relativi alle prossime due aste di titoli di Stato di Giugno 2012, che rispettivamente riguarderanno BOT il 27 Giugno 2012 e CTZ e BTP€i il 26 Giugno prossimo.

Per quanto riguarda l’asta di breve termine, i Buoni Ordinari del Tesoro offerti con regolamento al 29 Giugno prossimo saranno a scadenza semestrale per una durata complessiva di 185 giorni (31/12/2012) ed un importo offerto pari a 9 miliardi di euro.

Il precedente collocamento dei semestrali aveva riscontrato una domanda sostenuta come di consueto (anche se in leggero rallentamento) ma i rendimenti registrati erano quasi raddoppiati rispetto alla precedente asta. Durante il collocamento di Giugno è atteso ancora un rialzo dei tassi di interesse offerti sui buoni semestrali, anche se l’entità sarà ben diversa rispetto a Maggio scorso. 

Target Nokia tagliato da Nomura

 Il broker giapponese Nomura ha deciso di abbassare il target price del colosso finlandese dei telefonini Nokia. Gli esperti della casa d’affari nipponica hanno deciso di tagliare il prezzo obiettivo a 2 euro da 3,2 euro per azione. Le forbici di Nomura su Nokia hanno praticamente tagliato del 60% il potenziale upside per il titolo, che continua a soffrire molto alla borsa di Helsinki. La quotazione di Nokia è attualmente sotto i 2 euro per azione e venerdì la chiusura del titolo alla borsa finalandese era stata negativa dell’1,33% con chiusura a 1,933 euro.

Eni acquisisce due blocchi esplorativi in Vietnam

 Partenza negativa questa mattina per il titolo Eni alla borsa di Milano, nonostante la notizia dell’accordo per l’acquisizione di due blocchi esplorativi off-shore situati al largo delle coste del Vietnam nei bacini di Song Hong e Phu Khanh, nel Golfo di Tonkin. Il colosso energetico italiano ha firmato l’intesa con le compagnie KrisEnergy e Neon Energy. Secondo gli analisti del Cane a Sei Zampe, nel bacino di Song Hong – dove di recente sono state fatte scoperte molto importanti – è possibile che sia presente il 10% delle risorse di idrocarburi del Vietnam, in particolare di gas.

Alleanza tra Del Vecchio e Benetton nel mattone

 Non accadeva ormai da almeno dieci anni. Due tra i più grandi nomi della Corporate Italia tornano a confezionare affari nel settore immobiliare, dopo le alleanze di fine anni ’90 e inizio 2000. Beni Stabili di Leonardo Del Vecchio e Banca Finnat della famiglia Nattino stanno per creare un’alleanza nell’immobiliare. Al centro del deal c’è Beni Stabili Property Service, sosietà appartente al gruppo Beni Stabili che è specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari attraverso attività di property management e advisory.

Target price Facebook 40$ secondo Nomura

 Il broker nipponico Nomura ha avviato oggi la copertura sul titolo Facebook, che si è quotato sul listino azionario americano Nasdaq lo scorso 18 maggio a un prezzo di collocamento fissato a 38 dollari per azione. Dal primo giorno di quotazione, però, è avvenuto un clamoroso calo del titolo che dai massimi di 43,1 dollari è sceso fino a 25,52 dollari, che al momento resto il minimo storico toccato lo scorso 6 giugno. Da allora il titolo Facebook si è ripreso e ieri ha toccato per la prima volta dal 25 magggio scorso quota 32,5 dollari.

Aggiotaggio informativo su convertendo Fiat

 La Corte di Cassazione ha annullato le assoluzioni accordate a Gabetti e Grande Stevens, ex vertici di Ifil ed Exor, nell’ambito del procedimento per aggiotaggio informativo sul convertendo Fiat. Di conseguenza, i due ex vertici delle società del gruppo torneranno a processo: una novità che tuttavia non dovrebbe avere alcun effetto sostanziale, visto e considerato che il termine di prescrizione è stabilito per il febbraio del 2013, ed è pertanto molto arduo che si possa arrivare a conclusione.

In maniera più specifica, la quinta sezione penale, accogliendo il ricorso della Procura di Torino, della Procura Generale e della Consob nei confronti di Gianluigi Gabetti e di Franzo Grande Stevens, della Ifil Investments e della Giovani Agnelli Sapaz, ha disposto un rinvio alla Corte d’Appello di Torino, che dovrà riformulare il giudizio di secondo grado.

Via libera Antitrust e Isvap a Unipol – Fonsai

 Nuovo tassello nella interminabile vicenda che mira a realizzare il maxi polo assicurativo italiano. L’Antitrust e l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private hanno infatti dato il proprio assenso all’operazione di aggregazione tra il gruppo Fondiaria Sai e Unipol. Il via libera è tuttavia condizionato alla necessità che la nuova società sciolga i legami con Mediobanca, ponendo altresì le basi per una nuova gestione rispetto allo stile che aveva contraddistinto la vecchia amministrazione.

L’Antitrust ha pertanto deciso che l’integrazione tra i due grandi gruppi può finalmente essere autorizzata, a patto che vengano rispettate le stringenti misure che scioglieranno i legami con Mediobanca (che controlla Generali, principale concorrente, sui mercati interessati dall’operazione) e di ridurre – mediante cessione di asset attivi – la posizione dominante altrimenti acquisita dal nuovo gruppo nel ramo danni (in particolare, in quello delle responsabilità civile auto) a livello nazionale, e per quanto concerne la distribuzione delle polizze, in 93 province.

Goldman Sachs consiglia di aprire posizioni short su S&P500

 Ieri sera gli indici azionari americani hanno chiuso in forte calo, a seguito del downgrade effettuato dall’agenzia di rating Moody’s su ben 15 grandi banche di rilievo internazionale. Nel novero delle bocciature di Moody’s sono entrate anche le prime cinque banche statunitensi, ovvero Citigroup, Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan e Bank of America. Solo quest’ultima ha ricevuto un taglio del rating di un solo livello, mentre per le altre è avvenuto un downgrade di due notch. Tra le big bank a stelle e strisce, Morgan Stanley è quella che preoccupa di più.

Corte dei Conti accusa le agenzie di rating

 Continua a tenere banco la diatriba tra la Procura della Corte dei Conti del Lazio e le tre principali agenzie di rating mondiali (Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch), accusate di aver stilato rapporti “avventati” tra maggio e novembre 2011 sul debito pubblico italiano portando al paese un grave danno patrimoniale e finanziario. L’istruttoria dovrebbe essere conclusa entro fine anno, forse già entro Natale, e solo dopo potrebbe scattare la citazione a giudizio con l’ipotesi di danno erariale nei confronti dello stato italiano.

Rating 15 grandi banche mondiali tagliato da Moody’s

 Ieri pomeriggio era circolata con insistenza la voce di un possibile downgrade di Moody’s su numerosi big del credito di caratura internazionale, tra cui banche americane, inglesi ed europee. Le borse europee avevano invertito la rotta dop una buona partenza, mentre a Wall Street avveniva addirittura una forte accelerazione ribassista che portava alla formazione di un bearish trend intraday molto solido per i principali indici azionari. Alla fine il Dow Jones chiuderà con un calo dell’1,96%, mentre l’S&P500 con una flessione del 2,23%. Poi è arrivata la notizia ufficiale: Moody’s ha bocciato 15 grandi banche mondiali.