Edf e Delmi sono ancora alla ricerca dell’accordo giusto per il riassetto di Edison, ma in attesa di questo evento si può conoscere la situazione più attuale dei conti e delle aspettative della spa milanese: qualcuno poteva attendersi dei dati influenzati in maniera negativa da tutta questa incertezza su trattative e intese, in realtà il secondo operatore elettrico del nostro paese deve fare i conti soprattutto con i contratti relativi al gas. Il 2011, quindi, dovrebbe concludersi in maniera piuttosto precisa, con il consiglio di amministrazione del gruppo che ha annunciato di attendersi dei risultati in linea con le previsioni.
Yahoo! Alibaba, un’offerta dalla Cina
I cinesi alla conquista del mondo: sembra che il Paese giallo non solo salverà l’Europa (l’ipotesi é abbastanza lontana, ma la proposta di acquistare titoli europei c’è stata e rimane valida), ma si appresterà anche a fare da ancora di salvataggio ad aziende che erano, almeno finora, ritenute dei colossi. Diverse aziende hanno preso di mira una possibile acquisizione di Yahoo: dopo Microsoft sono arrivate le proposte della cinese Alibaba e la giapponese Softbank. Inizialmente il management di Yahoo! aveva pensato alla vendita dell’azienda ma sembra che la soluzione definitiva sia una cessione minoritaria.
In Svezia l’indebitamento non fa più paura
La Svezia sta riuscendo in un’impresa davvero unica dal punto di vista finanziario: in effetti, il governo di Stoccolma è in procinto di abbassare il costo del proprio indebitamento a livelli molto simili a quelli della Germania. La principale economia scandinava si è infatti posta un obiettivo ben preciso da questo punto di vista, vale a dire il taglio del deficit a un valore più basso di quello della media europea, oltre ovviamente a un rafforzamento deciso della disciplina relativa al proprio sistema bancario. Visto che tutti guardano all’eurozona come la principale fonte del contagio, l’area nordica si vuole presentare invece come un porto sicuro in cui approdare, una visione condivisa da molti analisti finanziari.
Settore immobiliare in crisi, meno mutui e compravendite
Settore immobiliare in crisi nel secondo trimestre del 2011: diminuiscono le compravendite immobiliari e le richieste di mutuo. Un’indagine ISTAT evidenzia che quest’anno sono stati stipulati 193.474 mutui,con una diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2010 dell’8,1 per cento, mentre le compravendite di unità immobiliari sono diminuite del 3,2%. Se fino a poco tempo fa riuscire a stipulare un mutuo era un sogno che si realizzava, questo sogno deve ancora attendere di concretizzarsi per molti. Sembra infatti che il mercato immobiliare sia diventato più ostico e l’accesso a forme di finanziamento più difficile nonostante l’ormai ampia offerta di prodotti da parte degli istituti di credito.
Disoccupazione USA migliore delle attese alimenta il rialzo
Dopo il rally a seguito del maxi-intervento a sorpresa delle Banche Centrali a sostegno del credito avevamo parlato di una giornata di assestamento che non destava troppi sospetti visto che il settore di interesse (quello bancario appunto) sul listino Italiano non dava assolutamente segni di cedimento. La conferma è arrivata questa mattina quando fin dai primi scambi il mercato ha dimostrato ancora una grande forza rialzista che ha costretto all’apertura in gap-up ed al proseguo immediato del rialzo annunciando un close settimanale sopra ogni aspettativa.
A sostegno di una giornata che poteva essere incerta tanto quanto quella di ieri abbiamo i dati riguardo la disoccupazione USA che scende a sorpresa da 9 a 8.6% cioè il minimo della fase post-recessione precedente da cui è iniziato il recupero. Ora la prova del nove saranno ovviamente i consumi; la tensione sui mercati e l’incertezza (di cui è aumentata solo la percezione) per il futuro costringono le famiglie medie a “tagli” drastici anche riguardo le festività e per questo il Natale 2011 sarà un indicatore fondamentale per capire quando la fase di crisi durerà e se c’è possibilità nell’immediato di uscirne.
L’Abi è fiduciosa anche sull’esito del Bot Day
Il Btp Day di pochi giorni fa ha avuto un buon successo, dunque l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) non può che cavalcare quest’onda così proficua: non è quindi un caso se per il prossimo 12 dicembre sia stata nuovamente rilanciata l’iniziativa del Bot Day, con i Buoni Ordinari del Tesoro che diventeranno gli assoluti protagonisti delle contrattazioni. Il riferimento della manifestazione andrà ai titoli a un anno, dunque in scadenza il 14 dicembre del 2012, con le agevolazioni che si sono impegnati a garantire gli istituti di credito del nostro paese. L’asta in questione, inoltre, beneficerà di importanti sostegni, come ad esempio quello dell’Aiaf (l’associazione che raggruppa gli analisti finanziari), l’Assiom Forex (gli operatori dei mercati per intenderci) e l’Assosim (gli intermediari finanziari).
Toyota realizza il primo guadagno da oltre sette mesi
Toyota Motor Corporation, Nissan, Hyunday Company e Kia Motors sono riuscite a spedire un numero maggiore di veicoli negli Stati Uniti rispetto a quanto previsto dagli analisti finanziari: dunque, le vetture asiatiche vanno di gran moda nel territorio a stelle e strisce, ma questo miglioramento lo si deve soprattutto all’incremento della domanda, giunta ai livelli più alti di questo 2011. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che le vendite della giapponese Toyota sono cresciute di ben 6,7 punti percentuali a novembre rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Non si tratta di un semplice dato, nudo e crudo, ma di una rilevazione importante, visto che rappresenta il primo rialzo degli ultimi sette mesi (l’ultimo era stato registrato ad aprile).
