Se la Svizzera è uno degli Stati storicamente più stabili dal punto di vista finanziario (e non solo) lo si deve anche e sopratutto alle giuste scelte effettuate negli anni per quanto riguarda il settore bancario; la grande “discrezione” se così vogliamo chiamarla che contraddistingue la Confederazione Elvetica insieme a decisioni tempestive che seguono gli sviluppi della finanza hanno fatto della Svizzera una delle roccaforti preferite da tutta l’Unione Europea.
Riforma del mercato del lavoro al prossimo CDM
Dopo la Fase 1 arriva, finalmente, la 2. Ma non é una differenza solo di numero. Nella prima parte riforme, tasse, tagli: questo é quanto ha introdotto la manovra Monti. La seconda fase però dovrebbe risultare più apprezzata dai cittadini: questo dovrebbe essere il momento delle riforme a favore della crescita economica. Mario Monti prepara il Cdm già per domani, per dare concretezza a quella fase che ormai chiedono con forza sindacati e forze politiche. In realtà Monti considera liberalizzazioni, lavoro ed ammortizzatori come riforme già introdotte nel decreto ‘Salva Italia’, ma il Paese continua a chiedere concreti segni di rilancio, con singole azioni dei diversi ministeri.
Il Regno Unito è preparato ai peggiori scenari per l’eurozona
Regno Unito ed euro, i rapporti sono più stretti di quanto si possa normalmente pensare, almeno secondo quanto trapela dalle ultime indiscrezioni del Daily Telegraph; come riportato dal quotidiano britannico, infatti, il Tesoro londinese si è messo al lavoro per dar vita a dei piani di contingenza, i quali includono tra le altre misure anche i controlli di capitale, per far fronte a una eventuale disintegrazione della moneta unica comunitaria. Lo stesso giornale inglese, però, non ha voluto specificare quale sia stata la fonte da cui ha ottenuto questa informazione così preziosa e specifica in ambito finanziario.
Mayer (Deutsche Bank) confida nell’Italia per il futuro dell’euro
Ormai lo hanno capito anche negli altri paesi del Vecchio Continente, il futuro e gli scenari relativi all’euro come moneta unica dipendono essenzialmente dall’Italia: l’affermazione è giunta direttamente dalla Germania, più precisamente da Thomas Mayer, capo economista presso Deutsche Bank, il quale si è espresso in questi termini nel corso di un’intervista rilasciata al giornale Frankfurter Allgemeine Zeitung. Che cosa ha detto di preciso Meyer? Il suo riferimento non poteva che andare al prossimo anno. In effetti, secondo la sua opinione, il nostro paese dovrà affrontare una delle recessioni più profonde della sua storia nel corso del 2012, quindi bisognerà monitorare la situazione con la massima attenzione.
Per Fonsai aumento di capitale fino a 750 mln
Il consiglio di amministrazione della società Fondiaria-Sai ha deciso, come si era ipotizzato, un aumento di capitale fino a 750 milioni di euro, da eseguire entro il 30 giugno 2012. La ricapitalizzazione era un ipotesi sollecitata dall’Isvap, da Mediobanca e Unicredit, alla luce dell’andamento degli ultimi mesi della compagnia Ligresti, la cui situzione economico finanziaria non ha potuto sottrarsi dagli effetti della crisi finanziaria interna ed europea. L’aumento di capitale sarà organizzato dalla stessa Mediobanca, la quale porterà il margine di solvibilità dell’azienda sopra la soglia del 120%.
La manovra finanziaria é una partita non ancora chiusa
È stata l’affermazione della leader Cgil, Susanna Camusso, durante il presidio sindacale davanti a Montecitorio contro la manovra finanziaria del nuovo governo diretto da Mario Monti. Il nostro Paese negli ultimi mesi ha cambiato volto: dal governo Berlusconi all’avvento del nuovo governo tecnico in una fase di certo non facile tra crisi economica interna e crisi europea. Lo splendore economico dell’Italia di alcuni fa sembra ancora più lontano e il nuovo esecutivo probabilmente, oltre alle riforme strutturali, dovrà trovare il modo per ripristinare la fiducia dei cittadini.
Cina e Giappone aprono allo scambio diretto di valute
Giappone e Cina sono pronti a promuovere lo scambio diretto di yen e yuan senza l’uso di dollari: l’obiettivo di questa nuova misura valutaria è quello di incoraggiare nella maniera più adeguata possibile lo sviluppo di un mercato destinato a quelle compagnie che sono coinvolte in tali scambi, come ha anche precisato il governo di Tokyo. La nazione nipponica, inoltre, si impegnerà ad acquisire titoli obbligazionari dell’ex Impero Celeste nel corso del prossimo anno, consentendo quindi l’investimento del renminbi (l’altra definizione dello yuan) che lascia il territorio cinese durante le transazioni.
Campari è tra le migliori blue-chips del 2011
Per quanto riguarda un buon compromesso tra aspettative e situazione grafica abbiamo già visto ieri cosa offre il mercato delle blue-chips italiano e riteniamo che se i supporti non verranno violati nei prossimi mesi Impregilo corrisponde a questo tipo di selezione.
Se invece dobbiamo selezionare i titoli che nel 2011 (e negli anni prima) sono andati meglio dell’indice di riferimento allora l’attenzione cadrebbe su Campari; durante il rialzo durato dal 2003 al 2007 la performance è stata notevole ma non quanto la fase durata dal 2009 a metà 2011; dopo il crollo delle torri l’up-trend ha interessato tutto il listino e le performance positive si sono registrate praticamente su tutti i settori rispetto al bottom del 2003. Il crollo del 2008-2009 ha messo in evidenza le differenze sostanziali tra chi poteva reggere una fase di crisi e chi no, ed in questo caso proprio Campari ha spuntato la sfida fermando la fase discendente a circa 2 euro per poi iniziare il recupero in anticipo ed in divergenza rispetto al FTSE-Mib e senza sopratutto aver rivisto il bottom del 2003.
