Il gruppo torinese Lavazza, storica azienda italiana attiva nella lavorazione del caffè e fondata nel 1895, vuole voltare pagina dopo il difficile anno 2011 che è stato definito dal vicepresidente Giuseppe Lavazza come “l’anno più difficile della nostra storia” a seguito della perdita consolidata di 9 milioni di euro (nel 2010 l’utile del gruppo si era attestato a 21 milioni di euro). Giuseppe Lavazza ritiene che il 2011 è stato caratterizzato da “una combinazione di fattori negativi, dall’aumento della materia prima, al calo dei consumi, alla svalutazione di alcune partecipazioni”.
Italia propone scudo anti-spread
Anche se cambiano le parole, sembra che il concetto proposto sia sempre lo stesso e forse è proprio questo il motivo per cui l’Euro non è ancora uscito dalla crisi; da quando il Vecchio Continente ha cominciato a mostrare le sue debolezze la BCE si è limitata ad acquistare titoli di Stato a sostegno dei Paesi in difficoltà, rimandando di settimane e di mesi l’inevitabile destino (vedi Grecia e Spagna). Ora a distanza di diversi mesi dalle fallimentari misure prese in precedenza il Governo Italiano torna davanti ai vertici dell’Eurozona proponendo la stessa identica ricetta. Secondo il Bel Paese bisognerebbe usare il fondo salva-stati per creare uno scudo a difesa dei Paesi “virtuosi”, con un meccanismo ancora da valutare.
Rendimento BTP 10 anni sale al 6,19% a giugno 2012
Stamattina il Tesoro italiano è stato protagonista di una nuova emissione di titoli di stato, questa volta privilegiando il tratto medio-lungo della curva dei rendimenti attraverso il collocamento di BTP a 5 e 10 anni. Negli ultimi due giorni il Tesoro aveva emesso titoli a breve scadenza, quali i CTZ biennali (rendimento salito fino al 4,712%) e i BOT semestrali (rendimento volato fino a poco sotto il 3%). Il clima di nervosismo che si respira sui mercati, in concomitanza con l’inizio del vertice europeo di Bruxelles, ha influenzato leggermente anche l’asta odierna.
Consiglio UE prova a risolvere la crisi dell’euro
Oggi si apre a Bruxelles il Consiglio UE – che proseguirà anche domani – che vedrà riuniti i leader politici dei 17 paesi membri dell’Unione monetaria europea. Inizialmente il vertice era stato pensato per discutere del futuro istituzionale della zona euro ma le nuove turbolenze sui mercati finanziari hanno portato ancora una volta alla ribalta il connubio tra bilanci bancari e bilanci sovrani, che sta mettendo in ginocchio numerosi paesi membri. Non a caso pochi giorni fa la Spagna ha chiesto ufficialmente assistenza all’UE per salvare le banche e la stessa cosa ha fatto la piccola Cipro.
Strategia gruppo Zucchetti per battere la crisi
La recessione globale, la pressione del fisco, il peso della burocrazia, la domanda in forte calo sono fattori che stanno mettendo in grandi difficoltà numerose aziende italiane. Tuttavia, ci sono aziende – soprattutto di piccola o media grandezza – che sono riuscite ad andare oltre la crisi grazie a strategie molto chiare e obiettivi precisi da raggiungere. Un caso molto interessante è quello del gruppo Zucchetti, leader in Italia nel software gestionale e prima società di informatica italiana dopo le grandi multinazionali del settore hi-tech.
Quali titoli di stato scegliere per investire
Solo pochi anni fa i titoli di stato emessi da economie “mature” erano considerati free risk, cioè senza rischio. La nuova struttura dei mercati finanziari, l’interconnesione tra i vari asset di investimento, la scarsa vigilanza delle autorità competenti e le innovazioni finanziarie hanno creato il presupposto per un forte incremento della volatilità media che nel 2008 è sfociata con la più grave crisi finanziaria dagli anni Trenta. Dopo aver tamponato la crisi immittendo migliaia di miliardi di dollari nel sistema, banche centrali e governi si sono accollati l’onere del debito di aziende, banche e società finanziarie.
Rendimento BOT 6 mesi sfiora 3% a giugno 2012
Stamattina è avvenuta l’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro con scadenza semestrale, in un clima di forte incertezza in quanto domani inizierà il Consiglio europeo dal quale i mercati sperano di ricevere buone notizie sul futuro della zona euro e misure concrete per mettere al sicuro la moneta unica e i paesi membri più in difficoltà. L’asta odierna del Tesoro si è svolta proprio nel giorno in cui andavano in scadenza 9,9 miliardi di euro di BOT e in una fase caratterizzata da elevata volatilità sulla parte breve della curva dei rendimenti dell’Italia.