Pareggio di bilancio e Costituzione, Camera approva ddl
Viene chiamata la regola aurea, quella che il neo premier Monti propone di inserire nella nostra Costituzione. Con l’introduzione nell’articolo 81 della Carta, l’Italia dovrà contenere le spese e pareggiarle alle entrate. L’Aula della Camera ha approvato il Ddl e la nascita di un organismo indipendente presso le Camere che, sul modello del Cbo americano, dovrà vigilare sugli andamenti di finanza pubblica e di valutazione dell’osservanza delle regole di bilancio. Sarà quindi un organismo delle Camere e non le Commissioni competenti ad avere questa funzione di controllo non solo delle entrate e delle uscite, ma anche della qualita’ e all’efficacia della spesa delle pubbliche amministrazioni.
Recessione in Italia, si avvicina crisi difficile
Arriva il monito del ministro dello Sviluppo economico: “Siamo in un momento molto difficile”. L’affermazione non é certamente una novità in un contesto in cui sono del tutto possibili modifiche ai Trattati Ue, in Parlamento si discute se inserire o meno il pareggio di bilancio nella costituzione, e il nuovo esecutivo pensa alle riforme strutturali per salvare l’Italia dal baratro. Le agenzie di rating iniziano a esprimersi, nel del tutto positivamente, secondo Goldman Sachs l’Italia entrerà in recessione nel 2012, la Bank of England prepara piani di emergenza contro un eventuale default dell’euro e oltreoceano Obama si dice fiducioso sulla risposta dell’Europa.
Operazione liquidità riduce lo spread e allenta tensioni
La situazione delle borse europee appare decisamente rosea: Piazza Affari è passata dal +1% a una crescita del 4,3%, Londra ha guadagnato il 3,46%, Madrid il +3.83%, Amsterdam il 4,27%. Anche Parigi e Francoforte hanno visto un aumento rispettivamente di +4,19% e +5%. Era prevedibile o almeno auspicabile un impatto positivo sui mercati: il comunicato emesso dalle banche centrali ha annunciato un’azione coordinata per supportare il settore finanziario globale in risposta alla crisi del debito e l’impatto si é presto visto.
Fondiaria-Sai brilla in Borsa, indice prossimo alla parità
Già dalle prime ore la differenza tra Fondiaria-Sai e l’indice di riferimento delle blue-chips è netta; il FTSE-Mib apre le contrattazioni esattamente dove ieri si è conclusa la giornata e si prepara ad una giornata di consolidamento dopo il rialzo di ieri ed il close verde di Wall Street, mentre Fondiaria-Sai invece guadagna fin da subito diversi punti percentuali segnando immediatamente nuovi massimi per la settimana in corso. Gli acquisti non si fermano oltre quota 1.05 ma proseguono fin sopra 1.1 segnando al momento un ottimo +12% con il book congelato dalle prese di profitto.
Tra i migliori di oggi segue Banca MPS con il 3.57% e Finmeccanica con il 3.36% di guadagno. Brutta giornata per Campari invece che dal fondo del listino potrebbe però rifarsi con il recupero immediato di 5.24 ed un close giornaliero oltre 5.32 grazie al quale la positività iniziata sul bottom del 25 Novembre potrà proseguire fino a quota 5.55 senza tanti ripensamenti.
Scure affilatissima per il rating di Hewlett Packard
Anche Palo Alto deve fare i conti con i declassamenti di rating: il declassamento non può che andare alla Hewlett Packard Company, multinazionale americana dell’informatica che è meglio nota con la sigla Hp e che deve ora far fronte a una pesante riduzione per quel che concerne il giudizio sul proprio debito. In effetti, Standard & Poor’s ha tagliato di ben due gradini questo stesso giudizio, il quale è passato da A a BBB+ (l’affidabilità non è più buona, ma viene considerata discreta). Il motivo per una scelta simile e così drastica è presto detto, visto che il debito stesso è recentemente aumentato a causa dell’acquisizione di un’altra società, la Autonomy Corporation.
Una seduta perfetta per il Dow Jones Industrial Average
I momenti più difficili sembrano ormai alle spalle, l’indice americano Dow Jones è riuscito a volare oltre i 12mila punti: si tratta di un livello davvero molto importante e che rappresenta una soglia psicologica che forse in pochi si aspettavano, visto che il rimbalzo in questione è stato letteralmente sorprendente. In effetti, sono bastati appena tre giorni per assistere a questa mutazione del principale indice della Borsa di New York, il quale è stato capace di recuperare tutte le perdite delle ultime due settimane. C’è comunque da precisare che la ripresa non è stata casuale, ma ha beneficiato enormemente della mossa congiunta delle banche centrali di tutto il mondo, le quali hanno provveduto a tagliare di mezzo punto il tasso di riferimento per quel che concerne gli swap denominati in dollari.
Tagli al vitalizio, la manovra Monti tocca il Parlamento
Il governo Monti ha come obiettivo il risanamento del debito italiano, questo é ormai un dato di fatto. Dopo aver proposto l’inserimento nella costituzione dell’obbligo i pareggio di bilancio, il Parlamento é stato chiamato a dare risposte concrete sulla necessità di operare tagli importanti sui costi della politica. Basta con i vitalizi ai parlamentari: é accettabile che dopo pochi anni di servizio in Parlamento si percepisca quella che é a tutti gli effetti una pensione, quando la realtà degli italiani é ben diversa? Venti, trenta e anche quaranta anni di lavoro per ottenere la famigerata pensione, mentre per i parlamentari bastano pochi anni. In seguito all’incontro con il ministro del welfare Elsa Fornero, i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, hanno annunciato l’adozione del metodo contributivo nel calcolo dei vitalizi, questo potrebbe avvenire già a partire da gennaio 2012.