Canone RAI sale a 112 euro
In linea con gli ultimi rincari, sale anche il canone RAI: 112 euro, esattamente un piccolo aumento pari a 1,5 euro che però viene giustificato con l’adeguamento al tasso di inflazione reale come previsto dall’articolo 47 del Testo unico sulla televisione. Il pagamento del canone RAI deve essere effettuato entro il 31 gennaio ed è possibile rateizzare l’importo dovuto in due tranches semestrali di 57,16 euro, la prima entro il 31 gennaio 2012 e la seconda al 31 luglio 2012. É possibile anche optare per il pagamento in quattro rate trimestrali da 29,76 euro, con scadenze rispettivamente al 31 gennaio 2012, 30 aprile 2012, 31 luglio 2012 e 31 ottobre 2012. Chi optasse per le due rate pagherà in tutto 114,32 euro, chi per le quattro rate 119,04.
Azioni 2012: Impregilo è da comprare? Ecco l’analisi completa
Se dovessimo scegliere tra le azioni italiane quella che presenta il miglior compromesso tra situazione fondamentale e quadro tecnico, allora l’attenzione ricadrebbe sicuramente su Impregilo. Le azioni quotate sul listino delle blue-chips hanno visto da Settembre scorso un rialzo seguito direttamente ad un doppio minimo disegnato con il mese precedente; il recupero messo a segno nella seconda metà del nono mese dell’anno è stato deciso e veloce tanto che per recuperare il break-away point ci sono voluti pochi giorni ed il prezzo non è mai tornato sui suoi passi.
Da quel momento la situazione incerta ha assunto grande forza rialzista messa in dubbio solo a Novembre quando l’indice di riferimento ha sofferto per il proseguo dell’attacco all’Euro; tuttavia il mercato è riuscito a ritrovare la strada del rialzo immediatamente andando a superare di poco quota 2.4 euro proprio negli ultimi giorni di questo 2012.
Bank of America: l’ad Moynihan prevede tempi turbolenti
Brian Thomas Moynihan, amministratore delegato di Bank of America, non poteva utilizzare parole più chiare per descrivere il 2012 che attende l’istituto di credito statunitense: in effetti, la lettera di fine anno indirizzata ai dipendenti ha messo in luce la volontà dell’azienda di potenziarsi contro i principali rischi economici e di continuare a migliorare nei mesi a venire. La cultura del rischio finora implementata verrà dunque ulteriormente sviluppata e ogni lavoro verrà posto in essere in funzione dei prossimi tempi, i quali vengono definiti “turbolenti”. Come ha spiegato lo stesso Moynihan, Bank of America sta tentando di semplificare al massimo il proprio modello di business, oltre alla sua organizzazione, continuando a focalizzare l’attenzione sugli assets a basso impatto di rischio.
Disciplina di bilancio e sanzioni più rapide secondo Sarkozy
Il presidente francese e il cancelliere tedesco Angela Merkel hanno sottolineato la volontà di astenersi dal dare giudizi in merito ai compiti eventuali della BCE in questo periodo di crisi. Ciò nonostante il presidente francese Nicolas Sarkozy ha affermato di essere convinto che la Banca centrale europea agirà di fronte al rischio di deflazione che potrebbe seguire all’immissione di moneta nel sistema economico attuale. Inoltre ha sottolineato che una maggiore solidarietà tra i membri della zona euro non sarà possibile se prima non si ripristina una disciplina di bilancio più adeguata. In un discorso a Tolone il presidente ha detto di non voler discutere sulla eventuale riforma allo statuto della Bce, ma che comunque quest’ultima ha e manterrà un ruolo determinate.
Inflazione e Tasse sugli stipendi degli italiani
Inflazione e tasse rappresentano un vero e proprio fardello per gli italiani. Un fardello che però, al posto di appesantire le tasche, le alleggerisce. Negli ultimi 15 anni la media degli stipendi italiani non vanta una buona posizione rispetto alle altre retribuzioni internazionali. I dati 2010 dell’Ocse sottolineano che Italia si piazza al 22esimo posto su 34 nella classifica delle retribuzioni nette: 25.155 dollari, circa 1000 euro in meno della media Ocse e quasi 4 mila in meno della media dell’Ue a 15. E ora confrontiamo le nostre tasche con quelle dei Paesi vicini di casa: nel Regno Unito la retribuzione netta è stata di 11 mila euro superiore, in Germania di 5 mila euro, in Francia 2 mila e in di 1.500 euro.
A Natale gli italiani si affidano a prestiti e finanziamenti
Il Natale degli italiani sarà soprattutto all’insegna dei prestiti: almeno è questo quanto emerge dal portale Prestiti.it, il quale ha interpellato circa mille persone, per capire quanti di loro avrebbero richiesto un finanziamento di questo tipo per affrontare meglio la vita. Ben un cittadino su tre del campione in esame ha risposto affermativamente alla domanda, un segnale piuttosto evidente di uno dei tanti effetti dell’attuale crisi economica. Volendo essere ancora più precisi, ben il 61% di chi si è pronunciato in maniera positiva accederà a un prestito per l’acquisto dei regali natalizi, il 30% per riuscire a garantire alla propria famiglia la classica settimana bianca, mentre il restante 9% per allestire o organizzare un cenone di fine anno degno di questo nome.