Target piano industriale Banca Mps 2012-2015
Banca Monte dei Paschi di Siena ha presentato i target del nuovo piano industriale per i prossimi tre anni e mezzo, cioè dal secondo semestre del 2012 al 2015. Gli obiettivi principali su cui intendono lavorare il presidente Alessandro Profumo e l’amministratore delegato Fabrizio Viola sono tre: rafforzamento della quantità e della qualità del capitale; riequilibrio strutturale della liquidità della banca; raggiungimenti di livelli di redditività adeguati. Rocca Salimbeni prevede un calo medio anno del giro d’affari dell’1% fino al 2015 e una flessione annua degli oneri finanziari operativi del 4,3%.
Previsioni petrolio Estate 2012
Buona parte delle famiglie italiane seguono le previsioni del petrolio dando per scontato che queste possano influenzare direttamente il prezzo delle vacanze, ormai imminenti. In realtà il legame tra carburanti e petrolio è ormai completamente assente; in passato ad ogni rialzo del petrolio (quando il grafico era ancora in uptrend) si continuava a leggere di aumenti sui carburanti dovuti appunto all’inarrestabile rialzo della materia prima. Con il crollo verticale subito alla fine della prima metà del 2008 e proseguito fino all’inizio del 2009 però non si è registrato un ribasso netto proporzionale anche sui carburanti derivati. Questo ha fatto perlomeno insospettire chi segue un minimo i movimenti della finanza mondiale, confermando la tesi che i rialzi dei carburanti sono puramente speculativi e non direttamente proporzionale all’aumento del petrolio sul mercato finanziario, ormai completamente staccato dal mercato reale.
Quale conto deposito scegliere
Il conto deposito permette al risparmiatore di ottenere una remunerazione per la propria liquidità sia attraverso vincoli di investimento che senza alcun vincolo. La soluzione base è rappresentata dai conti deposito non vincolati, definiti anche come depositi a risparmio libero sui quali viene pagato un interesse. Si tratta di conti con importanti differenze rispetto ai tradizionali conti correnti, in quanto nella maggior parte dei casi viene offerta solo la possibilità di prelevare o versare denaro. L’apertura di questi conti è possibile solo se si possiede già un conto corrente ordinario di appoggio.
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In un periodo di incertezze per il futuro, non tutti i giovani si arrendono e aspettano tempi migliori. I più intraprendenti scelgono di cambiare
Cdp vuole raccogliere capitali dai fondi sovrani
Il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, ha evidenziato che il trend dei flussi di denaro vede l’Italia ai margini e lontana dalle mire dei ricchi fondi sovrani, che sono a caccia di investimenti nel vecchio continente. Bassanini ha ammesso che per l’Italia questo trend non è assolutamente una buona notizia, ma Cdp sta lavorando per cambiare la tendenza. Bassanini ci tiene a rilevare che Cdp ha buoni rapporti con tutti e che è pronta a lavorare “in sinergia con chi vuole investire, che si tratti di fondi sovrani o di aziende”.
Cosa sono i derivati finanziari
Al culmine della crisi finanziaria nel 2008 il famoso investitore Warren Buffet etichettò gli strumenti finanziari derivati come “armi di distruzione di massa”. L’Oracolo di Ohama in gran parte aveva ragione, visto che la più grande compagnia al mondo nel settore delle assicurazioni, cioè la AIG, stava quasi per lasciarci le penne e sarebbe collassata clamorosamente se non fosse stato per l’intervento risolutivo del governo americano che di fatto la nazionalizzò. AIG non stava bruciando denaro per errori nella gestione del business delle assicurazioni, bensì perché aveva esagerato in scommesse speculative azzardate in strumenti derivati, come ad esempio i credit default swap.
Accordo MPS e creditori
Le pressioni sul titolo MPS in Borsa aumentano man mano che il processo di ricapitalizzazione sembra volgere ad una conclusione. Così il Fatto Quotidiano tenta di fare chiarezza:
Il segnale più preoccupante per il mercato finanziario, ormai in fuga disordinata dai titoli Mps, è la decisione di rimpolpare il patrimonio della banca con un nuovo ricorso ai cosiddetti Tremonti Bond. L’Eba, l’autorità bancaria europea, ha chiesto al Monte dei Paschi di fornirsi di 3,2 miliardi di euro di mezzi freschi per riportare a livelli di sicurezza il patrimonio. La azioni messe in campo da Viola avrebbero finora assicurato poco più di 2 miliardi. Per il miliardo mancante, scartata l’opzione dell’aumento di capitale, che il maggiore azionista, la Fondazione Mps, non sarebbe in grado di fronteggiare, si è deciso di farsi prestare i soldi dallo Stato
La critica riguarda ancora una volta direttamente i Tremonti Bond; secondo il giornale (e gli analisti) il prezzo da pagare per questa soluzione sarebbe troppo elevato. L’istituto ha già emesso Tremonti Bond per un importo complessivo prossimo ai 2 miliardi di euro ed un tasso dell’8,5% che diventerà a fine anno il 9%. Il costo annuale si stima in 250 milioni di euro per MPS e, secondo più parti, non sarebbe la soluzione ideale per la tenuta dei conti.